Fenomenologia di Danilo Toninelli, ex carabiniere, ex ispettore di sinistri, ex ministro, tra un po’ anche ex senatore. Di gran lunga il più sfottuto tra gli esponenti dei Cinquestelle. Deriso, preso in giro, anche parecchio perculato. […]

(ANTONELLO CAPORALE – Il Fatto Quotidiano) – Fenomenologia di Danilo Toninelli, ex carabiniere, ex ispettore di sinistri, ex ministro, tra un po’ anche ex senatore. Di gran lunga il più sfottuto tra gli esponenti dei Cinquestelle. Deriso, preso in giro, anche parecchio perculato.
Ho avuto un potere enorme e non mi sono mai risparmiato di esercitarlo contro i vecchi bastioni della rendita parassitaria, contro chi aveva le leve lunghe di un potere immortale. Sono giunto al ministero con la favolosa ingenuità del dilettante, di chi non aveva consapevolezza di quel che provocava con le proprie decisioni. Senza quell’incoscienza ti arrendi prima di iniziare.
Tecnicamente è stato un ardito, si può dire così!
Chi avrebbe fatto la guerra ai Benetton come l’ho fatta io?
Altri dicono che lei fosse solo un dilettante allo sbaraglio.
Allo sbaraglio un corno. I Benetton intanto hanno ripagato sia il ponte che le case degli sfollati. Il decreto Genova l’ho scritto io!
A volte andava fuori tema. A volte oltre il tema.
Se mi fai le pulci su ogni parola che dico troverai sempre qualcosa su cui polemizzare, e qualche altra per ironizzare. Giochino facile.
Toni Nulla scrivevano su twitter.
Con i Cinquestelle voi giornalisti avete avuto sempre la penna rossa e il ditino alzato.
Il giorno che promuove l’auto ibrida annuncia di aver appena comprato un Suv e per giunta diesel.
Ma Toninelli in tasca non aveva i soldi per comprare l’auto ibrida, cosa doveva fare? Andava a piedi? Il malanimo spiega tante cose: perché non giudicarmi per quel che ho fatto a favore della cosiddetta mobilità dolce e poco inquinante. I monopattini nelle strade, per esempio sono opera mia.
A volte sembrava davvero in trance, puntava con gli occhi un punto indefinito. Era davvero ipnotico il suo sguardo.
Ero naif, e lo rivendico. Vero, sincero, con una passione per la politica e una integrità morale indiscutibili. Poi certo: giovane, capelli lunghi, pizzetto, fisicamente in forma. Il meglio del meglio per un comico.
Era notevolmente ingenuo.
Senta bene: più passi il tempo seduto in poltrona più divieni conservativo, pigro, timoroso.
Voi Cinquestelle vi siete però fidanzati con la poltrona.
Spero che tutto il movimento confermi la linea fondativa: due mandati bastano poi si torna da dove si è partiti.
Perderemo anche Toninelli!
Farò altre cose.
Tornerà a Castelleone, appena dietro Cremona. Tanta nebbia in inverno, tante zanzare in estate.
Non è un posto da segnare per una gita turistica. Resiste solo chi è nato qui, o chi – pur essendoci nato – non ha dove andare.
Chissà se a Luigi Di Maio, suo antico leader, piacerebbe tornarsene a Pomigliano d’Arco.
Gli auguro di ritrovare lo spirito primitivo dei Cinquestelle.
Lei è un guerriero.
Non mi fermo mai, non mollo mai.
“Ho scritto il mio libro tutto da solo”. Chi l’ha detto?
Volevo spiegare che non ero stato assistito da ghost writer, da editor, da gente che legge e corregge, ingentilisce, rimodula, sbianchetta. Tutto da solo, senza alcun aiuto. I giornalisti hanno colto l’occasione per fare la solita caciara.
A sua moglie dà assai fastidio vederla bersaglio continuo.
A lei sì, a me no.
Dieci anni a Roma e poi più niente. Adesso che aveva capito tutto della politica… È un peccato!
Mica lascio? Tra mezz’ora ho il mio appuntamento quotidiano con gli iscritti. Ci scambiamo valutazioni, notizie, pareri..
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Farà l’opinionista web?
Certo non lascio il Movimento.
Draghi è andato a Genova e ha ringraziato tutti tranne lei.
Poco male.
Si è rabbuiato?
Neanche per idea! Quel che ho fatto si vede. Se c’è il ponte è anche merito mio. E se sotto quel ponte adesso nascerà un giardino (quando l’annunciai tutti avanzarono un sorrisetto sfottente, per dire: il giardino sotto il ponte?) è sempre per merito mio.
Lei è un incompreso.
Se Gioia Tauro è tornato ad essere un porto leader nel Mediterraneo è anche, se permette, merito mio.
La gente non sa nulla.
L’ironia è facile, ma i fatti sono più forti.
Perderemo Toninelli e questa è una gran brutta notizia.
Tranquillo, mica c’è solo il Parlamento?
Un EROE dei nostri tempi.
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Assolutamente d’accordo.
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Come è possibile che un personaggio del genere che ha sfidato i peggiori, abbia seguito Grillo e Di Maio votando a favore del governo dei Migliori? Cioè il governo di quelli che l’hanno silurato. Masochismo?
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tutti hanno un prezzo, purtroppo anche Tony Nelli ne ha uno. Del resto pensa a Bonafede che non si è dato fuoco per protesta contro la riforma Carta-Bia.
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Punturina al veleno gratuita.
Non tutti quelli che hanno votato il governo dei cosidetti migliori sono per forza dei venduti.
L’alternativa erano le elezioni anticipate, quindi la conclusione anticipata del mandato degli elettori che dura 5anni.
Scegliere di esserci in questa anomala ma unica coalizione possibile per concludere il proprio mandato e, quindi, cercare ancora di contare qualcosa (per quel che si può contare in un assembramento anolalo e del tutto discordante), è una scelta politica.
Ma è tutto da dimostrare che la scelta opposta, quella delle elezioni, sarebbe stata più felice di questa per gli interessi del Paese.
Forse sarebbe stata felice per chi non vede l’ora di vedere la destra a trazione berlusconiana al potere e che, ora, chiama venduti chi lo ha impedito.
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Essere un M5S non è semplice, e non è cosa da tutti. L’anomalia non è Toninelli, gli anomali sono gli ex, i pseudo ed i falsi M5S che insieme ai troll, ai giornaloni ed alle TV, vontribuiscono alla restaurazione.
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Toninelli e Azzolina sono stati tra i ministri più criticati dei governi cinque stelle eppure erano. bravi e hanno fatto molte cose buone ma proprio per questo la Nomenklatura non li poteva sopportare ed ora applicano la damnatio memoriae
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@Gsi
Direi “la desta a trazione meloniana…”. Che è molto peggio.
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Proprio così, Bugsyn.
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I grillini hanno elogiato Toninelli perché ha immediatamente ubbidito a Grillo che gli ordinava di sostenere il Governo Draghi. Per questo inchino gratuito a uno che dovrebbe essere il nostro nemico mortale e che vuole solo distruggerci mi è rimasto sempre sullo stomaco.
Come diceva Don Milani: “L’ubbidienza non è più una virtù”.
A Grillo avranno promesso una legge che gli avrebbe annullato il processo del figlio (e infatti puntualmente è arrivata la legge Cartabia che riportava la prescrizione e Grillo ha subito ordinato a Di Maio e agli altri 3 Ministri di votarla senza obiezioni) ma Conte che interessi ha avuto nel distruggere così il Movimento? Ha fatto passare un anno senza ricostruirlo e siamo ridotti a una tale disgregazione che non potremo presentarci alle prossime amministrative perché il Movimento è a pezzi. Ma che senso ha tutto questo?
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Bisognava pensare di più prima di votare per Draghi grillino come avete fatto voi col voto al 60 % a favore e poi per il nuovo partito di Conte. Toninelli o si è uomini o caporali.
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La Cartabia arrivava anche senza i diktat di Grillo le obbedienze dei Toninelli di cui parli.
E dopo di loro arriverà anche di peggio, tranquilla.
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La macchia dell’aver accettato di sostenere il governo draghi è e resterà indelebile.
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Il problema non è Calenda che offende e rifiuta il Movimento 5 Stelle ma è Letta che, nonostante sia in alleanza strutturale con il M5S, lo applaude senza condizioni.
Il problema non è neanche Draghi che mente sui numeri di uno dei principali provvedimenti del M5S e definisce i suoi esponenti come promotori della più grande truffa della storia d’Italia. Il problema è il M5S che prosegue a sostenerlo e a riconscergli fiducia.
Barbara Lezzi
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Infatti.i 5stelle dovrebbero uscire dal governo e andare all’opposizione .Alle prossime elezioni avrebbero la maggioranza assieme a fdi con il quale potrebbero fare un accordo programmatico di governo e lasciare fuori.pd.Calenda e altri piccoli calendari e metterla nel c..o ai vari sostenitori del drago…oppure pensate che il pd Calenda Renzi Toti e vari Toti trote lettini troiani nani siano migliori della Meloni???
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Potrebbero!! Tanto si sono “alleati”, con cani e porci!! Mettersi con fdi alla fine non li screditerebbe di più!! Oramai è uno schifo totale!! Eppure di valide persone ce ne sono nel movimento.. La tenacia di Toninelli è stata comunque vanificata e non soltanto la sua.. La politica non deve essere un lavoro ma una missione, però ci vogliono capacità immense perché stare in mezzo ai lupi, si viene azzannati se non sai come combatterli!!
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Certo che Toninelli e la Azzolina come del resto per altro verso la Raggi e lo stesso Movimento sono stati massacrati in quanto fuori da ogni possibile integrazione con un sistema perverso e inchiodato su corruzione e potere per il potere. Ora parte dei pentastellati e il trasformista Di Maio cedono su tutto il fronte sognando di essere statisti indispensabili
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