Mostrano «somiglianze specifiche» al Sars-CoV-2. L’immunologa Viola: «Monitorare e prepararsi».

(tag43.it) – Un gruppo di scienziati dell’Istituto Pasteur di Parigi e dell’Istituto Pasteur del Laos a Vientiane hanno identificato nei pipistrelli tre nuovi Coronavirus che mostrano «somiglianze specifiche» al Sars-CoV-2 responsabile della pandemia di Covid-19. Le similarità sono state individuate «in un dominio chiave della proteina Spike», che permette al virus di attaccare le cellule bersaglio agganciando il recettore umano ACE-2, che è la principale porta che usa il virus per entrare nel nostro organismo. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, è rimbalza sui media internazionali, mettendo in guardia contro nuovi eventuali rischi futuri per la salute globale.

Coronavirus nei pipistrelli, il commento dell’immunologa Viola
I tre Coronavirus appena individuati sono stati chiamati Banal-52, Banal-103 e Banal-236. Appaiono tutti estremamente simili al Sars-CoV-2, soprattutto nella proteina Spike, ma in particolare il primo, al 96,8 per cento. La scoperta è stata commentata su Facebook da Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova: «Non risponde ancora a tutte le domande aperte, ma rafforza ulteriormente l’ipotesi dell’origine naturale del Sars-CoV-2», ha detto, facendo riferimento appunto al ruolo cruciale che il pipistrello potrebbe aver avuto nello scoppio della pandemia.
«Tuttavia, allo stesso tempo, ci conferma che molti altri virus sono già pronti a fare il salto di specie e infettarci», ha proseguito l’esperta, che tra l’altro vive sotto scorta dopo aver ricevuto minacce da no vax. «Bisogna quindi non solo monitorare l’evoluzione dei Coronavirus da vicino, per evitare di essere colti impreparati. ma anche effettuare quei cambiamenti strutturali nella nostra sanità che ci avrebbero consentito una gestione migliore dell’emergenza. Bisogna imparare la lezione».

Coronavirus nei pipistrelli, il passaggio all’uomo sarebbe possibile
Nel corso della ricerca sono stati testati 645 pipistrelli, appartenenti a 46 specie diverse, catturati nelle caverne del nord del Laos. Rispetto al ceppo originale di Wuhan, i nuovi virus si sono dimostrati capaci di legarsi in modo più efficiente ad Ace-2: la presenza in natura di virus così simili al Coronavirus della pandemia rende possibile il passaggio diretto del virus dal pipistrello all’uomo, senza il transito intermedio in un altro animale.
Cos’è, altro terrorismo giusto per farci stare tranquilli ?
Ma ditelo che sto Covid è scappato dai laboratori cinesi e facciamola finita !
Abbiate il coraggio di dirlo e basta, i danni fatti sono irreversibili ma almeno basta con ste panzane !!!
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ditelo, ecchecacchio!
che poi, scappato, è un temine improprio non avendo il virus mezzi di locomozione propri
ma anche se fosse, e al momento ci sono solo flatulenze in merito,
o l’hanno diffuso appositamente (e qui siamo all’esercito delle 12 scimmie versione 2019)
ma non è chi l’ha fatto dato che avrebbe dovuto avere già il vaccino pronto e funzionante
cosa che i cinesi non avevano (altrimenti perché blindare metropoli da milioni di abitanti, anche ora?)
oppure è un incidente, cosa che contradirebbe le specifiche di sicurezza dei laboratori
verificate dal pool di esperti, di molte nazioni usa compresa, che li hanno verificati.
le fa tanta paura una natura che in modo imprevedibile crea entità in grado di eliminare
una delle specie da lei generatasi?
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Va di moda il Viola.Pregliasco che dice?…
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Vogliamo rendere nota la nostra ferma, inderogabile protesta contro l’indebita ed assolutamente infondata campagna di denigrazione e stigmatizzazione contro di noi rivolta dal Governo cinese.
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ahahaah.
Ennio e i bat-tesi.
Adesso ecco per la gioia della mia virologa preferita, la novissima varietà del bat-virus:
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MAAAAAAAAAAA BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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E’ da anni che si sa dei pipistrelli.
Il problema è che ogni specie ha la propria nicchia in cui pacificamente vive portatrice di virus che sono endemici e per lei innocui.
Se noi ci moltiplichiamo a dismisura senza altri competitors che noi stessi ed invadiamo anche le più remote contrade cibandoci della qualunque e di chiunque, ovviamente ci saranno salti di specie sempre più frequenti.
Mi pare ovvio. E gli allevamenti intensivi, vere fabbriche di virus e batteri , peggioreranno sempre più la situazione. Soprattutto in quegli allevamenti intensivi umani che sorgono nelle grandi città.
Il povero pipistrello, animale meraviglioso e stupefacente per le proprie caratteristiche peculiari, ormai scomparso dalle nostre città, non ci entra proprio per nulla.
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