L’intesa sarà sottoscritta nei prossimi giorni. Un salasso per i cittadini napoletani che subiranno anche l’aumento Irpef regionali decisi dalla giunta regionale di Vincenzo De Luca

(ildesk.it) – Nei prossimi giorni sarà firmato un patto tra l’amministrazione comunale di Napoli e il Governo Draghi che prevede aiuti economici per risanare il bilancio della città. Ammonta a quasi 5 miliari di euro il buco del bilancio. Una voragine da capogiro che rischia di far fallire il Comune.
L’accordo Comune-Governo prevede aiuti sostanziosi, un miliardo e 300 milioni, spalmati in 20 anni, per risollevare le sorti della città. Il governo, però, chiede impegni precisi all’ente di Palazzo San Giacomo e l’adozione di una serie di misure: incremento dell’addizionale Irpef e sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale per passeggero, l’aumento dei canoni di locazione e di concessione del patrimonio immobiliare, la razionalizzazione delle società partecipate, l’incremento delle riscossione delle entrate, l’introduzione di meccanismi di riscossione delle tasse che possono arrivare al fermo dei veicoli o al pignoramento delle case, il condono tombale con i creditori per i vecchi debiti con pagamenti al 40,8%.
Un salasso per i cittadini napoletani che subiranno anche l’aumento delle addizionali Irpef regionali decisi dalla giunta regionale di Vincenzo De Luca, secondo fasce di reddito.
Il “Pacco” rifilato dal governo nazionale viene definito “grande conquista” dai piddini e grillini. Non si contano le dichiarazioni “entusiaste” nelle ultime ore da esponenti politici comunali e regionali. Solita demagogia spicciola che si scontrerà con la dura realtà sociale.
‘Abbiamo scritto un accordo che ritengo sia molto positivo perchè da un lato c’è un supporto di cui avevamo necessariamente bisogno da parte del Governo centrale, perchè abbiamo ereditato una situazione disastrosa, ma con impegni importanti di riforme per il Comune su riscossione e patrimonio” – ha commentato il sindaco, Gaetano Manfredi, in merito al Patto. ”Siamo confidenti che faremo un buon lavoro – ha aggiunto Manfredi – e lo faremo senza far pagare il prezzo ai cittadini che dovranno impegnarsi a fare meglio e non a essere puniti. Ritengo che sia necessario passare dalla logica punitiva a una logica di impegno e di investimento: lo Stato ci ha dato delle risorse in cambio di obiettivi che noi ci siamo impegnati a raggiungere e che raggiungeremo”.
I soliti terroni di Citta’ della Pieve…
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Quindi far pagare i debiti a chi non li paga, e far pagare il giusto prezzo a chi ha in concessione un bene del patrimonio dello stato è un pacco?
Un po’ come fare lo scontrino: un abuso di potere nei confronti del cittadino vessato!
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Che perla di articolo. I napoletani non hanno pagato per decenni le tasse per poter sostenere le spese. Hanno continuato per decenni a dare il governo della città a ladri e truffatori. E ora secondo questo articolista incompetente per non dire di peggio, i debiti dei napoletani dovrebbero pagarli gli italiani, però se ne guarda bene dallo scriverlo in chiaro.
Le spese del mio comune le pagano gli abitanti del mio comune non gli italiani. Ma forse nel mio comune siamo dei fessi. Non per niente a Napoli dicono che se non ci fossero i fessi (noi) non camperebbero i furbi (loro).
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