
(Niccolò Di Francesco – tpi.it) – “L’effetto Draghi” non c’è più: a quasi un anno esatto dall’insediamento dell’attuale governo guidato dall’ex presidente della Bce, infatti, l’Italia si ritrova a fare i conti con l’aumento dello Spread, il caro-bollette e un aumento della benzina che non si registrava da circa 10 anni. Insomma, altro che boom economico: il nostro Paese naviga in acque agitate alla faccia di esperti e analisti che, con l’avvento di Mario Draghi, prevedevano l’avvio di un nuovo Rinascimento.
SPREAD
Nel periodo tra il 3 e il 13 febbraio 2021, ovvero da quando Mario Draghi ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il compito di formare un nuovo governo al giorno dell’insediamento dello stesso, lo spread, il differenziale tra i tassi di interessi del titolo di Stato italiano e l’equivalente Bund tedesco, oscillava intorno ai 90 punti base, ai minimi negli ultimi 5 anni, con un rendimento del Btp decennale dello 0,44%.
A distanza di un anno, lo Spread, nella giornata di martedì 8 febbraio, ha chiuso a quota 158 punti base dopo aver toccato i 16o all’apertura delle borse con il tasso sui titoli decennali che ha chiuso all’1,85%.
Subito dopo l’insediamento di Draghi come premier diversi analisti prevedevano che lo Spread potesse scendere tra i 50 e i 60 punti con il rendimento dei Btp poco sopra lo 0,1%.
A distanza di un anno, come visto, non solo questa previsione non si è avverata, ma addirittura lo Spread è risalito toccano livelli che non si vedevano dal 2019, ad eccezione di una breve fiammata nel 2020 a causa della pandemia.
Negli ultimi anni siamo stati abituati a vedere lo Spread risalire a causa dell’instabilità politica: non è ovviamente questo il caso. I mercati sono chiaramente rassicurati dalla riconferma di Mattarella alla presidenza della Repubblica e dalla conseguente stabilità dell’esecutivo Draghi, ma il miracolo tanto atteso non c’è stato.
Questo si deve, a onor del vero, soprattutto ai cambiamenti della politica monetaria della Banca centrale europea. A marzo, infatti, si concluderà il cosiddetto “Pepp”, ovvero il programma di acquisto di debito italiano da parte di Eurotower iniziato durante la pandemia.
Ma l’aumento dello Spread, aldilà delle responsabilità individuali, è comunque una pessima notizia per un Paese come l’Italia altamente indebitato, che prima o poi deve ripagare gli interessi sui debiti.
CARO BOLLETTE
Un’altra criticità con la quale il governo deve fare i conti è l’aumento delle bollette di luce e gas, che variano dal 40 al 70%. L’intervento del governo ha limitato solamente in parte i rincari monstre decisi dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, che ha adeguato i costi all’andamento dei prezzi delle materie prime, in particolare il gas, colpiti da aumenti record negli ultimi mesi.
È stato lo stesso ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, a lanciare l’allarme dichiarando che: “L’aumento del costo dell’energia rischia di avere un costo totale l’anno prossimo superiore all’intero pacchetto del Pnrr”.
Il caro bollette, oltre che sulle famiglie, si ripercuote anche sulle casse di comuni, per cui si calcola un aggravio di 550 milioni sulla spesa complessiva annua che finora era di circa un miliardo e 800 milioni, e per le piccole e grandi imprese per cui si calcolano aggravi da capogiro: da 10-15mila fino a 60mila euro al mese.
BENZINA
E vediamo, quindi, all’aumento della benzina, mai così cara negli ultimi 10 anni. Era dal 2012, infatti, che non si vedevano i prezzi raggiunti nell’ultimo giorno nei distributori. La verde al self è a 1,819 euro al litro, mentre il diesel supera 1,690 euro, il prezzo più alto da marzo 2013. Al servito, invece, il prezzo supera i 2 euro. Un aumento che, secondo le associazioni dei consumatori, provocherà un salasso di 400 euro in più a famiglia.
È questo ” L’ effetto Draghi”,e non si è mai esaurito,anzi il peggio deve ancora arrivare!
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In effetti da alcune settimane, i suoi adoratori, hanno dovuto costatare che una cosa è un banchiere centrale e un altra cosa è governare l’economia di un paese. Ora a distanza di un anno dal suo insediamento, avendo anche vissuto i primi mesi sugli allori costruiti da Conte, ci rendiamo conto che governare un’economia molto variegata con la protervia che lo contraddistingue sta creando alla piccola-media industria non poche difficoltà: ce lo racconta Bisignani in un articolo pubblicato sul Tempo:
Su Il Tempo, Bisignani descrive Mario Draghi
“Irascibile, deluso, fisicamente provato…. è anche molto irritato con i suoi sherpa che, nelle ore più drammatiche delle votazioni per il Colle, gli hanno suggerito inutili telefonate melliflue ai leader dei partiti per autoproporsi”, …. “il premier è pure risentito contro Sergio Mattarella, il quale lo aveva più volte illuso”.
Non confondiamo un banchiere centrale con un economista governante: al primo basta a conoscere tre macro-dati e e il numero di telefono del capo della Federal Reserve, e fiatare qualche frase oracolare (Whathever it takes) per agire sulla moneta. Mai ha avuto, Draghi, una nozione né un contatto diretto con un’economia complessa e multiforme come l’italiana, che guadagna valuta con turismo e alimentari, ma anche col “lusso” che va dalle scarpe agli occhiali e dall’alta moda al pret à porter – e industrie “mature” ma in realtà di punta come il Diesel , semi—artigianati tecno-innovativi.
E nemmeno gli interessa conoscerle e provvedere a questa economia nella “transizione ecologica”. In fondo è stato messo lì per coprire col suo prestigio il genocidio eseguito da Speranza, con la promessa subito di volare al Colle a godere le immunità e impunità della carica. Lasciando i ministri uomini suoi nella tragedia industriale che si profila, con le armi spuntate di una dottrina economica conformista e sorpassata, come ha dimostrato scegliendosi Francesco Giavazzi come consulente personale: uno che “l’austerità fa crescere”, le privatizzazioni ci vogliono, il debito pubblico va pagato (mentre quello accumulato per Covid può e deve essere cancellato dalla BCE), il vincolo esterno ci salva da noi stessi…
Cos’altro dire? Un ennesimo tecnico che ci concerà per benino.
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“Irascibile, deluso, fisicamente provato…. è anche molto irritato con i suoi sherpa che, nelle ore più drammatiche delle votazioni per il Colle, gli hanno suggerito inutili telefonate melliflue ai leader dei partiti per autoproporsi”, …. “il premier è pure risentito contro Sergio Mattarella, il quale lo aveva più volte illuso”.
Voleva abbandonare la nave…ma non gli è riuscito!
L’Operazione Dragopardo (cit) è fallita miseramente… Eheheh😆
Ps “Il genocidio eseguito da Speranza” che cosa sarebbe? 🤔😡
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Insomma minimario ha toppato…
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Tutto serve per mettere paura agli italiani….ricorda tanto la situazione passata di Monti e Fornero!
Paura economica,paura per istabilità,paura per situazione sociale..paura e basta solo così come con napo ,oggi con matt!
Il grande disegno dell’italiano al guinzaglio è palese da troppi anni e gli italiani ci cascano sempre…vedremo che voteranno alle prossime.
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E ora chi lo dice al povero Paolo mieli, lui che lo voleva Sovrano d’Italia. Chissà come ci resterà male, mi spiace tantissimo, sono affranto per lui.
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Continuate a controfirmare ogni “cazzata” che gli passa per il cervello.Mi “raccomando”.
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???????? Cioè?
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L'”effetto Draghi” ce l’ho tutte le mattine quando vado in bagno.
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Non posso credere neppure per un momento che si sia sentito illuso dal PdR. Sa benissimo come si siano svolti i fatti della caduta del Conte2, conosce uomini, cose e modi di fare.
In ogni caso, che avrebbe potuto fare contro l’aumento della materie prime, contro l’inflazione mondiale, contro lo spread che è deciso da privati ( agenzie di rating) che non controlla? Non è mica Conte o Virginia Raggi che erano responsabili anche dei terremoti e delle eclissi solari.
Comunque un piccolo suggerimento glielo voglio dare:
Nel prezzo che paghiamo dell’energia ( combustibili, gas, elettricità) è compresa la tassazione ( accise, IVA – che è in percentuale – etc.) che va al Fisco. Gli ammontari per il Fisco aumentano o scendono al crescere o diminuire del prezzo della materia prima. Basterebbe, forse, “congelare” le tasse al valore di gas, luce etc. di 1 anno fa. Il Fisco incasserebbe come nel 2021, sarebbe comunque uno sconto, un aiuto per i consumatori. Se ne guardano bene…
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Prima o poi quelleche lassù chiamano “percezioni” hanno la meglio sulla propaganda.
Occorrerebbe ricordarselo.
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E pensare che questi LADRONI hanno anche saccheggiato il fondo di NON AUTOSUFFICIENZA portandogli via 200 mln per calmierare le bollette!
Ma chi decide questi prezzi FOLLI, vogliamo fare nomi e cognomi?
Porrohman diceva che era il gas di Putin, ma la Russia non ha aumentato il prezzo, caso mai sono gli intermediari che in nome di una ‘ripresa’ stanno facendo impazzire le quotazioni, come ben sa l’ottusangolo bolognese che almeno ci informa dei rincari.
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???????? Cioè?Questa cosa se non fosse che siamo nell’epoca dei geni sarebbe stata affrontata con molta più “semplicità”.Da chiunque. Case farmaceutiche comprese.No voi siete solo geni come un covo tarme. Gli insetti che si attaccano alla putrefazione dell’intelligenza collettiva.Quando l’intelligenza collettiva si sveglierà.Scappate è un consiglio e non solo voi.
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Beh, mi sembra che l’effetto Draghi sia evidente. Piuttosto lo definirei il fallimento Draghi voluto fortemente da Mattarella spinto dai poteri forti (Bce, Banchieri, Media, Lobbysti….Renzi&C).
E’ chiaro che tutti questi continueranno a negare l’evidenza di un’Italia a pezzi e continueranno a incensare il sig. Draghi che invece di miracoli ha fatto disastri. Siamo più poveri, più disoccupati, più disperati (nel senso che con Conte si era accesa una flebile speranza di cambiamento subito spenta con l’arriva del Migliore).
Spero che un giorno qualcuno risponderà di tutto questo disastro ma non credo…..
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Riguardo la tanto necessaria scuola in presenza si sta continuando a non fare altro che rimodulare le restrizioni settimanalmente. Nessuno parla di reperire nuove aule, migliorare le connessioni di Rete, di purificatori d’aria … Insomma si viaggia ancora con mascherine e finestre aperte, ed il massimo problema -anche per gli studenti che per questa indifferenza dovrebbero protestare ogni giorno – è lo scritto alla Maturità.
Avranno 4 mesi di ferie da sfruttare:si muoveranno i Comuni le Regioni per tempo a reperire spazi ed a far lavorare i loro ingegneri e tecnici per reperire ed installare purificatori d’ aria ( con relativi appalti…) e organizzare fialmente una medicina scolastica, o rimarranno in smartworking all’ infinito?
Il personale sanitario e della scuola sono stati gli unici dipendenti pubblici sempre in presenza – con i relativi rischi – e su loro è stata scaricata la qualunque, quindi solo su di loro si è affollato il malcontento dei disorientati cittadini, Gli Assessori (la politica quindi) ed i loro uffici cosa hanno fatto se non apparire in Tv a promettere e pontificare?
A settembre saremo ancora da quel pero e da quel melo: nulla verrà fatto in estate e se il virus non si sarà suicidato sentiremo i soliti inani politicanti spergiurare sulla scuola in presenza come imprescindibile e accusare presidi e insegnati . Che di sanità pubblica non sanno -nè possono -alcunchè e ancora meno di impianti di sanificazione o presidi di alcun genere. Potranno, come hanno dovuto quest’anno, solo ubbidire a schizofrenici provvedimenti settimanalmente cambiati da ben pagati politicanti murati nei loro uffici.
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