Usciti malconci dal pensiero unico sanitario, dove ogni accenno critico alla gestione della pandemia veniva interpretato come segnale di mattana pazzariella, terrapiattismo e magia nera, eccoci travasati direttamente nella mentalità […]

(ALESSANDRO ROBECCHI – Il Fatto Quotidiano) – Usciti malconci dal pensiero unico sanitario, dove ogni accenno critico alla gestione della pandemia veniva interpretato come segnale di mattana pazzariella, terrapiattismo e magia nera, eccoci travasati direttamente nella mentalità bellica o-di-qua-o-di-là. Dunque lo dico subito: di qua. Il popolo ucraino non merita né i missili sulla testa né le mire imperiali dello zar. E casomai strabilia, dopo secoli, che siamo qui ancora a parlare di imperi e imperatori.
Ognuno metterà in atto un suo speciale atteggiamento rispetto alla guerra, chi non occupandosene, chi seguendo mosse e sviluppi minuto per minuto, chi improvvisando soluzioni geopolitiche elaborate su due piedi: tutti strateghi-generali, come prima erano tutti primari di infettivologia. Personalmente suggerirei qualche cauta resistenza, perché saranno anche passati duemilacinquecento anni, ma quel che diceva Eschilo è sempre vero, la prima vittima della guerra è la verità, e noi ci troveremo a ondeggiare tra propagande contrapposte, notizie inventate, indiscrezioni, testimonianze, ricostruzioni che non saranno descrizione della battaglia, ma in molti casi la battaglia stessa. Già il tasso di testosterone è alto, l’elmetto è calcato sulla testa, l’unanimismo fortemente consigliato. Se ti permetti di dire che mandare armi in una zona di guerra è una cosa che ha sempre creato discreti casini, eccoti arruolato con Putin. Uguale se discetti delle cause e della storia pregressa: ti si colloca col nemico, come anche se citi di otto anni di guerra in Donbass. Eppure qui che Putin è un nemico lo si sa da sempre, e anzi c’è una data precisa che lo certifica, ed è il 7 ottobre 2006, quando spararono ad Anna Politkovskaja, la giornalista colpevole di informare su un’altra guerra dello zar, quella in Cecenia.
Ora dovrebbe esserci una sola parola ovunque, per la precisione “Cessate il fuoco”, ed è comprensibile che nessun pensiero complesso possa funzionare mentre c’è gente che spara ad altra gente. Purtroppo questa parola si sente poco, per ora prevale qualche isteria sparsa, e molte contraddizioni. Ad esempio, commentatori iperatlantici che hanno sempre irriso “i pacifisti”, quegli imbelli fancazzisti, e che ora li invocano alzando il ditino: “Dove sono i pacifisti? Eh?”. Poi i pacifisti arrivano, in tutta Europa, ma non sono più tanto graditi, perché si fa spazio la logica muscolare, pancia in dentro, petto in fuori, ci siamo rammolliti, presentat-arm! Nota in margine: sotto le bandiere della pace sfilano anche quelli che più di altri hanno inforcato la baionetta. Dunque si può chiedere pace votando in Parlamento per spedire missili, allo stesso modo in cui qualche settimana fa si poteva applaudire il papa sui lager libici pur avendo votato i decreti Minniti e gli accordi con la guardia costiera libica. Miracoli della guerra, accodarsi al “tacciano tutte le armi”, ma spingere per spedirne altre (peraltro ne abbiamo vendute parecchie ai russi almeno fino al 2014).
Insomma, consiglio di resistere, alle narrazioni di guerra che sono sempre tossiche, come sono tossiche le conseguenze: festeggiano i produttori di armamenti (guardate i segni più a doppia cifra nei listini di Borsa), riavremo le centrali a carbone e un nuovo stato d’emergenza. Non è difficile capire chi resterà schiacciato: per dirla con Brecht, “la povera gente”, di qua e di là, e questa è la guerra, sempre. Mentre qui ne faremo un uso interno, tra furbizie tattiche e simil-pacifisti con l’elmetto che fa molto “armiamoci e partite”.
Com’era quella dei postulati di Koch sul Pacifismo?
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Robecchi dov eri?? Mi sei mancato…
Il fatto quotidiano senza i tuoi interventi ,come quello di oggi ,non vale un gran che!!
Una cosa però… vorrei vedere il commissario Monterossi alle prese con l infame tessera verde diarrea!!
Ci vuole l ok dell’ ufficio censura?? O un calo di creatività?? Mistero…
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per i pacifinti
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Ombra, che fai, il punto interrogativo? Possibile che tiri fuori un canale come MePiu’?
Uno che sta stdraiato anche sotto quei destronzi di camionisti a Ottawa, il piano di controllo del mondo della Fabian Society, 13 Marzo a Roma: il popolo e’ con voi perche’ voi siete col popolo (Corrado Malanga parla alle Divise Unite al Popolo). Ma che roba e’, la cellula raeliana del Partito Marxista-Leninista? Sicuro che il Simplicissimus non ti prometta pasture piu’ verdi?
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Tu le pasture verdi le scambi volentieri con quelle rinsecchite e macinate.
E comunque sia, meglio destronzi che stronzi. Vero Ennio?
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Sento tua madre bussare alla porta per protestare contro l’alto volume dei video di massacri e gente ammazzata che stai guardando. Destronzo.
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Quel simbolo mi dice che si tratta di Zorro, Sciamano etc
A volte ritornano….
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In risposta a Ennio, 18:25
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Ah ah ah! E’ arrivata la Scoreggina a far luce sul mistero: come faremmo senza di lei.
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Per noi Carucci & Pelosetti c’e’ una sola zeta…
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@sm bugiardo seriale
Ho visto che ti sei adirato per aver attribuito la tua definizione a cojostro.
Hai ragione, sei il principe dei bufalari, specialista in interpretazioni statistiche alla membro di segugio.
Ma poco cambia, soggiornate nella stessa fogna, sguazzando tra i fetori di liquami della storia.
Ora, hai visto i cartoni animati? E Carosello?
Bene, torna a cuccia e non toccarti quando pensi alle perversioni col somaro criminale Negazionista e MARCHETTARO.
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Vedi che tua moglie dice che ti devi leggere l’ultima lettera che ti ha scritto il suo avvocato…
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Cavolo, che palle! Sempre a insultarvi, state? Ma disquisire (come direbbero i politicazzi italioti “nel merito”) sull’articolo di turno in santa pace…? No, eh? Ma ce la fate? È un peccato: vedo numeri di commenti considerevoli, mi preparo a una bella lettura articolata (diciamo così), ma poi mi accorgo che l’80% dei commenti siano insulti a qualcuno. Per carità, libertà di pensiero e d’espressione, ma così prima ancora che un disagio per chi legge, è davvero un peccato.
Ah, e prima che si inveisca anche contro di me, lo so benissimo che su certi argomenti come pandemia, restrizioni e guerra specialmente, si tocchino nervi scoperti e percezioni assai personali, ma diavolo!, si legga e si passi oltre: sembra d’essere all’asilo, a volte! Passi per le personali visioni relative alla politica, specie quella locale nostra (ne abbiam di ben donde, in fondo!) – e di cui credo Infosannio sia prevalentemente riferimento – ma per tutto il resto… 🤷🏼♂️
Se stessimo tutti a prenderla sempre sul personale, nel 2027 saremo ancora qui a leggere le colorite offese di un po’ tutti! 🤦🏼♂️
Ripigliàtevi, dai! Ve lo chiedo col cuore. 🙏🏻
Grazie.
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Non una parola, ma una che e’ una, sul fatto che IO sono Caruccio & Pelosetto, e loro no…
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