
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Con lieve anticipo sul ventennale dell’editto bulgaro di B. contro Biagi, Luttazzi e Santoro (18.4.2002), il Pd celebra la ricorrenza con l’editto ucraino contro Alessandro Orsini. Il più lesto è Andrea Romano, che spara su Bianca Berlinguer per aver contrattualizzato a Carta Bianca il professore, pericolosamente esperto di sicurezza internazionale, dunque “pifferaio di Putin”. Geloso […]
Talk Bomb
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Con lieve anticipo sul ventennale dell’editto bulgaro di B. contro Biagi, Luttazzi e Santoro (18.4.2002), il Pd celebra la ricorrenza con l’editto ucraino contro Alessandro Orsini. Il più lesto è Andrea Romano, che spara su Bianca Berlinguer per aver contrattualizzato a Carta Bianca il professore, pericolosamente esperto di sicurezza internazionale, dunque “pifferaio di Putin”. Geloso per non essere arrivato primo, si accoda l’altro celebre epuratore democratico, Michele Anzaldi (Iv). L’idea che un talk debba ospitare opinioni diverse è tipica delle democrazie, ergo sfugge alle nostre Sturmtruppen che difendono intrepide dal divano i “valori dell’Occidente” e s’indignano perché 5Stelle e Lega discutono su guerra e pace (bene invece i partiti democratici che non discutono) e perché il Parlamento non è ancora un’aula sorda e grigia dove tutti plaudono all’invio di armi ai mercenari in Ucraina, al raddoppio delle spese militari e ad altri simpatici lubrificanti della terza guerra mondiale. Ma si lavora perché almeno il prossimo Parlamento sia tutto di automi sull’attenti che dicono Signorsì al segnale convenuto, come nel vecchio Pcus, meglio della Duma di Putin. Quanto ai talk show, basta depurarli subito dalle tre-quattro voci stonate rimaste e ritoccare i titoli, poi si può partire subito.
“Benvenuti a NatoPulita/ MaratonaDraghiana/ Bottoemezzo / Bomba-cartaBianca /DiMissilì/ Tagarattatatà/ Che tank che fa/ L’arma che tira / Stasera spara / In Bomba per una nuova puntata sulla terza guerra mondiale. La parola al professor Bombardoni”. “’A guera quanno ce vo’ ce vo’”. “E lei, generale Mitraglioni?”. “Mah, tutto sommato, à la guerre comme à la guerre”. “È venuto a trovarci il mio capo, Sambuca: è un bel direttore, un apostolo, un santo!”. “Che cara, lo sai che sei la più brava?”. “Grazie. Allora, questa guerra mondiale?”. “Whatsamerega boys! So’ Santi Bailors, ameregano der Kansas City! È che c’ho avuto ’na malattia, sennò stavo a Broadway!”. “Grazie, dir: un libro stampato. Passiamo allo psicologo Recalcàzzola, che scrive sul mio giornale quindi è un fico: ma ’sta guerra la vogliamo fare o ce ne stiamo qui a girarci i pollici da eterni panciafichisti?”. “Le dirò, già Lacan parlava di guerra libidica, quindi direi di sì: libiiiidineee! Preciso, a scanso d’equivoci, che io però c’ho l’insufficienza toracica”. “Ci mancherebbe, prof, grazie. Ora tocca al nostro bastiancontrario per mettere un po’ di pepe al dibattito”. “Cava, vovvei tanto dissentive dagli illustvi ospiti, ma li tvovo tutti pevfetti. Sante pavole, fovza guevva! Ah, dimenticavo, anch’io ho il cevtificato, quindi mi avvuolo un’altva volta. Non aspettatemi, avmatevi e pavtite, io poi vi vaggiungo con l’avma segveta”. Sigla.
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Grazie Raf2
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Per mettere fine alle guerre di oggi, bisognerebbe farne una sola contro chi le genera da 70 anni. indovina chi .
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Come al solito ,tanto irriverente quanto divertente il nostro caro M.T. Unica nota che mi dispiace è questa necessità di dover far precedere le sue sfiziose filippiche sarcastiche con precisazioni sulla sua lontananza ideologica dal presidente russo. Certo, non mi aspetto posizioni alla Giulietto Chiesa (potrebbe escoltarsi le sue registrazioni molto eloquenti) perchè sarebbe troppo, ma evitare di dover ossequiare i benpensanti sarebbe più coerente con la sua personalità.
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Grazie Raf2 .
“‘ A guera quanno ce vo’ ce vo’”‘
Grande Marco.
Gianni
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Gaber, cosa direbbe oggi Gaber? Niente, aveva già visto e descritto tutto il marcio italiano.
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che è da tempo
Che non sono neanche più fascista
Sono sensibile e altruista orientalista
Ed in passato sono stato un po’ sessantottista
Da un po’ di tempo ambientalista
Qualche anno fa nell’euforia mi son sentito
Come un po’ tutti socialista
Io sono un uomo nuovo
Per carità lo dico in senso letterale
Sono progressista
Al tempo stesso liberista antirazzista
E sono molto buono sono animalista
Non sono più assistenzialista
Ultimamente sono un po’ controcorrente
Son federalista
Il conformista
È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
Il conformista
Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
È un concentrato di opinioni
Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
Forse da buon opportunista
Si adegua senza farci caso
E vive nel suo paradiso
Il conformista
È un uomo a tutto tondo che si muove
Senza consistenza il conformista
S’allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
È un animale assai comune
Che vive di parole da conversazione
Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
Il giorno esplode la sua festa
Che è stare in pace con il mondo
E farsi largo galleggiando il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
E con le donne c’ho un rapporto straordinario
Sono femminista
Son disponibile e ottimista europeista
Non alzo mai la voce sono pacifista
Ero marxista-leninista
E dopo un po’ non so perché mi son trovato
Cattocomunista
Il conformista
Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone il conformista
Areostato evoluto che è gonfiato dall’informazione
È il risultato di una specie
Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
Vive e questo già gli basta
E devo dire che oramai
Somiglia molto a tutti noi il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che si vede a prima vista
Sono il nuovo conformista
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Meglio sentirlo cantare:
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Tu sei bello e ti tirano le pietre,
tu sei brutto e ti tirano le pietre,
e il giorno che vorrai,
difenderti vedrai,
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così finché vivrai,
sarà così
sarà così finchè vivrai,
sarà così…
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Quindi vale la pena ripeterlo… È questa la democrazia per cui dovremmo fare la guerra? La dittatura delle idee del partito unico, non è democrazia!!
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Trovo Travaglio semplicemente imbarazzante: ma porca di quella puttana è mai possibile essersi ridotti a fare il pagliaccio?
Non ne abbiamo a sufficienza dentro – e fuori – quel postribolo che è diventato il Parlamento?
Vuole arrivare anche lui a suonare il piano col batocchio?
E’ sulla buona strada…
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Mi sa che te lo sei perso…
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Ecco, bravo, adesso spiegaci anche i perché.
Sapere che è semplicemente imbarazzante che vuol dire?
Dovremmo supporto?
Qui abbondano i Seve e i Cagliostro.
Potrebbero pensare che lo trovi imbarazzante perché lo consideri troppo filoNato.
Molti grillini e quasi tutti i leghisti lo hanno sempre apprezzato Putun. È un fatto. Senza contare fascisti e nazisti (Forza Nuova).
Non avete posizioni ghettizzate ma ben propagandare, altro che Nato.
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Più che esperto di sicurezza sembrava esperto del vaccino Sputnik e delle veline del Cremlino…https://www.linkiesta.it/2022/03/orsini-sputnik-vaccino-russo/
Pifferaio? No, trombettiere.
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Linkiesta, linkiesta? 😂😂😂 Italia putrida è con noi.
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Se siamo arrivati a giudicare Inkiesta attendibile forse è meglio tornare a Dagospia
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“link” sta per web-link…. fa riferimento a documenti che lo stesso Orsini ha voluto scrivere e li trovi LINKATI se hai la pazienza di aprirli… scoprirai quanto cialtrone sia il personaggio…. un vero Account Manager del Cremlino per l’Italia
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Tutto questo somiglia sempre di più alla logica e alla società di Fanteria dello spazio, non trovate?
https://www.youtube.com/watch?v=ESMfp3bq3Xg&ab_channel=MELECUCCHETV
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https://www.youtube.com/watch?v=_87bo3tXC-k&ab_channel=MELECUCCHETV
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Da Occidentali liberi e democratici a pistoleros di un Far West globalizzato con tanto di processi sommari con linciaggi incorporati, il passo è breve.
Persino a Severgnini stasera dalla Gruber tremava il labbro immerso nella pappagorgia e sembrava voler zompare in piedi da un momento all’altro con una Colt spianata.
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Grande Travaglio.
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È la gravità.
Schiaccia tutto verso il basso.
Anche le parole.
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A che serve questo articolo?
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La libertà di pensiero e di stampa è indice di democrazia ed è giusto che si possa esprimere in ogni contesto e nel rispetto delle leggi e delle persone. Ciascuno di noi dovrebbe essere dotato di capacità critica per analizzare le informazioni e le notizie ricevute e formarsi una idea in merito, anche in base al proprio bagaglio culturale. Ad esempio, nel 2022 ci sono persone che credono che la terra sia piatta, o che i forni crematori nazisti siano stati solo una montatura della propaganda occidentale, nonostante le informazioni scientifiche e le documentazioni certe di cui disponiamo a riguardo. Capisco anche il diritto alla satira e il suo dovere, personalmente però credo che davanti alle tragedie si debbano avere dei limiti dovuti al buongusto ed al senso di responsabilità.
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Il fatto della terra piatta è una delle più grosse fake, anzi stronzate, della storia dei sondaggi. Ma porco giuda, avete mai pensato che ci possa essere gente che prende per il culo i sondaggisti o semplicemente non ascolta la domanda che gli viene posta?Esiste il DDA. A parte questo, vorrei un sondaggio su una domanda assurda(ma fatto seriamente, cioè con gli stessi metodi di lorsignori sondaggisti) su un qualcosa del tipo “ma lo sapete che in certe parti del mondo piove merda?” Son sicuro che non si raggiunge mai il 100% di no
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Padronissimi tutti di esprimere il proprio parere, sui social o sui talk show, e padronissimo chi li ascolta di esprimere il proprio giudizio critico. Io per esempio trovo che Marco Travaglio abbia perso la bussola della lucidità e preso una strada sbagliata su questa vicenda della guerra di Putin , che è troppo grave e merita da parte di un giornalista serio ben più responsabili valutazioni che i suoi quotidiani sarcasmi contro i suoi colleghi della stampa. Quanto a questo decantato Orsini, “Prof. di Sociologia del Terrorismo internazionale”, nonostante il roboante titolo di cui si fregia , fa ragionamenti di una ingenuità da asilo infantile. Se daranno retta a lui la sconfitta dell’Ucraina aggredita e la vittoria dell’aggressore Putin sono assicurate….
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Gentile Magda, ho sentito dire, se non erro proprio dal Severgnini ieri sera, testuali parole “se la Nato non avesse inviato gli aiuti Putin avrebbe già invaso la Polonia, e in poco tempo sarebbe arrivato a LISBONA “. LISBONA. PORCO CAZZO. Le sembra un ragionamento che vada al di là dell’infantile?
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Stimo Caracciolo. È da sempre uno studioso di Geopolitica, e l’ha sempre raccontata non con supposizioni ideologiche, ma sui fatti. Però ( anche se lo capisco…) quando ieri Severgnini se n’è uscito con…l’invasione del Portogallo avrei sperato in una sua presa di distanza ( anche solo con mimica facciale). Purtroppo questi cialtroni a gettone, travestiti da giornalisti, sono una piaga irrimediabile di questa democrazia. Lo dico da anni. Sono il Cancro della Società, molto più di questi vergognosi Politici.
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“Io per esempio trovo che Marco Travaglio abbia perso la bussola della lucidità”
E li hai trovati tu, immagino!
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Leggo tutti e non commento quasi mai,oggi devo però dire che Travaglio era meglio soprassedesse
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. . anche considerando che Orsini sta facendo rimpiangere tutta la compagnia di giro dei virologi
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Com’è bella la democrazia, dove ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero,
Salvo che per alcuni ipocriti la democrazia è quella cosa in cui non devi andare contro la propaganda a stelle e strisce e anzi censurare chi osa esprimere un pensiero critico verso la narrazione imposta.
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È sicuro mrglio essere filoputtane che filoputin in democrazia.
Ieri dalla Sgrubemberg Montanari ha spiegato a Servegnini che quando uno grosso e forte litiga con uno piccolo e debole è giusto simpatizzare per il piccolo.Ma darli una pistola per difendersi se il grosso ha addosso anche una cintura esplosiva(nucleare) è molto pericoloso per tutta la scuola il quartiere la città e la regione.Quindi sarebbe meglio tentare di separare i contendenti per il bene di tutti.
Non si capisce questi odio per i russi.sono loro che dovrebbero odiare noi .Siamo noi che li abbiamo invasi insieme ai tedeschi.Semmai dovrebbero essere loro ad odiare noi.Ma il mondo va al rovescio :invece di essere i neri ad odiare i negrieri bianchi,sono i bianchi che odiano i neri senza che abbiamo mai commesso nulla contro di loro quindi senza motivo.
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@Terribile
Nessuno odia “i russi”.
Il tuo ragionamento è da ricovero.
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@Santo, vaglielo a dire a Domenico Quirico della Stampa. Non ho letto commenti negativi fatti da te in calce all’articolo di ieri cono stesso livore, quando un importante giornalista pubblica queste stronzate
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Vietare di insegnare e parlare degli autori russi nelle scuole per te che cosa è???amore??? é proprio vero l’unico sano in manicomio è considerato matto da tutti i veri matti.Santo poco LoGuastotutto tu chi sei?? il matto vero o il sano matto??
,
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ah ah ah
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a parte che fare paralleli è sempre cosa complicata e spesso ci si sbaglia
i neri, con più o meno pigmentazione, per primi si facevano schiavi a vicenda che poi
rivendevano ai terzi bianchi, quindi il paragone regge pochino
ed anche citare la cintura esplosiva nucleare è tecnicamente sbagliato per due motivi
il primo è che ricorda quelle jiadiste e la seconda è che quella è destinata
alla distruzione del nemico immolando se stessi nell’azione
quindi nulla a che vedere con il sistema atomico nucleare russo che, in Russia, non
distruggerebbe nulla e che si attiverebbe, dicono loro, solo in caso di attacco e/o messa in pericolo
della sovranità
su che sarebbe meglio dividere si potrebbe essere d’accordo, ma come fare?
forza d’interposizione onu?
non possibile, la Russia ha diritto di veto, che non è tecnicamente possibile togliergli
se non azzerando l’onu e rifondandolo, quindi strada non praticabile in tempi umani.
smilitarizzare l’Ucraina o renderla uno stato non allineato?
è quello che i russi stanno chiedendo da anni, non ultimo l’indicazione delle linee rosse
che secondo loro non dovevano essere oltrepassate, mentre gli americani e inglesi
stanno facendo proprio l’opposto, inoltre, a proposito del nucleare, sono stati gli ucraini
a paventare il loro ritorno nel consesso delle nazioni dotate di tali armamenti,
con un moderato appoggio degli stati che la armano in maniera convenzionale.
e questa è la motivazione che usa Putin per giustificare la sua operazione di polizia.
per inciso non ho soluzioni a portata di mano, se ci arrivassi in tempi brevi
provvederò a sottoporle al giudizio popolare, ma non ci conterei troppo
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È più semplice di quanto credi.quando uno grosso picchia uno piccolo per separarli ci vuole un’altro ugualmente grosso che voglia separarli.In questo momento l”l’altro grosso “gli Usa non hanno nessuna voglia di separarli visto che sono gli Usa che li ha fatti litigare.Quindi i piccoli è inutile che dicano gridino minacciano finché quello grosso non decide di intervenire per farli smettere , magari quando avrà raggiunto i suoi scopi, il conflitto non finirà non è nel suo interesse
La volete capire oppure no!!!
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Perché non vai a cag..re.Forse esce qualcosa di più intelligente di ciò che esce dal tuo cervello se così si può chiamare
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si puo’ dar torto a questi italiani ?
https://twitter.com/JDascjauan/status/1506279871827300359
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Certo che sì…ma cosa si deve vedere.
Non gli frega un c…o degli ucraini, eh?
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Quando sento parlare di democrazia
sembra una parola di cui tutti conoscono il significato
ma che tutti ne danno un’interpretazione diversa
tempo addietro ho letto Carta dei Diritti degli Stati Uniti d’America perchè Schulz ne aveva fatto alcune striscie,
non si parla MAI di democrazia
e a ben guardare gli USA non sono democratici
il modo con cui scelgono il loro Presidente è molto antidemocratico, se non corrisponde mai alla maggioranza dei voti individuali per esempio, per non parlare delle modalità del voto.
Ogni stato è geloso della sue prerogative, è più un elenco
di cose che lo stato federale non può fare.
Venendo all’Italia, a parte lo schifo di legge elettorali AD EXLUDENDUM
che democrazia è se il Governo ricatta il Parlamento
e decide che dobbiamo essere sudditi, senza distinguo per i nostri LEGITTIMI INTERESSI?
Le scelte che fanno adesso, si ripercuoteranno per anni sul nostro destino
è corretto che venga deciso da così poche persone? Persino da governi stranieri?
Che democrazia è se la maggioranza dell’informazione è diventata propaganda?
Stamattina alla radio ho sentito una frase che ha detto ieri Draghi con tono di stizza
“Se non difendiamo l’Ucraina siamo dalla parte di Putin che ha aggredito un Paese inerme come fecero Hitler e Mussolini”
A quel punto ho spento anche la radio
se un capo di governo dice una cosa del genere, sarebbe da prenderlo e mandarlo in pensione per sempre.
Non mi pare che si disse la stessa cosa quando NOI, seguendo altri esportando la DEMOCRAZIA, abbiamo aggredito altri paesi inermi.
Così ha messo in un angolo l’Italia, di nuovo SERVA.
Si può essere duri con l’aggressore, ma cercando di mantenere una statura morale autorevole,
vedasi altri paesi, che hanno fermamente condannato l’invasione e la guerra, ma mantengono autonomia di giudizio e di manovra.
Siamo un paese al centro del Mediterraneo, dovremmo almeno controllare ed avere influenza sulle sponde opposte, invece guardiamo al di là delle Alpi e ci comportiamo peggio di Malta.
Malta, che non siamo mai riusciti a far rispettare nessun accordo,
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sul perché il voto finale non corrisponde alla somma dei voti popolari
è presto detto
è uno stato federale nel quale ci sono sub nazioni che hanno 100 di popolazione
e altre che hanno 1000 (numeri a casaccio)
quindi se l’elezione fosse puramente a base peso numerico le prime conterebbero
un decimo delle seconde, per evitare ciò, se ho capito bene il meccanismo, hanno introdotto
dei correttivi in modo che nessuno venisse penalizzato, o almeno lo venisse meno
il problema della ‘democrazia’ è che è un regime politico che si dovrebbe esprimere a livello nazionale
e non debordare a livello planetario con valutazione di ciò che è giusto e ciò che non lo è
indicato solo da alcuni che ritengono di essere depositari dell’unica verità che deve esistere
entro i confini possono pensare ovviamente come gli pare, ma appena ne escono
devono, se non rispettare gli altri, almeno non metterci il naso per cambiarli
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conosco il sistema elettorale per il Presidente USA
e conosco anche che molte persone non votano perchè si devono registrare,
i collegi vengono disegnati in base alla stratigrafia sociale della popolazione,
spesso anzi non danno manco il permesso di votare ai lavoratori
ogni stato poi ha il suo sistema elettorale,
il voto a volte può essere espresso anche per corrispondenza, ma spesso i voti non vengono conteggiati perchè arrivano fuori tempo massimo ecc.ecc.ecc.
la lista è lunga…..
ve la ricordate la Florida del 2000?
fu un abuso ed una truffa clamorosa
che ebbe conseguenze mondiali negli anni a venire che paghiamo ancora adesso
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Adriano, sono giorni che sei in forma strepitosa.
dammi del provocatore ma lo penso veramente.
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fatto che anche i media occidentali siano manipolati e che la NATO abbia combinato scempi in giro non è ragione sufficiente per abbassare la guardia nei confronti di quanto perpetrato fatto che anche i media occidentali siano manipolati e che la NATO abbia combinato scempi in giro non è ragione sufficiente per abbassare la guardia nei confronti di quanto perpetrato dalla Russia (nelle sue varie espressioni storiche) nella storia moderna e sulla situazione odierna. La guerra fa schifo ma, se non altro, questo conflitto permetterà di riesaminare una tragica parte di storia moderna troppo a lungo minimizzata.
Sia chiaro, l’Occidente (virgolette) ha i suoi problemi, ma in Occidente intellettuali come Chomsky e Mearsheimer possono esprimersi liberamente senza ritrovarsi una pallottola nella nuca: non così nella Russia di Putin. Alla luce di questo e molto altro non deve sorprendere che la popolazione ucraina (e parte di quella russa) abbia di recente sviluppato – ingerenze USA o meno – una posizione pro-europeista. Individuare le responsabilità USA/Occidente nel conflitto non dovrebbe portare a minimizzare sulle (enormi) responsabilità della Russia.
Personalmente non sono schierato, condanno egualmente tutti i responsabili della crisi, e nel frattempo aggiungo tasselli al puzzle. E, cosa importante, ascolto le esperienze di chi l’imperialismo russo l’ha subito sulla propria pelle.
Ecco altri fattori da tenere presenti quando si parla della “crisi” Russia-Ucraina. Giusto perché l’equazione sia il più completa possibile.
L’occupazione sovietica dei paesi baltici e di altri paesi limitrofi. Ad oggi, la Federazione Russa non ha riconosciuto come occupazione la presenza dell’Unione Sovietica nei baltici, sostenendo che si sia agito, ai tempi, conformemente al diritto internazionale. Ricordo: centinaia di migliaia di morti a causa delle deportazioni nei gulag degli elementi “scomodi” dalla Lituania, dalla Lettonia e dall’Estonia;
Il fenomeno dell’irredentismo russo, una forma di estremismo incoraggiata e sostenuta dal Cremlino con operazioni di soft power: ad esempio, finanziando organizzazioni politiche come il MBN in Russia, come pure partiti politici con sentimenti irredentisti in territori ex-sovietici, oppure fornendo armi e supporto logistico a gruppi di terroristi irredentisti in territori come Transnistria (fra Moldavia e Ucraina), Ossezia del Sud e Abcasia (Georgia), Crimea e infine Donbas.
Le ingerenze russe che hanno fomentato la crisi nel Donbass portando al conflitto armato. Se non fosse stato per le ingerenze russe, si sarebbe “semplicemente” trattato del malcontento di un manipolo di anti-europeisti, fenomeno che ritroviamo in tutti gli stati UE, Italia inclusa. Invece le proteste sono state fomentate e militarizzate, e non sono io a dirlo ma lo storico Hiroaki Kuromiya. La strategia di Putin sembra essere questa: a) istigare sentimenti irredentisti e fomentare l’odio contro “l’Occidente” in territori che presentano le condizioni idonee (es. forte presenza di cittadini di etnia russa); b) fornire armi e supporto mediatico ai movimenti irredentisti che inevitabilmente compariranno sulla scena; c) al nascere degli scontri, intervenire militarmente e ufficialmente col pretesto di proteggere i russofoni (e combattere il neo-fascismo/nazismo, inoltre utilizzando l’arma retorica della russofobia); d) trasformare i territori “liberati” in staterelli fantoccio estensione del Cremlino e militarizzarli.
I tentativi di russificazione pianificata e arbitraria, o egemonia culturale, perpetrati nei secoli nei confronti delle popolazioni limitrofe, il sogno dell’egemonia culturale (e colonizzazione dei territori limitrofi) insito nel mito della pan-Russia, inculcato nella mente dei cittadini per secoli attraverso la letteratura e le arti. La russificazione/colonizzazione dei territori limitrofi alla Russia ai tempi dell’Unione Sovietica non fu semplicemente un risultato innocente dell’industrializzazione ma un preciso progetto di pulizia etnica voluto da Lenin prima e Stalin dopo. L’eco del progetto riecheggia ancora oggi nelle parole di Putin quando parla di russi e ucraini come di un “unico popolo”, mancando di riconoscere le peculiarità etniche, linguistiche e culturali degli ucraini in un osceno tentativo di aggregazione culturale egemonica. In particolare nel Donbass milioni di kulaki ucraini furono sterminati e la zona ripopolata con cittadini di etnia russa, venne imposto l’utilizzo della lingua russa e bandito l’utilizzo dell’ucraino. Se penso che ancora oggi c’è gente fiera di sventolare la bandiera dell’Unione Sovietica con la falce e il martello mi vengono i brividi;
Il fenomeno del negazionismo del genocidio dell’Holodomor avvenuto in Ucraina ai tempi dell’Unione Sovietica. Ad oggi, la Federazione Russa non riconoscere l’Holodomor come un genocidio. Milioni di morti, è l’altro Olocausto di cui si parla ancora troppo poco, ed è avvenuto in Ucraina;
La situazione attuale sulla libertà dei media in Russia, la faccenda dei 21 giornalisti uccisi da quando Putin è in carica, come anche la censura esercitata su internet e in televisione, la corruzione e le ingerenze degli oligarchi nella vita politica e sociale, e le ripetute violazioni e mancati riconoscimenti di diritti umani, specie nei confronti delle minoranze etniche e della comunità LGBTQ dalla Russia (nelle sue varie espressioni storiche) nella storia moderna e sulla situazione odierna. La guerra fa schifo ma, se non altro, questo conflitto permetterà di riesaminare una tragica parte di storia moderna troppo a lungo minimizzata.
Sia chiaro, l’Occidente (virgolette) ha i suoi problemi, ma in Occidente intellettuali come Chomsky e Mearsheimer possono esprimersi liberamente senza ritrovarsi una pallottola nella nuca: non così nella Russia di Putin. Alla luce di questo e molto altro non deve sorprendere che la popolazione ucraina (e parte di quella russa) abbia di recente sviluppato – ingerenze USA o meno – una posizione pro-europeista. Individuare le responsabilità USA/Occidente nel conflitto non dovrebbe portare a minimizzare sulle (enormi) responsabilità della Russia.
Personalmente non sono schierato, condanno egualmente tutti i responsabili della crisi, e nel frattempo aggiungo tasselli al puzzle. E, cosa importante, ascolto le esperienze di chi l’imperialismo russo l’ha subito sulla propria pelle.
Ecco altri fattori da tenere presenti quando si parla della “crisi” Russia-Ucraina. Giusto perché l’equazione sia il più completa possibile.
L’occupazione sovietica dei paesi baltici e di altri paesi limitrofi. Ad oggi, la Federazione Russa non ha riconosciuto come occupazione la presenza dell’Unione Sovietica nei baltici, sostenendo che si sia agito, ai tempi, conformemente al diritto internazionale. Ricordo: centinaia di migliaia di morti a causa delle deportazioni nei gulag degli elementi “scomodi” dalla Lituania, dalla Lettonia e dall’Estonia;
Il fenomeno dell’irredentismo russo, una forma di estremismo incoraggiata e sostenuta dal Cremlino con operazioni di soft power: ad esempio, finanziando organizzazioni politiche come il MBN in Russia, come pure partiti politici con sentimenti irredentisti in territori ex-sovietici, oppure fornendo armi e supporto logistico a gruppi di terroristi irredentisti in territori come Transnistria (fra Moldavia e Ucraina), Ossezia del Sud e Abcasia (Georgia), Crimea e infine Donbas.
Le ingerenze russe che hanno fomentato la crisi nel Donbass portando al conflitto armato. Se non fosse stato per le ingerenze russe, si sarebbe “semplicemente” trattato del malcontento di un manipolo di anti-europeisti, fenomeno che ritroviamo in tutti gli stati UE, Italia inclusa. Invece le proteste sono state fomentate e militarizzate, e non sono io a dirlo ma lo storico Hiroaki Kuromiya. La strategia di Putin sembra essere questa: a) istigare sentimenti irredentisti e fomentare l’odio contro “l’Occidente” in territori che presentano le condizioni idonee (es. forte presenza di cittadini di etnia russa); b) fornire armi e supporto mediatico ai movimenti irredentisti che inevitabilmente compariranno sulla scena; c) al nascere degli scontri, intervenire militarmente e ufficialmente col pretesto di proteggere i russofoni (e combattere il neo-fascismo/nazismo, inoltre utilizzando l’arma retorica della russofobia); d) trasformare i territori “liberati” in staterelli fantoccio estensione del Cremlino e militarizzarli.
I tentativi di russificazione pianificata e arbitraria, o egemonia culturale, perpetrati nei secoli nei confronti delle popolazioni limitrofe, il sogno dell’egemonia culturale (e colonizzazione dei territori limitrofi) insito nel mito della pan-Russia, inculcato nella mente dei cittadini per secoli attraverso la letteratura e le arti. La russificazione/colonizzazione dei territori limitrofi alla Russia ai tempi dell’Unione Sovietica non fu semplicemente un risultato innocente dell’industrializzazione ma un preciso progetto di pulizia etnica voluto da Lenin prima e Stalin dopo. L’eco del progetto riecheggia ancora oggi nelle parole di Putin quando parla di russi e ucraini come di un “unico popolo”, mancando di riconoscere le peculiarità etniche, linguistiche e culturali degli ucraini in un osceno tentativo di aggregazione culturale egemonica. In particolare nel Donbass milioni di kulaki ucraini furono sterminati e la zona ripopolata con cittadini di etnia russa, venne imposto l’utilizzo della lingua russa e bandito l’utilizzo dell’ucraino. Se penso che ancora oggi c’è gente fiera di sventolare la bandiera dell’Unione Sovietica con la falce e il martello mi vengono i brividi;
Il fenomeno del negazionismo del genocidio dell’Holodomor avvenuto in Ucraina ai tempi dell’Unione Sovietica. Ad oggi, la Federazione Russa non riconoscere l’Holodomor come un genocidio. Milioni di morti, è l’altro Olocausto di cui si parla ancora troppo poco, ed è avvenuto in Ucraina;
La situazione attuale sulla libertà dei media in Russia, la faccenda dei 21 giornalisti uccisi da quando Putin è in carica, come anche la censura esercitata su internet e in televisione, la corruzione e le ingerenze degli oligarchi nella vita politica e sociale, e le ripetute violazioni e mancati riconoscimenti di diritti umani, specie nei confronti delle minoranze etniche e della comunità LGBTQ
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“di quanto perpetrato dalla Russia (nelle sue varie espressioni storiche)”
ovvero? da quali espressioni storiche parla?
i Kan? l’orda d’oro? o quello della Kiev Rus centro del mondo russo
oppure quello in cui si spartivano le terre con i autroungarici e i polacchi
o ancora quello in cui lo facevano con i lituani e gli svedesi
tralascio la storia moderna, ma sia più preciso, ecchediamine!
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Guarda bene in casa tua prima di fare prediche a terzi.
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@Roby
Condivido tutto quello che hai scritto. Anche se “raddoppiato”, ah ah ah!
Ma forse è meglio così. Sai, qui è pieno di Kremlin troll…
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Si me ne sono accorto!!
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Beh anche di Biden Troll che scodinzolano ad ogni peto d’oltreoceano non ne mancano vedo 🙂
Ma poi il bello è che voi parlate di democrazia e poi categorizzate, inquadrate, che è sempre il primo passo che si compie in una dittatura in embrione (un po’ come la questione, non morta, dei no vacse). Alla prossima cosa proporrete? Frustate in pubblica piazza a chi osa dire che non è bello fare la guerra alla Russia e che sarebbe auspicabile una soluzione diplomatica? Ma vergognarvi un po’ mai eh.
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@Azzorriano
AH AH AH!
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Santo poco ,loguasto completo.
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Purtroppo un altro non articolo da parte di travaglio. Si focalizza, anche in ritardo di qualche giorno, su una vicenda a mio parere abbastanza marginale, su una polemica fondamentalmente interna al mondo dei talk. E pur di portare acqua al suo mulino scomoda Luttazzi e Biagi…
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Ma come sono carini i suoni inarticolati e senza senso delle zucche senza semi agitati dal vento della propaganda dei nazzicriminal.
Che hanno la faccia come il culo definendosi democratici
Grecia arrivano
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Un giornalista italiano (Giorgio Bianchi) è andato a Mariupol e ha intervistato alcuni civili sulla situazione e su cosa sia realmente successo. Le interviste sono molto interessanti.
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Che articolo penoso.
LO STILE
Usare a piene mani il sarcasmo in un articolo che tratta di una guerra in corso in cui un popolo viene massacrato dalle bombe di un dittatore, mentre bambini, donne, anziani, padri di famiglia, fratelli, sorelle, amici, ragazzi, vengono uccisi o mutilati, è sinceramente un po’ da stronzi. E questo mi sorprende perché la natura di Travaglio è sempre stata quella di sfidare il potere, ed è stato sempre dalla parte dei più deboli. Evidentemente la voglia di colpire la potente Nato gli fa dimenticare i poveri ucraini di cui non parla mai.
Empatia zero.
I CONTENUTI
Estremizza le posizioni contrarie per delegittimarle, giochino retorico puerile e vile visto che la gravità della situazione imporrebbe delle analisi più oggettive possibili.
Delegittima la posizione non degli abituali guerrafondai al soldo della Nato, ma anche chi è sempre stato pacifista ma non senza se e senza ma perché la difesa della democrazia e della libertà sono beni supremi che non vanno annichiliti dalle posizioni pacifiste, devono avere un loro peso e una loro dignità. Ce lo ha trasmesso la resistenza. Una pace vera è una pace che no prescinde dalla libertà.
Non delegittima solo Luttwak ma anche Erri De Luca e d’Arcais tanto per fare due esempi.
Pacifisti che considerano la resa senza condizioni dell’Ucraina (situazione a cui saremmo arrivati se non avessimo inviato armi e applicato sanzioni) è il miglior modo per prolungare e aggravare la guerra.
Spiegano bene perché.
Dovrebbe essere un punto di vista rispettabile.
Travaglio è irriconoscibile.
Credo che abbia subito troppi attacchi e reagisca male anche alle cantonate che lui stesso ha preso.
Ma prendere cantonate non sarebbe grave.
Non cerchiamo Nostradamus, cerchiamo un giornalista che ci aiuti ad interpretare la realtà.
E leggerlo ultimamente sta diventando inutile.
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Ma: non ti dovevi togliere dai cojoni?
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No, mi diverto a starci.
Qualcosa in contrario rompicoglioni?
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Ah ah ah!
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https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/ucraina-lilana-segre-se-vogliamo-essere-fedeli-ai-nostri-valori-non-e-concepibile-equidistanza/411725/412652
Anche Liliana Segre è una guerrafondaia pagata dalla Nato o comunque non in grado di capire la complessità dei discorsi di Orsini.
Ora Travaglio che cazzo farà?
Perculerà pure lei?
Altro che geopolitica spinta tipo tapioca come fosse Antani.
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Perche? Secondo te Travaglio non sta dalla parte del popolo ucraino come la Segre, perché non sta né con Putin né con la Nato?
Credete di essere voi gli unici umani ed empatici di questa terra?
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