(Alessandro Di Battista) – «Più armi a Kiev e più sanzioni alla Russia» chiedono da Washington. E l’Europa esegue. Obbedisce. Magari “si costerna, s’indigna, s’impegna” ma “poi getta la spugna con gran dignità”. Tanto la guerra è in Europa, non oltreoceano. Moltissime armi vengono prodotte a Chicago, Richmond, Bethesda. Ma poi vengono usate in Siria, in Libia ed oggi in Ucraina. Mica in Illinois. Per non parlare dei profughi, orde di disgraziati che fuggono in Polonia, in Romania, in Germania, in Austria. In Italia. Noi ne abbiamo (giustamente) accolti più di 23.000. In Inghilterra,

il paese più russofobico del pianeta, fino a ieri, avevano concesso una cinquantina di visti.

L’Europa muore. Chiudono fabbriche, imprese. Scioperano i trasportatori. Altrove imprese analoghe fanno affari. Perché non è affatto vero che in guerra si impoveriscono tutti. Qualcuno si è sempre arricchito. In tutto ciò anche in USA la benzina è schizzata alle stelle. Ieri costava 4,17 dollari al gallone. Praticamente poco più di un euro al litro. In Italia costa più del doppio con gli stipendi infinitamente più bassi. Ma noi abbiamo i migliori al governo…I migliori a belare.

P.S. Condanno in ogni modo l’aggressione russa. Considero vergognose le guerre preventive. Questo non significa esser d’accordo con sanzioni ed invio di armi. Repetita iuvant.