Guidato dalla patriottica ricerca di un nemico domestico intento a tramare, il giornalismo belligerante lo ha individuato nel pacifismo “neutralista del famigerato né-né”, “o peggio filo Putin” (Repubblica). Un subdolo fronte di “sinistra”, che agisce dietro […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Guidato dalla patriottica ricerca di un nemico domestico intento a tramare, il giornalismo belligerante lo ha individuato nel pacifismo “neutralista del famigerato né-né”, “o peggio filo Putin” (Repubblica). Un subdolo fronte di “sinistra”, che agisce dietro (e contro) le linee Nato, attraverso una “melma ideologica” che unisce “alcuni politici, professori universitari, giornali e giornalisti, militanti di base”. Un grido d’allarme che va preso molto sul serio alla luce soprattutto dei sondaggi tutti purtroppo convergenti su due questioni fondamentali: circa il 55% del campione intervistato è contrario all’invio di armi all’Ucraina, mentre il 62% si oppone a un intervento Nato (anche perché il 70% pensa che le sanzioni siano la giusta ritorsione). Con il che si dimostra, dati alla mano, quanto l’opinione pubblica di un popolo, storicamente e forse anche geneticamente riluttante alla guerra (come diceva la Buonanima), finisca per essere condizionata dalle teorie capitolarde dei cattivi maestrini. Quando, per esempio, nel fiammeggiante articolo si cita il deputato Grimaldi (ovviamente 5Stelle) – favorevole a che dopo Zelensky il Parlamento italiano ascolti per par condicio anche Putin – ho avuto come un moto dell’animo: ecco finalmente qualcuno che ha il fegato di scriverlo. A chi non è capitato infatti, al bar o per strada, di verificare quanto la pavida propaganda calabrache dei Grimaldi (ma anche di quel Papa Francesco che farebbe bene a non immischiarsi in cose più grandi di lui) abbia scavato nella falsa coscienza di un Paese sempre pronto, diciamolo, a darsela a gambe? Come risultato abbiamo una maggioranza pappamolla che proprio perché sedotta dalla dottrina Grimaldi (che ne sa una più del diavolo) si dichiara fortemente avversa a un intervento Nato contro Putin. Probabilmente influenzata, in sovrappiù, dal miserevole impulso di chi, solo per salvare la pelle, preferirebbe non si scatenasse una terza guerra mondiale, combattuta alla bisogna a suon di ordigni nucleari. Si stenta a crederlo, ma ecco a cosa porta la melma ideologica.
Ma che insignificante PADELLATA di articolo e’?
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Padellaro s’attacca, come già Di Battista, a quel 55% dei sondaggi, che altri sondaggi, come quello SWG di La7, danno al 44%, per annunciare che il “Popolo italiano” segue, guarda un po’, le chiacchiere dei “cattivi maestrini”. Se poi gli italiani a stragrande maggioranza sono contro l’intervento Nato, non è perché abbiano ascoltato le opinioni di Orsini, Montanari, Canfora, o chissà chi altro. Semplicemente non vogliono crepare.
Quanto ad un eventuale intervento “anche” di Putin in Parlamento c’è solo da scompisciarsi dal ridere.
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Hai ragione andrebbero fucilati di schiena come si sovviene ai traditori della sacra patria. Come diceva un grande è l’aratro che traccia il solco ma e la spada lo difende
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Andrebbero fucilati di schiena come si sovviene ai traditori della patria. Come diceva un grande, è l’aratro che solca la terra ma è la spada che lo difende
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“Andrebbero fucilati di schiena come si sovviene ai traditori della patria”
cosi?
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Complimenti Adriano
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Padellaro da filo-atlantista sta diventando il nuovo Che.
Alla faccia di Loguasto (Empio).
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