
(Francesco Bechis – formiche.net) – “Ha una strana idea di diplomazia”. A Mosca si sono arrabbiati con Luigi Di Maio. Il ministero degli Esteri russo ha diramato una nota al vetriolo contro il titolare della Farnesina. L’accusa? Aver condannato senza se e senza ma l’invasione del Donbas disposta da Vladimir Putin e promesso nuove sanzioni se l’escalation dovesse proseguire.
A far andare su tutte le furie la diplomazia russa e la sua macchina comunicativa l’annuncio di Di Maio, durante il question-time sulla crisi ucraina al Senato, della sospensione dei vertici diplomatici con Mosca fin quando non ci saranno passi concreti per frenare l’invasione militare. Una decisione adottata anche da Stati Uniti e Francia.
“La diplomazia è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare tensioni e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala”, sibila il ministero guidato da Sergei Lavrov. “No alle provocazioni, l’Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra”, rispondono in serata dalla Farnesina.
Dopo una riunione con il ministro, il premier Mario Draghi ha deciso di annullare la sua imminente visita a Mosca da Putin. Un incontro, aveva spiegato in conferenza stampa giorni fa, chiesto proprio dal Cremlino e ora ritenuto non opportuno alla luce delle manovre militari russe in Ucraina.
Anche se a Mosca “si lavora ancora” per salvare il faccia a faccia, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov all’Agi. “I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale”, si legge ancora nella nota russa citata dalle agenzie governative Interfax e Tass.
Non si ricorda a memoria un attacco così diretto del ministero degli Esteri russo contro un ministro italiano. Complice la posizione netta che Di Maio ha preso sulla crisi ucraina fin dall’inizio delle tensioni, con una dura condanna diramata lunedì sera, quando Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e dato il via libera all’invio delle truppe russe.
Non è chiaro se il passaggio sulle “cene di gala” e i “piatti esotici” riguardi una tappa delle recenti trasferte diplomatiche di Di Maio a Kiev e a Mosca con l’obiettivo di offrire una mediazione italiana nella crisi. Difficile che al Cremlino abbiano gradito il question-time del ministro in aula questa mattina, in cui ha ribadito la disponibilità del governo italiano a lavorare con Ue e Stati Uniti a ulteriori “sanzioni ferme ed efficaci” se necessario.
Certo, la macchina comunicativa della diplomazia russa non è nuova a sortite del genere, diventate sempre più frequenti da quando le redini sono passate in mano alla battagliera portavoce Maria Zakharova, proprio oggi finita nel mirino delle nuove sanzioni Ue insieme all’inner-circle di Putin. Suo un recente attacco contro il direttore di Repubblica Maurizio Molinari in cui ha definito un editoriale del giornalista “un’assurdità” invitandolo a utilizzare le copie del suo giornale per “riscaldarsi casa”.
“Aver condannato senza se e senza ma l’invasione del Donbas disposta da Vladimir Putin”
ma è un precog, o cosa?
i russi non hanno fatto nessuna invasione, al momento
e dopo, dico, s’infrapporranno tra i militi/militanti ucraini e quelli delle autoproclamate repubbliche
per fermare le gite turistiche di donne, bambini ed anziani, dove ci sono simpatiche
promozioni di pentole e materassi, verso la Russia
dopo non aver capito nulla di virus e malattie si dedica all’arte militar/diplomatica
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Senti, visto che a quanto pare quello che capisce tutto sei tu, non è che avresti anche la cortesia di spiegarlo a chi non ci arriva?
Qua l’invasione che secondo te non c’è mai stata, comincia da questo (se ritieni la fonte poco attendibile, proponine una tu):
https://video.corriere.it/esteri/ecco-mezzi-carri-armati-russi-che-entrano-donetsk/bdf1c654-93db-11ec-b277-6e3576ab2932
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J. Dio, qualsiasi sia l’argomento non perdi occasione di ridicolizzarti, vero?
Guai a chi tocca il tuo gigetto il bibitaro.
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Vedi, caro il mio personal-stalker, il fatto è che a me di “gigetto il bibitaro” frega ancora meno che di te (quindi circa meno infinito), la sola cosa che mi sta a cuore è la verità, pertanto: o hai qualcosa da dire riguardo alla reale o presunta invasione russa, altrimenti quello ridicolo sei tu.
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Egregio J.D. l’ “invasione” russa equivale alla storiella di quel tizio che rapisce la moglie. Più giù c’è l’intervento di Gasparri: se mai io avessi avuto un ultimo dubbio, l’ha cancellato. I ” nostri” ( Macron e Draghi in testa) vogliono obbligarci al nucleare e chissenefrega di Fukushima e Chernobyl e del referendum del 2011. Quanto alle sanzioni, i Russi non mangeranno mozzarelle e arance, poco danno per loro, GROSSISSIMO per il nostro export, non compreranno più ville in Riviera ligure. Sicuramente, poi, latticini, agrumi ed edilizia costituiscono pericolose armi che si possono ritorcere contro la Nato.
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Paolo hai perfettamente ragione, ma il problema riguarda il diritto internazionale; per chi non riconosce l’autonomia del Donbass (quindi tutti, a parte la Russia) quello era e resta suolo ucraino, pertanto chi ne attraversa il confine con colonne militari, senza il permesso del governo di Kiev, tecnicamente la sta invadendo (come fece a suo tempo Saddam col Kuwait).
Per questo e per altri motivi (che ho già esposto sotto all’articolo di Travaglio, per cui perdonami se non mi ripeto) ritengo che il riconoscimento di tale autonomia anche da parte statunitense (e, a cascata, da parte di tutti gli altri Paesi ed infine anche dell’Onu, ovviamente Ucraina esclusa) sarebbe stata una mossa decisamente più furba di rispetto a questa inutile esibizione di forza, che probabilmente rimarrà fine a sè stessa e servirà solo a romperci ancora di più i coglioni tra di noi, oltreché a far salire ulteriormente le bollette.
Riguardo alle vere cause, sappiamo tutti benissimo che questa crisi nasce da lontano e ha molti padri, tutti ignobili.
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8h fa
20:01
Bild: “Forze speciali russe senza insegne verso l’Ucraina”
Il quotidiano tedesco Bild riferisce di aver scoperto nel sud della Russia circa 300 mezzi militari russi delle forze speciali Spetznaz che procedono verso la zona di confine di Marinowka. Il tabloid definisce i blindati come “l’esercito segreto” dell’invasione di Vladimir Putin all’Ucraina, sottolineando che sia i mezzi sia i soldati non hanno segni distintivi. Anche testimoni citati dall’agenzia Reuters sul proprio sito riferiscono che due convogli militari di mezzi senza insegne, che annoverano anche 9 carri armati, un blindato d’assalto, autocisterne e camion avanzano su due differenti direttive dal confine russo verso Donetsk. I mezzi senza insegne – russi – sono gli stessi che presero il controllo della Crimea nel 2014.”
Per il momento avanzano verso Donetsk, con 9 carri armati , un blindato d’assalto autocisterne e camion
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DIRETTA Ucraina, “iniziata invasione russa”. Da Kiev udite esplosioni, “truppe a Mariupol”
LIVE
MONDO
24 feb 2022 – 05:30
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@ Tracia: secondo la balzana interpretazione di Marco_Bo qua sopra, hai appena dimostrato che Luigi Di Maio è nientedimeno che uno dei tre Precog (dunque deve avere anche un gemello), complimenti vivissimi.
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a, be, se ti informi usando il corriere dei “prenditori” e dei “magnager” allora stiamo messi proprio bene…!
sai anche quanti milioni di finanziamenti ha preso nel 2021 dal governo del draghistan?
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@ Tonino B:
E’ arrivato il fulmine di guerra. Ho semplicemente cercato “invasione russa” e ho preso un link a caso. Ritieni che non sia abbastanza affidabile e/o veritiero? I fatti odierni sembrano dargli ben più che ragione, comunque l’ho pure scritto di proporre una fonte alternativa, in caso si ritenessero insoddisfatti i requisiti di attendibilità, solo che per accorgersene bisognerebbe almeno essere in grado di leggere e comprendere un testo di due righe (esistono scimpanzè in grado di farlo).
Quindi: o hai una fonte alternativa da proporre, che sia in grado di smentire quanto da me affermato, oppure smamma, che delle tue polemiche su chi finanzia chi non me ne può fregar di meno.
P.S.: io non lo so esattamente quanti milioni di finanziamenti abbia preso, ma ritengo che se volessi saperlo ci metterei ben poco a scoprirlo, ma mi sorge un dubbio: tu che lo chiedi con tanta spocchia, lo sai esattamente quanti ne ha presi? Così vediamo se sei almeno in grado di rispondere alle tue stesse domande, cosa di cui dubito fortemente, dato il carattere sconclusionato dei tuoi interventi.
P.P.S.: levami una curiosità, ma lo zimbello del blog lo fai a cottimo oppure a tempo (perso)?
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Tu invece @Marco_Bo sembra ti sia svegliato solo oggi, vestito da esperto stratega militare. Intanto ti ricordo che in Ucraina c’è una guerra vera e propria da OTTO ANNI.
Fai tu.
https://europa.today.it/attualita/ucraina-guerra-dimenticata.html
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“La Russia non sta invadendo l’Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra…” (Alessandro Di Battista)
Perfetto. Abbiamo il prossimo Ministro degli Esteri.
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Dimenticavo Travaglio, che ormai, da qualche tempo, fa coppia fissa con Dibba:
“L’altra sera, mentre tg e talk rilanciavano l’ennesima fake news americana dell’invasione russa dell’Ucraina (ancora rinviata causa bel tempo)…”.
Evidentemente deve aver cominciato a nevicare.
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“Suo un recente attacco contro il direttore di Repubblica Maurizio Molinari in cui ha definito un editoriale del giornalista “un’assurdità” invitandolo a utilizzare le copie del suo giornale per “riscaldarsi casa”.Grande Maria Zalharova! Come non dargli ragione? E, secondo me, è stata anche troopo buona perchè io avrei suggerito di usare le copie del giornale per pulircisi il c……
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Bravo Di Maio mostra i muscoli, tu e Draghi siete i nostri super eroi, come Batman e Robin, come Gianni e Pinotto, forse sarebbe più giusto come scemo più scemo. I super poteri di Draghi spaventano i russi che evitano di incontrarlo. Lo sguardo paralizzare è l’arma più temuta dai russi, per non parlare del deretano che attrae le lingue dei giornalisti. Forza Draghi il mondo ha bisogno di te!!
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“E’ un momento molto drammatico – ha detto all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, commentando le tensioni tra Russia e Ucraina -. L’Italia è coinvolta da un punto di vista energetico, perché se chiudono i rubinetti stasera ci faremo da mangiare col fuoco e non con il gas.
Siamo coinvolti anche da un punto di vista operativo – sottolinea il generale – perché i Global Hawk che volano sull’Ucraina partono da Sigonella, l’Italia è una base militare americana in larga parte. Il rischio c’è, è presente e reale. Speriamo nell’incontro fra Draghi e Putin, a questo punto i giochi sono già fatti e non credo avranno molto spazio di manovra ma se c’è la possibilità di far sentire anche la nostra voce, sicuramente è una cosa importante».
«In Ucraina – ha aggiunto Bertolini – siamo arrivati a un punto molto delicato, il fatto che Putin abbia riconosciuto le due repubbliche del Donbass sicuramente cambia la situazione. Peraltro ci sono precedenti storici illustri sul campo avverso, è la stessa cosa che è avvenuta in Kosovo da parte nostra e nonostante le rimostranze russe all’epoca abbiamo riconosciuto l’autonomia del Kosovo dalla Serbia, la Russia si è opposta.
La situazione molto delicata, credo che la Russia cerchi adesso di metterci di fronte al fatto compiuto, un po’ come successo con la Crimea che si è ripresa la Russia e noi non abbiamo reagito, basandosi anche su un plebiscito nella regione».
«Credo che la Russia sia stata vittima, come noi, della voglia di stravincere americana, gli Stati Uniti non si sono limitati a vincere la Guerra Fredda ma l’hanno anche voluta umiliare prendendole tutto quello che in un certo senso rientrava nella sua area di influenza. Ha sopportato con i Paesi Baltici, la Polonia, la Romania e la Bulgaria: di fronte all’Ucraina che gli avrebbe tolto ogni possibilità di accedere al Mar Nero, ha reagito.
Questa è la situazione che ci troviamo ad affrontare – continua – c’è stata un pò di arroganza nello spingerli in un angolo, adesso hanno reagito. Ora speriamo che ci si limiti alle due repubblichette del Donbass e non ci sia altro, ma c’è anche un problema di tenuta del regime in Ucraina, dove si è creata una situazione con un primo ministro abbastanza improbabile, uno che viene dal mondo dello spettacolo».
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Tieni, leggiri questo:
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Tutto piuttosto prevedibile. Ah già, dimenticavo, è stato il pangolino.
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”But the most recent batch of documents, which the NIH sent The Intercept on Tuesday, underscores an ongoing lack of transparency at the agency. Even as members of Congress and scientists call for additional information that could shed light on the origins of the pandemic, 292 of 314 pages — more than 90 percent of the current release — were completely redacted. Besides a big gray rectangle that obscures any meaningful text, the pages show only a date, page number, and the NIAID logo. The remaining pages also contain significant redactions.
Even when the redactions are technically justifiable under the Freedom of Information Act, public agencies typically have the discretion to release documents anyway. In this inquiry, which could help us understand the how this pandemic began — and how we might avoid future outbreaks — the presumption should be to give the public as much as information as possible, not the least.”’
Immagino già OPEN, BUTAC e BUFALE.NET che stanno lavorando per ‘debunkare’ questa mancanza di informazioni.
In fondo, il 10% dei documenti rilasciati sono leggibili, no? Di che lamentarsi, dunque?
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Vi do le ultime notizie del giornale tedesco “Der Spiegel”
Lo scoop di Der Spiegel sull’impegno Nato di non espandersi a Est si basa su un verbale desecretato, che dà ragione a Putin
Con editoriali e articoli scritti in base ai fatti e non con la propaganda, il direttore Pierluigi Magnaschi e firme autorevoli come Roberto Giardina e Pino Nicotri hanno ricordato, unici in Italia, che dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro». Una promessa smentita dai fatti, visto che da allora ben 14 paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica. Da qui le contromosse di Putin: la guerra in Georgia, l’occupazione della Crimea, l’appoggio ai separatisti del Donbass, lo schieramento di oltre centomila soldati al confine con l’Ucraina, infine la dura linea diplomatica con cui ha ribattuto alle minacce di sanzioni da parte di Usa ed Ue: «Mosca è stata imbrogliata e palesemente ingannata».Tra i documenti citati, spicca per importanza quello scovato nei British National Archives di Londra dal politolo americano Joshua Shifrinson, che ha collaborato all’inchiesta del settimanale tedesco e se ne dichiara «onorato» in un tweet. Si tratta di un verbale desecretato nel 2017, in cui si dà conto in modo dettagliato dei colloqui avvenuti tra il 1990 e il 1991 tra i direttori politici dei ministeri degli Esteri di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania sull’unificazione delle due Germanie, dopo il crollo di quella dell’Est. Il colloquio decisivo, riporta Der Spiegel, si è svolto il 6 marzo 1991 ed era centrato sui temi della sicurezza nell’Europa centrale e orientale, oltre che sui rapporti con la Russia, guidata allora da Michail Gorbaciov. Di fronte alla richiesta di alcuni paesi dell’Est Europa di entrare nella Nato, Polonia in testa, i rappresentanti dei quattro paesi occidentali (Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania Ovest), impegnati con Russia e Germania Est nei colloqui del gruppo «4+2», concordarono nel definire «inaccettabili» tali richieste. Il diplomatico tedesco occidentale Juergen Hrobog, stando alla minuta della riunione, disse: «Abbiamo chiarito durante il negoziato 2+4 che non intendiamo fare avanzare l’Alleanza atlantica oltre l’Oder.
Ucraina, documenti storici confermano la versione russa sulla Nato
La rivista tedesca Der”Spiegel pubblica il contenuto di un atto dei Paesi occidentali che “prometteva di non estendere lʼalleanza”. Secondo una ricostruzione storica basata su verbali desecretati nel 2017, Gorbaciov avrebbe ricevuto assicurazioni sul fatto che la Nato non si sarebbe espansa oltre i confini della Germania orientale.”
Tratto dal blog di Maurizio Blondet.
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E’ stato citato, il fatto in se’, gia’ su questi pixel.
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Grande la Zakharova ha dato una gran De lezione di dignita’ a quella merda di leccaculo di Molinari! Poi che miseria, dove siamo ridotti vedere un ministro degli esteri girare le cancellerie europee alla ricerca delle pastarelle!
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Veronica,
non sprecare la tua intelligenza con gli stupidi. è inutile. come avrai letto tanta, troppa ggggente, purtroppo, si informa usando i giornaloni strapagati dal regime e pare essere pure contenta del fieno che viene loro somministrato!!
saluti
p.s.: scusa lo sfogo ma vedere un bibitaro (con tutto il rispetto per la categoria), schieratosi coi nazisti, in gessato e cravatta già “portavoce” del popolo sovrano, che discetta e pasteggia di politica estera fa venire il latte alle… ginocchia!!!
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Stu dio ‘e strunz ha guardat l’archivio storico dell’Istituto Luce:
l’occupazione italiana dell’Albania
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La Tunisia da lezioni a gigggino,
il cugino povero de Il Bomba
https://www.ilpost.it/2022/02/21/rifiuti-esportati-tunisia-salerno/
Chi si corca cu li criature la matina si trova pisciato!
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L’OSTATISTAMUNNEZZ!
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Che figura di merda
Povero Gigino o bibitaro, il suo potenziale QI arriva fino allo slinguamento delle suola del potente di turno, almeno si fosse tenuto alla linea generale dei servi,
arridateci Alfano.
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Qualcosa mi dice che, se Giggino si fosse comportato come auspichi, ora saresti qua ad accusarlo di servilismo e mancanza di spina dorsale. Sbaglio?
Non è il caso di rosicare solo perché, per una volta, l’ineffabile bibitaro ne ha combinata una giusta.
Riguardo ad Alfano, parla per te.
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Ahahahah combinata una giusta,
Il bibitaro dovrebbe andarsi a nascondere, un sorcio, solo un povero sorcio,
Ed è grazie ai sorci come il bibitaro se oggi ci troviamo in piena guerra con la Russia,
Non sono stati i russi ad armare aizzare addestrare i battaglioni nazisti che hanno messo a ferro e fuoco l’ucraina, uccidendo e torturando una parte consistente della popolazione,
Troppo tardi la Russia a deciso che era il momento di porre fine a questo obbrobrio.
E Gigino o bibitaro si è schierato a difesa dei nazisti, un povero omuncolo che merita solo disprezzo.
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Alfano in confronto del bibitaro è un gigante e la dice lunga sul gigante.
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Io invece dico che se avesse fatto il contrario, ovvero schierarsi contro la politica del suo stesso Paese, tu gli avresti urlato “traditore” con le vene sul collo talmente gonfie da rischiare un ictus, mentre chiunque altro l’avrebbe semplicemente preso per matto.
Ormai l’hanno capito anche gli spazi tra i tasti della tastiera: per te, qualunque cosa Giggino faccia o non faccia, sbaglia sempre, e se facesse l’opposto, sbaglierebbe comunque. Sei peggio di un disco rotto.
La tua considerazione su Alfano (agli Esteri praticamente non pervenuto) la dirà anche lunga sul gigante, ma la dice ancor più lunga su di te, che sei talmente accecato da arrivare a preferire l’autore dell’omonimo lodo salvasilvio (già Lodo Schifani, poi cassato).
Guarda che io capisco le ossessioni, ma cerca ogni tanto di pensare anche ad altro: lo dico per te.
Mi pare di avertelo già detto, ma lo ripeto perché è un consiglio ancora valido, sebbene non richiesto: non è con Di Maio che devi prendertela, ma con te stesso. Perdonati, ce la puoi fare.
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Leggendo qua e là
* L’Unione Europea ha imposto nuove sanzioni contro la Russia. Questa volta per il riconoscimento di DNR e LNR.
Rientrano nelle sanzioni:
1. 351 deputati della Duma di Stato che hanno votato per l’appello di Zyuganov a riconoscere la LPR e la DPR, che ha portato a un appello a Putin. Z-Zyuganov. Anche l’eroe del film “World Champion” (abbastanza guardabile), l’ex campione del mondo Anatoly Karpov è stato sanzionato. Allo stesso tempo, 99 deputati della Duma di Stato non sono rientrati nelle sanzioni.
2. 27 persone fisiche e giuridiche “coinvolte nell’indebolimento e nella minaccia dell’Ucraina”.
3. Shoigu, Vaino, Surovikin, Prigozhin, Zakharova, Simonyan e Solovyov sarebbero tra le 27 persone nominate (si dice che i canali di Solovyov e Simonyan saranno bloccati sulle risorse occidentali). Vale la pena considerare
4. Sono state introdotte sanzioni anche contro il debito pubblico della Federazione Russa.
L’UE promette di imporre più sanzioni se gli eventi in Ucraina continueranno a intensificarsi.
L’UE invita inoltre la Russia a riconsiderare il riconoscimento di DPR e LPR e ad annullarlo. Un’altra figura che pensa che la pasta possa essere respinta nel tubo. È già tardi.
Dopo l’annuncio dell’irrogazione delle sanzioni, il rublo ha ripreso a scendere (già 81) e il prezzo del gas ha ripreso a salire in Europa. In Ucraina crolla la grivna (già 31).
Turchak, arrivato a Donetsk, ha affermato oggi che una soluzione pacifica alla questione ucraina è improbabile. Pushilin ha affermato floridamente che i confini della DPR sarebbero stati liberati, ma prima l’Ucraina ha avuto la possibilità di risolvere pacificamente la questione (che, ovviamente, è vuota). “Nord Stream – 2” è stato sostituito da “Nord Wind – 2”.*
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Un altra chicca per gigino e i suoi sostenitori,
Oggi il gas ha superato la soglia dei 1000$ x 1000 M3
Speriamo che il cattivo Putin non decida di chiudere i rubinetti, altrimenti non basteranno i fasci di giornali come Repubblica x scaldare il culo ai vari gigini.
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non si ricorda un attacco del genere perché l’Italia, che pure contava come il due di picche quando la briscola è a bastoni, non ha più un ministro degli esteri da quando gente come Alfano e Di Maio ha occupato quello scranno. Nel suo patetico dilettantismo, il Talleyrand di Pomigliano dimostra di essere null’altro che un messo lì, dai nervi piuttosto fragili (ma chi non li avrebbe, a quell’età, non avendo alcuna preparazione né avendone acquisita alcuna negli oltre due anni di rodaggio). Oggi Di Maio viene esaltato dalla stampa confindustriale perché è diventato parte del mobilio dell’establishment, ma è rimasto un politico mediocre e improvvisato, che conferma la bontà della regola dei due mandati (specie se i mediocri usati uscenti fossero rimpiazzati da gente competente).
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Per ora Putin ha solo riconosciuto l’ autodeterminazione delle Repubbliche separatiste del Dombas filo-russe ( non vale più l’ “autodeterminazione dei popoli”? A “sinistra” non sono quelli che appoggiano la Catalogna secessionista?)
Gli Americani non vedono l’ ora che scoppi la guerra. Per loro tutto grasso che cola: non hanno problemi energetici, sono lontanissimi, smaltiscono un po’ di armi, i Dem sperano di recuperare tutti i voti che si erano spostatri a “destra” mostrando un po’ i muscoli dell’ America First… Tanto subirebbe tutto l’ Europa.
Forse è stata questa la ragione del precipitoso disimpegno in Afghanistan che tanti problemi ha portato: c’ era qualcosa di più succulento in vista.
Per l’ opinione pubblica statunitense, dopo decenni e decenni di propaganda anticomunista ( per loro ancora Russia=comunismo) un boccone molto più prelibato. E un diversivo nei confronti della totale debacle dei Dem.
Canti di guerra e bandiere al vento: “eroi” e muscoli come se piovesse…Tanto le bare che arriverebbero in patria sarebbero pochissime e per lo più di immigrati. Se ci saranno. Qualche contractor, qualche “addestratore” per lo più.
Se…
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