
(open.online) – Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte annuncia che il suo partito voterà no all’aumento. E, in un’intervista rilasciata a La Stampa, fa anche sapere che in caso di rischio caduta del governo Draghi «ognuno farà le sue scelte». Dopo l’astensione dei grillini sulla risoluzione di L’Alternativa C’è, a prima firma di Pino Cabras, ex M5s, in cui si chiedeva di impegnare il governo «a non incrementare le spese militari al 2% del Pil», l’ex Avvocato del Popolo detta la linea nel colloquio con Andrea Malaguti. «La soglia del 2% è frutto di un impegno preso nel 2014 che non può essere cancellato e che io stesso non ho rinnegato quando ero presidente del Consiglio. Però mi sono impegnato a rivedere i criteri di calcolo in modo da tenere conto anche dei costi politici e immateriali che comportano le nostre missioni all’estero», esordisce.
E poi spiega: «In un momento come quello attuale di caro-bollette, dopo due anni di pandemia, e con la recessione che si farà sentire sulla pelle di famiglie e imprese, non si capisce per quale motivo le priorità debbano essere le spese militari». Ed ecco l’annuncio del voto: «Non potremmo assecondare un voto che individuasse come prioritario l’incremento delle spese militari a carico del nostro bilancio nazionale. In questo caso il Movimento non potrebbe fare altro che votare contro». Una eventualità che metterebbe a rischio il governo Draghi. Ma lui non sembra granché preoccupato: «Ognuno farà le sue scelte. Ma confido che anche il progetto di rafforzamento della difesa europea sia portato avanti con ponderazione, al fine di razionalizzare le spese e non moltiplicarle, e comunque attraverso uno sforzo comune europeo».
Infine, Conte parla di Putin e di un dettaglio che l’ha colpito durante i colloqui con lo Zar: la sua meticolosità: «Il 26 dicembre 2019, Santo Stefano. Stiamo al telefono per un’ora e mezza. Putin contesta dettagliatamente tutte le violazioni ucraine degli accordi di Minsk. In genere i leader, in questo tipo di incontri, tendono a stare sulle questioni di principio. Lui no. Lui è molto più specifico». Per Conte quella dello Zar è «una deriva autocratica che ho già denunciato in passato, a cominciare dalla censura sul caso Navalny quando ero presidente del Consiglio. Sicuramente questa aggressione avrà dei contraccolpi interni molto forti anche per la popolazione russa, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale. E potrebbe isolare Putin ancora di più rispetto agli apparati che l’hanno sin qui sostenuto, a cominciare dagli oligarchi».
(Andrea Malaguti – la Stampa)
Presidente Giuseppe Conte, giusto o sbagliato mandare armi in Ucraina?
«È stato giusto offrire aiuti anche militari per esercitare la legittima difesa. Diversamente avremmo abbandonato la popolazione ucraina a se stessa e alla sopraffazione di una aggressione militare del tutto ingiustificata».
Ora daranno del guerrafondaio anche a lei.
«Possiamo uscire dalla polemicuccia quando parliamo di temi così delicati? Sono un pacifista convinto. La decisione di appoggiare l’invio delle armi non è stata presa a cuor leggero e non cambia il fatto che continueremo a lavorare senza sosta per un una soluzione diplomatica del conflitto».
Sta dicendo che investire il 2% del Pil in armi è un errore?
«La soglia del 2% è frutto di un impegno preso nel 2014 che non può essere cancellato e che io stesso non ho rinnegato quando ero presidente del Consiglio. Però mi sono impegnato a rivedere i criteri di calcolo in modo da tenere conto anche dei costi politici e immateriali che comportano le nostre missioni all’estero».
Glielo chiedo diversamente. Alla Camera avete votato sì all’aumento delle spese per la Difesa. Avete cambiato idea?
«La questione è un’altra. In un momento come quello attuale di caro-bollette, dopo due anni di pandemia, e con la recessione che si farà sentire sulla pelle di famiglie e imprese, non si capisce per quale motivo le priorità debbano essere le spese militari».
Perché c’è la guerra, per esempio.
«La guerra in corso non deve suggestionarci e farci perdere lucidità: non dobbiamo cedere all’onda emotiva che sembra indurci a difenderci da una imminente aggressione russa. L’urgenza rimane invece proteggere famiglie e imprese dalla crisi».
Scusi se insisto. Ma se si dovesse tornare a votare per un incremento delle spese militari che fareste?
«Non potremmo assecondare un voto che individuasse come prioritario l’incremento delle spese militari a carico del nostro bilancio nazionale. In questo caso il Movimento non potrebbe fare altro che votare contro».
Cadrebbe il governo.
«Ognuno farà le sue scelte. Ma confido che anche il progetto di rafforzamento della difesa europea sia portato avanti con ponderazione, al fine di razionalizzare le spese e non moltiplicarle, e comunque attraverso uno sforzo comune europeo».
Presidente, non prenda anche questo per polemicuccia, ma perché martedì, quando il presidente Zelensky ha parlato alle Camere lei non c’era?
«Semplicemente perché non sono un membro del Parlamento e non ho mai seguito i lavori parlamentari. Ma ho ascoltato l’intervento del presidente Zelensky con grande attenzione, dal mio ufficio».
Mancavano anche 300 parlamentari. Alcuni suoi.
«Ci sono state defezioni da parte di tutte le forze politiche e questa attenzione spasmodica sul Movimento 5 Stelle mi sembra una stucchevole caccia alle streghe. Su 230 parlamentari due o tre posizioni personali di dissenso ci possono anche stare».
Ci sta anche il dissenso del senatore Petrocelli? Leggo il suo tweet: M5S fuori da questo governo interventista.
«Petrocelli si porrà fuori dal Movimento non per la specifica questione delle armi, che è tema che interroga profondamente le nostre coscienze, ma perché ha anticipato di non voler più accordare la fiducia a qualsiasi provvedimento adotterà il governo».
Difficilmente potrà farlo dimettere dalla presidenza della commissione Esteri del Senato.
«Non possiamo andare contro i regolamenti parlamentari, rimane però il fatto che non rappresenterebbe più il Movimento».
Restando ai tweet. Leggo il suo di martedì: raccogliamo l’invito del presidente ucraino per la pace immediata. Magnifico. Ma perché è così difficile fare il nome di Putin?
«Temo che lei sia distratto. Io l’ho condannato in decine di occasioni pubbliche. E penso che l’irragionevole determinazione di Putin sia all’origine di questa carneficina».
Dunque concorda con chi dice che Putin è un dittatore?
«Siamo di fronte a una deriva autocratica che ho già denunciato in passato, a cominciare dalla censura sul caso Navalny quando ero presidente del Consiglio.
Sicuramente questa aggressione avrà dei contraccolpi interni molto forti anche per la popolazione russa, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale. E potrebbe isolare Putin ancora di più rispetto agli apparati che l’hanno sin qui sostenuto, a cominciare dagli oligarchi».
Parafrasando un libro di Masha Gessen, che cosa c’è negli occhi di Vladimir Putin?
«Non so esattamente che tipo di risposta si aspetti, ma le posso dire quello che più mi ha colpito di Putin quando l’ho incontrato: la sua meticolosità».
Che cosa significa?
«In genere i leader, in questo tipo di incontri, tendono a stare sulle questioni di principio. Lui no. Lui è molto più specifico».
Un esempio?
«Il 26 dicembre 2019, Santo Stefano. Stiamo al telefono per un’ora e mezza. Putin contesta dettagliatamente tutte le violazioni ucraine degli accordi di Minsk». E lei? «Cerco di controbattere contestando le violazioni russe».
Aveva capito che ci sarebbe stata la guerra?
«No. Ero fiducioso che il rapporto tra lui e Zelensky portasse a una intesa che avrebbe sbloccato lo stallo».
Ha paura della bomba atomica?
«Si tratta di uno scenario talmente catastrofico per l’umanità che la risposta non può essere riposta in maggiori investimenti militari, secondo la logica della deterrenza della vecchia guerra fredda. Dobbiamo lavorare tutti per la de-escalation e per uno sbocco pacifico non solo di questo conflitto ma anche delle altre decine diffuse nel pianeta».
La vuole l’Ucraina in Europa?
«Assolutamente sì. Ma è chiaro che la procedura è complessa e richiederà del tempo. Per altro non possiamo usare due pesi e due misure perché ricordo che ci sono paesi come l’Albania, la Macedonia del Nord, la Serbia o il Montenegro che attendono da anni di entrare nell’Unione e che non hanno ottenuto risposta».
La vuole anche nella Nato?
«Direi che il tema non è all’ordine del giorno e, anzi, rischierebbe di allontanare il processo di pace al quale stiamo faticosamente lavorando».
Che impressione le fa Salvini che dice: quando sento parlare di armi fatico ad applaudire.
«Dopo tante foto inquietanti in cui lo abbiamo visto imbracciare i fucili, questa novità mi suscita un pensiero positivo: diamo il benvenuto a questa svolta».
Il segretario del Pd, Enrico Letta, sostiene che in Italia ci sia un eccesso di ambiguità filo-putinista. Condivide?
«Non so se sia così. Io ho visto prevalere da subito un atteggiamento chiaro di condanna».
Matteo Renzi, parlando con La Stampa, ha proposto di mandare Merkel e Prodi a trattare a nome dell’Europa.
«L’hanno detto in tanti. In Europa è una proposta che circola da tempo. E in Italia l’ha detto anche Di Battista».
Il governo di Mosca ha minacciato l’Italia, attaccando il ministro Guerini e parlando di «conseguenze irreversibili» se aderiremo alle sanzioni. Da presidente del Consiglio come avrebbe reagito?
«Avrei tirato dritto. Rispetto a chi ricatta e minaccia non si può avere alcun cedimento». Ci rinfacciano gli aiuti durante l’emergenza Covid. Il presidente del Consiglio era lei. «Le do una notizia: ho appena letto da un’agenzia di stampa della richiesta del Copasir di disporre la mia audizione».
Qual è la notizia?
«Ho subito chiamato il presidente del Copasir, Adolfo Urso, dichiarando di essere disponibile in ogni istante a riferire del mio operato davanti alla Commissione parlamentare. È stato fatto tutto in assoluta trasparenza».
Perché chiedemmo aiuto proprio a Putin?
«Fu lui a offrircelo in un momento di emergenza straordinaria».
Non le sembrò sospetto?
«Mi sembrò utile in un momento di grande difficoltà per il nostro Paese, alla luce della loro esperienza maturata nel campo delle pandemie».
Secondo, Agostino Miozzo, ex coordinatore del comitato tecnico scientifico, il generale Kikot, che guidava la delegazione russa, si comportava come se dovesse bonificare Chernobyl.
«Non conosco i dettagli dell’attività concretamente svolta perché tutto fu affidato alle autorità della difesa e alle autorità sanitarie competenti».
I Servizi l’hanno già negato, ma lei è davvero convinto che quella non fu un’operazione di intelligence?
«Guardi, per come è stata realizzata, non c’era nessuna possibilità che si trasformasse in un’operazione di intelligence. I nostri militari hanno sempre affiancato la missione russa».
Presidente, Vladimir Putin ha deciso ieri che negozierà in rubli con chi vorrà acquistare il suo gas.
«Non credo gli sarà possibile. Nei contratti internazionali di solito non è prevista questa facoltà e quindi le controparti russe si esporrebbero a violazioni contrattuali».
Chi scatena una guerra può anche permettersi di rischiare queste conseguenze. Nel frattempo Draghi ha risposto che non pagherà in rubli.
«È la giusta risposta per tutelare i nostri interessi da chi vorrebbe difendere indebitamente la propria moneta nazionale».
Condivide la linea del presidente del Consiglio?
«Su alcune cose sì, su altre no».
Cazzo era ora!!!
che dicessero almeno un nò!!!
almeno UNO
vedremo se lo faranno davvero
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Comparati a tutti gli altri – che dicono SÍ a tutto – è giá un buon risultato eh
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Io avrei voluto vederlo alla riforma Cartabia. Quello era il momento di no anche a costo di far cadere il governo. Ci voleva un bel NO netto, duro, fermo, compatto… chi è d’accordo aggiunga pure altri aggettivi!
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Finalmente.
Potrebbe (Conte) farsi promotore di una bella azione pacifica atta a ridurre la tensione in zona di guerra.
Suggerisco invece di armi, mandiamo ai soldati russi, che dicono affamati e la fame è una brutta consigliera, vino prosciutto formaggi colombe pasquali con le mandorle e glassa anzi diamo tutte ste belle cose che noi italiani sappiamo fare molto bene alle belle ukraine(facciano dei gazebo lungo le strade x Kiev) così i carri armati si fermano e poi con fatica partiranno di nuovo con il cannone puntato contro. Probabilmente nessuno più separerà un colpo e tutti vivremo felici e contenti come prima anzi più di prima.😂
Punti e virgole x la prossima volta.
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Due sono le cose: o cambiano rotta tornando ai valori fondanti M5s oppure se ne tornano a casa perchè non li voterà nessuno. Conte lo sa ? Boh ! Di sicuro lo sanno bene quelli di Alternativa, Di Battista e Casaleggio .
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Finalmente una buona notizia !
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No all’invio di armi e aumento del 2% PUNTO in piena crisi tra l’altro, tutto il resto e’ noia e presa x il cubo, non abbiamo l’anello al naso, non siamo tutti PIDDINI….e servi dello zio Sam….non calpestate la COSTITUZIONE per una volta almeno, i suoi soliti compromessi al ribasso non servono a una beata minchi@.
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Caro Tobia… siamo messi di uno schifo, che più schifo si può e ci stanno pure provando.
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Alla fine è stata detta almeno una parola a 5 stelle, speriamo venga mantenuta, perché qui non è solo in gioco la questione specifica di sborsare 13 miliardi di euro in armamenti mentre la sofferenza sociale è alle porte, da reale nemico, ma una questione ben più profonda, allarmante e pericolosa, cioè la legittimità costituzionale che parlamentari possano e debbano votare liberamente contro questa risoluzione del governo, a rischio a caduta. ….è di questa mattina la dichiarazione di Mentana, alla radio ” la posizione del M5S e del suo leader, Conte, mette a rischio la tenuta del governo, ognuno poi si prenderà le proprie responsabilità, ma andrebbe considerato che SIAMO IN GUERRA! ” Abbiamo una notizia, nottetempo abbiamo dichiarato guerra alla Russia, e questo ovviamente autorizza a cancellare la democrazia parlamentare, il diritto di votare contro il governo e le sue decisioni, annullare ogni dibattito parlamentare e pubblico sul tema, ignorare il parere dei cittadini, mantenere gli accordi/ordini della Nato che è l’ unica autorità/organizzazione militare con facoltà di disattenderli anche a rischio di scatenare la terza guerra mondiale,
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Insomma alla fine ci siamo arrivati, siccome siamo in guerra, sospendiamo la democrazia. ….c’è da chiedersi quando verrà annunciata la sospensione di libere elezioni, la restrizione di diritti e libertà costituzionali individuali e collettive, stato permanente di emergenza e legge marziale! La pandemia era la prova generale, ora lo spettacolo può andare in onda, attori al loro posto, regista alla cabina di comando, allestimento pronto e manganelli ben oliati e pronti all’ uso, fosse mai che a qualcuno venisse in mente di lasciare divano e telecomando per scendere in piazza!
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Io sono un pacifista e non sono in guerra con nessuno però se mi obbligano ho ancora una buona mira.
Sarei comunque scusato se un ultra settantenne come me sbaglia il bersaglio designato da chi l’ha dichiarata.😠🐉
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L’hanno già sospesa, spero non cancellata, quando Draghi è diventato presidente del consiglio.
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aspetta che lo venga a sapere il megadirettore galattico rimbambiden.
sarà divertente vedere conte rotolare giù dalle scale in carrozzina nel rifacimento della epica scena della corazzata potemkin
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Ah ah ah!
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Franco
Questa te la rubo
Rimbambidet con la sola variante della n finale sostituita con t.
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Non oso pensare il fango e le insinuazioni che saranno riversate sui 5 stelle e su Conte per questa decisione. Quanto sentito a proposito della missione sanitaria russa ne ha già dato un’ idea!
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Non credo @Riflessivo
A cominciare dal Papa la contrarietà all’aumento di spesa per gli armamenti è più trasversale di quello che pensi.
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I BEI DISCORSI PACIFISTI DI CONTE. Viviana Vivarelli.
Conte dice che non dobbiamo mandare armi all’Ucraino. Bello, ma, mi dispiace, ma Conte si è dimostrato uno yesman al servizio di Draghi e ormai i suoi bei discorsi non convincono più. Ha votato senza batter ciglio orrori come l’ultima finanziaria o la legge Cartabia o la quasi distruzione del reddito minimo o l’emergenza sanitaria eterna che finirà col distruggere la nostra economia ed è unica e assurda nel panorama europeo, ha votato l’aumento dei prezzi, i tagli alla sanità, la spesa sprositata in armi, voterà anche l’invio di armi all’Ucraina e la richiesta di farla entrare nalla NATO così come ha votato tutto il resto.
La sua fiacchezza mi spaventa.
Votare contro il Governo potrebbe far cadere il Governo e Conte è convinto che questo non si debba fare né che si debba andare a nuove elezioni, come hanno fatto in Spagna o in Germania.
Del resto il M5S non sarebbe nemmeno pronto elettoralmente perché Conte in un intero anno non ha fatto che traccheggiare e non ha voluto portare a compimento la ristrutturazione del Movimento e la sua trasformazione in partito. Così oggi non siamo né da fiume né da riviera. Un movimento di popolo che doveva trasformare l’Italia e che non ha fatto altro che distruggere se stesso finendo con l’essere un cane da riporto.
Delusione infinita.
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Giuseppi giuseppi oggi sei poco credibile anzi non lo sei affatto. Un quaquaraquà qualsiasi.
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Se gli rinfacciate l’inadempienza x i pagamenti risponde con l’inadempienza più grossa, chiude i rubinetti, un solo giorno senza gas,uno solo basta
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Finalmente! Era ora! Una buona notizia!
Ah ah ah!
E’ un democristiano fatto e finito! La solita valvoletta di sfogo della pentola a pressione…
Tempo al tempo…
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Ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah
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Vuoi proprio rovinrmi la giofnata.
Lasciami un po’ di speranza almeno fino a domani prego.
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Chi di “Speranza” vive, disperato muore … sulle ortiche. 🙂
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@.Franco
Veramente rimbambiden ha già tentato di far rotolare Conte giù dalle scale.
Due date con intermezzo:
7 Novembre 2020 Joe eletto presidente Usa.
13 Febbraio 2021 Conte Dimissionario Pdc.
Intermezzo: Il saudita rignanese all’ apice del successo mediatico nazionale prepara la scena finale. Purtroppo per il senatore giramondo toscano e gli amici suoi, Conte invita il M5S, prima forza politica in Parlamento, ad appoggiare il governo di super Mario bce pronto da un anno, tenuto in naftalina negli armadi del palazzo presidenziale con la benedizione di Matta- rella. Tutto già deciso, tutto già pronto. Anche l’ elezione come Pdr del Drago, sventata grazie a Conte. Drago Prd comandante in capo delle forze armate.. Ale’ !!!
A volte sarebbe necessario ripercorrere gli eventi stragisti che hanno scosso l’ Italia dal 1960 in poi: da piazza Fontana, stazione di Bologna, Onorevole Moro, Generale Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino etc, per comprendere che in questo nostro Paese è necessario guardarsi alle spalle.
Sempre!! E, se si vuole incidere per quello che è possibile con i media che governano, bisogna mandare giù la pillola. Certo dall’ opposizione è più semplice, semmai lì si gusta un gelato e si sbraita quel tanto che basta.
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La domanda resta sempre la stessa,
Perché Putin non chiude i rubinetti visto che il gas e petrolio sono richiestimi dai paesi asiatici,
Basterebbe una settimana senza ricevere un barile di petrolio e un M3 di gas che i politici servi del rimbambidet dovrebbero nascondersi per non essere linciati dalla popolazione itaggliana,
Altro che rubli.
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👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Comunque niente paura, ci va gramellini, come ha sottolineato un amico su infosannio ieri sera a spiegare a Putin che non può pretendere di essere pagato in rubli visto che ci sono contratti che dicono che trattasi di euro, come quelli congelati dalle banche europee e itaggliane,
Perciò o Putin fa quello che dice gramellini oppure l’itagglia non prenderà più gas e petrolio russo.
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E insistito pure, servo COGLION3 senza dignità?
Ascolta che dice Conte.
Presidente, Vladimir Putin ha deciso ieri che negozierà in rubli con chi vorrà acquistare il suo gas.
«Non credo gli sarà possibile. Nei contratti internazionali di solito non è prevista questa facoltà e quindi le controparti russe si esporrebbero a violazioni contrattuali».
Chi scatena una guerra può anche permettersi di rischiare queste conseguenze. Nel frattempo Draghi ha risposto che non pagherà in rubli.
«È la giusta risposta per tutelare i nostri interessi da chi vorrebbe difendere indebitamente la propria moneta nazionale».
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e.c. E insisti
P.S.
Ma lo so. Tu, Kremlin troll, ne saprai sicuramente più di Conte in materia di contratti internazionali…
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Incredibile come gli ottusangoli siano così ottusi.
Questo tuttoguasto è talmente ottuso da non capire o non vuol capire che il rubinetto del gas è in mano russa e che se vuoi riscaldarti devi fare quello che lui ti chiede, rubli, altrimenti nisba, conte o non conte, e i contratti te li puoi stampare e riscaldarti.
PS forse non ti sei accorto che noi facciamo parte dei buoni che sostengono le brigate nazziucraini che per 8 anni hanno massacrato e torturato migliaia di connazionali? E che i russi sono in modalità pulizia?
Svegliati.
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Senti, Kremlin troll, megafono scemo della carogna gonfia e pelata.
“… non vuol capire che il rubinetto del gas è in mano russa e che se vuoi riscaldarti devi fare quello che lui ti chiede, rubli, altrimenti nisba…”
Ma quanto ti piace essere alle dipendenze di un criminale di guerra eh?
Tralasci un particolare però: che anche il tuo padrone russo ha bisogno come l’aria dei miliardi che l’Europa gli consegna ogni giorno per il suo gas.
Resuscita.
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Tuttoguasto
Allora sei proprio uno scemo irrecuperabile,
Molto probabilmente sei caduto e hai sbattuto la testa, altrimenti non saresti cosi ritardato,
Oppure tu che dai del servo ad altri sei tu stesso un servo sciocco,
E visto che io non sono il servo di nessuno vuol dire che il servo sciocco sei tu.
Premesso questo mi dispiace constatare che un itaGGliano sia così stupido.
PS fatti una scorta di bottiglie di gas ne avrai presto bisogno visto che il tuo idolo draghi di komodo non ha i rubli per acquistare gas russo.
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Sempre x l’ottusangolo ottuso tuttoguasto,
Se ancora non l’hai capito per comprare rubli l’itagglia dovrà sborsare oro o valuta presso la banca centrale russa in Russia che ci guadagnera 2 volte,
Ora puoi andar a far pisciare il cane
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Pengueeee per cortesia: e passami ‘sto articolo…
«Il guappo umiliato
Confesso che per quanto la situazione sia tragica non posso fare a meno di pensare a una delle scene più esilaranti di una vecchia commedia di Edoardo Scarpetta, Un turco napoletano, poi ripresa da Totò per il cinema, nel quale il guappo che terrorizzava il quartiere promettendo sfracelli se qualcuno si ribellava ai suoi voleri, alla fine viene realmente sfidato ed è preso a calci in culo. Ecco siamo in quella fase in cui il guappo ancora incredulo per quanto è avvenuto va in giro a chiedere “avete visto, avete sentuto?” come se volesse accertarsi egli stesso dell’onta subita e mettere così le basi per fiera vendetta. Ma gli astanti lo assicurano che hanno visto e sentito proprio tutto. E hanno capito, tanto che lo cacciano. Ecco in sostanza ciò che è successo: l’occidente, o meglio quello che ne rimane dopo mezzo secolo di neoliberismo americano, non pensava che alla fine la Russia avrebbe davvero reagito, non pensava che le cose fossero mature per avviare decisamente una fase multipolare e togliere a Washington la sua arma più potente, il dollaro. La patina di invincibilità della mostruosa macchina di armi e denaro è stata scalfita e come sempre accade la cosa ha avuto un effetto valanga che si è palesato quando Washington ha mandato i suoi emissari a chiedere fedeltà e si è vista sbattere la porta in faccia: l’Arabia Saudita non condanna la Russia, vende alla Cina petrolio in Yuan e non vuole aumentare la produzione, il Venezuela quando i suoi boia sono andati col cappello in mano a supplicare petrolio ha detto che andassero a chiedere a Guaidò, l’unico presidente che gli Usa riconoscono, la Cina ha risposto duramente agli appelli perché condannasse la Russia , ricordando quando gli Usa bombardarono l’ambasciata cinese a Belgrado e concludendo che Washington non ha alcun titolo ad appellarsi a un diritto internazionale che viola in continuazione.
Ora Biden vuole sbarcare in Europa pronto ad annunciare ancora più sanzioni contro la Russia e parlare di unità e solidarietà con i leader europei, ma i leader europei sono sotto shock perché ieri Putin ha annunciato che d’ora in poi le esportazioni russe saranno disponibili solo dietro pagamento in rubli, a cominciare dal gas naturale. Se non riescono a trovare un modo per iniziare a pagare i rubli per il gas, dovranno affrontare molti problemi a cominciare dalle interruzioni di elettricità alla mancanza di riscaldamento. Tuttavia non hanno il diritto di lamentarsi perché sono stati loro a confiscare le riserve russe detenute in dollari ed euro, dimostrando alla Russia che queste valute non sono affidabili. E c’è stato qualche imbecille rappresentante di milieu politici degradati il quale ha avuto il coraggio di dire che il pagamento in rubli è una violazione contrattuale. “avete visto, avete sentuto?” Si abbiamo visto e sentito tutto, anche il tentativo mediatico di attribuire ai russi le stragi dei nazisti. E adesso vediamo e sentiamo che proprio le sanzioni imposte con tanta stupidità per dare ragione al guappo universale ora si rivelano un ostacolo enorme per il continente: come si otterranno i rubli per pagare l’energia? Questa è davvero una bella domanda perché acquistare rubli con dollari o euro e un ‘impresa visto che l’ingresso di dollari o euro in Russia è problematico a causa delle sanzioni contro le banche russe. Si potrebbe chiedere un prestito alla Banca centrale russa e pagare un tasso di interesse sarà del 20% , ma il problema è che non possono essere portate delle garanzie: i contanti, siano essi dollari o euro, sono inutili perché inaffidabili e nemmeno azioni di società occidentali che se ne sono andate o sono state bandite.
La domanda è se i leader europei saranno in grado di uscire dal loro torpore e cominciare a fare e dire cose che abbiano un senso. La vedo difficile a causa di una eccezionale mediocrità dovuta alla lunga caduta della politica, al fatto che essi hanno trascorso tutta la vita a recitare le loro battute ed essere sempre così politicamente corretti mentre lo fanno, a essere sempre proni ai loro veri elettori che sono i gruppi finanziari ed economici con la testa in Usa. La pura inerzia mentale li costringerà tutti a continuare a essere “duri con la Russia”, ignorando completamente il fatto che ciò che ciò significa in realtà esporre i propri cittadini a difficoltà e sofferenze. E questa è la parte davvero triste e una conseguenza non intenzionale dal punto di vista russo. Del resto sono vittime della guapparia statunitense che vorrebbe perpetuare una situazione in cui il 5% della popolazione mondiale utilizza il 25% delle risorse, qualcosa di insostenibile che rischia di crollare nel momento in cui qualcuno vuole vedere le carte: il neoliberismo o è in tutto il pianeta o non è più.».
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“Se ancora non l’hai capito per comprare rubli l’itagglia dovrà sborsare oro o valuta presso la banca centrale russa in Russia che ci guadagnera 2 volte”
AH AH AH!
Ma quanto godi eh? Sei proprio un servo senza dignità.
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Tanti no andavano detti anche prima,speriamo sia l’ inizio almeno di un confronto,poi cadesse il governo
…Alleluia
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Fiol deon can de on gato te me ghe tolto el fia’.
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«Il guappo umiliato
Confesso che per quanto la situazione sia tragica non posso fare a meno di pensare a una delle scene più esilaranti di una vecchia commedia di Edoardo Scarpetta, Un turco napoletano, poi ripresa da Totò per il cinema, nel quale il guappo che terrorizzava il quartiere promettendo sfracelli se qualcuno si ribellava ai suoi voleri, alla fine viene realmente sfidato ed è preso a calci in culo. Ecco siamo in quella fase in cui il guappo ancora incredulo per quanto è avvenuto va in giro a chiedere “avete visto, avete sentuto?” come se volesse accertarsi egli stesso dell’onta subita e mettere così le basi per fiera vendetta. Ma gli astanti lo assicurano che hanno visto e sentito proprio tutto. E hanno capito, tanto che lo cacciano. Ecco in sostanza ciò che è successo: l’occidente, o meglio quello che ne rimane dopo mezzo secolo di neoliberismo americano, non pensava che alla fine la Russia avrebbe davvero reagito, non pensava che le cose fossero mature per avviare decisamente una fase multipolare e togliere a Washington la sua arma più potente, il dollaro. La patina di invincibilità della mostruosa macchina di armi e denaro è stata scalfita e come sempre accade la cosa ha avuto un effetto valanga che si è palesato quando Washington ha mandato i suoi emissari a chiedere fedeltà e si è vista sbattere la porta in faccia: l’Arabia Saudita non condanna la Russia, vende alla Cina petrolio in Yuan e non vuole aumentare la produzione, il Venezuela quando i suoi boia sono andati col cappello in mano a supplicare petrolio ha detto che andassero a chiedere a Guaidò, l’unico presidente che gli Usa riconoscono, la Cina ha risposto duramente agli appelli perché condannasse la Russia , ricordando quando gli Usa bombardarono l’ambasciata cinese a Belgrado e concludendo che Washington non ha alcun titolo ad appellarsi a un diritto internazionale che viola in continuazione.
Ora Biden vuole sbarcare in Europa pronto ad annunciare ancora più sanzioni contro la Russia e parlare di unità e solidarietà con i leader europei, ma i leader europei sono sotto shock perché ieri Putin ha annunciato che d’ora in poi le esportazioni russe saranno disponibili solo dietro pagamento in rubli, a cominciare dal gas naturale. Se non riescono a trovare un modo per iniziare a pagare i rubli per il gas, dovranno affrontare molti problemi a cominciare dalle interruzioni di elettricità alla mancanza di riscaldamento. Tuttavia non hanno il diritto di lamentarsi perché sono stati loro a confiscare le riserve russe detenute in dollari ed euro, dimostrando alla Russia che queste valute non sono affidabili. E c’è stato qualche imbecille rappresentante di milieu politici degradati il quale ha avuto il coraggio di dire che il pagamento in rubli è una violazione contrattuale. “avete visto, avete sentuto?” Si abbiamo visto e sentito tutto, anche il tentativo mediatico di attribuire ai russi le stragi dei nazisti. E adesso vediamo e sentiamo che proprio le sanzioni imposte con tanta stupidità per dare ragione al guappo universale ora si rivelano un ostacolo enorme per il continente: come si otterranno i rubli per pagare l’energia? Questa è davvero una bella domanda perché acquistare rubli con dollari o euro e un ‘impresa visto che l’ingresso di dollari o euro in Russia è problematico a causa delle sanzioni contro le banche russe. Si potrebbe chiedere un prestito alla Banca centrale russa e pagare un tasso di interesse sarà del 20% , ma il problema è che non possono essere portate delle garanzie: i contanti, siano essi dollari o euro, sono inutili perché inaffidabili e nemmeno azioni di società occidentali che se ne sono andate o sono state bandite.
La domanda è se i leader europei saranno in grado di uscire dal loro torpore e cominciare a fare e dire cose che abbiano un senso. La vedo difficile a causa di una eccezionale mediocrità dovuta alla lunga caduta della politica, al fatto che essi hanno trascorso tutta la vita a recitare le loro battute ed essere sempre così politicamente corretti mentre lo fanno, a essere sempre proni ai loro veri elettori che sono i gruppi finanziari ed economici con la testa in Usa. La pura inerzia mentale li costringerà tutti a continuare a essere “duri con la Russia”, ignorando completamente il fatto che ciò che ciò significa in realtà esporre i propri cittadini a difficoltà e sofferenze. E questa è la parte davvero triste e una conseguenza non intenzionale dal punto di vista russo. Del resto sono vittime della guapparia statunitense che vorrebbe perpetuare una situazione in cui il 5% della popolazione mondiale utilizza il 25% delle risorse, qualcosa di insostenibile che rischia di crollare nel momento in cui qualcuno vuole vedere le carte: il neoliberismo o è in tutto il pianeta o non è più.».
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Se lo saprà dare davvero ci sarà stima vera e primo tassello per la credibilità del suo partito.
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Ec: fare
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«Putin tiranno? Da che pulpito…
Date: 24 Marzo 2022Author: ilsimplicissimus 0 Comments
Quando leggo, purtroppo più di quanto una minima decenza lo consentirebbe, che Putin è un tiranno mi viene da ridere, perché viene detto in maniera assolutamente gratuita e ipocrita, anzi assolutamente servile e degradante. Non ho dubbi che la Russia non sia affatto un paradiso di democrazia, ma questo da un punto di vista puramente ideale che non ha più niente a che fare con l’occidente concreto dove molto più che in Russia non esiste più una minima dialettica. Sarebbe una visione accettabile se il milieu politico fosse eletto dalla gente e non dai gruppi di riferimento finanziari ed economici che di fatto hanno privatizzato lo stato e monopolizzato il discorso pubblico, che non hanno nessuna remora a imbrogliare sul voto se le circostanze lo richiedono; se l’accusa non fosse fatta da gente che supporta una ignobile dittatura sanitaria, basata palesemente sulla falsificazione di dati; se non fosse sostenuta da chi ritiene una cosa necessaria la soppressione del pensiero critico e anzi lo trasforma in reato. Questo per esempio è avvenuto in Germania, dove si è orwellianamente cominciato a perseguite i cittadini per crimini di pensiero facendo irruzione nelle case di centinaia di tedeschi che avrebbero insultato i politici online. Nel tentativo di perseguire i “contenuti criminali” contenuti in oltre 600 dichiarazioni pubblicate su Internet, martedì scorso la polizia criminale federale ha fatto irruzione in decine di appartamenti e case per trovare prove incriminanti e ha interrogato 100 persone per aver pubblicato commenti di odio contro funzionari eletti e per aver messo in dubbio i risultati delle elezioni federali del 2021.
Nella dichiarazione ufficiale seguita a queste meritevole operazione si dice che: “la base di queste indagini è la sezione 188 del codice penale che è stata rivista nella primavera del 2021 con l’intento di rendere più punibili insulti, calunnie e diffamazione di persone nella vita politica”. In pratica per proteggere se stessa dalle critiche per la dittatura sanitaria che si stava instaurando si è pensato di cambiare la legge per fare sì che anche le critiche fossero di fatto considerate come un insulto. o come un messaggio d’odio. Che oggi peraltro è stimolato verso i russi. E sotto osservazione non ci sono soltanto i singoli cittadini ma anche partiti: all’inizio di questo mese, il tribunale amministrativo tedesco ha fornito all’agenzia di intelligence interna l’autorità di sorvegliare Alternativa per la Germania, un partito politico con 81 seggi nel Bundestag. E badate bene che, molto a torto peraltro, l’Afd viene considerato di estrema destra e sovranista, ovvero sulle posizioni di Zelensky per sostenere il quale i tedeschi pagheranno un gravissimo scotto energetico, senza peraltro poter pienamente esprimere critiche senza il pericolo di vedersi arrivare i poliziotti a casa.
Ecco perché quando sento dire che Putin è un tiranno mi viene da ridere perché l’accusa stessa viene da un mondo dispotico e distopico, nella sostanza molto meno libero della tirannia imputata ad altri, ma sempre meno percepita da cittadini trasformatisi in sudditi.».
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era ora che coninciavi a citare le fonti…
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E’ stata una dimenticanza: le virgolette bastano e avanzano. Chi vuol bere beva, gli altri possono pure digiunare se aggrada, te compreso…
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.Non ci creto manco se lo vedo .
Sara’ stato Padre Pio che l’ ha girata al Papa che l’ha girata a Conte ? E’ tutta na farsa .
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a proposito di tirannie vere e presunte
https://www.ilsussidiario.net/news/spy-finanza-le-scelte-suicide-dellitalia-mentre-renault-torna-a-produrre-in-russia/2312011/
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Presidente Giuseppe Conte, giusto o sbagliato mandare armi in Ucraina?
«È stato giusto offrire aiuti anche militari per esercitare la legittima difesa. Diversamente avremmo abbandonato la popolazione ucraina a se stessa e alla sopraffazione di una aggressione militare del tutto ingiustificata».
Buaahahahaha!
Masnada di ipocriti, doppiopesisti, fantocci senza dignità.
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Chissà se Conte segue infosannio.com, per quanto mi riguarda e non sono l’ unica, se Petrucelli viene espulso dal M5S, Conte si prepari a non essere confermato capo politico del M5S…..prima o poi gli iscritti voteranno e certe scelte si pagano con gli interessi!
Petrucellinonsitocca! Esiste una linea di demarcazione oltre la quale la goccia diventa un maremoto, che neppure le buone intenzioni saranno in grado di fermare, Conte pensi bene alle sue decisioni, chi di espulsione ferisce, di maremoto perisce!
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Giuseppi il nostro voto non lo vede manco con il binocolo,
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X Alessandra
Sono d’accordo
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FdI, FI, Lega, PD hanno la maggioranza, di cosa va cianciando? È chiaro che se ci fosse stato il rischio di mandare a casa il governo non sarebbe uscito con questa promessa di votare no alla spesa militare.
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Il M5S ha ancora, fra 5 stelle ed ex, il maggior numero di parlamentari, se la Lega ed altri convergono sul punto, il governo non ha i numeri per far passare il provvedimento! Se poi FdI vota la fiducia al governo, avremo finalmente chiaro chi sta realmente all’ opposizione, che sarebbe la posizione congrua al M5S, tutto, rispetto a questo governo! Se sulla spesa militare di 13 miliardi di euro verrà posta la fiducia, il governo rischia, ed in ogni caso ognuno farà la sua scelta di fronte ai cittadini, anche se la maggioranza voterà a favore……
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Si parla tanto di Democrazia e di Democrazia Diretta. Allora perchè su una questione tanto importante quale quella di aumentare le spese militari (io sono per ridurle e annullare le cosiddette Missioni di Pace) che implicano l’utilizzo dei nostri soldi che ci vengono trattenuti con il prelievo fiscale, non si ricorre ad un Referendum in modo che i cittadini possano esprimere la loro volontà. Se ne propongono tanti di Referendum anche per argomenti meno importanti quindi ben venga che il M5S si faccia promotore di una iniziativa che lo ha caratterizzato in passato. Togliamo ai nostri Politici l’imbarazzo di questa scelta. Voglio vedere Biden ed amici, con chi se la prenderanno in caso di esito negativo come io son certo gli italiani saggiamente voteranno. E’ il popolo che deve decidere sulle questioni di vita o morte! G. Mazz.
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G.Mazz, ma se non ti fanno decidere neppure sulla tua di morte, in referendum su eutanasia bocciato, come pretendi che chiedano il parere dei cittadini? Si guardano bene da interepellare gli italiani, che anche su l’ invio di armi erano in maggioranza contrari! Sulle questioni importanti decidono altri sotto dettatura e scapaccioni se sbagliano il dettato!
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Ucraina, Usa e Nato “preparati a possibili incidenti nucleari”. Stoltenberg: “Più armi, anche anticarro”. Biden valuta l’invio a Kiev di sistemi di difesa aerea (dal FQ)
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Fammi capire, si preparano all’ incidente nucleare che sono in procinto di organizzare………poi saremo li a valutare : sento puzza, chi ha sganciato? È stato lui! no sei stato te! Si in effetti si crepa delle 3 C : cacca, catarro e caduta. …..la cacca non manca, il culo è per terra e tosse con catarro sono all’ ordine del giorno!
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Il messaggio di LILIANA SEGRE al 17esimo Congresso Nazionale dell’ANPI
“Seguo l’Anpi con la simpatia di sempre, con sentimenti di eterna riconoscenza verso gli antifascisti e i partigiani che negli anni della dittatura e della guerra fecero la scelta anche a costo di sacrificare tutto. Seguo con particolare apprezzamento l’attività volta a trasmettere ai giovani i valori della Resistenza e a renderli partecipi della bellezza della nostra Costituzione.
Mi piace molto lo slogan “Va’ dove ti porta la Costituzione”. Perché la nostra Carta fondamentale tiene insieme tutti i valori e tutti gli equilibri istituzionali che rendono vitale, progredita e resistente la nostra democrazia: le libertà fondamentali e il dovere della Repubblica di eliminare gli ostacoli che limitano la reale possibilità dei cittadini di goderne, il diritto dei lavoratori a un’esistenza libera e dignitosa e il rifiuto di ogni forma di discriminazione, il ruolo centrale del Parlamento e lo stato di diritto. E naturalmente anche l’impegno costante per la pace.
La GUERRA assurda e sanguinosa che all’improvviso è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non mi è facile descrivere: quelle bombe sulle case, quelle famiglie in fuga, quei padri che baciano i figli forse per l’ultima volta e tornano indietro per combattere… quanti ricordi di un terribile passato, che non avrei mai immaginato di rivedere così vicino a noi!
Anche rispetto a questa mostruosità della guerra, la nostra Costituzione ci offre una guida sicura, se riusciamo a declinare in chiave universale i suoi precetti. Infatti, l’aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell’Ucraina rappresenta proprio l’esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l’articolo 11 della Costituzione ci insegna a “ripudiare”: la guerra come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.
E la resistenza del popolo invaso rappresenta l’esercizio di quel diritto fondamentale di difendere la propria patria, che l’articolo 52 prescrive addirittura come “sacro dovere”.
Dunque, NON È CONCEPIBILE NESSUNA EQUIDISTANZA; se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione, per non perdere la propria libertà.
Questo sostegno non può e non deve significare inimicizia nei confronti del grande popolo russo, anzi. Anche questo popolo subisce le conseguenze nefaste delle scelte e della condotta disumana dei suoi governanti. Condotta che reca offesa alla memoria dei 20 milioni di caduti dell’Unione Sovietica – dunque russi e ucraini insieme – nella guerra vittoriosa contro il nazifascismo.
Credo che proviamo tutti lo stesso senso di ripugnanza, di angoscia e anche di impotenza di fronte a questa guerra. Possiamo solo unirci nel chiedere un immediato cessate il fuoco, la fine dell’invasione russa, l’invio di rapidi aiuti alla popolazione civile, l’avvio di trattative a oltranza, l’affidamento all’Onu di un ruolo di interposizione, il ristabilimento di una pace autentica basata sulla giustizia e il rispetto dei diritti dei popoli.
Concludendo, mi piace ricordare che nella mia lunga esperienza di testimone della storia ho sempre sentito la vicinanza, anzi un’autentica fratellanza da parte dell’Anpi. Auspico quindi che l’Anpi possa sviluppare sempre di più il ruolo di presidio e di fattore propulsivo della nostra democrazia, testimoniando ora e sempre i valori della Resistenza, della Costituzione e della pace”.
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“dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione, per non perdere la propria libertà.”:
bolsa retorica se va bene, superficialità nella valutazione dei fatti se va… bene ancora. Se va male, non posso dirlo perché siamo in democrazia…
L’Anpi non è, con tutto il rispetto per la Segre, un monolite:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/24/guerra-russia-ucraina-lanpi-critica-linvio-di-armi-a-kiev-alza-la-tensione-poi-su-draghi-preoccupa-sua-fretta-di-volere-il-paese-nellue/6536215/
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@Gatto
Mi permetta, lei che è la dimostrazione plastica dell’evoluzione dall’homo no-vax, qualunque cosa voglia dire (cit.), all’homo filo carogna:
mi fido, e ho molto più rispetto, delle parole della Segre, che delle dichiarazioni dell’Anpi riportate dal FQ.
Ma questi sono gusti.
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Sei talmente “lineare”, Empio, che a confronto tuo ‘na rotaia sembra l’intestino tenue… e anche crasso, vah…
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X Santo Loquasto:
ma la Segre dice davvero che la guerra è scoppiata ‘improvvisamente’?
Ma dov’era la senatrice negli ultimi 8 anni di guerra nel Donbass?
E nei precedenti 7, da quando Putin denunciava l’inaccettabilità della situazione in Ucraina?
O anche negli ultimi 3 mesi, quando si cercava di scongiurare la guerra, ma poco e tardi, anzi, c’era chi soffiava sul fuoco del conflitto a cominciare dalla NATO?
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Francesco Erspamer
Il presidente Biden, che come tutti gli americani fino a un mese fa ignorava dove fosse Kiev (giustamente: sta a 8000 km da Washington e a 10000 da Los Angeles), lo ha detto esplicitamente: «Non entreremo in guerra con la Russia per l’Ucraina ma difenderemo ogni centimetro del territorio della NATO (“NATO territory”) con qualsiasi mezzo». E ancora: «Abbiamo un sacro obbligo nei confronti del territorio della NATO».
Questo per chi avesse dubbi su cosa avrebbe provocato un ingresso dell’Ucraina nella NATO; appena fosse avvenuto, anche un genocidio nel Donbass (dopo la guerra e le stragi del 2014, delle quali non vi è importato nulla perché i giornali e televisioni degli Elkann le hanno ignorate e voi reagite solo a sollecitazioni mediatiche) o una provocazione del battaglione Azov in Crimea avrebbero dovuto essere tollerati dalla Russia per non scatenare automaticamente la terza guerra mondiale.
Ma c’è un altro punto sul quale mi piacerebbe capire cosa pensano i tanti italiani che sventolano bandiere ucraine e arcobaleno. Davvero siete pronti a soffrire e morire per il «sacro obbligo» di difendere il «territorio della NATO» e non solo quello italiano? In altre parole: la vostra patria è diventata la NATO?
Quando la NATO fu istituita, all’inizio della guerra fredda, era difficile dire di no agli Stati Uniti, nella cui zona d’influenza l’Italia si trovava per via dell’accordo di Yalta e degli aiuti economici garantiti dal Piano Marshall. Ma il ricatto americano aveva una durata limitata: l’articolo 13 del trattato del 1949 specificava che dopo vent’anni i paesi membri sarebbero stati liberi di uscire, semplicemente dando un preavviso di un anno. Invece le basi, i missili con testate nucleari e l’obbligo di fare la guerra e di morire per la NATO, sono restati, persino dopo la fine della guerra fredda e lo scioglimento dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Come mai? La risposta è ovvia: perché a un piccolo gruppo di multinazionali che avevano scommesso tutto sulla globalizzazione e sull’americanizzazione dell’Italia e dell’Europa, faceva comodo un apparato militare che impedisse la nascita e diffusione di modelli economici e sociali alternativi al neocapitalismo e al consumismo compulsivo.
Determinante è stata però la totale indifferenza della gente, degli italiani, praticamente tutti, a cominciare da quelli che oggi si dicono terrorizzati dalla prospettiva di una guerra o si lamentano degli aumenti dei prezzi e delle ristrettezze provocate dalla crisi internazionale. Pensavate di poter ospitare sul nostro territorio armi nucleari di un altro paese senza rischiare di combattere le guerre di quel paese e non solo le nostre? E cosa pensate che ci stiano a fare le bombe atomiche a Ghedi, a due passi da Brescia (base NATO), e ad Aviano, vicino a Pordenone (base americana)? A garantire la pace? La pace di chi? Infine, avendo voi accettato che tutti i settori economici e commerciali di importanza strategica nazionale siano stati svenduti o dati in appalto a multinazionali straniere e delocalizzati, non vi pare ovvio che in un momento di crisi gli altri paesi pensino ai loro interessi e non ai vostri?
Occorre aggregare in un blocco storico tutti gli italiani, non pochi, che ancora credono nel nostro paese, nella sua indipendenza, sovranità, cultura e lingua: a far partire un nuovo Risorgimento nazionale popolare che difenda da ogni ingerenza, se necessario con la forza, il nostro territorio e i nostri valori, non quelli altrui, che spetta ad altri popoli difendere.
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“Il presidente Biden, che come tutti gli americani fino a un mese fa ignorava dove fosse Kiev”:
non certo suo figlio!
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“state sereni…”!!!
s’é capita da che parte stanno.
governano (si fa per dire) il paese con ladroni padani, i servi di bancarottieri, prenditori e magnager, con criminali arcoriani che pagano la mafia che assassina servitori dello stato con la schiena dritta, su tutti Falcone e Borsellino. ultimamente votano pure la schiforma cartabia, renoldi a capo del dap, la privazione del salario a coloro che, legittimamente, non vogliono farsi iniettare nel braccio un siero genico sperimentale…!
votano pure l’invio di armi ai nazisti ucraini…!
che altro serve per capire che, pur di tenere i lombi sulle poltrone, voteranno l’aumento della spesa per armamenti; mentre le famiglie sono alla fame, le aziende chiudono per mancanza di vendita dei loro prodotti, la sanità pubblica quasi al collasso, le scuole che insegnano ignoranza e servilismo del mercato naziliberista, i trasporti colabrodo e chi più ne ha più ne metta…!
state sereni… quelli del mov hanno nel dna il tradimento. hanno tradito il non statuto di Gianroberto, migliaia di attivisti e milioni di elettori onesti ingannati che avevano creduto ad un sogno di cambiamento.
mai nella storia di questo disgraziato paese vi erano stati traditori di tal natura infima, infame e farabutta…!!!
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Per declinare in chiave universale i valori della nostra Costituzione che ripudia la guerra, c’è un solo modo, ripudiare universalmente ogni guerra……nel momento in cui una guerra è ritenuta giusta ed una sbagliata, il valore universale del RIPUDIA finisce, così come il significato di PACE, altrettanto universale e valevole come diritto di ogni popolo! Se pace e libertà sono un diritto solo per alcuni, e non per tutti, è discriminazione, che si può abbellire con ogni retorica possibile, ma viene sentita e vissuta da alcuni popoli od individui come tale! E la Segre, proprio per la sua storia, dovrebbe difendere ,come valore universale ,oltre al ripudio della guerra anche la intransigente opposizione ad ogni forma di discriminazione, etnica, religiosa o politica. ….perché il male parte sempre da li, poi, dopo, diventa guerra!
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