Nel 2020 direttore a Sciences po e nel cda di imprese cinesi e francesi. Ruoli apicali nelle più prestigiose università del mondo, fondatore di una società di mediazione francese, incarichi e consulenze per prestigiose imprese internazionali. Enrico Letta è il “paperone” dei leader di partito, escluso Silvio Berlusconi […]

(GIACOMO SALVINI – Il Fatto Quotidiano) – Ruoli apicali nelle più prestigiose università del mondo, fondatore di una società di mediazione francese, incarichi e consulenze per prestigiose imprese internazionali. Enrico Letta è il “paperone” dei leader di partito, escluso Silvio Berlusconi che da anni gioca in un’altra categoria in quanto a ricchezza (un patrimonio da oltre 50 milioni): dalla documentazione patrimoniale presentata dai parlamentari, il segretario del Pd nel 2020 ha un reddito di 621.818 euro.

Guadagni che superano di gran lunga quelli di Matteo Renzi con 571.391 euro, Giorgia Meloni con 134.206, Roberto Speranza (107. 842) e Nicola Fratoianni (101.800 euro). In fondo a questa speciale classifica c’è il segretario della Lega Matteo Salvini che può contare su 99.699 euro nell’ultimo anno. Una supremazia, quella di Letta, che potrebbe sorprendere in molti visto il suo ruolo di privato cittadino dal 2015 (la sua esperienza a Palazzo Chigi era terminata nel 2014) quando si dimise dal Parlamento per “vivere del mio lavoro”. Ricchezza che ieri ha scatenato molti hater sui social network che lo hanno accusato (ingiustamente) di vivere col doppio stipendio da parlamentare e da professore universitario. Ma non è così. Quando, nel marzo 2021, Letta ha preso il posto di Nicola Zingaretti da segretario del Pd si è dimesso da tutte le cariche che aveva fino a pochi giorni prima.

Cariche che lo hanno portato nel 2020, anno a cui fa riferimento la dichiarazione dei redditi, ad avere guadagni per oltre 600 mila euro. Ma da dove provengono questi soldi? In primis dai ruoli apicali nelle più prestigiose università del mondo. Letta infatti, quando si è dimesso dalla Camera, è andato a insegnare a Sciences Po a Parigi. Lì, dopo aver tenuto diversi corsi sull’Ue, ha diretto la Scuola di Affari Internazionali contribuendo a portarla dal 13esimo al secondo posto nel ranking mondiale con annessi bonus legati alle prestazioni.

Poi Letta nel giugno 2019 è stato nominato anche presidente di Apsia, l’organismo statunitense che riunisce le principali università mondiali nel campo degli studi in Affari Internazionali. L’incarico era di carattere quadriennale. Ma Letta nel frattempo aveva collezionare incarichi nel settore privato, riportati da Domani: nel 2016 era entrato nell’advisory board di Amundi controllata dal gruppo Credit Agricole, nel 2019 membro del consiglio di sorveglianza del gruppo pubblicitario Publicis (che ha anche clienti sauditi) e nello stesso anno presidente per l’Europa occidentale della compagnia cinese di sharing Tojoy. Nel febbraio 2021 Letta ha poi fondato la società di mediazione internazionale con sede in Francia Equanim, ma dopo pochi giorni ha dovuto lasciare tutto per tornare a Roma.