La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e diversi altri indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Open. L’udienza preliminare si terrà il 4 aprile.

(Tommaso Coluzzi – fanpage.it) – La Procura di Firenze ha chiesto di rinviare a giudizio Matteo Renzi e altri dieci indagati, nell’ambito dell’inchiesta Open. La notizia è arrivata questa mattina, a diversi mesi di distanza dalla chiusura delle indagini preliminari arrivata a metà ottobre. Nell’ambito dell’inchiesta incentrata sulle presunte irregolarità nei finanziamenti alla fondazione Open, nata per sostenere le iniziative politiche di Renzi, la Procura ha chiesto il processo anche per Maria Elena Boschi, Luca Lotti, l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai. Nell’inchiesta, tra l’altro, sono coinvolte anche quattro società. L’udienza preliminare, davanti al Gup, si terrà il prossimo 4 aprile.
Sono diversi i reati contestati nell’inchiesta, a vario titolo: si va dal finanziamento illecito ai partiti al traffico di influenze, passando per corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio. Matteo Renzi, che gli inquirenti hanno individuato come direttore di fatto della ex fondazione, è accusato di finanziamento illecito ai partiti in concorso con Alberto Bianchi e con i componenti del consiglio di amministrazione – appunto, Marco Carrai, Luca Lotti e Maria Elena Boschi – e con l’imprenditore Patrizio Donnini. Inoltre Lotti, Bianchi e Donnini dovranno difendersi anche dall’accusa di corruzione insieme al costruttore Alfonso Toto.
Secondo gli inquirenti, Renzi e gli altri esponenti politici coinvolti nell’inchiesta Open avrebbero ricevuto dalla fondazione circa tre milioni e mezzo di euro per la propria attività. Il periodo sotto la lente d’ingrandimento va dal 2014 al 2018. Il capitolo corruzione, invece, riguarda degli episodi contestati a Lotti: l’ex ministro avrebbe favorito – tramite interventi di legge – alcune società finanziate da Open. Ovvero la Toto costruzioni e la British American Tobacco.
Il commento di Matteo Renzi alla richiesta della Procura
Lo staff del senatore Renzi ha diffuso una nota dopo la richiesta della Procura di Firenze, in cui viene annunciato che il leader di Italia Viva ha sporto denuncia nei confronti dei pm. La pubblichiamo integralmente:
Nella giornata di oggi è stata fissata l’udienza preliminare per il processo OPEN che si terrà il giorno 4 aprile.
Si tratta di un atto scontato e ampiamente atteso che arriva ad anni di distanza dai sequestri del novembre 2019 poi giudicati illegittimi dalla Corte di Cassazione.
Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze.
È utile ricordare a questo proposito che la richiesta è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal CSM; dal Procuratore Aggiunto Turco, che volle l’arresto dei genitori di Renzi poi annullato dal Tribunale della Libertà e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell’ambito della morte del dirigente MPS David Rossi.
Questi sono gli accusatori.
Il senatore Renzi nelle scorse settimane aveva chiesto di essere interrogato dopo che i PM avessero risposto alle istanze della difesa.
Tale risposte non sono mai arrivate.
Per questo nelle prossime settimane la difesa del senatore Renzi si riserva di produrre memorie difensive in vista dell’udienza preliminare anche prima del dibattito parlamentare in Senato sul conflitto di attribuzione che si terrà ragionevolmente nel mese di marzo.
Nella giornata di oggi intanto il senatore Matteo Renzi ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L’atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale. Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai PM genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi. Il senatore Renzi ha dichiarato: “Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso”
flusso di coscienza del CAZZARO ROSA
” e chi caxxo siete voi per inquisire me?”
dietro di me ho la potente Massoneria
voi chi caxxo avete?
“colpo su colpo”
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Evidentemente Renzi sta mettendo a frutto tutti i soldi che gli arrivano da Arabia e Cina… è un picciotto della Benavita dopotutto:
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Magari finisse, non dico in manette, ma almeno in silenzio, il rignanese di sfiducia (tipo agli arresti domiciliari).
Solo che, come al solito, è un intoccabile come tutti i fenomeni che gli stanno intorno (‘sti pezzenti) e anche tutta questa storia finirà a tarallucci e vino. Ormai si sa come van certe cose. Che rabbia… 😦
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E poi dicono che la maf.ia esiste solo in Sicilia anzi, nemmeno esiste.
Ma ci rendiamo conto o no? Quando mai un indagato denuncia i PM?
Questi sono 10 anni che dovevano far processare Renzi, e non l’hanno fatto mai, nonostante le decine di kg di prove che ha portato Maiorano contro di lui:
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Quando si parla di “atto scontato” penso sempre alle denunce di Renzi.
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Pora stella, i migliori auguri!
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Condivido gli auguri😆
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La sua arroganza non conosce limiti.
È un caso clinico di narcisismo patologico,
la cui hybris non smette di traboccare.
Prima o poi, questa verrà punita, se non dalla legge, dai “guardiani della NEMESI”.
Resto in trepidante attesa.
🦉
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Bisogna vedere se a coloro che lo foraggiano come guastatore conviene ancora tenerselo o se lo considerano ormai bruciato e hanno trovato qualcun altro.
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