(ANSA) – Il premier Mario Draghi ha ricevuto al Pierre Hotel di Nyc il premio ‘World Statesman’ (statista dell’anno), in occasione della 57ma edizione dell’Annual Awards Dinner della ‘Appeal of Conscience Foundation’, per la sua “lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale”, come ha spiegato il rabbino Arthur Schneier, presidente e fondatore della fondazione.

Insieme a lui sono stati premiati Robert Craft, fondatore presidente e ceo di Kraft Group, e Jean Paul Agon, presidente del gruppo L’Oreal, rispettivamente per il loro impegno nella giustizia sociale (in particolare nella lotta all’antisemitismo) e nella diversita’/inclusivita’. Presente nel parterre anche il segretario di stato Vaticano Pietro Parolin. In occasione del riconoscimento il presidente Usa Joe Biden e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres hanno inviato un messaggio di saluto.

Biden, grazie a Draghi per sua leadership

 (ANSA) – “Mi congratulo con il mio amico, il premier Mario Draghi”. Lo dice il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un messaggio inviato alla Appeal of Conscience Foundation che ha premiato il premier italiano con lo World Statesman Award, sottolineando che ha ricevuto il premio “per il suo lavoro per fare avanzare i diritti umani nel mondo. Draghi è stato una voce potente nella promozione della tolleranza e della giustizia, lo ringrazio per la sua leadership”.

“Siamo tutti uniti nello stesso proposito: amarci l’un l’altro, prenderci cura l’uno dell’altro e non lasciare nessuno indietro”. E questo, ha detto ancora nel messaggio Biden, “anche nei momenti più difficili, quando il clamore di odio e divisioni è costante. A dispetto delle differenze – conclude il leader americano – siamo tutti fratelli e sorelle” e “ogni persona merita di essere trattata con dignità e rispetto”.

Draghi, guerra Russia rischia aprire nuova era polarizzazione

 (ANSA) – “L’invasione russa dell’Ucraina rischia di inaugurare una nuova era di polarizzazione, un’era che non abbiamo visto dalla fine della guerra fredda. La questione di come trattiamo con le autocrazie definira’ la nostra capacita’ di plasmare il futuro comune per molti anni a venire”: lo ha detto il premier Mario Draghi ricevendo al Pierre Hotel di Nyc il premio ‘World Statesman’ (statista dell’anno)

Draghi, evitare ambiguità, autocrazie sfruttano esitazioni

 (ANSA) – “Quando tracciamo una linea rossa, dobbiamo farla rispettare. Quando prendiamo un impegno, dobbiamo onorarlo. Le autocrazie prosperano sfruttando la nostra esitazione. Dovremmo evitare l’ambiguità, per non pentircene in seguito. Infine, dobbiamo essere disposti a collaborare, purché ciò non significhi compromettere i nostri principi fondamentali”. Lo ha detto a Nyc il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento alla cerimonia per il premio ‘World Statesman’ (statista dell’anno).

Draghi, spero Russia torni a norme sottoscritte nel 1945  

 (ANSA) – “Spero che ci sia un futuro in cui la Russia decida di tornare alle norme che ha sottoscritto nel 1945”: lo ha detto il premier Mario Draghi ricevendo al Pierre Hotel di Nyc il premio ‘World Statesman’ (statista dell’anno), e ricordando che questa settima segna la 77/ma assemblea generale dell’Onu.

Kissinger a Ny loda coraggio e visione Draghi

 (ANSA) – “Ho sempre avuto fiducia in Mario Draghi e nella sua straordinaria capacità di analisi intellettuale. E’ stato chiamato ad assumere ruoli complicati, varie posizioni di responsabilità, come presidente della Bce e come primo ministro in un momento difficile, ma ha sempre dimostrato capacità, coraggio e visione, analizzando le questioni che gli si ponevano con il giusto approccio”: lo ha detto l’ex Segretario di Stato Usa Henry Kissinger nella ‘laudatio’ del premio `World Statesman Awardï al premier Mario Draghi a New York. “Il suo coraggio e la sua visione faranno si’ che restera’ con noi a lungo”, ha aggiunto, mentre Draghi faceva con la mano il gesto di frenare.

Kissinger, dialogo Usa-Cina contro rischio escalation

 (ANSA) – Henry Kissinger ha messo in guardia sul rischio di “escalation e incidenti” tra Usa e Cina auspicando quindi la necessita’ che le due potenze dialoghino tra loro, e “non solo per i problemi immediati”: il 99/enne ex Segretario di Stato statunitense ha lanciato il monito durante la ‘laudatio’ del premio `World Statesman Award” al premier Mario Draghi a New York.