
(La guerra a fumetti – di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Al tavolone del negoziato russo-ucraino c’erano diverse sedie vuote. Avrebbe potuto occuparle qualche rappresentante dell’Europa, se esistesse come entità autonoma e non come pròtesi degli Usa e di quel residuato bellico e bellicoso chiamato Nato. L’Ue, è vero, ha battuto un colpo sulle sanzioni alla Russia e le armi all’Ucraina. Ma troppo tardi, quando ormai […]
La guerra a fumetti
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Al tavolone del negoziato russo-ucraino c’erano diverse sedie vuote. Avrebbe potuto occuparle qualche rappresentante dell’Europa, se esistesse come entità autonoma e non come pròtesi degli Usa e di quel residuato bellico e bellicoso chiamato Nato. L’Ue, è vero, ha battuto un colpo sulle sanzioni alla Russia e le armi all’Ucraina. Ma troppo tardi, quando ormai parlavano le bombe. Ora, se tutti restano sulle proprie posizioni, possono accadere tre cose, e non si sa quale sia peggio. 1) La vittoria di Putin con la russificazione dell’Ucraina, ottenuta con (e seguita da) massacri, guerriglie e repressioni. 2) La vittoria dell’Ucraina e la sconfitta di Putin, che perde il potere viene sostituito da un altro, forse meglio o forse peggio di lui (vedi i precedenti capolavori d’Occidente dopo Saddam, dopo Gheddafi e dopo i talebani col ritorno dei talebani più forti di prima). 3) Il pareggio, cioè una tregua col ritiro dei russi, non dal Donbass, ma dal resto dell’Ucraina che, armata fino ai denti da Usa ed Europa, entra nella Ue in attesa di essere accolta nella Nato, completando l’occupazione dell’Est e gettando le basi per altre guerre ancor più devastanti.
C’è anche una quarta via, che però richiede una rivoluzione copernicana nelle teste degli occidentali, in antitesi con la (non) politica di questi 30 anni: un impegno solenne (e scritto, diversamente da quello verbale di Baker con Gorbaciov nel 1989) a lasciare neutrale l’Ucraina come la Finlandia. Putin può essere sconfitto e cacciato, ma non si può umiliare la Russia, o cancellarla, o trattarla come un teppistello da rieducare, come si è fatto dopo il crollo del Muro di Berlino. E come strillano i Nando Mericoni atlantisti, così “liberali” e “democratici” da voler trasformare pure l’Italia in una caserma e zittire chi tenta di spiegare le ragioni profonde della guerra e non si beve il ridicolo fumetto di “Putin nuovo Hitler” impazzito in una notte. Dire che Putin è un autocrate criminale (da sempre, anche quando aveva B. appeso al collo, anche quando Repubblica pubblicava le sue veline ben pagate nell’inserto settimanale Russia Oggi), non esclude l’esame delle concause della guerra. E la prima è l’accerchiamento Nato della Russia (confrontare la cartina di oggi con quella del 1989 e leggere i continui annunci Usa degli ultimi tre mesi: non “previsioni”, ma una precisa e studiata tecnica di disinformazione-provocazione per accelerare e propiziare un evento più auspicato che scontato, sulla pelle degli ucraini). Ciò che affermano Spinelli, Fini e altri sul Fatto e Innaro alla Rai, per lo sdegno del Cretino Collettivo, lo sostengono da anni Romano, Caracciolo e perfino Kissinger. Tutta gente che ci vede benissimo perché non calza l’elmetto sugli occhi.
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Grazie Raf2
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Cesar👍
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Poveri ucraini invasi dai russi. Quelli repressi dagli ucraini nel Donbass da 8 anni sono russi quindi non sono poverini.
Una nota a M.T. di cui apprezzo l’onestà intellettuale e il tentativo di essere equilibrato: cosa vrebbe fatto qualunque altro leader al posto di Putin per opporsi all’espansionismo militare prepotente degli Usa attraverso la Nato ? Come avrebbe potuto difendere il proprio paese dalle mire delle multinazionali desiderose di impossessarsi delle sue enormi risorse ? Putin non è un mostro e nche se lo fosse dovremmo ringraziarlo comunque quanto rivolge la sua natura “mostruosa” verso i veri mostri che non sono ovviamente i civili ucraini ma quelli situati oltre Atlantico. Svolge un ruolo : si oppone agli Usa e non è cosa da poco.
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L’unica cosa più patetica di un occidentale che si beve la propaganda é colui che crede a quella di Putin. Gli zar hanno fatto questo gioco per secoli, siamo circondati, vogliamo il cuscinetto di sicurezza, poi annessione e via da capo, siamo circondati..
Riguardo la NATO cattiva da sciogliere.. facciamo un esercizio di fantasia, la guerra fredda finisce col crollo usa e il trionfo del patto di Varsavia, che rimane di fatto dominatore del mondo.
30 anni dopo gli Usa, con un pil ridicolo in confronto a URSS, vogliono provare a riprendere terreno, risorse, ricchezza.
Che farebbe il segretario URSS? Secondo voi dovrebbe dire “prego accomodatevi, vi faccio spazio, noi andiamo via, scusateci anzi”
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Lei fa esercizi di fantasia. La storia ci insegna che noi europei occidentali ne abbiamo combinate di cotte e di crude. abbiamo cercato di invadere la Russia ma ci è andata molto male più volte. E dal nostro pulpito dispensiamo prediche .
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Commentami con sarcasmo la fine fatta da questi poveri ucraini invasi dai russi mink Ione.
https://twitter.com/free_esports/status/1498691090383319046
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Grazie Raf
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Dopo una grave crisi capitalistica il comunismo ha distrutto gli Usa.Il Texas stato staccato dagli Usa.e da 30anni indipendente ha deciso di aderire al Patto di Varsavia e di installare bombe NUCLEARI capaci di.colpire la capitale americana in meno di 30 secondi.Che farebbe Trump se avvenisse una cosa del genere.Direbbe il Texas è un paese libero e quindi può fare tutto quello che vuole o pensate che direbbe e farebbe quello che sta facendo Putin in Ucraina??
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Grande Raf2. E grandissima, lucida analisi di Marco Travaglio.
Non come i radical chic tipo Damilano..
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Travaglio c’è l’ha anche con Gomez dunque che ha fatto della testata online esattamente giornalismo di fumetti, un rotocalco che potrebbe essere diretto da Signorini tranquillamente
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… ce l’ha, questo t9 pessimo
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Vero purtroppo. Illeggibile il Fatto on line ormai alla mercé di invasati col paraocchi a stelle strisce.
Grazie Travaglio di questo bell’editoriale di oggi che condivido pienamente.
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Io invece ringrazio Gomez, molto più lucido ed equilibrato di Travaglio, sempre preso dalle sue simpatie/antipatie di cui non ci interessa più un beneamato.
Travaglio purtroppo restituisce una visione deformata dei problemi, non falsa ma deformata.
Perché tutta realtà la vedi attraverso la lente del suo carattere in po’ uterino, tendente ad andare in puzza.
E i puzzoni faticano enormemente a riconoscere i propri errori.
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Caro Andreaex,
tu illuditi pure di migliorare il mondo stando ben al riparo dell’ombrello mortifero della NATO.
Attento, però, a non alzare troppo il livello di richieste che ti è consentito: c’è sempre sopra la testa una Gladio di Damocle a sorvegliarti. E se non funziona quella ce n’è pure una sotto i piedi a propulsione atomica.
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Uuuuuh migliorare… non basterebbe non peggiorare?
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Intanto in Italia: zittti, zitti, quatti, quatti:
“Carceri, la maggioranza si spacca sul giudice scelto da Cartabia per guidare il Dap. I 5 stelle: “Vuole allentare le regole per i boss detenuti”
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Condivido Adriano.
PS. Travaglio deve aver visto la tua cartina geografica con l’espansione NATO che hai postato ieri. 👏
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@Gsi
Con una piccola differenza: chi ha aderito alla anacronistica NATO lo ha fatto liberamente e non coi carri armati.
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chi ha aderito alla anacronistica NATO lo ha fatto liberamente e non coi carri armati.
Infatti lo capiamo dallo scodinzolare e uggiolare da tutta la nostra classe politica, chissà cosa ne pensano i libici i serbi i siriani gli iracheni gli afgani stani e tantissimi altri.
Ma un fatto positivo, in itagglia, lo abbiamo avuto, le fabbriche di paraocchi funzionano alla grande.
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Tranquillo Santo,
Ad ascoltare la televisione il naziputin verrà spazzato via a breve, e poi, dopo un democraticissimo referendum, la Nato piazzera’ le sue atomiche pure in Russia a vigilare sulla libertà del mondo intero.
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“chi ha aderito alla anacronistica NATO lo ha fatto liberamente e non coi carri armati.”.
Ah ah ah!
E Benigni ha liberamente vinto l’Oscar con i carri armati ammeregani dentro Auschwitz…
Empio, giù dalle brandeeee!
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@Gatto
Spiega. Poi, scenderò pure dalle brande (ahahah)
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Ma cosa vuoi che spieghi, Empio. Guarda, preferisco venire a darti il bacino della buona notte.
Ah ah ah!
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@Gatto
Spiego io, dai.
Premetto, come già fatto in precedenti risposte, che la Nato, secondo me, avrebbe dovuto cessare di esistere dopo la fine del Patto di Varsavia e dei due blocchi.
L’art. 10 Nato dice testuali parole:
“I membri possono invitare, previo consenso unanime, qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell’area nord-atlantica, ad aderire a questo trattato”.
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Smack!
🙂
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A Gattoooo
Che posizione ha preso la massoneria al riguardo?
Ce lo fai sapere?
Se la massoneria è una organizzazione che tutela tutto ciò che c’è di buono nel mondo, in questo momento i suoi membri me li immagino coi cappucci sgualciti da notti insonni a parlare e ragionare per il bene di tutti noi.
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Mah, a me questi che sanno guardare lontano e oltre l’ovvio (ora supportati anche da Travaglio che mi sono accorto di apprezzare solo sulle questioni inerenti Giustizia e Costituzione, sul resto lo leggo malvolentieri), pestano tantissime merde vicine e pure ben visibili. Ma loro guardano lontano, mica si fanno infinocchiare dalla propaganda NATO.
La Russia non vuole una Ucraina indipendente e neutrale, banda di “rinco gli o niti”, la Russia vuole un governo fantoccio in Ucraina come quello in Bielorussia.
Perché la richiesta di entrare nella NATO non è di ieri. Ed è solo una richiesta.
La UE non farebbe mai una guerra alla Russia perché i cittadini europei si incazzerebbero a morte, non lo permetterebberoai ai loro governanti.
A quelli Russi purtroppo sono negate anche le manifestazioni a favore del cessate le armi, a favore della pace.
Infatti…
Che intende RasPutin per “neutrale”?
Intende una Ucraina non nazista, che per il dittatore vuol dire priva quindi del governo attuale capeggiato da un ebreo democraticamente eletto.
Se non ci fosse la Nato vi caghereste sotto perché un despota si muove come un boss della mafia.
Se avesse il potere di invadere l’Europa in modo vittorioso, lo farebbe.
E voi staresti qui a lamentarvi del non intervento dei cattivoni USA.
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PECCATO che Saddam non avesse le bombe NUCLEARI ma solo bombe di rincoglionimento di massa
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chi ha aderito alla anacronistica NATO lo ha fatto liberamente e non coi carri armati.
Infatti lo capiamo dallo scodinzolare e uggiolare da tutta la nostra classe politica, chissà cosa ne pensano i libici i serbi i siriani gli iracheni gli afgani stani e tantissimi altri.
Ma un fatto positivo, in itagglia, lo abbiamo avuto, le fabbriche di paraocchi funzionano alla grande.
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Se non ci fosse la nato saremmo tutti a Piazza Venezia ad applaudire .Invece con la nato applaudito da casa.
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A me viene il sospetto che Putin abbia fatto buon viso, obtorto collo, finora alla proliferazione di aderenti alla NATO, e che l’intenzione ucraina di seguire la stessa strada sia stata la goccia classica,che fa perdere definitivamente la pazienza. Che poi sia stato, come si direbbe in un litigio tra persone, un eccesso di legittima difesa è ovviamente sotto gli occhi di tutti
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Parlare di eccesso di legittima difesa mi sembra una minimizzazione, onestamente.
Il popolo russo non ha nulla da temere dall’Europa, il popolo europeo ha molto da temere da un dittatore che minaccia l’uso delle armi di distruzione di massa.
Non è la Russia che si sente accerchiata, e Putin è i suoi oligarchi che si sentono accerchiati.
È il regime dittatoriale che ci teme, non il popolo russo.
Putin non teme la Nato, teme la democratizzazione dell’Ungheria, teme che anche altre aree geografiche russo possano ambire alla democrazia e far implodere il suo regime di merda.
L’Ucraina non è entrata nella Nato.
E non c’è un regime nazista in Ucraina.
Se tu mandi affanculo un automobilista che esegue una manovra azzardata, lui scende dalla macchina e ti ammazza a coltellate. Parleresti di eccesso di difesa o di crimine?
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ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA??
Uahahahaahahahahaah…
Grazie @bugsyn, questa è una delle più belle. Cosa non si fa per far difendere l’autocrate judoka!
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Scusa il sarcasmo @bugsyn. Ti rispetto, ma non si può né giustificare né ridimensionare, come fai tu, le colpe di Putin.
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“ebreo”… non lo si vede mica tanto in sinagoga. Non credo che questa sia la cifra del tizio.
Dire cittadino ucraino no? Anche “un comico ebreo” ha presa solo negli USA, visti gli illustri precedenti.
Io direi: da un comico. Ucraino. eletto democraticamente, ha governato alla “ucraina” maniera, cio’ che non giustifica l’invasione. E che cazzo, a Colpo Grosso mica ci mandavano terrone irachene o afgane!
Chi puo’ essere cosi’ malvagio da invadere Colpo Grosso?
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Doppio lode e gloria a te 👏
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Doppio loden mi basta, qui fa ancora freddo e la gloria non mi riscalda.
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Gentile, aggiungerei per gli smemorati, che se oggi siamo qui a vivere e scrivere liberamente, lo dobbiamo a chi è venuto da oltreoceano a morire per combattere il nazifascismo. Ovviamente ci ha presentato dopo il conto salato da pagare, ma sempre meglio che vivere nei regimi totalitari. Provino a fare o rivendicare i diritti di cui godono liberamente in Italia in Nazioni come Russia, Cina, Arabia, ecc. Cordialità.
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Per andreaex
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Esatto Davide
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Davide
In Russia oggi, post comunista, si vive esattamente come qui, la differenza è che loro hanno attraversato l’inferno che li ha segnati profondamente, che ha minato la loro economia oggi in piena espansione economica, ma nessuno sindaca ciò che scrivi visto che esistono schieramenti politici diametralmente opposti esattamente come da noi.
Tutte le affermazioni di censura sono puramente fake, infatti la Russia non ha oscurato nessuna testata mainstream a differenza dei nostri democraticissimo mett!nculo.
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Menti sapendo di mentire, fai delle affermazioni al grafene.
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La doppia lode era per Andreaex
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Gentile Alessandro Cagliostro, vorrei ricordarle solo i giornalisti o oppositori politici fatti sparire o assassinati dal regime del democraticissimo Putin. Cordialità.
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E perche’ a me no?
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Davide
Uno tra tutti? Assange?
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Negoziati farsa , diplomazia EU ZERO , la guerra voluta da Putin contro tutti, la pace che non interessa a nessuno tranne alle vittime
innocenti messi in mezzo . Nessun leader europeo, Biden , NESSUNO vuole la pace .Criminali tutti. Putin ,Biden. EU
Rimane anche la quinta via: 680 oligharchi mafiosi russi unitevi per salvare almeno le vittime innocenti da questo schifo .
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Non e’ colpa degli infami bastardi se le vittime sono innocenti. Potevano pensarci prima e farsi colpevoli di qualcosa…
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Gentile Cagliostro, premetto che a me tutti i regimi dittatoriali e colonizzatori ( Cina, USA, Russia, ecc) fanno schifo, ma in merito il primo nome fatto fuori che mi viene in mente è Anna Politkovskaia, il secondo è Berezovskij, a seguire Litvinenko , poi abbiamo l’oppositore Boris Nemtsov e Alexey Navalny. Giusto così per gradire il metodo del sincero democratico Putin, ex kgb e al potere da quasi 25 anni. Poi ovviamente possiamo far finta di non sapere o girarci dall’altra parte, però la realtà dei fatti è questa. Putin è un dittatore. Cordialità.
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Assolutamente vero: è democratico come il tizio saudita, con la differenza che questo galantuomo i giornalisti li fa a pezzi, bombarda il popolo yemenita (la catastrofe umanitaria più grande del pianeta, lo afferma l’UNICEF), e viene definito capo del nuovo rinascimento da un eletto italiano (che si fa pagare da lui).
Se sei alleato degli usa i vantaggi ci sono eccome..
Come siamo messi a pesi e misure?
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Gentile giansenio, come già detto, a me fanno schifo tutti i regimi dittatoriali. Aggiungo che mi fanno schifo pure quelli che vanno a fare guerre più o meno preventive (il massimo della supercazzola per nascondere i soliti motivi economici), più o meno lontano da casa loro (tipo USA in Afganistan, Iraq, ecc). Lei ha perfettamente ragione sul galantuomo saudita e del suo cortigiano fiorentino, ma (come lei saprà) oggi l’argomento è la Russia, Putin e l’Ucraina. Cordialità.
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In Italia ,zitti zitti ,coatti coatti,non usano manco più la vaselina per incu..arci
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Chi sono i bugiardi ?, ieri tutti i canali mainstream strombazzavano “persino la Svizzera da sempre neutrale appoggia le sanzioni”
Non ci smentiamo mai .
https://www.ilsussidiario.net/news/svizzera-e-sanzioni-la-nostra-neutralita-e-cambiata-solo-nelle-fake-news-italiane/2299810/
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“Fu per la precisione nel 1998 che la Svizzera partecipò per la prima volta a sanzioni economiche adottate al di fuori dell’Onu, cioè a quelle decise dall’Ue contro la Repubblica federale di Jugoslavia.”
Ah, ecco… 🤔
Seguendo questa linea di comportamento (nota: FUORI dell’ONU) si sarebbe dovuto sanzionare, a suo tempo, l’Ucraina per ciò che fa al Donbass dal 2014… 13/15mila morti in un paese in cui un referendum ha stabilito ALMENO un trattamento da provincia autonoma.
TROVA LE DIFFERENZE con Jugoslavia e Kosovo.
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Qualora risultasse difficile individuare il bandolo, provare a chiedersi: come mai in caso di Jugoslavia – Kossovo si “tifa” Kossovo, ma in caso di Ucraina-Donbass, Ucraina?
Che cos’avranno mai in comune Jugoslavia e Donbass per essere colpevoli e gli altri innocenti, a prescindere?
(Aiutino: CHI DECIDE per chi “tifare”? 🤔)
… Fossero nemici COMUNISTI degli USA (ridicolo, tra l’altro)???
Che nessuno si permetta di darmi della filoputiniana, solo perché NOTO la propaganda a senso unico.
Io sono stata L’UNICA del mio ufficio (127persone) ad essere guardata come un’idiota perché scioperavo CONTRO LA GUERRA, nel 1999.
E non si è pacifisti a comando, secondo ciò che fa comodo e garba… agli USA.
Men che meno a comando del paese più guerrafondaio che sia mai esistito, autore del più grande ECCIDIO ETNICO che la storia (NON) ricordi: quello dei nativi americani.
100 milioni di persone sterminate, che non contano contro i 6milioni di Hitler.
Ovviamente, con la LORO propaganda e le NOSTRE lingue, loro possono fare ciò che vogliono impunemente: sia vittime che eroi.
E chi denuncia e mostra la verità fa la fine di Assange.
Non si è pacifisti a comando…e mandando ARMI LETALI.
E ripeto: A COMANDO.
La guerra e la violenza fanno schifo sempre, anche contro i “comunisti”, anche contro chi non ci piace.
O meglio, chi non piace ai nostri padroni.
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Forse sarebbe bene ricordare anche a quel “buffone vestito di bianco” che invita alla pace gli scheletri nascosti nei suoi armadi…
Vittime della fede cristiana (dal sito dell’UAAR)
Gesta memorande e mirabili compiute per la maggior gloria di Dio
Avvertenza: sono qui elencati solamente fatti avvenuti per ordine o con partecipazione diretta delle autorità ecclesiastiche, oppure azioni commesse in nome e per conto della cristianità. Come è ovvio, la lista non ha pretese di completezza.
Paganesimo antico
Già durante l’Impero Romano, appena ammesso ufficialmente il culto cristiano con decreto imperiale del 315, si cominciò a demolire i luoghi del culto pagano e a sopprimere i sacerdoti pagani.
Tra il 315 e il sesto secolo furono perseguitati ed eliminati un numero incalcolabile di fedeli pagani.
Esempi celebri di templi distrutti: il santuario di Esculapio nell’Egea, il tempio di Afrodite a Golgota, i templi di Afaca nel Libano, il santuario di Eliopoli.
Sacerdoti cristiani, come Marco di Aretusa o Cirillo di Eliopoli, vennero persino celebrati come benemeriti «distruttori di templi» (DA 468).
Dall’anno 356 venne sancita la pena di morte per chi praticava i riti pagani (DA 468).
L’imperatore cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei bambini per aver giocato coi resti delle statue pagane (DA 469). Eppure, stando al giudizio di cronisti cristiani, Teodosio «ottemperava coscienziosamente a ogni cristiano insegnamento».
Nel VI secolo, si finì per dichiarare fuorilegge i fedeli pagani.
All’inizio del quarto secolo, per sobillazione di sacerdoti cristiani, fu giustiziato il filosofo politeista Sopatro (DA 466).
Nel 415, la celeberrima scienziata e filosofa Ipazia di Alessandria venne letteralmente squartata da una plebaglia guidata e aizzata da un predicatore di nome Pietro, e i suoi resti dispersi in un letamaio (DO 19-25).
Missioni di evangelizzazione
Nel 782, Carlo Magno fece tagliare la testa a 4.500 Sassoni che non volevano farsi convertire al cristianesimo (DO 30).
I contadini di Steding, nella Germania settentrionale, ribellatisi per non poter più sopportare l’esosa pressione fiscale, vengono massacrati il 27 maggio 1234 da un esercito crociato, e le loro fattorie occupate da devoti cattolici. Vi persero la vita tra 5.000 e 11.000 uomini, donne e bambini (WW 223).
Assedio di Belgrado nel 1456: nell’espugnazione della città vennero uccisi non meno di 80.000 musulmani (DO 235).
XV secolo in Polonia: ordini cavallereschi cristiani saccheggiano 1.019 chiese e circa 18.000 villaggi. Quante persone cadessero vittime di tali gesta, non s’è mai certificato (DO 30).
Secoli XVI e XVII. Truppe inglesi “pacificano e civilizzano” l’Irlanda. Colà vivevano solo dei «selvaggi gaelici», «animali irragionevoli senza alcuna idea di dio o di buone maniere, che addirittura dividevano in comunità di beni il loro bestiame, le loro donne, bambini e altri averi». Uno dei più importanti condottieri, certo Humphrey Gilbert, fratellastro di Sir Walter Raleigh, fece «staccare dai corpi le teste di tutti quelli (chiunque fossero) che erano stati uccisi quel giorno, facendoli spargere dappertutto lungo la strada». Questo tentativo di civilizzare gli Irlandesi causò poi effettivamente «grande sgomento nel popolo, quando videro sparse sul terreno le teste dei loro padri, fratelli, bambini, parenti e amici» [«greate terrour to the people when they sawe the heddes of their dedde fathers, brothers, children, kinsfolke, and freinds on the grounde»].
Decine di migliaia di Irlandesi gaelici caddero vittime di quel bagno di sangue (SH, 99, 225).
Crociate (1095-1291)
L’anno 1095, per ordine del papa Urbano II, ha inizio la Prima Crociata (WW 11-41).
Tra il 12/6/1096 e il 24/6/1096, nelle stragi avvenute in Ungheria, presso Wieselburg e Semlin, perdono la vita migliaia di persone (tutti cristiani, ivi comprese le schiere crociate) (WW 23).
Dal 9/9 al 16/9/1096, durante l’assedio della città residenziale turca Nikaia, cavalieri francesi cristiani massacrano migliaia di abitanti, facendo a pezzi e bruciando vivi vecchi e bambini (WW 25-27).
A consimili azioni belliche partecipano, il 26/9/1096, durante la conquista della fortezza di Xerigordon, cavalieri crociati tedeschi.
In complesso, fino al gennaio 1098, vengono espugnate e saccheggiate 40 capitali e 200 fortezze. Non si conosce il numero delle vittime (WW 30).
Il 3 giugno 1098 le armate crociate conquistano Antiochia. In quell’assedio vengono uccisi tra 10.000 e 60.000 musulmani. Dalla cronaca di Raimondo di Aguilers, cappellano di campo del conte di Tolosa, si legge: «Sulle piazze si accumulano i cadaveri a tal punto che, per il tremendo fetore, nessuno poteva resistere a restare: non v’era nessuna via, in città, che fosse sgombra di corpi in decomposizione» (WW 33).
Il 28 giugno 1098 furono ammazzati altri centomila turchi musulmani, donne e bambini compresi. Negli accampamenti turchi – narra il cronista cristiano – i crociati trovarono non solamente ricco bottino, tra cui «moltissimi libri in cui erano descritti con esecrandi segni i riti blasfemi di turchi e saraceni», ma bensì anche «donne, bambini, lattanti, parte dei quali trafissero subito, e parte schiacciarono sotto gli zoccoli dei loro cavalli, riempiendo i campi di cadaveri orribilmente lacerati». Proprio come il loro Dio comandava! (WW 33-35)
Il 12 dicembre 1098, nella conquista della città di Marra (Maraat an-numan), furono ammazzate altre migliaia di “infedeli”. A causa della carestia che ne seguì, «i corpi già maleodoranti dei nemici vennero mangiati dalle schiere cristiane», come testimonia il cronista cristiano Albert Aquensis (WW 36).
Finalmente, il 15 luglio 1098, venne espugnata Gerusalemme, dove vennero ammazzati più di 60.000 persone, tra ebrei e musulmani, uomini, donne e bambini (WW 37-40).
Da una testimonianza oculare: «e là [davanti al tempio di Salomone] si svolse una tale mischia cruenta che i cristiani si trascinavano nel sangue dei nemici fino alle nocche dei piedi», tanto che Albert scrive: «Le donne, che avevano cercato scampo negli edifici alti e nei palazzi turriti, furono buttate giù a fil di spada; i bambini, anche i neonati, li tiravano a pedate dal petto delle madri, o li strappavano dalle culle, per poi sbatterli contri i muri o le soglie» (WW 38).
L’arcivescovo Guglielmo di Tiro aggiunge: «Felici, piangenti per l’immensa gioia, i nostri si radunarono quindi dinanzi alla tomba del nostro salvatore Gesù, per rendergli omaggio e offrirgli il loro ringraziamento… E non fu soltanto lo spettacolo dei cadaveri smembrati, sfigurati, irriconoscibili, a lasciar sbigottito l’osservatore; in realtà, incuteva sgomento anche l’immagine stessa dei vincitori, grondanti di sangue dalla testa ai piedi, sicché l’orrore s’impadroniva di tutti quelli che li incontravano» (WW 39-40, TG 79).
Il cronista cristiano Eckehard di Aura testimonia che, ancora durante l’estate successiva dell’anno 1100, «in tutta la Palestina l’aria era appestata del lezzo dei cadaveri. Di stragi siffatte nessuno aveva mai visto o udito l’uguale tra i pagani…».
Alla resa dei conti, la Prima Crociata era costata la vita a oltre un milione di persone: «Grazie e lode a Dio!» (WW 41)
Nella battaglia di Ascalon, il 12 agosto 1099, vennero abbattuti 200.000 infedeli «in nome del nostro Signore Gesù Cristo» (WW 45).
Quarta Crociata: il 12 aprile 1204, i crociati mettono a sacco la città (cristiana!) di Costantinopoli. Il numero delle vittime non è stato tramandato. (WW 141-148)
Le restanti crociate in cifre: fino alla caduta di Akkon (1291) si stimano 20 milioni di vittime (solo nella Terrasanta e nelle regioni arabo-turche) (WW 224).
Nota bene: Tutti i dati sono secondo i cronisti di parte cristiana.
Eretici e atei
Già nell’anno 385 i primi cristiani vengono giustiziati quali eretici per mano di altri cristiani: così lo spagnolo Priscilliano, insieme con sei dei suoi seguaci, decapitati a Treviri (Germania) (DO 26).
Eresia manichea. Tra il 372 e il 444 i Manichei – una setta quasi cristiana, presso i quali si praticava il controllo delle nascite, e che perciò mostravano più senso di responsabilità dei devoti cattolici – vennero totalmente annientati nel corso di diverse grandi campagne sferrate contro di loro in tutto l’Impero romano. Molte migliaia le vittime (NC).
Nel secolo XIII, gli Albigesi cadono vittime della prima crociata proclamata contro altri cristiani. (DO 29) Questi, noti anche col nome di Catari, si consideravano buoni cristiani, ma non riconoscevano né il papa né il divieto romano-cattolico delle tecniche anticoncezionali, rifiutandosi inoltre di pagare le tasse chiesastiche (NC) Nel 1208, per ordine del papa Innocenzo III – il massimo genocida prima di Hitler – incominciò la crociata contro gli eretici albigesi. La città di Beziérs (nel sud della Francia) venne rasa al suolo il 22 luglio 1209, tutti gli abitanti massacrati, compresi i cattolici, che avevano rifiutato l’estradizione degli eretici. Il numero dei morti viene stimato tra 20.000 e 70.000 (WW 179-181).
Nella stessa crociata, dopo la presa di Carcassonne (15 agosto 1209), caddero ancora migliaia di ribelli, e la stessa sorte toccò a molte altre città (WW 181).
Nei successivi vent’anni di guerra, tutta la regione fu devastata, quasi tutti i Catari (quasi la metà della popolazione della Linguadoca, nella Francia meridionale) vennero sconfitti, lapidati, annegati, messi al rogo (WW 183).
Finita la crociata contro gli Albigesi (1229), venne istituita la Santa Inquisizione (1232) al fine di stanare dai loro nascondigli gli eretici sopravvissuti e di annientarli. L’ultimo dei Catari, Guillaume de Belibaste, fu dato alle fiamme del rogo nel 1324 (WW 183, LM).
Solo tra i Catari, la stima delle vittime si aggira intorno al milione (WW 183).
Altri gruppi di eretici: Valdesi, Pauliciani, Runcarii o Poveri Lombardi, Giuseppini, e molti altri. La maggior parte di queste sette vennero sgominate; un certo numero di Valdesi esiste tuttora, sebbene siano stati perseguitati per oltre 600 anni. Secondo le mie stime, diverse centinaia di migliaia di vittime non sono calcolate in eccesso (comprese le vittime dell’Inquisizione spagnola, ma escludendo quelle del Nuovo Mondo).
Nel XV secolo, l’inquisitore spagnolo Tomas de Torquemada condanna personalmente a morte sul rogo 10.220 sospettati di eresia (DO 28, DZ).
Il predicatore e teologo boemo Jan Hus, per aver criticato il commercio delle indulgenze, viene bruciato nel 1415 a Praga (LI 475-522).
Nel 1538, a Vienna, il professore universitario B. Hubmaier viene pubblicamente condannato al rogo (DO 59).
Il 17 febbraio 1600, dopo una settennale prigionia, il filosofo Giordano Bruno, monaco domenicano processato per eresia, viene bruciato vivo sul rogo eretto in Campo de’ Fiori a Roma.
Nel 1697 l’ateo Thomas Aikenhead – studente scozzese appena ventenne – viene impiccato per volontà del clero (HA).
Streghe
Dai primi tempi del cristianesimo fino al 1484 invalse la consuetudine di mandare a morte persone, perlopiù donne, che si credevano dotate di poteri soprannaturali, malefici e stregonici.
Nell’era vera e propria dei processi per stregoneria, dal 1484 al 1750, molte centinaia di migliaia di sospetti o colpevoli di pratiche stregoniche – secondo le stime degli storici – furono condannati a morte sul rogo o in seguito alle torture; percentualmente, i quattro quinti di essi erano donne (WV).
Un elenco (naturalmente incompleto) di queste vittime, conosciute spesso anche per nome, si trova nell’opera The Burning of Witches – A Chronicle of the Burning Times.
Guerre di religione e Riforma
Secolo XV: guerre crociate contro gli Hussiti, costate la vita a migliaia di seguaci (DO 30).
Nel 1538 papa Paolo III indice una crociata contro l’Inghilterra, sganciatasi con lo scisma dall’ubbidienza a Roma, dichiarando tutti gli Inglesi schiavi di Roma. Per fortuna, l’impresa fallisce sul nascere (DO 31).
1568: il tribunale spagnolo dell’Inquisizione decreta l’eliminazione di tre milioni di Olandesi ribelli nei Paesi Bassi, allora sotto il dominio spagnolo. Per cominciare, 5.000, o forse 6.000 protestanti vennero annegati dalle truppe spagnole della cattolicissima Spagna: «un disastro, di cui i cittadini di Emden vennero a conoscenza quando diverse migliaia di cappelli olandesi a larghe tese scesero galleggiando lungo il fiume» (DO31, SH 213).
1572: a Parigi, e in altre città francesi, 20.000 protestanti Ugonotti vengono assassinati per ordine del papa Pio V, nell’offensiva nota come Notte di San Bartolomeo. Fino alla metà del secolo successivo, oltre 200.000 profughi Ugonotti dovranno lasciare la Francia (DO 31).
1574: i cattolici sopprimono il condottiero dei protestanti Gaspard de Coligny. Dopo l’uccisione, la plebaglia ne squarta il cadavere: «gli troncarono la testa, le mani, i genitali […] gettandoli nel fiume […] ma poi non gli sembrò neppure degno che diventasse pasto per i pesci, per cui li ritirarono fuori e li portarono sul patibolo di Mantfaucon affinché là servissero da alimento per corvi e uccelli» (SH 191).
Guerra dei Trent’anni: nel 1631, la città protestante di Magdeburgo viene saccheggiata e rasa al suolo da truppe cattoliche, che massacrano 30.000 protestanti, metà della popolazione. Scrive il poeta e storico tedesco Friedrich Schiller: «In una sola chiesa si trovarono 50 donne decapitate e bambini che ancora succhiavano il latte dal petto delle loro madri senza vita» (SH 191).
1618-1648: la guerra dei Trent’anni, spaccando l’Europa tra cristiani protestanti e cattolici, decima il 40% delle popolazioni, soprattutto in Germania (DO 31.32).
Ebrei
Già nel IV e V secolo le plebi cristiane sono eccitate a incendiare le sinagoghe ebraiche.
A metà del IV secolo venne distrutta la prima sinagoga per ordine del vescovo Innocenzo di Dertona, nel nord Italia. La prima sinagoga a esser incendiata nel 388, per ordine del vescovo di Kallinikon, sorgeva in Persia, presso l’Eufrate (DA 450).
Il concilio di Toledo decreta nel 694 la riduzione degli Ebrei in schiavitù, ordina la confisca dei loro averi e il battesimo coatto dei loro bambini (DA 454).
Nell’anno 1010 il vescovo di Limoges fece espellere o sopprimere gli ebrei della città che non volevano convertirsi al cristianesimo (DA 453).
1096: all’inizio della prima Crociata furono uccisi in Europa migliaia di Ebrei, complessivamente forse 12.000. Le città più colpite furono Worms (18/5/1096), Magonza il 27/5 (dove furono trucidati 1.100 ebrei), Colonia, Neuss, Wevelinghoven, Xanten, Moers, Dortmund, Kerpen, Treviri, Metz, Ratisbona, Praga (EJ).
Parimenti, all’inizio della seconda Crociata (1147), nei centri francesi di Ham, Sully, Carentan, e Rameru, si uccisero diverse centinaia di ebrei (WW 57).
In occasione della terza Crociata (1189-90) avviene il saccheggio delle comunità ebraiche stabilitesi in Inghilterra (DO 40).
1235: uccisione pubblica di 34 cittadini ebraici (DO 41).
1257 e 1267: eliminazione della comunità ebraiche di Londra, Canterbury, Northampton, Lincoln, Cambridge e altre città, con numero imprecisato di vittime (DO 41).
1290: è rimasta memoria, nelle cronache coeve, di 10.000 ebrei espulsi o uccisi in Boemia (DO 41).
1337: aizzato da una strage compiuta a Deggendorf, in Baviera, l’isterismo antisemita si estende in pogrom effettuati in 51 città bavaresi, nonché in Austria e in Polonia (DO 41).
1348: si bruciano sul rogo gli ebrei di Basilea e di Strasburgo, complessivamente 2.000 persone (DO 41).
1349: in oltre 350 città della Germania vengono soppressi tutti gli Ebrei, perlopiù bruciati vivi. Qui, in questo solo anno, vennero trucidati dai cristiani più Ebrei di quante erano state, per duecento anni di persecuzioni anticristiane (il sangue dei martiri!), le vittime conclamate della Roma imperiale (DO 42).
1389: vengono macellati a Praga 3.000 cittadini di fede ebraica (DO 42).
1391: a Siviglia e in Andalusia, sotto la guida dell’arcivescovo Martinez, vengono soppressi circa 4.000 ebrei. Mentre altri 25.000 vengono venduti come schiavi (DA 454).
Costoro si potevano riconoscere facilmente perché tutti gli ebrei, dall’età di dieci anni,erano stati costretti a portare sull’abito un “segno d’infamia” colorato: era l’origine storica della futura “stella giudaica” dell’era nazista.
1492: nello stesso anno in cui Colombo spiegava le vele per conquistare il Nuovo Mondo, più di 150.000 Ebrei, molti dei quali perirono nell’ostracismo, venivano scacciati dalle città della Spagna.
1648: in Polonia, durante i famigerati “massacri di Chmielnitzki”, vengono sterminati circa 200.000 ebrei. (MM 470-476).
A questo punto, mi sento male, perché con questo ritmo si prosegue – secolo dopo secolo – su una linea che porta diritta ai forni crematori di Auschwitz. (DO 43).
Popolazioni indigene
Con Cristoforo Colombo, ex commerciante di schiavi, che avrebbe fatto carriera come milite crociato, ha inizio la conquista del Nuovo Mondo: allo scopo, come sempre, di espandere il cristianesimo e di evangelizzare infedeli.
Poche ore dopo lo sbarco sulla prima isola abitata in cui s’imbatte nel mare dei Caraibi, Colombo fa imprigionare e deportare sei indigeni che, come scrisse «debbono servire da bravi servitori e schiavi (…) e si possono facilmente convertire alla fede cristiana, giacché mi sembra che non abbiano religione alcuna» (SH 200).
Mentre Colombo definisce gli abitanti autoctoni quali “idolatri”, esprimendo la volontà di offrirli come schiavi ai cattolici re di Spagna, il suo socio Michele da Cuneo, aristocratico italiano, rappresenta gli aborigeni come “bestie” per il fatto che «mangiano quando hanno fame, e si accoppiano in tutta libertà, dove e quando ne hanno voglia» (SH 204-205).
Su ogni isola su cui mette piede Colombo traccia una croce sul terreno e «dà lettura della rituale dichiarazione ufficiale» (il cosiddetto Requerimiento) al fine di prender possesso del territorio da parte della Spagna, nel nome dei suoi Cattolici Signori. Contro di che «nessuno aveva da obiettare». Qualora gli Indios negassero il loro assenso (soprattutto perché non comprendevano semplicemente una parola di spagnolo), il Requerimiento recitava così:
«Con ciò garantisco e giuro che, con l’aiuto di Dio e con la nostra forza, penetreremo nella vostra terra e condurremo guerra contro di voi (…) per sottomettervi al giogo e al potere della Santa Chiesa (…) infliggendovi ogni danno possibile e di cui siamo capaci, come si conviene a vassalli ostinati e ribelli che non riconoscono il loro Signore e non vogliono ubbidire, bensì a lui contrapporsi» (SH 66)
Di analogo tenore erano le parole di John Winthrop, primo governatore della Bay Colony del Massachusset: «justifieinge the undertakeres of the intended Plantation in New England […] to carry the Gospell into those parts of the world […] and to raise a Bulworke against the kingdome of the Ante-Christ» (SH 235) [«giustificando l’impresa della costituenda fondazione della Nuova Inghilterra, di portare il vangelo in queste parti del mondo, e di edificare un bastione contro il regno dell’Anticristo»].
Intanto, prima ancora che si venisse alle armi, due terzi della popolazione indigena cadeva vittima del vaiolo importato dagli Europei. Il che era interpretato dai cristiani, manco a dirlo, come «un segno prodigioso dell’incommensurabile bontà e provvidenza di Dio»!.
Così, ad esempio, scriveva nel 1634 il governatore del Massachussets: «Quanto agli indigeni, sono morti quasi tutti contagiati dal vaiolo, e per tal modo il SIGNORE ha confermato il nostro diritto ai nostri possedimenti» (SH 109, 238).
Sulla sola isola di Hispaniola, dopo le prime visite di Colombo, gli indigeni Arawak – un popolo inerme e relativamete felice che viveva delle risorse del loro piccolo paradiso – lamentarono presto la perdita di 50.000 vite (SH 204).
In pochi decenni, gli Indios sopravvissuti caddero vittime di assalti, stragi, strupri e riduzione in schiavitù da parte degli Spagnoli.
Dalla cronaca d’un testimone oculare: «Furono uccisi tanti indigeni da non potersi contare. Dappertutto, sparsi per la regione, si vedevano innumerevoli cadaveri di indiani. Il fetore era penetrante e pestilenziale» (SH 69).
Il capo indiano Hatuey riuscì a fuggire col suo popolo, ma fu catturato e bruciato vivo. «Quando lo legarono al patibolo, un frate francescano lo pregò insistentemente di aprire il suo cuore a Gesù affinché la sua anima potesse salire in cielo anziché precipitare nella perdizione. Hatuey ribatté che se il il cielo è il luogo riservato ai cristiani, lui preferiva di gran lunga l’inferno» (SH 70).
Ciò che accadde poi al suo popolo, ci è descritto da un testimone oculare: «Agli spagnoli piacque di escogitare ogni sorta di inaudite atrocità… Costruirono pure larghe forche, in modo tale che i piedi toccavano appena il terreno (per prevenire il soffocamento), e appesero – ad onore del redentore e dei 12 apostoli – ad ognuna di esse gruppi di tredici indigeni, mettendovi sotto legna e braci e bruciandoli vivi». (SH 72, DO 211).
In analoghe occasioni si inventarono altre piacevolezze: «Gli spagnoli staccavano ad uno il braccio, ad altri una gamba o una coscia, per troncare di colpo la testa a qualcuno, non diversamente da un macellaio che squarta le pecore per il mercato. Seicento persone, ivi compresi i cacicchi, vennero così squartate come bestie feroci… Vasco de Balboa ne fece sbranare poi quaranta dai cani» (SH 83).
«La popolazione dell’isola, stimata di circa otto milioni all’arrivo di Colombo, era scemata già della metà o di due terzi, ancor prima che finisse l’anno 1496». Finalmente, dopo che gli abitanti dell’isola furono quasi sterminati, gli Spagnoli si videro “costretti” a importare i loro schiavi da altre isole dei Caraibi, ai quali toccò peraltro la medesima sorte. In tal modo «milioni di autoctoni della regione caraibica vennero effettivamente liquidati in meno d’un quarto di secolo» (SH 72-73).
«Così, in un tempo minore della durata normale d’una esistenza umana, fu annientata un’intera civiltà di milioni di persone che per migliaia di anni erano stanziate nella loro terra» (SH 75).
«Subito dopo, gli Spagnoli rivolsero la loro attenzione alla terraferma del Messico e dell’America centrale. Le stragi erano appena cominciate. Di lì a poco sarà la volta della nobile città di Tenochttitlàn (l’odierna Mexico City)» (SH 75).
Hernando Cortez, Francisco Pizarro, Hernando De Soto e centinaia di altri Conquistadores spagnoli saccheggiarono e annientarono – in nome del loro Signor Gesù Cristo – molte grandi civiltà dell’America centrale e meridionale (De Soto saccheggiò inoltre la Florida, regione “fiorente”).
«Mentre il secolo XVI volgeva al termine, quasi 200.000 spagnoli si erano stabiliti nel Nuovo Mondo. In questo periodo, in conseguenza dell’invasione, si stima che avessero già perso la vita oltre 60 milioni di indigeni» (SH 95).
Va da sé che i primi colonizzatori dei territori dei moderni Stati Uniti d’America non si comportarono meglio dei conquistadores.
Benché, senza l’aiuto degli Indiani, nessuno dei colonizzatori sarebbe stato in grado di sopravvivere ai rigori invernali, questi cominciarono presto a scacciare e a sterminare le tribù indiane.
La guerra degli indiani nordamericani tra di loro era, in proporzione, un fenomeno irrilevante – paragonato con le consuetudini europee – e serviva piuttosto a riequilibrare le offese, ma in nessun caso alla conquista del territorio. Tanto che se ne stupivano i padri pellegrini cristiani: «Le loro guerre non sono neanche lontanamente così cruente» («Their Warres are farre less bloudy»), ragion per cui non succedeva «da nessuna delle parti un grande macello» («no great slawter of nether side»). In realtà, poteva ben accadere «che guerreggiassero per sette anni senza che vi perdessero le vita sette uomini» («they might fight seven yeares and not kill seven men»). Tra gli Indiani, inoltre, era consuetudine risparmiare le donne e i bambini dell’avversario (SH 111).
Nella primavera 1612 alcuni coloni inglesi trovarono così attraente la vita dei liberi e affabili indios, al punto da abbandonare Jamestown per vivere presso costoro (con che si ovviò presumibilmente, tra l’altro, a un’emergenza sessuale). Senonché il governatore Thomas Dale li fece stanare e giustiziare: «Alcuni li fece impiccare, altri bruciare, altri torcere sulla ruota, mentre altri furono inflizati sullo spiedo e alcuni fucilati» (SH 105).
Tali eleganti provvedimenti restarono ovviamente riservati agli inglesi; questa era la procedura con quelli che si comportavano come gli indiani; ma per quelli che non avevano scelta, proprio perché costituivano la sovrappopolazione della Virginia, si faceva senz’altro tabula rasa:
«quando un indio era accusato da un inglese di aver rubato una tazza, e non la restituiva, la reazione inglese era subito violenta: si attaccavano gli Indiani dando alle fiamme l’intero villaggio» (SH 106)
Sul territorio dell’odierno Massachussetts i padri pellegrini delle colonie perpetrarono un genocidio, entrato nella storia come Guerra dei Pequots. Autori dei massacri erano quei cristiani puritani della Nuova Inghilterra, scampati essi stessi alla persecuzione religiosa in atto nella loro vecchia Inghilterra.
Allorché fu trovata la salma d’un inglese, ucciso probabilmente da guerrieri Narragansett, i puritani gridarono vendetta. Sebbene il capo dei Narragansett implorasse pietà, i cristiani passarono all’attacco. Forse dimentichi del loro obiettivo, essendo stati salutati da alcuni Pequot, a loro volta belligeranti coi Narragansett, avvenne che i puritani attaccarono i Pequots, distruggendo i loro villaggi.
Il comandante dei puritani, John Mason, scrisse dopo un massacro: «Per la verità, l’Onnipotente incusse tale terrore sulle loro anime, che fuggirono davanti a noi buttandosi tra le fiamme, dove molti perirono… Dio aleggiava sopra di loro e sbeffeggiava i suoi nemici, i nemici del suo popolo, facendone dei tizzoni ardenti… Così il SIGNORE castigò i pagani, allineandone le salme: uomini, donne e bambini» (SH 113-114).
«Così piacque al SIGNORE di dare un calcio nel sedere ai nostri nemici, dando in retaggio a noi la loro terra» («The LORD was pleased to smite our Enemies in the hinder Parts, and to give us their land for an inheritance») (SH 111).
Siccome Mason poteva ben immaginare che i suoi lettori conoscessero la loro bibbia, non aveva bisogno di citare i versetti qui citati:
«Delle città di questi popoli, che il Signore tuo Dio ti dà in retaggio, non devi lasciare in vita nulla di quanto respira. Ma dovrai invece destinarle alla distruzione, così come il Signore tuo Dio ti ha dato per dovere» (Mosé V, 20)
Il suo compare Underhill ci ricorda quanto fosse «impressionante e angosciante lo spettacolo sanguinoso per i giovani soldati» («how grat and doleful was the bloody sight to the view of the young soldiers»), però, assicura i suoi lettori, «talvolta la Sacra Scrittura decreta che donne e bambini debbano perire coi loro genitori» («sometimes the Scripture declareth women and children must perish with their parents») (SH 114).
Molti indios caddero vittime di campagne di avvelenamento. I coloni addestravano persino dei cani al compito speciale di stanare gli Indiani, strappando i piccoli dalle braccia delle madri e sbranandoli. Per dirla con le loro stesse parole: «cani feroci per dar loro la caccia e mastini inglesi per l’attacco» («blood Hounds to draw after them, and Mastives to seaze them»). In questo, i puritani si lasciarono ispirare dai metodi dei loro contemporanei spagnoli. E così continuò, finché i Pequot furono pressoché sterminati (SH 107-119).
Altre tribù indiane patirono la stessa sorte. Così commentavano i devoti sterminatori: «È il volere di Dio, che alla fin fine ci dà ragione di esclamare “Quant’è grandiosa la Sua bontà! E quant’è splendida la Sua gloria!”» («God’s Will, wich will at last give us cause to say: “How Great is His Goodness! And How Great is His Beauty!”»). E ancora: «Fino a che il nostro Signore Gesù li piegò ad inchinarsi davanti a lui e a leccare la polvere!» («Thus doth the Lord Jesus make them to bow before him, and to lick the Dust!») (TA).
Come ancora oggi, così per i cristiani di allora era ben accetta la menzogna per la maggior gloria di dio, o quantomeno per il proprio vantaggio di fronte ai diversamente credenti: «I trattati di pace venivano firmati già col proposito di violarli.
Talché il Consiglio di stato della Virginia dichiarava che se gli Indiani “sono tranquillizzati dopo la stipula del trattato, noi abbiamo non soltanto il vantaggio di prenderli di sorpresa, ma anche di mietere il loro mais”». («when the Indians grow secure uppon the Treatie, we shall have the better Advantage both the surprise them, and cutt downe theire Corne») (SH 106).
Anno 1624: una sessantina di inglesi, forniti di armi pesanti, fanno a pezzi 800 inermi uomini, donne e bambini indios. (SH 107).
1675-76: durante la guerra detta di re Filippo, in una sola azione di rappresaglia, sono uccisi «circa 600 indiani». L’autorevole pastore della seconda Chiesa di Boston, Cotton Mather, definirà più tardi il massacro come «grigliata per arrosti» («barbeque») (SH 115).
In sintesi: nel New Hampshire e nel Vermont, prima dell’arrivo degli inglesi, la popolazione degli Abenaki contava 12.000 persone. Neanche cinquant’anni dopo ne erano rimaste in vita solo 250: una decimazione del 98%.
Il popolo dei Pocumtuck ammontava a 18.000; due generazioni più tardi il loro numero era sceso a 920.
Il popolo dei Quiripi-Unquachog era di 30.000; dopo ugual periodo ne sopravvivevano 1.500, un vero genocidio; la popolazione del Massachusset comprendeva almeno 44.000 persone, di cui, cinquant’anni dopo, erano sopravvissuti appena 6.000. (SH 118).
Questi sono solo alcuni esempi delle tribù che vivevano nell’America del Nord prima che vi approdassero i cristiani. E tutto ciò accadeva prima che scoppiasse la grande epidemia di vaiolo degli anni 1677 e 1678. Anche il bagno di sangue era appena agli inizi.
E tutto fu solo il principio della colonizzazione da parte degli Europei, cioè prima dell’epoca vera e propria del cosiddetto “selvaggio Far West”.
Tra il 1500 e il 1900, è probabile che, complessivamente, abbiano perduto la vita – nelle sole Americhe – più di 150 milioni di nativi: in media, circa due terzi a causa del vaiolo e di altre epidemie importate dagli Europei (e qui non dev’esser passato sotto silenzio il fatto che, a partire dal 1750 circa, le tribù autoctone venivano contagiate anche di proposito per mezzo di doni artificialmente infettati). Restano pertanto ancora 50 milioni la cui morte si fa risalire direttamente ad atti di violenza, a trattamenti disumani o alla schiavitù.
E in alcuni paesi, come ad esempio Brasile e Guatemala, questa decimazione prosegue fino ai nostri giorni: a fuoco lento, per così dire.
Ulteriori gloriose tappe della storia degli Stati Uniti d’America
Nel 1703, il pastore Salomon Stoddard, una delle più prestigiose autorità religiose della Nuova Inghilterra, fece formale richiesta al Governatore del Massachusset perché mettesse ai diposizione dei colonizzatori le risorse finanziarie per «acquistare grandi mute di cani e per poterle addestrare a cacciare gli Indiani alla stessa stregua degli orsi» (SH 241).
29 novembre 1864: massacro di Sand Creek, nel Colorado. Il colonnello John Chivington, ex predicatore metodista e politico regionale («non vedo l’ora di nuotare nel sangue nemico») fa passare per le armi un villaggio dei Cheyenne con circa 600 abitanti – quasi solo donne e bambini – benché il capo indiano agitasse bandiera bianca. Bilancio: da 400 a 500 vittime.
Ne riferisce un testimonio oculare: «C’era un gruppo di trenta o quaranta Squaw, acquattate in un buco per proteggersi, le quali mandarono fuori una bambina, di circa sei anni, con un panno bianco in segno di resa. Ebbe il tempo di fare solo pochi passi, quando venne colpita e abbattuta. In quella trincea, più tardi, tutte le donne furono uccise» (SH 131).
1860: il religioso Rufus Anderson commenta il bagno di sangue che fino allora aveva decimato, per il 90% almeno, la popolazione autoctona delle isole Hawaii. «In ciò costui non vedeva nulla di tragico: tutto sommato, la prevedibile, totale estinzione della popolazione indigena delle Hawaii era un fatto del tutto naturale – diceva il missionario – paragonabile suppergiù “con l’amputazione delle membra malate da un organismo”» (SH 244).
Atrocità delle Chiese nel XX secolo
Campi di annientamento cattolici. È sorprendente come pochi sappiano che in Europa, negli anni della seconda Guerra Mondiale, non c’erano solamente i campi di concentramento nazisti.
In Croazia, negli 1942-43, v’erano numerosi campi di sterminio, organizzati dai cattolici ustascia agli ordini del dittatore Ante Pavelic, un cattolico praticante ricevuto regolarmente dall’allora papa Pio XII. Vi erano persino campi di concentramento speciali per bambini!
Nei campi croati venivano soppressi soprattutto serbi cristiano-ortodossi, ma anche un cospicuo numero di ebrei. Il più famigerato era il lager di Jasenovac; il suo comandante fu per un certo tempo un certo Miroslav Filipovic, un frate francescano temuto con l’appellativo di “Brüder Tod” (Sorella Morte). Qui, al pari dei nazisti, gli ustascia cattolici bruciavano le loro vittime nei forni, ma vivi, diversamente dai nazisti che prima avevano almeno ucciso le prede col gas. In Croazia, però, la maggior parte delle vittime veniva semplicemente soppressa, impiccata o fucilata. Il loro numero complessivo è stimato fra i trecentomila e i 600.000; e questo in un paese relativamente piccolo. Molti uccisori erano monaci francescani, armati allora con mitragliatrici. Queste nefandezze perpetrate dai Croati era talmente spaventose, che persino alcuni ufficiali della sicurezza delle SS tedesche, in qualità di osservatori degli avvenimenti croati, protestarono direttamente con Hitler (il che lasciò peraltro indifferente il dittatore). Il papa però fu ben informato di queste atrocità, e non fece nulla per impedirle (MV).
(Aggiunta dell’Autore: di fronte ai retroscena di questa storia, i reportage dei massmedia sul più recente conflitto serbo-croato nella regione balcanica, dal 1991 al 1995, ha assunto talvolta aspetti addirittura spettrali, giacché vi ricorrevano nomi di luoghi come Banja Luka, o di fiumi come la Sava, dove occasionalmente si invengono ancora oggi scheletri di persone assassinate mezzo secolo fa).
Terrore cattolico in Vietnam. Nel 1954 i combattenti per la libertà del Vietnam, i cosiddetti Viet Min, liquidarono finalmente il governo coloniale francese nel Nord Vietnam, che fino ad allora era stato finanziato con più di due miliardi di dollari dagli USA. Sebbene i vincitori proclamassero libertà religiosa per tutti (la maggioranza dei Vietnamiti non buddhisti era cattolica) vaste campagne di propaganda anticomunista spinsero masse di cattolici a fuggire nel sud del paese. Col sostegno della lobby cattolica a Washington, e con l’appoggio del cardinale Spellmann, portavoce del Vaticano nella politica americana – il quale avrebbe in seguito definitio le truppe americane in Vietnam come «truppe di Cristo» – venne progettato un colpo di Stato per impedire elezioni democratiche nel Sud del Vietnam. Da tali elezioni, probabilmente, anche nel Sud sarebbero usciti vincitori i Viet Min comunisti. Di contro, si elesse alla presidenza del Vietnam meridionale il fanatico cattolico Ngo Dinh Diem (MW 16 ff)
Diem fece in modo che gli aiuti dagli USA, viveri e medicinali, risorse tecniche e d’ogni specie andassero a beneficio dei soli cattolici. I buddhisti, o i villaggi a maggioranza buddhista, vennero ignorati, oppure dovettero pagare per gli aiuti che i cattolici ottenevano invece gratuitamente. Di fatto, l’unica religione ufficialmente riconosciuta era quella romano-cattolica.
L’isteria anticomunista si scatenò in Vietnam in modo ancor più brutale che nella sua versione americana negli USA, la famosa “caccia alle streghe” dell’era di McCarthy.
Nel 1956, il presidente Diem emise un decreto in cui si diceva:
«Individui che minacciano la difesa nazionale o la sicurezza collettiva possono essere internati dalle autorità in campi di concentramento»
Per contrastare il comunismo, come usava dire, vennero così posti in “custodia cautelativa” migliaia di dimostranti e di monaci buddhisti. Per protesta, dozzine di monaci e di maestri buddhisti si diedero fuoco pubblicamente.
[Nota bene: qui i buddisti davano fuoco a essi medesimi, laddove i cristiani hanno piuttosto la tendenza a incenerire il loro prossimo; su questo, vedasi anche l’ultimo capoverso].
Nel frattempo, diversi campi di prigionia, in cui da tempo ormai languivano anche cristiani protestanti e persino cattolici – si erano organizzati in autentici campi di sterminio. Si stima che in questo periodo di terrore (dal 1955 al 1960) restassero ferite nei disordini almeno 24.000 persone, che fossero giustiziati circa 80.000 oppositori; 275.000 furono le persone incarcerate e torturate, mentre circa mezzo milione vennero ristrette in campi di concentramento o di prigionia (MW 76-89).
Per appoggiare un tale governo, inoltre, nel corso degli anni Sessanta, migliaia di soldati americani dovettero lasciare la loro vita.
Virus catholicus. Il primo luglio 1976 morì la 23enne studentessa tedesca di pedagogia Anneliese Michel, lasciandosi morire, nel senso letterale del termine, per fame. Da mesi essa era stata colpita da visioni e apparizioni demoniache; non solo, ma per lunghi mesi due sacerdoti cattolici – con l’autorizzazione ufficiale del vescovo di Würzburg – avevano tormentato la povera ragazza con esorcismi e presunte pratiche antidiaboliche. Quando morì nell’ospedale di Klingenberg, il suo corpo era tutto solcato da cruente ferite. I suoi genitori, entrambi fanatici cattolici, vennero condannati a sei mesi di carcere per omissione di soccorso, specialmente per non aver chiamato alcun medico. Ma neanche un religioso venne indagato e punito per questo. Al contrario! La tomba della sventurata Anneliese Michel è fatto oggetto di pellegrinaggi da parte di fedeli cattolici (ricordiamo che nel Seicento la città di Würzburg era malfamata per le numerosissime esecuzioni di streghe sul rogo).
Questo caso non è che la punta dell’iceberg di tale diffusa e pericolosa superstizione e si é risaputo solo in conseguenza del suo tragico esito (SP 80).
Massacri in Rwanda. Anno 1994: nel giro di pochi mesi, nel piccolo Stato africano del Rwanda, vengono massacrate diverse centinaia di migliaia di civili. In apparenza, si trattava d’un conflitto tra i gruppi etnici degli Hutu e dei Tutsi (Watussi). Per parecchio tempo, si udirono soltanto delle voci su un coinvolgimento del clero cattolico. Negli organi di stampa cattolici furono pubblicate strane smentite; e questo prima che qualcuno avesse accusato ufficialmente di complicità dei componenti della chiesa cattolica.
Senonché, il 10 ottobre 1996, l’emittente radio S2 – tutt’altro che critica nei riguardi del cristianesimo – reca nel notiziario S2 Aktuell delle ore 12 la seguente notizia:
«Sacerdoti e suore anglicani, ma soprattutto cattolici, sono gravemente accusati di aver preso parte attiva all’assassinio di indigeni. In particolare, il comportamento d’un religioso cattolico ha tenuto desto per mesi l’interesse della pubblica opinione, non solo nella capitale ruandese Kigali. Era parroco nella chiesa della Sacra Famiglia, ed è accusato di aver ucciso dei tutsi nei modi più atroci. Sono rimaste incontestate deposizione di testimoni secondo cui il religioso, col revolver alla cintola, fiancheggiava bande saccheggiatrici di Hutu. Nella sua parrocchia, in effetti, era avvenuta una sanguinosa strage di Tutsi che avevano cercato scampo in quel tempio. Perfino oggi, due anni dopo, vi sono molti cattolici a Kigali che, per la complicità a loro avviso dimostrata d’una parte dei sacerdoti, non mettono più piede nelle chiese della città. Quasi non v’è chiesa nel Rwanda in cui fuggitivi e profughi – donne, bambini, vecchi – non siano stati brutalmente picchiati e massacrati al cospetto della croce. Vi sono testimonianze in base alle quali i religiosi hanno rivelato i nascondigli dei Tutsi, lasciandoli in balìa delle milizie Hutu armate di machete.
Nel frattempo, si son date prove schiaccianti del fatto che, durante il genocidio in Rwanda, anche monache cattoliche si sono macchiate di gravi colpe. In questo contesto, si fa costante menzione di due benedettine, rifugiatesi intanto in un monastero belga per sottrarsi al corso della giustizia ruandese. Secondo testimonianze concordi di superstiti, una aveva chiamato i sicari hutu, introducendoli da migliaia di tutsi che avevano cercato rifugio nel suo convento. Con la forza, i morituri erano stati cacciati dal chiostro e tosto soppressi in presenza della suora. Anche la seconda benedettina aveva collaborato direttamente con le bande assassine delle milizie hutu; anche di questa suora testimoni oculari affermano che avesse assistito freddamente, senza reagire in alcun modo, a come i nemici venivano macellati. Alle due donne si contesta addirittura (in base a precise testimonianze) di aver fornito ai killer il petrolio con cui le vittime vennero bruciate vive» (S 2)
Questa notizia ha ricevuto un’appendice. Ecco il messaggio della BBC:
Priests get death sentence for Rwandan genocide:
BBC NEWS April 19, 1998
A court in Rwanda has sentenced two Roman Catholic priests to death for their role in the genocide of 1994, in which up to a million Tutsis and moderate Hutus were killed. Pope John Paul said the priests must be made to account for their actions. Different sections of the Rwandan church have beeen widely accused of playing an active role in the genocide of 1994…
Come si vede, per il cristianesimo il medioevo non è mai veramente concluso.
La cosa che spaventa più che mai è, in tutti i casi, che ogni nuova generazione di cristiani nega e contesta i delitti e le nefandezze che la precedente generazione dei suoi correligionari ha commesso in nome della fede cristiana! Oppure, qualora non sia più possibile negare, si limita ad affermare di sfuggita: oh, ma quelli non erano buoni cattolici, non erano veri cristiani! Cristiani belli e buoni sono solamente quelli che amano il prossimo loro, che fanno il bene e vogliono la pace… eccetera, eccetera.
Come se, parlando di se stessi, queste cose non le affermassero i fedeli di qualsivoglia religione del mondo!
Ogni qualvolta sento i cristiani parlare di morale, mi sento quasi rivoltare lo stomaco
Karl-Heinz Deschner
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Ehi, Mark, che lavoro interessante e certosino… Potresti pubblicare un saggio, anche se, ora come ora, il benaltrismo ti fa una pippa😆
Ps E comunque gli armadi con gli scheletri erano dei precedenti inquilini, mica di quello attuale…
Nessuno tocchi Francesco (semicit)
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X Mark Twain:
tutto quest’allegro estratto dal sito dei fanatici UAAR c’entra qualcosa con quanto stiamo discutendo qua?
Ti risulta che Hitler, Stalin, Pol Pot, Mao, Saddam e altri soggetti del genere, fossero cattolici?
Che le regole dell’economia liberista abbiano qualcosa a che fare con la religione?
Che i massacratori precedenti, da Cesare ad Alessandro, o successivi, come G.Khan, fossero fedeli di Roma?
Che gli schiavi ai tempi dei romani, fossero trattati meglio di quelli d’era cattolici?
Sei un fanatico da 4 soldi, che continua ad insozzare il blog con questi post che incitano all’odio senza una ragione precisa, se non lo schifo che hai dentro.
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Gentile giansenio, come già detto, a me fanno schifo tutti i regimi dittatoriali. Aggiungo che mi fanno schifo pure quelli che vanno a fare guerre più o meno preventive (il massimo della supercazzola per nascondere i soliti motivi economici), più o meno lontano da casa loro (tipo USA in Afganistan, Iraq, ecc). Lei ha perfettamente ragione sul galantuomo saudita e del suo cortigiano fiorentino, ma (come lei saprà) oggi l’argomento è la Russia, Putin e l’Ucraina. Cordialità.
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normalmente condivido, sempre con vari distinguo, le opinioni di travaglio, ma in questo suo ultimo editoriale non leggo la pungente è puntuale critica ai mass media ai suoi oracoli e alla loro vulgata. Questo suo distinguo tra opinionisti partigiani Nato e opinionisti Russia libera di fare cio che gli pare( perchè circondata dalla Nato), la trovo pessima e da tifoserie da bar dello sport .Qui è in atto una guerra con morti da una parte e dall’altra CON BIMBI DONNE UOMINI che cercano di fuggire dalla bombe ,mortai missili ,fucili e carri amati è non c’è nessuna giustificazione. che tenga .Se puntin voleva discutere di espansione nato e della minaccia che correva la sua Gente avrebbe prima di tutto tentato la via diplomatica con tutti i gli interlocutori Usa Ue Cina inclusa su un tavolo neutrale come dovrebbe essere da persone razionali.Ma i dittatori sono dittatori non vedono ragioni se non il loro immenso ego e potere . la guerra non è l’ultima risorsa ma sempre la prima .a parte la falsa propaganda per convincere il suo popolo (cittadini russi come oggetto di possesso) e quello dei suoi finanziatori oligarchi e signori della guerra .In tutto questo dov’è il popolo russo e il popolo ucraino? cittadini russi che protestano e arrestati in massa non è propaganda.io ho diversi amici russi che vivono a San pietroburgo odiano putin.. .Se Il dittatore (chiamiamolo con il suo nome)i voleva ‘ucraina neutralei trattava cosi come su tutto temporeggiare e diplomaticamente parlare ma niente armi che non porta mai ad una soluzione pacifica ma solo morte desolazione per poi arricchisce i soliti ricchi delle ricostruzioni postbelliche.
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Non mi sembra che Americani ed Israeliani, tanto per citare qualcuno, negozino poi tanto prima di sganciare le lor bombe intelligenti su case, scuole, ospedali, ospizi. Però li chiamano danni collaterali e lor non sono oggetto di nessuna sanzione ne ritorsione. Due pesi e due misure, more
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@Anail.
Il tuo ragionamento, sulle responsabilità dei nostri padroni, non fa una piega.
Gianni
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Davide
Uno tra tutti? Assange?
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Gentile, le ho risposto sopra. Cordialità.
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Chi sono i bugiardi
https://scenarieconomici.it/tg2-e-giornalisti-dassalto-o-da-saldo-la-tragicomica-vicenda-del-finto-bombardamento/
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Ombra, io ho letto il pezzo del sussidiario e non vedo NESSUNA smentita: ne da’ solo un’altra interpretazione e senza nessuna pezza d’appoggio. Quanto al pezzo su Scenari Economici, non posso che ringraziare per il dettaglio, il quale conferma la bassa macelleria delle redazioni lottizzate, ma ti invio il monito di non nascondere la polvere sotto il tappeto: Scenari economici ha sguazzato nel salvinismo piu’ bieco degli “anti-queLo” ed ha avallato la lettura di tanti, troppi “fatti alternativi”, a’ la Quelo.
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Sì che c’è, la smentita, Ennio…
ma non quella del fatto che la Svizzera abbia aderito alle sanzioni, come ci si aspetta, bensì del fatto che sia LA PRIMA VOLTA che lo fa.
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Non dice quel che adombra Ombra. Per me suffice in quanto belpietrismo.
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Scusate, sono ignorante io, ma non capisco una cosa: mi spiegate cosa dovrebbe temere dalla Nato una nazione con 4500 testate nucleari in grado di distruggere il pianeta una cinquantina di volte?
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Come? Teme che i popoli si riapprino della loro libertà, memori del giogo sovietico, e domani i pericolosi bacilli possano attecchire in casa sua col rischio che il nazi invasore, dittatore e criminale, rischi di essere buttato a calci culo assieme agli oligarchi che hanno depredato il popolo russo. I figli di PUTTIN lo sanno che il loro idolo è accreditato di un patrimonio di 200 mld di dollari, che ne fanno del farabutto criminale l’uomo più ricco della terra? A qualche coglione faccio sapere che sono vicino al popolo russo, che desiderei che facesse parte integrante della UE, e che non condivido affatto quello che è successo alle comunità russofone dell’Ucraina. Ma un conto è criticare aspramente e un altro è mettere i carri armati a sparare contro la popolazione civile, cosa che farà sicuramente, una volta che è miseramente fallito il tentativo del criminale di rovesciare la giovane democrazia con un rovesciamento dall’interno. Il popolo ucraino ha orgogliosamente risposto al criminale e un altro popolo, quello russo, non deve essere associato al suo criminale dittatore. Spero che lo prenda a calci e che intraprende il cammino, per quanto difficile, della democrazia e delle libertà formali. Certo che per passare dalla DD e dai due mandati a tifosi di dittatori a vita … quanti salti carpiati ci vogliono?
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Come? Teme che i popoli si riapprino della loro libertà, memori del giogo sovietico, e domani i pericolosi bacilli possano attecchire in casa sua col rischio che il nazi invasore, dittatore e criminale, rischi di essere buttato a calci culo assieme agli oligarchi che hanno depredato il popolo russo. I figli di PUTTIN lo sanno che il loro idolo è accreditato di un patrimonio di 200 mld di dollari, che ne fanno del farabutto criminale l’uomo più ricco della terra? A qualche coglione faccio sapere che sono vicino al popolo russo, che desiderei che facesse parte integrante della UE, e che non condivido affatto quello che è successo alle comunità russofone dell’Ucraina. Ma un conto è criticare aspramente e un altro è mettere i carri armati a sparare contro la popolazione civile, cosa che farà sicuramente, una volta che è miseramente fallito il tentativo del criminale di rovesciare la giovane democrazia con un rovesciamento dall’interno. Il popolo ucraino ha orgogliosamente risposto al criminale e un altro popolo, quello russo, non deve essere associato al suo criminale dittatore. Spero che lo prenda a calci e che intraprende il cammino, per quanto difficile, della democrazia e delle libertà formali. Certo che per passare dalla DD e dai due mandati a tifosi di dittatori a vita … quanti salti carpiati ci vogliono?
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Esempio:
Fino al mese scorso Putin non aveva case intorno alla sua e parcheggiava esattamente dove voleva e come voleva, in piu’ sparava musica shlager a pallissima. Ora hanno messo delle villette, ed ha solo un posto parcheggio, e i vicini hanno chiamato i vigili perche’ il proprietario degli altri condomini ce l’ha a morte con Andrea Berg (e non gli si puo’ dare un gran torto).
Sei italiano, puoi capire che certi soggetti la prenderebbero male assai.
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Grande noennio 🙂 Mi fai sempre divertire.
Ah ah… Schlager.
Andrea Berg va sempre a cantare al Sonnenhof, un hotel in cui sono stato ospite un sacco di volte fino al 2011.
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Per le anime belle pro usanato
+70 aerei per l’esercito ucraino! I nostri partner ci stanno consegnando MiG-29 e Su-25! Se necessario, potranno essere basati su aeroporti polacchi, da cui i piloti ucraini effettueranno missioni di combattimento “, ha affermato il vice del popolo ucraino Oleksiy Goncharenko.
E vai con il liscio
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Un giudice prima di condannare un imputato anche se è reo confesso analizza il Fatto e tutte le circostanze che hanno portato al crimine e poi emette la sentenza tenendo conto delle attenuanti .
IN Italia i pennitelevendoli assieme ai partiti(di testa) hanno deciso di non dare nessuna informazione sulle cause che hanno portato la Russia ad invadere l’Ucraina,di tutto ciò che è successo prima non bisogna parlarne.Che laNATO,nata per difendersi da un eventuale attacco del patto di Varsavia ,alla scomparsa del patto di Varsavia NON AVEVA MOTIVO PER CONTINUARE AD ESISTERE ed invece sia diventata aggressiva e si sia estesa sempre di più È PROIBITO PARLARNE.L’Europa si è riempita le banche di soldi rubati al popolo russo ha favorito il dittatore non agendo seriamente su crimini da lui commessi,vedi l’assassinio della giornalista ,altro che pennivendoli italiani,.Poi Quando Putin ha deciso di togliere l’osso dalla bocca della NATO non gli è andato più bene.È uguale all’Iraq quando Saddam ha deciso di non dare più il petrolio agli Usa è stato distrutto .PECCATO.CHE SADDAM NON AVESSE LE BOMBE NUCLEARI CHE HA LA RUSSIA aveva solo bombe di rincoglionimento di massa.
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TERRIBILE
FARE ATTENZIONE ALLA CRONOLOGIA DEGLI EVENTI:
NATO: 1949
L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (in inglese: North Atlantic Treaty Organization, in sigla NATO, in francese: Organisation du Traité de l’Atlantique Nord, in sigla OTAN) è un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa.
Il trattato istitutivo della NATO, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno.
PATTO DI VARSAVIA: 1955
Il Patto di Varsavia del 1955, detto anche Trattato di VarsaviA ed ufficialmente Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza è stata un’alleanza militare tra gli Stati socialisti del blocco orientale nata come reazione al riarmo e all’entrata nella NATO della Repubblica Federale Tedesca nel maggio dello stesso anno.
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Guarda che nel 1949, anno di fondazione della Nato, il Patto di Varsavia non esisteva ancora.
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Il comunismo ti dice qualcosa??difendersi dal comunismo il compito della nato chiamato patto di varsavia.capitalismo =nato,comunismo =patto di Varsavia
Capito o ti devo spiegare i particolari
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la neutralità della FINLANDIA: (per chi è cieco e non vuol vedere)
Durante la Guerra fredda la Finlandia si dichiarò paese neutrale. Nel 1948 aveva firmato un Tratto di amicizia, cooperazione e mutua assistenza con l’Unione Sovietica, contenente una clausola in base alla quale nessuno dei firmatari avrebbe aderito a una coalizione diretta contro l’altro. Negli anni Cinquanta la neutralità si cristallizzò nella dottrina finnica in materia di politica estera. La Finlandia cercò di tenersi fuori dallo scontro tra le grandi potenze. Questa politica di neutralità implicava un atteggiamento estremamente cauto nei confronti delle varie organizzazioni dell’Europa occidentale. L’adesione alla Comunità economica europea (CEE) era fuori questione a causa dell’opposizione sovietica, ma la Finlandia non aderì nemmeno all’Associazione europea di libero scambio (European free trade agreement, EFTA) come membro a pieno titolo, firmando invece nel 1961 un trattato speciale (FINEFTA) con i paesi dell’EFTA.
Si affermò l’idea che la Finlandia dovesse restare fuori da una integrazione sovranazionale, rifiutando ogni impegno politico che potesse mettere a repentaglio la sua neutralità (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della). La Finlandia cercò altresì di stabilire relazioni simmetriche con i due blocchi: gli accordi economici con l’Occidente erano compensati da accordi paralleli con l’Est.
Nel corso del tempo, tuttavia, le implicazioni pratiche della neutralità furono interpretate in misura sempre più ristretta, e di conseguenza un numero crescente di attività internazionali fu considerato compatibile con essa. La partecipazione alle attività in favore della pace delle Nazioni Unite, ad esempio, era molto importante per la Finlandia.
Negli anni Ottanta la Finlandia cominciò ad appoggiarsi in misura crescente all’EFTA, di cui divenne membro a pieno titolo nel 1986. Nel 1989 l’idea di un’Area economica europea (AEE) fu proposta come alternativa alla piena partecipazione alla Comunità Europea per i paesi neutrali dell’EFTA. Si trattava di un modo per combinare le “quattro libertà” (v. Libera circolazione delle persone; Libera circolazione delle merci; Libera circolazione dei capitali; Libera circolazione dei servizi) con il rifiuto di assumere impegni di politica estera. L’idea pertanto sembrò subito promettente per la Finlandia. Con la caduta del Muro di Berlino, nell’autunno del 1990 la Finlandia sottopose a revisione l’interpretazione del Trattato di Parigi e il Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza fu rimpiazzato nel 1992 da un Accordo di relazioni di buon vicinato con la Russia. Così come avevano fatto gli altri paesi neutrali dell’EFTA, anche la Finlandia chiese di entrare a far parte della Comunità europea nel 1992, seguendo le orme della vicina Svezia.
All’inizio degli anni Novanta la Finlandia ridefinì la propria condizione di neutralità in termini di “non allineamento militare”, una posizione che implicava una difesa indipendente credibile, ma non comportava la partecipazione ad alcuna alleanza militare. In seguito, sarà adottata la dizione equivalente di “paese non alleato”.
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IL LINK DI CHI VUOLE APPROFONDIRE:
https://www.europarl.europa.eu/enlargement/briefings/31a2_it.htm
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Grazie caro Adriano,
tutto chiaro.
(cioè nel senso della Finlandia, non di tutto tutto)
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Infatti ho visto articoli che parlavano di questa posizione come “Finlandesizzazione” (che ai finlandesi proprio non piace sentire).
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ma che ha grantito loro una franchigia dalla fine del 1944 fino ad oggi
in cui non è stato sparato neanche un colpo si schioppo o di parola di troppo
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Non c’e’ bisogno di dire “ma”.
Eppoi, la Finlandia, coi Russi, un fantasmino da tirare fuori ce l’ha eccome. Eppero’, i finlandesi si trovarono a fare con i tedeschi quel che gli italiani fecero. E senza partigiani. Tipo Giuseppe Conte 1 e 2 (uargh! uargh! uargh!).
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se avete voglia ascoltate questo video molto interessante
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se avete voglia ascoltate questo video molto interessante
https://visionetv.it/un-americano-a-kiev-ci-racconta-finalmente-quello-che-stanno-facendo-i-russi-e-perche/
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INTOLLERANZA- VIVIANA VIVARELLI
Come potrò mettere nella mia libertà
la tua libertà
di uccisore, di mentitore, d’ingannatore
come potrò osservare il rispetto che ti devo
mentre tu chiami il mio pensiero
intolleranza
e non sopporti nulla di diverso
come se non fossi tu il gran diverso
in un mondo di forme mutevoli
dove una foglia non è uguale a una foglia
un fiore a un fiore
e l’armonia è l’insieme di tanti
in cui ognuno è uno
e tu solo vuoi spazzar via le differenze
per rendere tutto un cerchio
o un quadrato
e su quello issare il mio pensiero
libero
e farne un martire
in eterno
ma il pensiero è sottile
come il vento
non ti somiglia
non somiglia nemmeno a se stesso
e come il vento ammucchia nuvole
che non puoi stringere in cerchi
o issare incappucciata in fili elettrici
o in croci di cera
nuvole che vanno via diverse e chiare
sulla tua uguale notte nera.
Dal mio libro “Poesie di lotta e di passione”,
acquistabile su Amazon
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Guardate in che mani sono finiti gli ucraini
http://www.strettoweb.com/2022/02/chi-e-il-presidente-ucraino-volodymyr-zelensky/1308063/
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Proprio Strettoweb dovevi andare a pescare?
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Extra Butac nulla salus…
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Facile parlare cosi’, tu contro il Butac sei impotente.
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Meglio esserlo contro Butac che con le donne…
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Aaaah, ora capisco: sei italiano…
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Chi considerava un errore l’allargamento della Nato già nel 1996:
Allargamento della Nato? Lasciamo perdere
Caro Montanelli Io le scrivo per dire la mia contrarieta’ all’ allargamento della Nato a Est. E questo non per paura di Zhirinowskyj o di Zuganov, ma per rispetto verso Eltsin e il popolo russo. Non dimentichiamolo: la Russia, oggi e’ politicamente ed economicamente debole, ma militarmente e’ ancora forte, basta pensare al suo arsenale nucleare. Mi creda, non spostiamo il vallo a Est. Accontentiamoci di una fascia di Paesi neutrali. Carlo Veronesi, Bologna
Caro Veronesi, Lei esprime, in maniera chiara e concisa, un’ opinione. Io le rispondo ponendo un problema […]. L’ allargamento della Nato e’ una cosa maledettamente seria, e decisamente complessa. Parlarne prima delle elezioni presidenziali russe vuol dire buttare benzina sul fuoco; non parlarne oggi significa, forse, non parlarne piu’ . Il mio parere e’ questo. Innanzitutto, dobbiamo renderci conto che la Nato e’ un’ organizzazione basata sul consenso: se si estende verso Oriente […], la compattezza dell’ alleanza rischia di incrinarsi. Ancor piu’ delicata e’ una seconda questione. Governi e opinione pubblica occidentali devono capire le implicazioni della loro decisione. In seguito all’ allargamento, i nuovi membri orientali della Nato […] diventano nostri alleati, a tutti gli effetti. Questo vuol dire che, se venissero attaccati, dovremmo correre a difenderli. Domanda: siamo disposti a morire per Varsavia e Tallin? Se la risposta e’ “si’ “, allarghiamo pure la Nato. Se la risposta e’ “ma, forse…” . e in Italia sarebbe sicuramente “ma, forse…” . e’ meglio che lasciamo perdere. In quella parte del mondo hanno gia’ sofferto abbastanza. Non e’ il caso che ci mettiamo anche noi.
link: https://web.archive.org/web/20151025020316/http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/20/Allargamento_della_Nato_Lasciamo_perdere_co_0_960420535.shtml
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ma Montanelli era un grande giornalista , mica un pupazzo qualsiasi di oggi , che si gonfiano il petto di boria solo perche’ scrivono su giornali ” importanti “
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Montanelli era anche un “confidente” della CIA, nelle persone della famiglia Luce, Clair Booth, ambasciatrice nel Non-Piu-Fascista_Belpaese, ed Henry, strariccone dei rotocalchi come Time, Fortune, Life, etc.
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Pensa Pagliaccio se fosse stato anche un “confidente” del KGB: meno male che si è fermato alla CIA.
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Se ne vergognava, ma tu questo non lo sai.
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QUALCUNO SI RICORDA?
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… dei polacchi ed ungheresi e sloveni e [continua]
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Tutto anche vero, ma queste cose si chiamano politica, diplomazia, aree di influenza, una grande potenza si confronta su questo le bombe sono solo il simbolo del medio evo russo
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ESTERI
COME PUO’ “VINCERE” PUTIN, ADESSO?
Pubblicato 01/03/2022
DI EMILIANO RUBBI
– Se l’idea era quella di mettere a capo dell’Ucraina un governo “neutrale”, un’invasione era il modo peggiore di farlo, perché a questo punto la popolazione non supporterà mai un governo che non sia espressamente anti-russo. E qualsiasi soluzione che non sia la conferma del governo Zelenski di sicuro provocherebbe un conflitto interno destinato a durare molto a lungo.
– In patria, si ritrova con un’opinione pubblica divisa (almeno per gli standard russi). Tanto è vero che le persone arrestate, tra quelle che hanno manifestato contro la guerra, sono più di mille. E se uno scende in piazza a manifestare contro Putin, in Russia, dev’essere davvero molto motivato, perché sa di rischiare brutto, quindi quelli che lo hanno fatto probabilmente sono solo la punta dell’iceberg. È lecito pensare, quindi, che il sentimento di contrarietà a questa invasione sia molto diffuso, in Russia.
– Se l’intenzione, invece, era quella di indebolire la NATO, ha ottenuto l’effetto contrario. Da anni, ormai, diversi Paesi stavano considerando l’idea di scioglierla, perché non ne vedevano più l’utilità. Oggi, Putin ha appena ridato uno scopo e una ragione di esistere alla NATO, mettendo tra l’altro tutte le ex repubbliche sovietiche ad ovest nella condizione di chiedere più militari e più basi NATO sul proprio territorio. Se prima la NATO era considerata un organismo moribondo e privo di senso, oggi, grazie a Putin, vive un nuovo momento di gloria.
– Le sanzioni a pioggia che stanno arrivando da parte di tutto il mondo, intanto, danneggiano enormemente l’economia russa. E i primi a non esserne affatto contenti sono gli oligarchi dei quali Putin si è circondato, perché vedono da vicino la prospettiva che le loro fortune possano dissolversi. E puoi essere uno zar spietato e temibile quanto vuoi, ma se ti ritrovi contro tutta l’oligarchia, è difficile che tu vada troppo lontano, in Russia. Oltretutto, anche gli oligarchi sanno benissimo come funziona il polonio-210, non è un’esclusiva di Putin.
Come può “vincere”, in questa situazione, Putin, insomma?
Non ne ho idea.
A vederla da fuori, sembra che si sia andato a ficcare in quella che, in genere, si chiama una situazione “lose – lose”.
Può essere che, semplicemente, in questo momento ci sfugga qualcosa, oppure che lo zar abbia fatto molto male i suoi calcoli.
E sarebbe la prima volta, probabilmente.
Significherebbe che sta perdendo la spietata lucidità che lo ha sempre contraddistinto.
E se c’è una cosa davvero terrificante da immaginare, quella è un Putin che abbia perso la lucidità.
Perché a quel punto potrebbe succedere davvero qualsiasi cosa.”
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L’importante non e’ che vince, ma chi non perde. Tutto il resto, nella testa del paese delle “anime morte”, e’ un dettaglio. Ciccio Puttino fa come quel pazzo genocida di Stalin, butta tre tonnellate di sabbione nel laghetto ed ha risolto il problema. La Nato gongola e aspetta di passare all’incasso.
Gli ucraini, spero la pensino come me, ma io non so come la pensano gli e le ucraine.
* Ironia della sorte, dovete sapere che l’ha scritto Gogol, gloria nazionale ucraina ed orgoglio della Russia (un po’ come Ionesco in Francia) https://it.wikipedia.org/wiki/Le_anime_morte
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più vedo le mosse e le azioni del governo ucraino
e più mi convinco che abbiano voluto lo scontro con MOSCA
hanno fatto di tutto per provocarlo
e niente per raffreddare la situazione.
Ora stanno facendo di tutto per coinvolgere più stati possibile, compresa tutta la EU e magari anche la NATO
alzando sempre più la posta.
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D’accordo , ma ” non est de sacco ista farina tua” ,chiamare Abramovich al tavolo delle trattative lo conferma .
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No! Abramovich?!?!? Tipo Ciarrapico quando si tratto’ di quell’affare Mondadori?
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Ultim’ora: Zelenski, l’Europa dimostri di stare dalla nostra parte.
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E sì Adriano , hai ragione.
Gli ucraini, ora uniti nella RESISTENZA (parola che presumo dovrebbe piacerti), VOLEVANO a farsi bombardare da un dittatore mezzo matto armato fino ai denti.
È come se un impiegato del catasto volesse uno scontro con Mike Tison.
Ma i gusti sono gusti.
Sììì Putin, massacrati, di più, brrrr, che brividi, guarda che missilone!
Secondo me sono 40 milioni di masochisti.
Per quale motivo un Paese serio dovrebbe rinunciare ai benefici del regime Putiniano?
E poi ce incasinano er futuro pure a noi.
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HO SCRITTO:
governo ucraino
SAI LEGGERE?
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Ma il governo ucraino è amato dal suo popolo.
È il governo russo che non rappresenta il volere del suo popolo.
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“Ma il governo ucraino è amato dal suo popolo”
DAVVERO? mi sa che siete in pochi a pensarlo
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ispitel-speciale-russia-ucraina-la-solitudine-di-zelensky-33201
CORRIERE: Ucraina, la guerra (e altri guai) dell’ex comico presidente: Zelensky giù nei sondaggi
di Francesco Battistini, nostro inviato a Kiev
Il leader di Kiev cerca di recuperare consensi, in un Paese che non ha una grande opinione della classe dirigente: solo il 9% dei governati dice di fidarsi dei governanti
https://tg24.sky.it/mondo/2022/02/22/zelensky-ucraina-video
https://www.editorialedomani.it/politica/mondo/ucraina-perche-zelensky-e-il-presidente-sbagliato-per-gestire-la-nuova-crisi-con-la-russia-ds2q8x2f
https://www.money.it/Volodymyr-Zelensky-biografia-presidente-Ucraina
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Non c’è la casta a combattere Putin, Adriano.
Le persone condividono le scelte del loro presidente combattendo senza risparmiarsi un nemico decisamente più forte.
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come al solito
anche davanti all’evidenza…
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Cosa c’entra che era andato giù nei sondaggi?
Il popolo condivide ne condivide la scelta di opporsi all’invasione russo.
Non ti pare evidente?
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“Ma il governo ucraino è amato dal suo popolo”
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Va be’ Adria’, hai ragione tu
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In risposta a Patrick De Agelis ore 9:43
Come? Teme che i popoli si riapprino della loro libertà, memori del giogo sovietico, e domani i pericolosi bacilli possano attecchire in casa sua col rischio che il nazi invasore, dittatore e criminale, rischi di essere buttato a calci culo assieme agli oligarchi che hanno depredato il popolo russo. I figli di PUTTIN lo sanno che il loro idolo è accreditato di un patrimonio di 200 mld di dollari, che ne fanno del farabutto criminale l’uomo più ricco della terra? A qualche coglione faccio sapere che sono vicino al popolo russo, che desiderei che facesse parte integrante della UE, e che non condivido affatto quello che è successo alle comunità russofone dell’Ucraina. Ma un conto è criticare aspramente e un altro è mettere i carri armati a sparare contro la popolazione civile, cosa che farà sicuramente, una volta che è miseramente fallito il tentativo del criminale di rovesciare la giovane democrazia con un colpo di stato interno. Il popolo ucraino ha orgogliosamente risposto al criminale e un altro popolo, quello russo, non deve essere associato al suo criminale dittatore. Spero che lo prenda a calci e che intraprenda il cammino, per quanto difficile, della democrazia e delle libertà formali. Certo che per passare dalla DD e dai due mandati a tifosi di dittatori criminali a vita … quanti salti carpiati ci vogliono?
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Per chi giustifica l’azione di Putin o degli esportatori della normalizzazione vorrei ricordare cosa disse Karl popper suo libro nella società aperta e i suoi nemici , “la democrazia liberale risulta la forma migliore, non perché la maggioranza abbia sempre ragione (anzi, potrebbe scegliere la tirannide), ma perché si tratta del male minore, che consente di sostituire i governi senza fare ricorso alla violenza, proprio come le teorie sono sostituibili grazie alla libera discussione e alla critica. In questo tipo di società, l’agire politico si configura come una tecnologia sociale, che non pretende di riorganizzare globalmente e in maniera definitiva la società, ma affronta via via problemi specifici cercandone le soluzioni più adeguate. quindi una società libera deve applicare L’art. 11 della nostra Carta costituzionale dispone il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli “e a tenersi lontano dai conflitti anche “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”
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Il comunismo sovietico al poter è stato sostituito senza nessuna violenza. Che ne dice Carl Popper?
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questa guerra sta uscendo dai confini, tutti i governi e giornalisti vari al soldo degli usa stanno strombazzando a livelli inimmaginabili.
Se lo Zar vince la guerra per gli usa saranno c…i amari.
Se lo Zar vince la prossima mossa sarà Taiwan
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Ritengo improbabile che Putin voglia conquistare Kiev con una operazione casa per casa, scelta che comporterebbe un allungamento della guerra, perdite enormi di vite umane da parte di entrambi i contendenti e la distruzione della città. La vicinanza di Kiev con la Bielorussia mi fa pensare che Putin voglio metterla sotto assedio, potendo contare su vie di rifornimento facilitate e anche sul logoramento che un assedio produce negli abitanti della città. In ogni caso si ragiona su una tragedia che, a mio avviso, era ampiamente evitabile.
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Guarda che quello non ci perde nulla, in nessun caso. Sta imbottito gia’ di suo piu’ tutto il Sistema appresso.
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Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo sul ruolo dell’Unione Europea nella crisi in Ucraina
Per molti anni l’Unione Europea, sotto la maschera di un “paciere”, ha generosamente finanziato il regime di Kiev, salito al potere a seguito di un colpo di stato anticostituzionale. Ha assistito in silenzio allo sterminio della popolazione nel Donbass, alla discriminazione di lingua russa in Ucraina. L’UE ha ignorato i nostri continui inviti a fare attenzione al predominio dei nazisti al potere dell’Ucraina, al blocco socioeconomico e all’uccisione di civili nel sud-est del paese. Collegando tutte le prospettive delle relazioni con la Russia all’attuazione degli accordi di Minsk, non hanno fatto nulla per costringere Kiev ad avviare l’attuazione dei suoi elementi chiave.
Ora però hanno mostrato la loro vera faccia. Con la decisione della UE del 27 febbraio di iniziare le consegne di armi letali all’esercito ucraino sono usciti allo scoperto.Segna la fine dell’integrazione europea come progetto “pacifista” per la riconciliazione dei popoli europei dopo la seconda guerra mondiale. L’UE si schiera definitivamente con il regime di Kiev, che scatenò una politica di genocidio contro una parte della sua stessa popolazione.
Senza accorgersene loro stessi, nelle loro azioni anti-russe a Bruxelles sono scivolati nella “nuova lingua” di George Orwell. Hanno annunciato che avrebbero “investito” nella guerra scatenata in Ucraina nel 2014 attraverso un meccanismo dal nome rivelatore “Fondo europeo per la pace”. La leadership dell’UE non esita a definire missili cannoni, munizioni e persino aerei da combattimento come mezzi “difensivi”.
I cittadini e le strutture della UE coinvolti nella fornitura di armi letali, carburante e lubrificanti alle forze armate ucraine saranno responsabili delle eventuali conseguenze di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non comprendere il grado di pericolosità delle conseguenze.
Alla fine è stato sfatato un altro mito su cui nella UE hanno tanto insistito in passato: che le loro restrizioni unilaterali, illegittime in termini di leggi internazionali, non sono dirette contro il popolo russo. I funzionari di Bruxelles, che fino a poco tempo fa presentavano l’UE come un “partner strategico” del nostro paese, non si nascondono più, dicendo che intendono infliggere il “massimo danno” alla Russia, “colpire i punti dolenti”, “distruggere gravemente l’economia” e “sopprimere la crescita economica” del paese.
Vogliamo assicurarvi che non funzionerà. Le azioni dell’Unione Europea non rimarranno senza una risposta dura. La Russia continuerà a garantire la realizzazione di interessi nazionali vitali senza riguardo alle sanzioni e alle loro minacce. È ora che i paesi occidentali comprendano che il loro dominio incontrastato nell’economia globale è scomparso da tempo.
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“[…] sterminio della popolazione nel Donbass, alla discriminazione di lingua russa in Ucraina”
Posso avere delle pezze d’appoggio?
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Tu le pezze le hai al culo!
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Ignorati.
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ci sono varie persone che lo testimoniano in rete. Anche video di Giulietto Chiesa, di anni fa…. sono sicuro che li trovi meglio di me.
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Beh, Giulietto Chiesa proprio no…
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Queste dichiarazioni non funzionano più. Hanno attaccato , ora tutto il mondo è contro loro. Putin ha perso la sua battaglia.
Giusta a chiedere la neutralità , ingiusta la aggressione.
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Certo, Tracia, però queste dichiarazioni rispondono a chi afferma:
“Se Putin voleva discutere di espansione nato e della minaccia che correva la sua Gente avrebbe prima di tutto tentato la via diplomatica con tutti i gli interlocutori Usa Ue Cina inclusa su un tavolo neutrale come dovrebbe essere da persone razionali.” (Pierluigi, commento più su)
Forse l’ha fatto e nessuno l’ha ca4ato?
E perché non è stato c…to?
Forse non si voleva una soluzione pacifica, forse si voleva questo…?
Sai chi non mi piace? (a parte Putin, ma è scontato)
Quel presidente/attore lì, sicuramente esperto in comunicazione, che manda allo sbaraglio una popolazione, armandola (e facendola armare dall’Europa: una cosa INAUDITA, ce ne rendiamo conto o no? ) senza che abbia l’esperienza, facendo l’eroe dei miei cgln e scatenando un sicuro massacro, che i russi con evidenza NON volevano.
Un bravo leader pensa al suo popolo, alla vita delle persone, non persegue sicure stragi, mettendo con le spalle al muro la Russia, qualsiasi sia il suo scopo, personale o politico che sia.
Che vittoria, o meglio “resistenza”, sarebbe? Che prezzo è disposto a FAR PAGARE alla sua gente?
Non c’è lotta che tenga, con la Russia… la sta solo costringendo ad attaccare (cosa che finora non aveva fatto veramente), in stile americano: radere al suolo territori e vite.
Per me questo NON è un eroe.
Vieni a patti, dichiarati neutrale e non rompere le palle.
Non devi fare bella figura TU, devi pensare al paese che governi, porca puttana!
Non stiamo girando un caxxo di film!!!!!
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Anail, sono d’accordo con te
Forse l’ha fatto e nessuno l’ha ca4ato? , l’ha fatto anche un anno fa , se trovo l’articolo lo posto è molto interessante
E perché non è stato c…to?
Forse non si voleva una soluzione pacifica, forse si voleva questo…? per questo !
Spero tanto in una mediazione vera , ma ci credo poco.
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E’ la dichiarazione dei russi, dopo che avevano avvertito che avrebbero reagito con forza contro chiunque entrasse in guerra … evidentemente mandare armi e uomini è entrare in guerra, per cui i russi ora potrebbero sentirsi costretti ad intervenire, e magari non è stata una mossa molto prudente da parte europea, soprattutto se è vero, come sostiene l’occidente, che Putin è un matto.
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Idem… 🤦🏻♀️
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Rispondevo a Tracia 17:04
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Brava Anail!
Una volta tanto, ma quando ci vuole, ci vuole.
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“Vogliamo assicurarvi che non funzionerà. Le azioni dell’Unione Europea non rimarranno senza una risposta dura. La Russia continuerà a garantire la realizzazione di interessi nazionali vitali senza riguardo alle sanzioni e alle loro minacce. È ora che i paesi occidentali comprendano che il loro dominio incontrastato nell’economia globale è scomparso da tempo.”
Io lo spero!
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Nato 1949 : organizzazione internazionale per collaborazione nel settore della DIFESA ….Dopo il 1991 la Nato si è progressivamente trasformata da difesa ad espansione, ad est, aggressione economico finanziaria di internazionalizzazione dell’ economia capitalistica ed esportazione del modello neoliberista che ora si sta scontrando con un altro capitalismo, concorrente, ma assolutamente sovrapponibile…..pensare che le aggressioni siano esclusivamente militari è riduttivo, sono sempre precedute da ragioni/finalità economiche e di potere che poi esitano nell’ utilizzo dell’ unico strumento, storicamente usato, dal modello neoliberista : la guerra! Non so come si possa credere ad un mondo pacificato senza intervenire e rimuovere le ragioni/cause economiche, finanziarie e sociali, che, senza cambiare modello, necessariamente sfocieranno in conflitti armati, come inevitabile conseguenza,con l’ illusione di risolvere, poi, diplomaticamente, gli effetti, dopo anni di indifferenza, insipienza e complicità con gli elementi causali! Ed è insopportabile la sorpresa di chi avrebbe avuto il dovere di intervenire prima, se solo ne fosse stato capace o realmente interessato, a partire dai nani politici e di Stato pomposamente chiamati Unione europea, le cui responsabilità sono palesi, aggravate dal gettare benzina sul fuoco dell’ attuale guerra, invece che di impegnarsi per la pace, forse perché nel sistema capitalista neoliberista la parola può al massimo sventolare come valore sugli striscioni appesi ai balconi! “Dei fatti maturano nell’ ombra perché mani non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. E quando poi i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, e avvengono grandi sventure storiche, si crede che siano fatalità come i terremoti. ….Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare. .” Antonio Gramsci.
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Alessandra,
ancora una volta 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Esportare democrazia è un atto unilaterale, caratterizzato da modalità diverse di consegna del prodotto (non ordinato):
agli indifesi il pacco viene spedito in testa, dal cielo; i possibili reclamanti, invece, la merce se la trovano depositata davanti alla porta di casa, ma dentro al giardino di un vicino, con l’ingiunzione di pagare gli obblighi di giacenza pur non avendo effettuato alcun ordinativo.
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“I volgari videogiochi occidentali
Cosa siamo diventati! Videogiochi umani forse. Ma è davvero il caso di interrogarci su questo perché la cautela della Russia nel non coinvolgere la popolazione civile negli scontri con ciò che rimane dell’esercito ucraino, ovvero le formazioni di estrema destra che si fanno scudo della gente per resistere, viene interpretata come debolezza o come il segno che il regime ucraino sia più forte di quanto non si pensasse. Di certo la cosa suona stranissima agli occidentali i quali sono abituati a ben altri schemi, a vedere operazioni militari di successo in questo modo: si inizia bombardando senza ritegno, specie in aree dove il numero delle vittime non può essere facilmente conteggiato o si tratta di “negri della sabbia” come gli americani chiamano le popolazione medio orientali, poi si entra con blindati e carri armati sparando a tutto ciò che è rimasto in piedi. Dopo si distribuiscono caramelle ai bambini superstiti per essere ripresi dalle telecamere e far vedere ai sudditi occidentali quanto sono buoni gli esportatori di democrazia. Fatto questo ai abbatte qualche statua e viene dichiarata la vittoria.
Poi si rimane dieci o vent’anni rovinando completamente i Paesi invasi, nei quali peraltro si fanno vittime quotidiane con conteggi che poi complessivamente arrivano a milioni e infine si abbandona il territorio depredato dichiarando che anche questa è una vittoria. Ma attenzione si fa ben sapere che si ha il “diritto” di bombardarli a sangue freddo ogni volta che lo si ritenga necessario. A questo punto si ringraziano i veterani e se per caso esce fuori la verità, ossia che la guerra è stata scatenata con un pretesto inesistente, si fa un minuto di silenzio, poi tutti si sentono assolti per la brevissima pubblica indignazione, si è pronti a ricominciare tutto daccapo. Immersi in questa “logica ” di conflitto è quasi impossibile capire che i russi considerano gli ucraini come loro affini, si dimentica che molti combattenti delle repubbliche separatiste hanno parenti dall’altra parte o che la Russia non ha alcuna intenzione di distruggere cose che poi dovrà ricostruire. E’ poi del tutto incomprensibile alla nostra sensibilità così ottusa che lo scopo principale della Russia è denazificare non certo occupare l’Ucraina. E infine poiché assieme alla sensibilità, anche l’intelligenza si è dissolta non si riesce a comprendere che l’esercito ucraino è stato sconfitto all’80% già nelle prime 24 ore come forza combattente coerente. Ecco perché stanno facendo saltare in aria ponti, vengono distribuite armi e si rilasciano criminali che stanno già stanno seminando panico nelle città. Non certo perché stanno vincendo. Quanto bisogna essere stupidi per credere in questa propaganda che smercia una menzogna incredibile ad ogni ora?
Mi verrebbe in mente di dire che in questo momento siamo l’oggetto della più grande operazione PSYOP della storia se non stessimo subendone un’altra di tipo sanitario. Così crediamo che i carri armati russi fermi siano stati distrutti dagli ucraini non sapendo che invece questo è assolutamente normale per tenere il territorio, a parte poi i mezzi che hanno bisogno di manutenzione, nello stesso modo in cui abbiamo creduto che i non vaccinati potessero essere un pericolo per i vaccinati. E vogliamo parlare del “fantasma di Kiev” che avrebbe abbattuto da solo sei caccia russi, ma che alla fine si è dovuto riconoscere che non esiste e che le sue rappresentazioni sono ricavate da un videogioco? Oppure del breve video che mostra aerei russi che volano bassi sopra Kiev?. Il Times l’ha usato come fotogramma per l’articolo “Le sanzioni fermeranno un bombardamento russo?”, ma poi si è scoperto che si trattava di Mosca e che gli aerei stavano provando la formazione in vista della parata del giorno della vittoria 2020. O credete che Zelensky in divisa militare sia andato coraggiosamente a visitare le truppe? No di certo sono foto dell’aprile dell’anno scorso. O vi siete appassionati al bombardamento della centrale elettrica di Luhansk da parte di missili russi, altra foto che ha fatto il giro del web,: peccato che si trattasse delle immagini che riprendono l’esplosione di impianto chimico che esplode a Tianjin, in Cina, nel 2015 . E infine le immagini di forze di terra ucraine che abbattono aerei russi, le quali hanno aperto i notiziari di molte emittenti televisive, specie di di lingua spagnola erano tratte dal videogioco Arma 3.
E’ quasi una paralisi della mente che proprio non riesce a vedere dietro la valanga di balle che gli cascano addosso e nemmeno a distinguere la realtà da un gioco. Non si riesce a capire che dando retta a queste fantasiose narrazioni narrazioni invece di respingerle diamo ai nipotini di Hitler la possibilità di coinvolgere il mondo in una scontro nucleare? Ma forse siamo diventati pure noi personaggi di un videogioco.”.
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Ho cominciato a leggere con sincerò interesse, fino a che il Gatto, perennemente ossessionato dalla punturina è riuscito piazzare nel bel mezzo di un ragionamento sulla terribile guerra e la odiosa propaganda a senso unico a cui assistiamo ad ogni ora del giorno in tv, nientemeno che una delle sue stoccate contro i vaccini.
Ma va a ciapá i rat crocchettaro.
Se non altro riesci almeno a mettere un po’ di buon umore in questi giorni tremendi, va…
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Ma per te le virgolette che cosa stracazzo significano? Lo capisci che io non ho piazzato un bel cazzo, imbecill3?
Che poi tu non capisca che è tutto tremendamente collegato, non stupisce affatto: sei un imbambolato in buonissima compagnia.
Se non facessi schifo, con quell’arietta da finto filantropo dei miei coglioni, faresti tenerezza…
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O magnacrocchette a tradimento, se virgoletti scrivi anche chi è l’autore.
Altrimenti la barzelletta della connessione tra la guerra in Ucraina e i vaccini si può pensare siano cricchette della tua ciotola, rintronato….
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Ec crocchette
PS
Specchiati e fatti schifo un po’ tu.
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Qui l’unico rintronato sei tu, idi0t4! Le virgolette sono più che sufficienti per quelli a cui interesse COSA si dice e non CHI lo dice. Per quelli come te nemmeno l’indirizzo di casa e il PIN del bancomat dell’autore sarebbe sufficiente per svegliarli dal letargo: 3B3TE!
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e.c.: a cui interessA…
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Vai a farti friggere, Gatto. Piantala con vaccini. Sei fuori di testa.
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Travaglio “L’Ue, è vero, ha battuto un colpo sulle sanzioni alla Russia e le armi all’Ucraina. Ma troppo tardi, quando ormai parlavano le bombe.”
Se avesse sanzionato Putin ed avesse inviato armi prima, adesso scriveresti che l’Europa ha provocato il cattivo di Mosca.
Travaglio “2) La vittoria dell’Ucraina e la sconfitta di Putin, che perde il potere viene sostituito da un altro, forse meglio o forse peggio di lui (vedi i precedenti capolavori d’Occidente dopo Saddam, dopo Gheddafi e dopo i talebani col ritorno dei talebani più forti di prima).”
Se mai l’Ucraina vincesse “militarmente” in maniera netta e rapida, cioè non dopo un decennio di guerriglia, certo Putin sarebbe in enormi difficoltà e qualcuno proverebbe a defenestrarlo. Ma questo non c’entra proprio un bel nulla con i casi citati da te perché qui non parliamo di uno staterello governato da un despotello qualunque che si può rovesciare, basta volerlo ed averne interesse.
Travaglio “3 Il pareggio, cioè una tregua col ritiro … ecc. ecc + tutta la filippica sull’allargamento Nato.”
Forse ti sfugge un particolare, anzi due.
Il primo è cos’è la Russia: uno stato non democratico (anche quando fa il buono, come giustamente rilevi tu) che detiene il secondo (o primo?) arsenale nucleare del mondo, di fatto in mano se non ad un uomo solo, almeno ad una cerchia su cui l’uomo ha dimostrato di avere comunque ascendente e potere di “indirizzo” senza repliche. Per essere più espliciti: lì nessuno che tenga alla propria vita o libertà fisica, fiata.
Il secondo è che sono stati gli stati ex satelliti o facenti parte della vecchia Unione Sovietica che, assaggiata la minestra comunista sovietica, dopo che per anni quella gente aveva rischiato una pallottola nella schiena pur di uscire dal “paradiso”, appena è stato loro possibile si sono rivolti dove si sta indubbiamente meglio sotto ogni punto di vista. Tu cosa avresti fatto, Travaglio, gli avresti detto no?! Considerato che da un lato si soddisfaceva la legittima aspirazione di questi popoli a stare meglio e dall’altro si estendeva in maniera incruenta, anzi, spontanea, il modus vivendi occidentale con l’ovvia speranza che prima o poi contagiasse anche la Russia?
Travaglio “… e leggere i continui annunci Usa degli ultimi tre mesi: non “previsioni”, ma una precisa e studiata tecnica di disinformazione-provocazione per accelerare e propiziare un evento più auspicato che scontato …”
Visto che per giorni hai scritto che quelle di Biden erano chiacchiere, allarmismi ingiustificati, ecc. adesso che si è capito bene che non erano affatto allarmismi come tu sostenevi, cambi verso e dici che in realtà erano provocazioni verso la Russia per spingerla alla guerra per poi poterla combattere a modo USA. Quindi, prima non eri informato bene, giusto? Perché se lo fossi stato avresti logicamente dovuto scrivere “gli USA provocano l’orso per fargli scatenare la guerra e giovarsene”. Ma davvero pensi che Putin, per quanto criminale, sia così pivello da organizzare una guerra di questo tipo in un paio di mesi solo perché Biden gli pesta il callo tutti i giorni da due mesi?
Putin ha scatenato questa guerra (e le altre in zona) perché non è attrezzato né mentalmente né come stato per agire all’occidentale nell’ esercitare la sua influenza. Il suo agire è sovietico tanto quanto quello USA è americano. Il popolo non lo ha rieletto perché lo ama sopra ogni cosa, ma perché lui ha fatto in modo che fosse così. Non concepisce il “convincere” come da noi, che implica accettare pure che non tutti siano d’accordo e che il potere si può perdere in favore di altri. Concepisce solo l’ordinare e non può essere diverso perché è un despota e i despoti agiscono tutti allo stesso modo. La Russia resterà così finché una robusta schiera di giovani che hanno visto e apprezzato il mondo fuori, imperfetto, ma decisamente migliore, non riuscirà ad arrivare al potere al posto di gente come lui.
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Grande Mario!
Sottoscrivo parola per parola. Tiraglio, tranne quando parla di berlusca, dice solo travagliate e di politica non capiscee un’emerita cippa, oltre che ha imparato ha fare salti carpiati ed essere campione di benaltrismo! Ma quando la capirà che, il dittatore criminale, della Nato non gliene può fregar de meno. Ha paura che il pericoloso bacillo della democrazia travalichi i confini dell’impero. Povero Tiraglio!
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“a fare”
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I cogiioni viaggiano in coppia, vero Calabria?
”Se avesse sanzionato Putin ed avesse inviato armi prima, adesso scriveresti che l’Europa ha provocato il cattivo di Mosca.”
L’hanno GIA’ sanzionato (alla Russia, non a Putin, che a tutt’oggi non è sanzionato da nessuno).
Dimenticato presto, vero?
E a che è servito?
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Secondo te ciò che preme a Putin è impedire che i paesi limitrofi scelgano la libertà (parliamone della qualità di questa condizione vigente oggi, in Europa)?
Non gliene frega un caxxo!
Aderire alla unione Europea e alla NATO sono due cose diverse: al tavolo delle trattative Putin ha chiesto la neutralità della Ucraina, cioè la non adesione alla NATO che è un organismo militare.
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Intanto a differenza dello zio Sam che è uso spianare città scuole ospedali a suon di bombe uccidendo migliaia di civili senza dover rendere conto a nessuno, lo spietato dittatore Putin circonda le città e chiede che i militari nascosti negli appartamenti ospedali e scole si arrendano deponendo le armi e invita i cittadini ad evacuare
Pacificamente.
Proprio un cattivone questo Putin.
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Per chi non se lo ricordasse la nato e l’itagglia agli ordini di d’alema e mottarella hanno contribuito a distruggere belgrado, distruggendone rete elettrica ponti scuole ospedali rete idrica ferrovie e tutto ciò che c’era da distruggere senza dimenticare i quartieri civili, e le anime belle hanno pure il coraggio di indignarsi perché i russi non vogliono reggimenti di nazzisti come i battaglioni dei banderastan e i battaglioni d’azov ai loro confini.
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A proposito di fumetti:
“I volgari videogiochi occidentali
Cosa siamo diventati! Videogiochi umani forse. Ma è davvero il caso di interrogarci su questo perché la cautela della Russia nel non coinvolgere la popolazione civile negli scontri con ciò che rimane dell’esercito ucraino, ovvero le formazioni di estrema destra che si fanno scudo della gente per resistere, viene interpretata come debolezza o come il segno che il regime ucraino sia più forte di quanto non si pensasse. Di certo la cosa suona stranissima agli occidentali i quali sono abituati a ben altri schemi, a vedere operazioni militari di successo in questo modo: si inizia bombardando senza ritegno, specie in aree dove il numero delle vittime non può essere facilmente conteggiato o si tratta di “negri della sabbia” come gli americani chiamano le popolazione medio orientali, poi si entra con blindati e carri armati sparando a tutto ciò che è rimasto in piedi. Dopo si distribuiscono caramelle ai bambini superstiti per essere ripresi dalle telecamere e far vedere ai sudditi occidentali quanto sono buoni gli esportatori di democrazia. Fatto questo ai abbatte qualche statua e viene dichiarata la vittoria.
Poi si rimane dieci o vent’anni rovinando completamente i Paesi invasi, nei quali peraltro si fanno vittime quotidiane con conteggi che poi complessivamente arrivano a milioni e infine si abbandona il territorio depredato dichiarando che anche questa è una vittoria. Ma attenzione si fa ben sapere che si ha il “diritto” di bombardarli a sangue freddo ogni volta che lo si ritenga necessario. A questo punto si ringraziano i veterani e se per caso esce fuori la verità, ossia che la guerra è stata scatenata con un pretesto inesistente, si fa un minuto di silenzio, poi tutti si sentono assolti per la brevissima pubblica indignazione, si è pronti a ricominciare tutto daccapo. Immersi in questa “logica ” di conflitto è quasi impossibile capire che i russi considerano gli ucraini come loro affini, si dimentica che molti combattenti delle repubbliche separatiste hanno parenti dall’altra parte o che la Russia non ha alcuna intenzione di distruggere cose che poi dovrà ricostruire. E’ poi del tutto incomprensibile alla nostra sensibilità così ottusa che lo scopo principale della Russia è denazificare non certo occupare l’Ucraina. E infine poiché assieme alla sensibilità, anche l’intelligenza si è dissolta non si riesce a comprendere che l’esercito ucraino è stato sconfitto all’80% già nelle prime 24 ore come forza combattente coerente. Ecco perché stanno facendo saltare in aria ponti, vengono distribuite armi e si rilasciano criminali che stanno già stanno seminando panico nelle città. Non certo perché stanno vincendo. Quanto bisogna essere stupidi per credere in questa propaganda che smercia una menzogna incredibile ad ogni ora?
Mi verrebbe in mente di dire che in questo momento siamo l’oggetto della più grande operazione PSYOP della storia se non stessimo subendone un’altra di tipo sanitario. Così crediamo che i carri armati russi fermi siano stati distrutti dagli ucraini non sapendo che invece questo è assolutamente normale per tenere il territorio, a parte poi i mezzi che hanno bisogno di manutenzione, nello stesso modo in cui abbiamo creduto che i non vaccinati potessero essere un pericolo per i vaccinati. E vogliamo parlare del “fantasma di Kiev” che avrebbe abbattuto da solo sei caccia russi, ma che alla fine si è dovuto riconoscere che non esiste e che le sue rappresentazioni sono ricavate da un videogioco? Oppure del breve video che mostra aerei russi che volano bassi sopra Kiev?. Il Times l’ha usato come fotogramma per l’articolo “Le sanzioni fermeranno un bombardamento russo?”, ma poi si è scoperto che si trattava di Mosca e che gli aerei stavano provando la formazione in vista della parata del giorno della vittoria 2020. O credete che Zelensky in divisa militare sia andato coraggiosamente a visitare le truppe? No di certo sono foto dell’aprile dell’anno scorso. O vi siete appassionati al bombardamento della centrale elettrica di Luhansk da parte di missili russi, altra foto che ha fatto il giro del web,: peccato che si trattasse delle immagini che riprendono l’esplosione di impianto chimico che esplode a Tianjin, in Cina, nel 2015 . E infine le immagini di forze di terra ucraine che abbattono aerei russi, le quali hanno aperto i notiziari di molte emittenti televisive, specie di di lingua spagnola erano tratte dal videogioco Arma 3.
E’ quasi una paralisi della mente che proprio non riesce a vedere dietro la valanga di balle che gli cascano addosso e nemmeno a distinguere la realtà da un gioco. Non si riesce a capire che dando retta a queste fantasiose narrazioni narrazioni invece di respingerle diamo ai nipotini di Hitler la possibilità di coinvolgere il mondo in una scontro nucleare? Ma forse siamo diventati pure noi personaggi di un videogioco.”.
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Ed il mondo fuori, imperfetto, ma decisamente migliore sarebbe quello Usa? Oppure quello italiano dove al posto degli oligarchi, abbiamo oligarchi mafiosi delinquenti abituali come pdc? Per favore! Sono costretta fra due modelli merdosi, lo ammetto, sono schiava senza possibilità di sottrarmi in alcun modo, ma che questo mi venga pure sponsorizzato come libertà e democrazia, anche no! Dovessi scegliere il bersaglio , Putin e Biden sarebbero sovrapponibili, il problema è uscire mentalmente dalla propaganda che li descrive come diversi e contrapposti sulla pelle dei popoli che ne subiscono le aggressioni! Almeno la capacità di discernimento dovrebbe essere lasciata anche agli schiavi, che non cambiano la loro condizione nello schierarsi a difesa del padrone…..ognuno ha il suo……il decisamente migliore non esiste, al massimo esiste il decisamente peggiore e l’ Italia è certamente sul podio, ne abbiamo sfornati storicamente una quantità da capacità riproduttiva da conigli!
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L’ Ucraina chiude lo spazio aereo anche alla Svizzera .
Manco la Croce Rossa vogliono ?
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” biden ha ripetuto di nuovo il mantra “niente stivali per terra” sulla scia delle operazioni militari russe. E per l’Europa, l’imposizione di un regime di sanzioni alla Russia non sarebbe potuta arrivare in un momento peggiore. L’Europa sta affrontando una recessione e una crisi energetica preesistente (che sarà enormemente aggravata dall’offerta di Nordstream 2 da parte della Germania agli dei affamati della vendetta). E l’aumento dell’inflazione (peggiorata con il petrolio a $ 100) sta facendo tremare i nervi dei tassi di interesse e delle obbligazioni sovrane. Ora la pressione sarà sull’Europa per trovare ulteriori sanzioni.”
Specchio specchio delle mie brame, chi è messa peggio l’itagglia o la Grecia? Per adesso la Grecia ma nel giro di qualche mese la surclasseremo.
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“Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.”
(Henry Kissinger, premio Nobel per la pace, a proposito dell’elezione di Salvador Allende in Cile)
Questa perla esprime in maniera compiuta la politica estera americana.
Se esiste un moto, un segnale, che possa indurre a credere che ciò non corrisponde al vero, vorrei mi venisse indicata la esistenza e la sua ubicazione.
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Noi si che siamo democratici !
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/01/ucraina-ue-da-oggi-russia-today-e-sputnik-al-bando_e7447882-0d05-466d-9778-591ca2613d53.html
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Su YouTube, un canale sovvenzionato dalla UE sta postando video di 7 anni fa ripuliti e pronti per i boccaloni. Per fortuna gli utenti se ne sono accorti, anche perché c’è la data originale.
E i tordi vanno fieri della libertà occidentale
The West is the best.
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PS. Allende venne eliminato e al suo posto fu piazzato augusto pinochet, un sincero democratico
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Sempre girella di a destra e a sinistra.
“Sapete cos’altro fanno gli ucronazisti? Distribuiscono grandi quantità di armi a chiunque le voglia. Domanda: è risaputo che questa “tattica” è qualcosa che si fa quando si vince? Esattamente… a kiev sono stati distribuiti ai civili oltre 10 000 Ak 47 e relative munizioni, molti poliziotti sono stati uccisi ed è in corso una guerra tra bande che ha già causato decine e decine di morti.”
“E, infine, Ze ha detto chiunque sia in carcere e abbia voglia di armarsi sarà liberato e armato. Come risultato, bande di saccheggiatori si stanno sparando fra loro a Kiev e in altre città. Domanda: è risaputo che questa “tattica” è qualcosa che si fa quando si vince? Esattamente…”
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https://www.youtube.com/watch?v=snDZRPzbvDk&feature=emb_imp_woyt
telefonata al tg2 dopo che ha mandato immagini di un videogames spacciandole per vere
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giansenio a forza di propaganda e memoria da pesci rossi, è quasi un secolo che gli Usa perseguono sempre la stessa modalità e gli stessi strumenti ” democratici” di politica estera! !! Le anime belle sono lente nell’ apprendimento e colpite da amnesia storica! Comunque una mia amica, donna curiosa e di intelletto oltre che di memoria, è tornata a chiedersi la finalità del Tav, collegamento ad alta velocità che sventrando montagne, distruggendo ambiente con danni alle popolazioni locali, aveva lo scopo, sponsorizzato dalla propaganda, di unire Lisbona a Kiev……c’è da pensare, di fronte alla terribile situazione in corso, che i miliardi spesi non fossero per trasportare prosciutti e formaggi, ma qualcosa di più grosso che valesse la pena di tale spesa per scopi futuri. ….gli Usa attraverso i servizievoli capi di Stato e politici europei, sono abituati a mettersi sempre avanti con i lavori, le fondamenta logistiche su cui , poi, costruire la propria politica estera…..
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😳
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A livello mediatico stiamo vivendo una epoca che definire oscurantista è troppo poco; inoltre, come giustamente affermi tu, siamo un popolo totalmente privo di memoria, perciò mi rendo conto che, quando espongo le mie idee, vengo incasellato dove è facile o comodo. Il poco che conosco riguardo la storia mi impone di denunciare con forza che le anime belle in geopolitica non esistono e chi si erge a paladino dei diritti e delle libertà è un gaglioffo come tanti altri. Ora siamo qui, in balìa di questa gente incapace di leggere la realtà, con una guerra alle porte, morti, distruzione e convogli di profughi. E una claque asservita che rivendica la propria superiorità morale. Ipocriti del c.,
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