
(ilfattoquotidiano.it) – Dalla Calabria, alla Campania, alla Puglia, ma anche nel porto di Ravenna: si sono moltiplicate ieri sulle strade d’Italia le proteste dei tir contro il caro-carburante, che rischia di penalizzare fortemente il settore dell’autotrasporto e della grande distribuzione. Decine di autotrasportatori calabresi hanno organizzato sit-in nei pressi degli svincoli dell’A2 di Gioia Tauro e di Rosarno. Una iniziativa pacifica, ma che secondo i partecipanti potrebbe alzarsi di livello fino al blocco della fornitura di beni e servizi in tutto il Paese. Proteste in Campania, sul tracciato casertano dell’A1, e nel tratto che dal casello conduce alla Salerno-Reggio e fino alla barriera di Napoli Nord a Caserta. Si tratta di “blocchi mobili”, imposti e poi rimossi, ma che hanno comunque causato rallentamenti e disagi per il traffico tra Capua e Caianello, il cui casello è stato anche bloccato. Blocchi anche sull’A30 Caserta-Salerno, alla barriera di Mercato San Severino (Salerno). Stessa scena in Puglia, sulla statale 613 Lecce-Brindisi. Sei tir hanno percorso a passo lento un tratto di 10 km creando rallentamenti al traffico, senza però grossi disagi alla circolazione. Sempre in Puglia, nel Tarantino, diversi autotrasportatori hanno montato un presidio sulle statali 106 e 100, ricevendo la solidarietà di alcuni sindaci locali. Nel Barese, i camionisti sono al secondo giorno di protesta sulla statale 96 e nella zona industriale di Altamura. La protesta, è stato annunciato, porterà i tir-lumaca venerdì alle porte di Bari. Un camionista che stava protestando nel Foggiano, è stato ferito al fianco da un automobilista con un’arma da taglio, in modo non grave. Le iniziative però non si sono limitate al Sud: anche il Porto San Vitale di Ravenna è stato bloccato dai camionisti. Le prime conseguenze delle proteste già ci sono. “La produzione sarà sospesa da domani (oggi, nda) perché La Molisana affianca lo sciopero degli autotrasportatori”, fa sapere l’azienda produttrice di pasta.
Gli ultimi scampoli di ‘libertà’ rimasti passano dal comportamento che terrete da ora in avanti:NON MOLLATE,nè fatevi ‘abbindolare’.con promesse che saranno impossibili da mantenute,visto quel che sta x accadere in Ucraina.
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