Nella premiata linea di arredamento Cremlino, dopo il lettone di Putin, furoreggia il tavolone di Putin, con l’ospite di turno fatto accomodare lontano un chilometro. Per simboleggiare l’immensa distanza tra l’autocrate padrone dei destini del mondo e i premier-fantoccio delle democrazie alla canna del gas […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Nella premiata linea di arredamento Cremlino, dopo il lettone di Putin, furoreggia il tavolone di Putin, con l’ospite di turno fatto accomodare lontano un chilometro. Per simboleggiare l’immensa distanza tra l’autocrate padrone dei destini del mondo e i premier-fantoccio delle democrazie alla canna del gas, costretti a omaggiarlo dopo sfibranti anticamere (Macron, Scholz e forse prossimamente anche Draghi, e sarebbe una gara di ego niente male). Nella stagione televisiva del non so nulla ma discetto su tutto, dopo la virologia “secondo me” furoreggiano gli opinionisti Foreign Office. Che interpellati sulla imminente invasione russa dell’Ucraina trattano la materia con la stessa sicumera con cui disegnano gli scenari del Calenda day (che, come il birillo rosso del bar centrale di Foligno, si considera l’ombelico del pianeta). A parte Lucio Caracciolo e gli esperti dell’Istituto Affari Internazionali, che studiano la politica estera da una vita, nei talk si susseguono sussiegose rimasticature (mal digerite) degli articoli usciti il giorno prima. E ci litigano pure. Mentre sono i protagonisti a buttarla sul cazzeggio, a riprova che non esiste nulla di più tragicamente ridicolo della guerra. Dall’uomo di Kiev, Zelenski, che si aggira per le trincee in tuta mimetica e borraccia come in una gita fuori porta: non a caso un comico prestato alla politica e, purtroppo, non restituito. Allo zar Vladimir, a cui dobbiamo la migliore battuta quando dopo i ripetuti annunci americani che l’invasione sarebbe scattata mercoledì scorso, chiede con quel sorriso di traverso in stile Kgb “Gli Usa hanno detto a che ora inizia la guerra?”. Di un umorismo involontario invece non difetta Fabio Fazio (che infatti nasce imitatore) quando è stato sentito domandare al direttore del Foglio, Claudio Cerasa se mai accadrà che un giorno le guerre spariranno dalla faccia della terra, “come è accaduto con il cannibalismo”. Lo sventurato rispose.
A proposito di “fantocci”, con “la guerra alle porte” chi si libererà più di Draghi? Sarà un miracolo se riusciremo a votare l’anno prossimo.
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Va bene l’ironia di Padellaro , ma a quei talk di cui parla spesso e volentieri invitano anch’egli quindi ………….
Sara’ contenta questa l’amministrazione americana dem ,e sottolineo dem per aver portato a questo punto la situazione europea che si sta vivendo . Bravi , complimenti ,
Dopo la dissoluzione dell’ Urss , Reagan e Eltsin si promisero che la Nato ( che poi vuol dire USA ) non avrebbe fatto un passo in piu’ per espandere le sue forze in Europa e soprattutto ad EsT . Poi arrivarono i dem con quella loro idea fissa del nwo , che includeva l’ esportazione di democrazia , diritti universali , rivoluzioni colorate ecc( le abbiamo viste le loro esportazioni cosa sono state guerre una dietro l’ altra , lutti a palate , oltre alle trafugazioni di olio nero dai paesi mediorientali ) La verita’ e’ che essendosi disgregata l’ Urss , si sono illusi di allargare , unipolari come credevano di essere , la loro sfera di influenza nel mondo , fino ad avere l’ardire di agire fino alle porte della Russia .
Ma una cosa e’ che tu vai a esportare la tua democrazia fasulla in paesi come l’ Iraq , o l’ Afghanistan ( con ritirate indecorose , ma se pretendi andare a rompere le cosiddette alle porte della Russia sobillando quei paesi , come hanno fatto prima con la Georgia , poi l’ Ucraina , poi ci hanno provato con la Bielorussia , ultimamente anche in Kazakistan e nella stessa Russia con personaggi come Navalny , pensano forse lorsignori che la Russia , nel frattempo ritornata al rango di grande potenza se ne stia con le mani in mano ? Ma torniamo all’ Ucraina , Dopo Piazza Maidan si arrivo’ agli accordi di Minsk , ma in questi anni si e’ visto che all’ Ucraina dei nazionalisti di Banderas ( veri padroni del paese quegli accordi non andavano giu’ e hanno continuato a sabotarli sistematicamente attaccando ogni giorno il Donbass. Ora gli occidentali si stracciano le vesti , e quanto fanno ridere i titoli dei giornali italiani , Putin e’ pazzo , ha firmato l’ indipendenza del Donbass , reaglremo ecc. ecc. Ma scusate quando l’ Occidente incoraggio’ la dissoluzione della Jugoslavia andando perfino a bombardare Belgrado ? Non ce lo ricordiamo ? Ora strepitano e schiamazzano . Doppia morale , cosa deve fare Putin lasciare che i russi del Donbass vengano massacrati dai nazisti banderiani ? E l’ Europa cosa ha fatto per far rispettare gli accordi di Minsk , Zero . Ora cominciano a raccontarci che Putin e’ pazzo Ma non vi vergognate ?
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“Dopo la dissoluzione dell’ Urss , Reagan e Eltsin si promisero che la Nato ( che poi vuol dire USA ) non avrebbe fatto un passo in piu’ per espandere le sue forze in Europa e soprattutto ad EsT ”
Reagan non c’entra nulla , anzi non era nemmeno più presidente.
” la preoccupazione russa per l’espansione dell’Alleanza atlantica a Est emergerebbe anche dalla trascrizione di una telefonata dell’ex presidente russo Boris Yeltsin al presidente statunitense Bill Clinton del 15 settembre 1993: “Voglio anche portare attenzione al fatto che lo spirito del trattato sullo stato definitivo della Germania firmato in settembre nel 1990, specialmente le previsioni che proibiscono il dispiegamento di truppe straniere nei territori orientali della Germania, preclude l’opzione dell’espansione della zona Nato all’Est”.
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“Dopo Piazza Maidan si arrivò agli accordi di Minsk”
maidan vuole dire piazza e quindi si continua a ripetere l’errore da pivelli del 2014
quella piazza si chiama Piazza Indipendenza o Maidan Nezaležnosti
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Esatto!
Inoltre gli US “portano la democrazia” sempre lontano da casa. Insomma ci perdono gli altri.
Tra l’altro con la scusa delle sanzioni all’URSS oltre a farci perdere business e turisti ( anche con l’obbligo di legittimare solo vaccini US) ci stanno vendendo a carissimo prezzo il loro gas.
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Europa ? Sono solo ombre
https://www.rt.com/news/550160-eu-destabilised-ukraine-tensions/.
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I colloqui per la perestrjka iniziarono tra Reagan e Gorbaciov , proseguirono tra Bush e Gorbaciov e poi tra Clinton ed Eltsin , per l’esattezza .
Puntualizziamo perche’ qui sembra che siamo all’ Universita’ ………della mutua .
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“Per simboleggiare l’immensa distanza tra l’autocrate padrone dei destini del mondo”
s’avesse fatto il test PCR si sedevano più vicini
in ogni caso è la stessa distanza a cui era Lavrov, quindi Padellaro da buon atlantista, scodinzola
come padrone ordina
il prossimo articolo sarà sul sanitario (wc) d’oro di Putin?
si spera solo che non pubblichi nuovamente l’immagine usata per Janukovyč
perché era già un fake vecchio allora, oggi avrebbe pure la muffa
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