
(Alberto Maggi – affaritaliani.it) – Il governo sarà anche “bellissimo” e i ministri tutti “bravi”, come ha detto ironicamente venerdì scorso in conferenza stampa il premier Mario Draghi, ma la verità è che la maggioranza ormai è una polveriera, una pentola a pressione pronta a esplodere. Quando l’esecutivo mette la fiducia, tutti i partiti votano compatti, come è accaduto oggi a Montecitorio sul Decreto Milleproroghe, proprio quello che settimana scorsa aveva scatenato le polemiche con il governo ko quattro volte e la sfuriata del presidente del Consiglio.
Il problema, però, è che nel day by day, nel cammino quotidiano dei provvedimenti, soprattutto in Commissione, la maggioranza si scioglie come neve al sole. Lo abbiamo visto proprio oggi in Commissione Affari Sociali alla Camera dove la Lega ha prima votato un emendamento di Fratelli d’Italia insieme anche ad Alternativa e ha poi presentato un altro emendamento per abolire lo strumento del Green Pass dopo il 31 marzo, comunque bocciato. Esattamente l’opposto della linea ufficiale del governo spiegata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Ma non è solo il Carroccio a terremotare l’esecutivo di larghe intese. Proprio sul Green Pass molti 5 Stelle, specialmente a Palazzo Madama, la pensano esattamente come i leghisti. “Il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza scade anche l’obbligo di pass rafforzato per bar, ristoranti, alberghi e trasporti. Trasversalmente, in Parlamento, si è creato un asse di deputati e senatori, tra i quali sono in prima fila, per eliminare il prima possibile, preferibilmente da subito, ogni restrizione che sta creando enormi contrasti sociali e problemi economici. Il turismo è in ginocchio e le strutture ricettive sono al collasso anche a causa del caro energia. Non è più possibile andare avanti così. A quanto pare il pressing che stiamo esercitando sta sortendo l’effetto sperato: il governo si sta svegliando e sembra orientato all’abolizione della quarantena per chi arriva dall’estero e a non prorogare l’obbligo di super green pass”. Parola di Mauro Coltorti, presidente pentastellato della Commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato.
Il tutto con altri dossier in Parlamento sui quali il governo potrebbe analogamente spaccarsi, dal Decreto Concorrenza alla delega fiscale, dalla riforma della Giustizia al codice degli appalti. Non solo. Il caos politico si inquadra in un contesto economico e internazionale delicatissimo. Matteo Salvini ha già rilanciato sul caro-bollette: “Il governo ha iniziato un percorso mettendo a disposizione circa 7 miliardi per fronteggiare gli aumenti: bene, presto serviranno altri interventi. Anche di questo parlerò col Presidente Draghi”.
E proprio sul tema energia, in modo trasversale, sono numerose le voci, anche da Forza Italia, come il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che chiedono immediatamente un nuovo scostamento di bilancio nonostante la ferma opposizione del ministro dell’Economia Daniele Franco e soprattutto del premier. I venti di guerra tra Russia e Ucraina, poi, mettono benzina sul fuoco proprio sul delicatissimo tema dei costi energetici. I Paesi Ue del Nord e dell’Est insistono per sanzionare Putin anche sul gas, ma Draghi si oppone sapendo perfettamente che l’Italia (il 28% del nostro gas arriva proprio dalla Russia) sarebbe la più penalizzata, in un contesto già drammatico.
Ma questa posizione indebolisce Roma su altri dossier agli occhi di Bruxelles, come l’implementazione del Pnrr e la revisione del Patto di Stabilità ora che la pandemia sta terminando. E ancora. Anche in Libia, nonostante i media siano concentrati sul fronte orientale, la situazione sta nuovamente esplodendo con una recrudescenza delle violenza che potrebbe spingere in primavera e in estate a un forte aumento di sbarchi di migranti. E chi lo tiene più Salvini, che già oggi ha ricominciato ad attaccare la ministra Lamorgese?
D’altronde più si avvicinano le elezioni politiche più le differenze nella maggioranza sono destinate a crescere. Il presidente del Consiglio lo sa perfettamente ed è per questo che sono in molti in Parlamento a scommettere che difficilmente questo governo sarà ancora in carica per Pasqua. “Avanti così e Draghi ci molla, sicuro“, commenta un deputato Dem di lungo di corso. Tanto, come ha spiegato agli italiani recentemente, un altro lavoro, se vuole, se lo trova senza problemi. Altro che Draghi ancora premier dopo il voto del 2023 come sognano Calenda, Renzi e i vari cespugli centristi…
Tutti al maree tutti al maree a mostrar le chiappe chiarire,
E basta con questi sorci poltronari, una vergogna tutta itaGGliana,
Una pedata nel fondo schiena del draghi di komodo e in pensione il manovratore mottarella
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Draghi ha solo dimostrato di essere un Cetto Laqualunque ne più ne meno di tutti quelli che lo hanno preceduto.
Nemmeno il berlusca era riuscito a far aumentare i combustibili così tanto e in così poco tempo.
( e dire che ci si era impegnato parecchio…)
L’unica ( magra) consolazione é che farà la stessa fine di monti……disprezzato e deriso da tutti alla faccia della sua tracotante superbia.
Tiė.
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Queste sono le parole del bibitaro Gigino,
*La scelta del presidente russo Vladimir Putin, secondo Di Maio, è “contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica”.*
Ci può spiegare il bibitaro gigino cosa è stato fatto in questi 8 anni con gli accordi di Minsk?
Io direi che ucraina Francia e Germania ci si sono puliti il c.lo.
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Voleva fare il nonno delle istituzioni. Gli è mancata la poltrona da PdR ed è caduto con le chiappe a terra. Ora si sta scocciando perchè non può fare il Maresciallo d’Italia. Se abbandonasse ora entrerebbe nella storia per essere stato il più negligente presidente del consiglio che l’Italia abbia avuto.
Abbiamo visto l’uomo sulla luna, l’Italia che ha vinto i mondiali, abbiamo 2 papi, la pandemia, cosa dobbiamo ancora vedere a cavallo di questi due secoli?
Uomo della provvidenza diccelo tu!
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Fosse per me elezioni DOMANI.
Voglio vederli all’opera questi sproloquiatori a vanvera.
Belpietro e la sua band musicale autistica ci allestiranno un quotidiano concerto cacofonico per la minoranza rumorosa.
Forse che agli italiani non sono bastati i disastri dell’era Berlusconi?
Avanti così, convinti e veloci verso il burrone.
Sulle conseguenze economiche e sociali di certe scelte politiche non mi sono mai sbagliato. Stavolta ci aggiungeranno un attacco senza precedenti al potere giudiziario.
Con tanti saluti alla divisione dei compiti costituzionalmente previsti.
Dalla sedicente “Dittatura Sanitaria” passeremo alla DITTATURA DELLA MALAVITA.
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Tutti vi diedero a bere che ogni nostro sedere avrebbe visto la cella
invece stava in poltrona a fare leggi per proteggere i gaggi.
Perché rischiare la prigione, se fallisce un’azione, se un pentito fa un nome
Stiamo qui perché ci conviene. Di qui si fa il bene della nazione.
E’ finito il tempo in cui ci chiamavano Don.
Hanno levato la D ed ci è rimasta la ON
Con un punto che sfuoca quando metti lo zoom.
L’antimafia ci gioca fino a che non fa BOOM BOOM BOOM
Il fatto è che più siamo onorevoli, più siamo spregevoli, più siamo spregevoli più siamo colpevoli, più siamo colpevoli, più creiamo abili.
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Difficile possa reggere, ed è buona parte colpa sua, poiché ha accettato compiaciuto ed accondiscendente le sviolinate dei media nei suoi confronti.
Oggi la sua figura viene letteralmente ridicolizzata dalle dinamiche dei partiti: il migliore va a sbattere contro la realtà, e la enorme bolla agiografica si riduce a cronaca da pollaio quotidiano.
Ben gli sta!
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Come cominciare una guerra.
Nel tardo pomeriggio dichiari, a reti unificate, che dei territori dell’Ucraina abitati da una popolazione russofona li riconosci come stati INDIPENDENTI.
Al calar della notte invadi con convogli militari quelle terre che, agli occhi della comunità internazionale, sarebbero ancora parte dell’Ucraina. Così, senza accordo, con una prova di forza verso tutto l’occidente che, soprattutto in Europa, non ha alcuna voglia di partecipare ad un conflitto armato.
La storia ci insegna che è facile avviare una guerra, molto meno intuirne le conseguenze più tragiche.
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Si tutta colpa di Putin! Ma dive vivi?
Gli yanchee si sono presi l’ucraina con un colpo di stato nel2014 e c’era un accordo non scritto che le ex repubbliche russe divenute indipendenti non sarebbero dovute confluire nella Nato dopo la caduta del muro di berlino e la fine della così detta guerra fredda. Ora, chi non ha mantenuto i patti e cerca di portare il più vicino possibile a Mosca armamenti nucleari? Indovina un po?
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Ma dove vivi tu!!!!
Per giustificare l’aggressione sta tornando al tempo degli assiro-babilonesi per dire che l’Ucraina è un’invenzione.
Stante così le cose noi dovremmo rivendicare tutti i territori dell’Impero Romano. Cancellando tutti gli sconvolgimenti successivi.
Se passa a guerra di annessione ai territori ucraini nulla vieta di pensare che possa attaccare le repubbliche baltiche, poi la Finlandia, e repubbliche caucasiche, in un disegno espansionista per la rinascita della fu URSS sotto l’unica bandiera della Russia.
https://www.rainews.it/articoli/2022/02/crisi-ucraina-le-due-repubblice-separatiste-di-donetsk-e-luhansk-5ea0d945-8788-47f2-a331-3685d2a373c3.html
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E mò, cosa succederà?
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eh moh?
Eh mo’ so caxxi.
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Battutona del caxxo.
Hai copia&incollata pure questa?
Vedo che ti piace il caxxo in bocca, miniottone.
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corpo mal usato, quel che fatto gli vien pensato.
La battuta è della Banca della Magliana.
Stammi bene Jerry e mi raccomando, le pasticchine.
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Ma almeno un rimpastino, tipo fuori la Lamorgese?
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Divide, et impara…
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hahahahahahaha….questa e’ buona per Zelig…
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