
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Come ha detto Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Università dell’Aquila, intervistato in radio da Selvaggia Lucarelli, “in Ucraina alla rappresentazione dualistica invasi-invasori dovremmo aggiungere un terzo elemento: gli invasati”. Che però sono in grossa crisi. Le Sturmtruppen de noantri sognano la terza guerra mondiale, ma purtroppo i negoziati avanzano. E la caccia alle quinte […]
Invasori, invasi, invasati
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Come ha detto Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Università dell’Aquila, intervistato in radio da Selvaggia Lucarelli, “in Ucraina alla rappresentazione dualistica invasi-invasori dovremmo aggiungere un terzo elemento: gli invasati”. Che però sono in grossa crisi. Le Sturmtruppen de noantri sognano la terza guerra mondiale, ma purtroppo i negoziati avanzano. E la caccia alle quinte colonne di Putin segna il passo: sgominato Povia, speravano in qualche emulo che li aiutasse a compilare liste di proscrizione un po’ meno ridicole di quelle di Pussy Riot, ma niente. Anche Al Bano ha disertato, mollando l’amico Vladimir e accogliendo addirittura dei profughi ucraini: il sempre acuto Gramellini puntava tutto su di lui e ora, deluso, lo squalifica sul Corriere chiamandolo “questo conterraneo del professor Canfora”. E dire che i nostri Ghostbuster ne troverebbero un sacco, di putinisti nostrani, se solo guardassero nella giusta direzione. Tipo l’inchiesta del consorzio Investigative Europe ha messo in fila i maggiori fornitori di armi alla Russia in barba alle sanzioni e all’embargo post-Crimea. E fra questi i più generosi furono Francia (152 milioni), Germania (121) e Italia (22). I soliti governi populisti di Conte? No, quelli di Renzi e Gentiloni, gli ultimi che piacevano alla gente che piace prima dell’avvento di SuperMario, ora ridotto a bonsai. Ne avete mai sentito parlare in qualche talk o giornalone? No, l’ha scritto solo il Fatto, notoriamente finanziato da Mosca.
I cacciatori di autocrati si son lasciati sfuggire anche la ghiotta occasione di prendere in castagna Orbán, il premier ungherese amato da Salvini che, rara avis in Europa, rifiuta pervicacemente di inviare armi all’Ucraina per non contrariare l’amico Putin. Perché non lo inchiodano alle sue responsabilità? Perché, da paria d’Europa bersagliato dalle procedure d’infrazione, è diventato buono. Ieri, in una spettacolare intervista alla Meli sul Corriere, il ministro della Guerra Lorenzo Guerini (con una erre sola) ha comunicato alla Nazione: “Ho intensificato le interlocuzioni con l’Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni militari congiunte”. Con le truppe di Orbán: evvai. Del resto, per difendere i “nostri valori”, non si butta via niente, nemmeno i nazisti con la svastica del battaglione Azov che stiamo alacremente armando: “L’Ucraina per difendersi usa anche i nazisti ma non è nazista”, è “liberaldemocratica” (Pietro Salvatori, Huffington Post). Intanto le tv di tutto il mondo ripristinano le corrispondenze da Mosca, tranne la Rai, perché sennò deve far parlare Marc Innaro. Però, volendo, Innaro potrà passare ogni tanto dietro la Maggioni con un cartello.
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Grazie Raf
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Grazie Raf
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Certo che con tutti questi nazisti in giro per l’Europa c’è veramente da temere l’avvento del Quarto Reich ma per fortuna…
C’è un grande sogno
Che vive in noi
Siamo la gente della libertà
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Siamo la gente
Che ama e che crede
Che vuol trasformare il sogno in realtà
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Siamo la gente
Che mai non si arrende
Che tende la mano
Che forza si dà
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Viva la Russia
La Russia che ha scelto
Di credere ancora
In questo sogno
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Dillo così
Con quella forza
Che ha solamente chi è puro di mente
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Viva la Russia
La Russia che ha scelto
Di credere ancora
In questo sogno
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Viva la Russia
La Russia che ha scelto
Di credere ancora
In questo sogno
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Viva la Russia
La Russia che ha scelto
Di credere ancora
In questo sogno
Presidente siamo con te
Menomale che Putin c’è
Presidente questo è per te
Menomale che Putin c’è
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M. Twain, che fai, ti dai al KARAOKE?
Pagliaccio caprone.
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Ma quale caprone, é mente raffinatissima, sei te che non ci arrivi! Sforzati
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🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇷🇺🇪🇺
X segna 2 del caxo.
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Grazie Raf2
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Chissà cosa vuole dire il don con questo video.. mah!
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“Però, volendo, Innaro potrà passare ogni tanto dietro la Maggioni con un cartello.”.
(sì, lo so, non sarebbe il momento adatto, però….):
BUAHAHAHAHAH!
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Mi associo ❤
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Gatto hjbriso
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🤣🤣🤣😂😂😂
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Un pensiero di Denzel Washington sulla stampa:
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”Siamo in guerra! Dicono tutti i giornali
Vinceremo! L’ho letto oggi
Siamo forti! Non iniziammo noi
Abbiamo ragione! Chi ha cominciato questo?
Lascia il lavoro! Ho appena lasciato la scuola
Lascia la tua casa! Non sono uno sciocco
Prendi le armi! Mi ha lasciato forte
Allarmi sonori! Suona la campanella della scuola
Figli di uomini che resistono come Dei
Diamo la vita per alimentare la causa
E buttiamo a terra il nostro nemico pagano
Il nostro nome non morirà mai
Questa volta sarà per sempre
Unisciti qui! Ti saluto
Abbiamo bisogno di te! Oh, il mio petto sospira
Non hai paura! Ora devo provare
Dio sarà con uomini più coraggiosi
Fai il giuramento! So che è giusto
Elogia la bandiera! Oh, la bella battaglia
Siamo in guerra! Sto arrivando
Vinceremo! Per questo prego
Figli di uomini che stanno come Dei
Diamo vita per alimentare la causa
E corri a terra il nostro nemico pagano
Il nostro nome non morirà mai
Questa volta sarà per sempre
Aspetto qui in questo buco
Gioco a poker con la mia anima
Tengo il fucile vicino a me
Illumina la strada per tenermi libero
Se muoio in zona di combattimento
Imballami e rispediscimi a casa
Se muoio mentre non non sono ancora a casa
Lasciami dove viene seminata la rosa
Figli di uomini che stanno come dei
Diamo la vita per alimentare la causa
E butta a terra il nostro nemico pagano
Il nostro nome non morirà mai
Questa volta sarà per sempre” (B.C. ‘When the rose is sown, 1984, album Steeltown)
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‘Where the rose is sown’
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“La guerra è una mafia”
(Smedley Darlington Butler, 1881-1940)
La più alta onorificenza militare americana è la “medaglia d’onore” (del congresso). Istituita il 12 luglio 1862, cioè in piena guerra civile (1861-65), questo prestigioso trofeo è stato assegnato 3464 volte a 3445 militari, perché 19 di loro furono meritevoli due volte. Va ricordato che, data la natura del premio, spesso viene riconosciuto postumo, poiché l’atto citato nella cerimonia di assegnazione, esprime comportamento “al di là e al di sopra del proprio dovere”, eroismo puro. Smedley Darlington Butler era un maggior generale e, al momento della sua morte, il marines più decorato della storia americana, dopo 33 anni di servizio attivo; era anche uno dei 19 soldati americani premiati due volte con la medaglia d’onore, per azioni distinte.
“Ho trascorso 33 anni e quattro mesi in servizio militare attivo e durante quel periodo ho trascorso la maggior parte del mio tempo come uomo muscoloso di alta classe per Big Business, per Wall Street e per i banchieri. In breve, ero un racket; un gangster per il capitalismo. Ho contribuito a rendere il Messico e soprattutto Tampico sicuri per gli interessi petroliferi americani nel 1914. Ho contribuito a rendere Haiti e Cuba un posto decente in cui i ragazzi della National City Bank possono raccogliere entrate. Ho aiutato a violentare mezza dozzina di repubbliche centroamericane a vantaggio di Wall Street. Ho aiutato a purificare il Nicaragua per l’International Banking House of Brown Brothers nel 1902-1912. Ho portato la luce nella Repubblica Dominicana per gli interessi americani dello zucchero nel 1916. Ho contribuito a fareHonduras giusto per le aziende frutticole americane nel 1903. In Cina nel 1927 aiutai a fare in modo che la Standard Oil andasse avanti indisturbata. Ripensandoci, avrei potuto dare qualche accenno ad Al Capone . Il meglio che poteva fare era gestire il suo racket in tre distretti. Ho operato in tre continenti”.
(Dal suo libro “la guerra è una mafia”)
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Gli usa, da quando sono nati, passano il tempo a fare guerre. E quando non le combattono personalmente, le guerre le provocano e le fanno combattere ad altri (per procura e con più di un qualche tornaconto).
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“Gli usa non hanno amici o nemici duraturi, hanno solo interessi”
(Henry Kissinger)
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Ucraina:Guerra di mafie. Morte ucraini ? Effetti collaterali.
No ne..ne.. Ma
Contro la Nato contro Putin
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Ma l’Italia che caxxo c’azzecca con la guerra mafioucronazzista ucraina e le sue beghe con i russi,
Che i mafionazzisti ucraini siano soci dei nostri mafiosi? Compresi quelli al governo?
Tanto a farne le spese sarà sempre la massa di pecoroni itaGGliani che grazie ad un governo inesistente ci ritroveremo a breve con le pezze al culo.
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“Xi ha detto che «Stati Uniti e Cina hanno responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo» e la sua tv di Stato ha commentato che «un conflitto e uno scontro tra Stati non è nell’interesse di nessuno».
Ma rivelandogli un proverbio mandarino — «Spetta a chi ha messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo» — il leader cinese ha fatto capire a Biden che non sarà Pechino a mediare, e quindi «devono essere Stati Uniti e Nato a discutere con la Russia per risolvere la crisi». Corriere.
La saggezza cinese condensa in due righe quello che è accaduto.
Gianni
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L’Italia non c’entra nulla come non c’entrava nulla in Afganistan, in Libia, Cossovo, siamo un colonia e dobbiamo obbedire allo zio Sam
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Facciamo schifo
Massimo Gramellini
Ogni giovedì sera mi sintonizzo con la piazza del bravissimo Formigli per assumere la mia dose settimanale di professor Orsini. Spiace per gli altri aspiranti al titolo, ma la vera star del Pacinarcisismo è lui, grazie alla faccia sofferta e a quel tono di voce tra l’assertivo e il piagnucoloso con cui ricostruisce le cause della guerra ucraina dai tempi di Gengis Khan. Stavolta il sociologo che ha smesso di collaborare con un giornale chiedendo scusa ai lettori che si erano abbonati solo per leggere lui (non gli fa certo difetto l’umiltà) ci ha spiegato che tra l’Occidente e Putin non c’è differenza.
Schifoso lo zar, schifosi noi: e tra schifosi ci si intende.
A condizione di sbarazzarsi di quel Zelensky che ostacola il lieto fine con la sua insopportabile ossessione per la libertà, resa impossibile dalla geografia. Orsini sembra posseduto da una sorta di timor panico nei confronti di Putin: lo nomina il meno possibile e quasi mai per parlare delle sue malefatte, che comunque non considera peggiori delle nostre. La sconfitta dell’invasore, che rallegra i poveri di spirito, è ciò che egli più teme, perché a quel punto, dice, Putin potrebbe arrabbiarsi sul serio. Quanto alla caduta del satrapo slavo, non fa parte delle opzioni di Orsini e forse neppure delle sue speranze.
La mia rimane che un giorno a Mosca un omologo del professore possa dire in un talk show che i russi fanno schifo come gli occidentali. Significherebbe che anche lì è arrivata la libertà.
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Quando ci spiegherà chi l’ha infiltrato in RAI.
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*Per quanto riguarda l’Ucraina, Mearsheimer ritiene che fino al 2014 gli Stati Uniti non considerassero l’espansione della NATO e l’allargamento dell’UE come una politica volta a contenere la Russia. Tuttavia, dopo gli eventi di Kiev, è scoppiata una grave crisi e l’Occidente “ha dovuto dare la colpa agli altri, dal momento che non avrebbe mai dato la colpa a se stesso”.
“Ci sono prove evidenti che prima del 22 febbraio 2014 non consideravamo Putin un aggressore. Questa è la storia che ci siamo inventati per biasimarlo. A mio avviso, la principale responsabilità di questa catastrofe è dell’Occidente, in particolare degli Stati Uniti. Ma nessun politico americano – e nessuno nell’establishment della politica estera americana – vorrà ammettere questa sequenza di argomenti e dirà che la colpa è dei russi “, osserva il politologo.
È sicuro che il presidente russo non ricreerà l’Unione Sovietica o cercherà di costruire una grande Russia, e la storia che Putin è molto aggressivo ed è il principale colpevole di questa crisi in Ucraina è stata inventata dagli Stati Uniti. Per conquistare i paesi baltici o altri paesi dell’Europa orientale, ad esempio, richiederebbe un esercito enorme, e ciò richiederebbe una base economica che la Russia moderna non ha affatto vicino. Pertanto, afferma Mearsheimer, non c’è motivo di temere che la Russia diventi un egemone regionale in Europa. Ma la Cina è un serio avversario per l’America, ma la politica statunitense in Europa “riduce la nostra capacità di affrontare la minaccia più pericolosa che dobbiamo affrontare oggi”.
“Per affrontare la Cina con “precisione laser”, dobbiamo rilassare la nostra attenzione sull’Europa, questa è la prima. E, in secondo luogo, dobbiamo lavorare instancabilmente per stabilire relazioni amichevoli con i russi. I russi fanno parte della nostra coalizione contro la Cina, che assicura l’equilibrio di potere. Se vivi in un mondo in cui ci sono tre grandi potenze (Cina, Russia e Stati Uniti) e una di queste grandi potenze, la Cina, è un concorrente alla pari, allora il tuo compito, se sei gli Stati Uniti, è portare la Russia a il vostro lato. Invece, abbiamo spinto i russi nelle braccia dei cinesi con la nostra politica irragionevole nell’Europa orientale. Questa è una violazione della politica dell’equilibrio di potere”, ritiene il politologo.
Come conclude John Mearsheimer, c’è una dimensione strategica e morale in ogni questione di politica internazionale, ma quando si tratta di conflitti militari, le considerazioni strategiche hanno la precedenza su quelle morali. In un mondo ideale, sarebbe fantastico se gli ucraini potessero scegliere il proprio sistema politico e la propria politica estera, ma nel mondo reale questo è impossibile. Pertanto, una strategia strategicamente saggia per l’Ucraina oggi è quella di porre fine alle sue strette relazioni con l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti, e cercare di accogliere la Russia e risolvere le sue differenze. E c’è un’alta probabilità che gli ucraini riescano a trovare un modo per convivere con i russi.*
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@Cagliostro
Mearsheimer è un grande politologo, è un “realista”. Lui ad esempio è convinto che per ottenere un equilibrio geopolitico l’Ucraina deve rinunciare alle sue legittime aspirazioni, come quella di entrare a far parte della UE, perché ha accanto un “gigante politico” come la Russia. Sono punti di vista.
Tu @Cagliostro che vuoi fare? Hai copiato e incollato frasi dell’intervista tradotta male dal New Yorker per fare il figo? O vuoi aprire un dibattito di politica internazionale qui su Infosannio?
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Io non ho copiato da New yorker ma fatto copia incolla da altro sito e come puoi vedere l’articolo è contrassegnato , all’inizio e alla fine con un asterisco, se vuoi ti passo il link così puoi istruiti ulteriormente.
Pertanto prima di esprimerti controlla se il cervello è inserito,
Poi se vuoi parlare di geopolitica senza infarcirla di propaganda spicciola distribuita a piene mani dal nostro padrone ben venga.
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@Mark
Il bravissimo para Formigli costruisce la puntata in modo che ci sia dibattito acceso tra uno che rappresenta l’opinione contraria al main stream, una batteria di Talebani pronti ad azzannarloo e un giornalista equilibrato ( ultimamente Rino Negri).
A Gramellini da fastidio Orsini , non l’autoreferenziale Eni da divano Tocci , che vorrebbe dibattere con persone preparate come lei (Sic) , che viene regolarmente sgamata da Caracciolo o da Negri stesso.
Gramellini , a mio pare , si conferma sempre di più un calvinista incapace di
comprendere la complessità del presente.
Gianni
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Non guardo molti programmi TV… solo RAI News (evitando gli opinionisti), ogni tanto Rai Storia o qualche documentario di RAI Scuola…
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Dimenticavo… non mi perdo una puntata di “Fratelli di Crozza”!
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Rai Storia e’ il miglior programma Rai .
( nonostante Mieli)
Crozza molto bravo.
Gianni
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consiglierei di passare alla TV BYOBLU…!
é un punto di vista molto diverso dalla rai, da merdaset e molte altre strapagate dal sistema per mentire al popolo sovrano…!
é rivolto ance a chi ti ha risposto qui sotto…
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Concordo totalmente, Gianni!
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In riferimento al post delle 8:37
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vocidallestero
Traduciamo articoli di politica ed economia che circolano all’estero per contribuire a infrangere le barriere del “politicamente corretto” che irrigidiscono la libertà di informazione in Italia
06/03/22
New Yorker – Perché John Mearsheimer incolpa gli Stati Uniti per la crisi in Ucraina
Il New Yorker pubblica un’intervista al prof. John Mearsheimer, politologo e studioso delle relazioni internazionali tra i più autorevoli e conosciuti nel suo campo, una assoluta autorità in materia, in cui lo studioso svolge una argomentata e severa critica alla politica estera americana degli ultimi decenni e più in generale dell’occidente, accusati di una pericolosa mancanza di realismo e di una grave miopia nei confronti del vero concorrente degli USA, che non è la Russia, ma la Cina.
l’intervista integrale
https://vocidallestero.blogspot.com/2022/03/new-yorker-perche-john-mearsheimer.html
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Forse perché Cina e Giappone detengono buona parte del debito Usa.
A proposito , si parla tanto di default Russia , ma per noi europei il vero pericolo è questo:
https://www.orizzontipolitici.it/gli-usa-a-rischio-default-il-problema-del-debito-americano/
Gianni
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