Secondo l’ex sindaco di Venezia «in Italia ci sarà sempre un 18-20 per cento di persone che considera i dem meno peggio degli altri»

(di Giacomo Puletti – ildubbio.news) – Massimo Cacciari pensa che il Pd debba rifondarsi completamente e lancia alcune proposte ai dem. «Serve un programma in cui il Pd presenti una sua linea sulla politica occupazionale, una sua idea di come riorganizzare il reddito di cittadinanza e come ricollocare la propria politica sul piano internazionale – spiega il filosofo – Poi si deve parlare di tutti i grandi problemi ecologici e ambientali, stabilendo una gerarchia di priorità degli interventi. Infine, serve una politica fiscale finalmente perequativa».
Professor Cacciari, cosa ha portato il Pd alla sconfitta alle Politiche?
Letta ha sbagliato tutto. Al di là della mancanza di ogni strategia, che viene da lontano, questa volta il programma del Pd era centrato esclusivamente sul pericolo sovranista, populista e fascista e sulla assoluta fedeltà alle politiche europee, atlantiche e americane, al di là di ogni seria analisi critica. Da qui il disinteresse totale per tutti i problemi di ordine sociale, occupazionale ed economico. Poi c’è stato anche un crollo anche tattico: con questo sistema elettorale non puoi presentarti da solo. Infine sono stati fatti errori anche a livello di comunicazione. Insomma, non poteva che finire così.
Cosa serve ora al centrosinistra per ripartire?
Innanzitutto bisogna vedere se lascerà solo Letta o tutta la dirigenza, visto che sono tutti responsabili, nessuno escluso. Se lascerà solo Letta accadrà esattamente quello che è accaduto quando ha lasciato Zingaretti e gli altri prima di lui. Cioè nulla. Il Pd deve riflettere criticamente su tutta la sua storia e deve essere completamente rifondato. Serve un congresso di rifondazione in cui si stabilisca finalmente l’identità del partito.
Quale identità?
Un’identità che per forza di cose si inserisca nell’ambito della rivisitazione delle socialdemocrazie europee. Le socialdemocrazie devono riguadagnare autonomia rispetto alle politiche atlantiche, e così il Pd. Serve una nuova ostpolitik e un nuovo tipo di welfare ma senza l’assistenzialismo tipico di altre culture. Il Pd deve ripensarsi su questa linea e forse gli unici leader in tal senso potrebbero essere forse Fabrizio Barca, forse Peppe Provenzano, di certo nessuno degli attuali capetti.
Nemmeno Bonaccini?
Non lo conosco sufficientemente ma se ha in mente una geolocalizzazione del partito dal punto di vista della struttura amministrativa, valorizzando finalmente gli enti locali, allora potrebbe andare bene. Ma non so se ha questo in testa o se sarebbe una specie di Zingaretti bis.
È possibile per il nuovo Pd una rappacificazione con i centristi di Azione e Italia viva?
È molto complicato. Ci sono due megalomani esaltati come Renzi e Calenda ed è difficile che possano accordarsi all’interno di un gruppo dirigente complesso come quello di un grande partito.
E crede invece che il nuovo Pd debba spostarsi ancora più a sinistra?
Non è questione di sinistra e destra. Serve un programma in cui il Pd presenti una sua linea sulla politica occupazionale, una sua idea di come riorganizzare il reddito di cittadinanza e come ricollocare la propria politica sul piano internazionale. Poi si deve parlare di tutti i grandi problemi ecologici e ambientali, stabilendo una gerarchia di priorità degli interventi. Infine, serve una politica fiscale finalmente perequativa.
Pensa che dem e Movimento 5 Stelle possano ritrovarsi assieme all’opposizione?
Secondo me l’unica cosa che può salvare sia il Pd che il Movimento 5 Stelle è trovare un’intesa. Poi ognuno potrà avere le sue preferenze e le sue sensibilità ma se in Italia ci può essere qualcosa che contrasti la destra è un’intesa di azione tra Pd e Movimento. Ma è possibile solo se il Pd si rifonda e se i 5 Stelle lasciano la linea populista e demagogica legata all’opposizione.
Eppure abbiamo visto che l’opposizione paga, basta vedere la crescita di Fratelli d’Italia negli ultimi anni.
Se Pd e M5S fanno un’opposizione programmatica seria possono presentarsi alle prossime elezioni con qualche possibilità di vincere. Se non lo faranno crolleranno, perché la gente non premia chi sta all’opposizione a prescindere, ma condanna chi ha governato male.
Si spieghi meglio.
Gli elettori non hanno votato la Meloni, ma hanno detto che non andava bene come agivano Pd, Lega, Forza Italia e così via. Avrebbero punito anche i 5 Stelle se in campagna elettorale non fossero tornati a fare opposizione.
Beh, ma hanno comunque dimezzato i voti rispetto al 2018.
Certo, infatti è un errore ottico dire che i 5 Stelle sono andati bene.
Insomma, alla fine a parte la crescita di Fratelli d’Italia l’unico partito che tiene rispetto alle scorse Politiche è il Pd.
Il Pd tiene perché la sua base elettorale è conservatrice e in Italia ci sarà sempre un 18- 20 per cento delle persone che pensa che i dem siano meno peggio degli altri. Ma così facendo resteranno al 18 per cento a vita e prima o poi faranno la fine dei socialisti francesi. A meno che non si ripensino.
Infatti la prima che ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria è Paola De Micheli, il nuovo che avanza proprio…poi se c’è un 18-20% he pensa che il PD sia il meno peggio, che dire? Cazzi loro
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Secondo me dare ancora conto ai commenti di Cacciari “è un errore ottico”.
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🤣
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“E crede invece che il nuovo Pd debba spostarsi ancora più a sinistra?”
Ah ah… che CA220 di domanda? “ancora più”? se tra il PD e la sinistra in mezzo c’è il centro?
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Cacciari, er “filosofo” delle cazz@te, ha partorito un’altra delle sue consuete perle di sregolatezza; tutto e il suo contrario come da sempre ci ha abituati.
“25/06/2022 – affaritaliani.it – “I 5 Stelle erano finiti anche prima e la scissione di Di Maio è stata la ciliegina sulla torta”. E’ netta l’analisi di Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e filosofo, intervistato da Affaritaliani.it. “Magari elettoralmente, essendoci un’inerzia pazzesca, i 5 Stelle possono ancora valere il 2-3% ma è del tutto evidente che dal punto di vista politico sono finiti. D’altronde una forza populista non può stare al governo 3-4 anni senza collassare”.
Quanto a Enrico Letta e al Partito Democratico, in vista delle elezioni politiche, Cacciari afferma: “Il segretario del Pd cerca un accordo con tutti ma gli riesce sempre meno. Ma è chiaro che alla fine cercherà di stare con Di Maio mollando Conte, è la scelta più logica e farà così”. L’ex primo cittadino della Laguna consiglia a Letta e Di Maio di “fare il partito di Draghi. L’unica chance che hanno di battere la destra è mollare Conte, che magari potrebbe rientrare successivamente, e andare al voto dicendo “siamo il partito di Draghi“. Faranno così perché è l’unica maniera di sconfiggere Fratelli d’Italia e la Lega”.
Tutti ottimi consigli e previsioni alla mago otelma de nonatri che puntualmente hanno dimostrato le sue capacità e competenze. Il nulla con il niente intorno.
Tutti uguali ‘sti fenonemi da…, sempre uguali a sé stessi, non si smentiscono mai, dicono tutto e il suo contrario e, contando sulla memoria da pesciolino rosso dell’italiano medio, pensano di poterselo permettere.
Sarà stato lui uno dei “consigliOri” di Letta?
A vedere il risultato, pare proprio sia così. D’altronde, quando lui è stato sindaco di Venezia, i risultati (“NON”) si sono visti!
Il peggio è che c’è ancora qualcuno che lo considera…
Che fenomeno!
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Bisognerebbe che a Cacciari qualche intervistatore gli faccia notare che dice tutto e il contrario di tutto a seconda di come sono andate le cose. Sarebbe interessante ascoltare cosa risponde
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Il M5* ha compiuto l’intero e doloroso ciclo vaccinale contro gli abbracci mortali dei partiti e pertinenze varie (filosofi, giornalai, opinionisti, politologi de ‘sta ceppa ecc), perciò, oggi, ha in dotazione una poderosa massa anticorpale. Qualsiasi infezione è destinata a fallire.
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Speriamo che il doloroso ciclo vaccinale di cui parli non abbia la stessa efficacia di quello contro la pandeminchia covid, altrimenti…
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Sempre sul pezzo GATTO.. Ogni lasciata è persa!
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🙂 … Buona giornata, cpt.
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Tutta questa massa di grandissimi.. esperti (filosofi, giornalai, opinionisti, politologi de ‘sta ceppa ecc), spero ardentemente continuino a fare i consiglieri speciali del pd, indicando soluzioni e strategie per la riscossa.
Mi riferisco in particolar modo a gedi e cairo: non mollate la presa e “aiutate” il pd come sempre, con lo stesso amore per il “progressismo” che vi contraddistingue. È una meraviglia vederne gli effetti!!
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C’e da dire che almeno una cosa buona in passato il pd l’ha fatta: cacciare a calci sto inutile circense ubriacone
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Mi auguro che Conte non e sottolineo non si confonda con ladri, corrotti, “filosofi” DOP.
Abbiamo bisogno di persone perbene.
Pensate se per una legislatura non si verificassero ruberie e corruzione a livello istituzionale sarebbe risolto il problema debito.
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Se Cacciari auspica un’ intesa fra PD e M5S, è un motivo in più per non farla! Fra i due megalomani esaltati, il filosofo supponente che da anni dice tutto ed il contrario di tutto, ci starebbe proprio bene. …..l’ intellettuale/filosofo di contorno al Terzo polo mi pare la sua posizione più azzeccata. …..dopo aver esaltato Renzi e Draghi, affossato, denigrato, offeso, il M5S e Conte, ora se ne esce con la riorganizzazione del PD e l’ intesa, salvifica, con i 5 stelle, tanto per dare al PD una parvenza di verginità, di forza popolare, di sinistra, quando anche i sassi hanno capito che il PD è cdx! Il M5S ha già dato, il PD si rifaccia da solo, iniziando proprio dalla faccia, sua, e pure quella del filosofo megalomane. ……fra i tanti misteri italiani, c’è pure quello delle continue interviste a questo sopravvalutato pensatore e dispensatore di consigli. …..la mitizzazione di politici ed intellettuali colpisce ancora, ed i frutti avvelenati sono stati appena resi noti dal risultato delle elezioni! Cacciari ma va a fa. …..
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Non è un mistero che porta il grembiulino
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Ah sì? Chi te l’ha detto, Fos, Jonny Dio? Pensa, io ci bazzico da quelle parti, ma non ne ho mai sentito parlare.
Anche tu uno di quelli a cui basta far indossare un grembiulino per mettere la parola fine alla reputazione di chi vi sta sui maroni?
Credevo non facessi parte del circolo eletto della “cultura superiore”, diretta dall’ISSOFATTO presantemente di droghe leggere (cit.) Jonny Dio, alias l’uomo con la C maiuscola… Bella sorpresa, Fos…
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* pesamtemente
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Buonanotte: PESANTEMENTE! E già che ci siamo: DIRETTO dall’ISSOFATTO…
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Bisognerebbe che a Cacciari qualche intervistatore gli faccia notare che dice tutto e il contrario di tutto a seconda di come sono andate le cose. Sarebbe interessante ascoltare cosa risponde
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Questo mauro Corona de noartri mi fa impazzire ….viva bacco perbacco
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“…un’intesa di azione tra Pd e Movimento. Ma è possibile solo se il Pd si rifonda e se i 5 Stelle lasciano la linea populista e demagogica legata all’opposizione.” […]
Sono curioso di sapere quali sarebbero le posizioni populiste e demagogiche presenti nel programma del partito di Conte. Non ce ne sono!… Sono solo fantasie quelle del sedicente filosofo, incapace di andare oltre un giudizio superficiale e pregiudizievole nei confronti dei 5*.
Per il resto è ancora fuffa! Autentica fuffa!
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Le famose profezie postume del Nostradamus de’ noantri!
E a Venezia se lo ricordano bene…
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