
(Luigi Di Mario – di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – I partiti della maggioranza-ammucchiata escono, chi più chi meno, con le ossa rotte dalla corsa al Quirinale, ultima tappa del loro lento assassinio pianificato un anno fa con l’Operazione Dragopardo. Ciascuno è stato infiltrato dal Partito Trasversale Draghiano per scardinarne la leadership e ribaltarne la linea dopo tre anni di governi sgraditi all’establishment. Missione compiuta […]
Luigi Di Mario
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – I partiti della maggioranza-ammucchiata escono, chi più chi meno, con le ossa rotte dalla corsa al Quirinale, ultima tappa del loro lento assassinio pianificato un anno fa con l’Operazione Dragopardo. Ciascuno è stato infiltrato dal Partito Trasversale Draghiano per scardinarne la leadership e ribaltarne la linea dopo tre anni di governi sgraditi all’establishment. Missione compiuta nel Pd, con l’avvento di Letta jr., che tra il fronte giallorosa e i draghetti renziani sceglie sempre i secondi. Lavori in corso nella Lega, con Giorgetti&Fedriga contro Salvini; in FI, con i poltronisti Brunetta&Gelmini contro il cerchio nanico di Arcore; e nel M5S, col draghetto Grisù-Di Maio contro Conte. La differenza fra i partiti infiltrati è che nel Pd il voltafaccia di Letta sulla Belloni per compiacere Guerini&C. non produce alcun dibattito: si fingono morti per vivacchiare. Nella Lega qualche espulsione e tutti zitti. In FI ci pensa Mediaset con l’editto anti-Meloni. Invece nei 5Stelle come sempre si discute, forse troppo e scompostamente, ma si discute. E con le uscite allo scoperto di Conte, Di Maio e Grillo si parla della vera posta in gioco: non una lite di comari o di galli nel pollaio, né una guerra per la leadership; ma un dissidio politico sul draghismo.
Di Maio non vuole cacciare Conte otto mesi dopo aver contribuito a incoronarlo, né prendere il suo posto (fuggì dopo tre anni, spossato dagli impegni ministeriali e dalle liti interne): da quel che si intuisce, vuole dirottare la nave verso la stella polare Draghi perché la ritiene irrinunciabile per i prossimi anni e, se non ci riesce, farsi una corrente nel M5S o traslocare altrove, ma sempre all’ombra del premier (infatti ha fatto di tutto per portarlo al Quirinale). Conte non vuole (purtroppo) uscire dal governo, ma lo considera una parentesi emergenziale da sopportare per limitarne i danni dall’interno e chiudere a fine legislatura per tornare alla politica (infatti ha sbarrato a Draghi la via del Colle). Perciò Conte piace alla base: perché appare molto più “grillino” di Di Maio. Basta leggere l’ultimo post di Grillo, che ritrova lucidità e indica obiettivi incompatibili col draghismo. Così discute un movimento che vuol “passare dagli ardori giovanili alla maturità”: non dei battibecchi e dei tradimenti personali, ma dell’enorme questione politica che li ha originati. Siccome il governo Draghi è nato anzitutto per spazzare via i 5Stelle, questi non possono sostenerlo per altri 12 mesi solo per difendere le cose fatte, ma a patto di ottenerne di nuove: salario minimo, nuovi ristori, aiuti contro il caro bollette, no al nucleare, nessuna scappatoia per i boss al 41-bis. Qui si parrà la nobilitate dei 5Stelle, di Conte e di Di Maio. Sempreché non sia già diventato Di Mario.
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Io non dimenticherei la questione legalitaria e anticasta che unisce più di ogni altra il popolo pentastellato ma che lo divide da quello conservatore dello status quo del pd. Conte su questo tema non ci ha entusiasmato, tuttavia, se ha sinceramente intenzione di aprire le porte Di Battista, Morra etc, avrà noi dalla sua parte.
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@ Cesare…condivido
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“Conte su questo tema non ci ha entusiasmato, tuttavia, se ha sinceramente intenzione di aprire le porte Di Battista, Morra etc, avrà noi dalla sua parte.”
Infatti Conte, oltre ad aver rinunciato al 20% della retribuzione da primo ministro, che è più o meno la metà di quella dell’ultimo parlamentare sfigato che è stato eletto, risulta lavorare gratis per voi da circa un anno.
In effetti è davvero poco convincente: per esempio potrebbe dissanguarsi a giorni alterni per dissetarvi e che ne so? Donarvi un rene, in fondo ne ha due.
Chissà che non vi convinca!
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Grazie Raf2 e buona domenica
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Si ma Travaglio mi deve spiegare la differenza di programma e di linea politica tra Conte e Di Maio visto che tutti e due appoggiano vistosamente il governo Draghi.
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I 5 stelle hanno tradito e il conto arriverà un giorno o l’altro, d’altronde senza voti non si va ” da nessuna parte
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Operazione Dragopardo/cerchio nanico di Arcore… 🤣😂😆
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due capolavori!
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dopo un anno, finalmente MT ammette di essersi sbagliato: “aderire al governo Draghi per controllarlo dall’interno”
invece è stato il contrario
il governo DRAGHI è stata una calamita che ha attratto i carrieristi, i governisti a tutti i costi e chi cercava un posto al caldo purchessia.
ma il “racconto” (i media) dice che è stato un successo
infatti la dx è in frantumi
la sx non è mai esistita
rimane solo un ottuagenario che ha creato il governo di quasi tutti
e il draghetto costretto alla poltrona che a dicembre ha schifato.
clap clap
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Veramente è sempre stato contrario all’ingresso del M5S.
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Pirgo
forse hai ragione tu,
ma mi sembra di ricordare di un suo fondo in cui sosteneva che, perso per perso causa italia morta e il cambiamento d’umore del siciliano (o Conte o voto), fosse preferibile entrare nel governo per difendere quello ottenuto, per poi arrabbiarsi per l’elenco dei ministri (Brunetta & C.), ma non sconfessando la sua precedente approvazione
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La nota stonata di Travaglio riguarda semmai il fatto non aver attribuito anche alla leaderschep contiana la responsabilità di sostenere Draghi .
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A onor del vero, Travaglio è sempre stato contrario all’ingresso dei 5* nel governo-assembramento. Lo attestano gli editoriali esterrefatti sul suo giornale e le chiacchierate con Luca Sommi ad “accordi e disaccordi” di un anno fa. Si parvissima licet, personalmente credevo avesse ragione Primo Di Nicola quando riteneva che la partecipazione dei 5* al governo Draghi avrebbe permesso di condizionarne i processi decisionali e di salvaguardare alcune conquiste ottenute nei due governi precedenti. Purtroppo i fatti lo hanno largamente smentito. La stima per Di Nicola rimane immutata (sopravvalutava la caratura morale di molti suoi compagni di movimento), ma riconosco a Travaglio di avere avuto ragione per l’ennesima volta.
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di nicola sembra essere secondo solo al traditore n. uno… spero sia chiaro!
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Adriano, era Gomez.
Che, peraltro, quando si sosteneva che il FQ fosse contro l’appoggio dei 5s al governo, ci teneva a sottolineare che lui rispondeva solo del FQ online e che lui era favorevole.
Settimana scorsa da un suo pezzo mi pare di aver capito che abbia cambiato idea.
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ora sono quattro: Prigo, cesaregoffredogranese, ABianchi con il timbro della Paola a suggellare
per cui è assodato che mi sono sbagliato ad attribuire a MT il favore iniziale all’adesione al Drago
ma alla redazione del FQ ONLINE di GOMEZ.
Ritiro quello che ho scritto su MT.
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Marco Travaglio è sempre stato oltremodo scettico sull’ingresso, se non contrario.
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“Il tuo commento deve ancora venire moderato”
ogni volta che si nomina il draghetto
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Una giornata memorabile. Il passo indietro di Di Maio, il post di Grillo e questo articolo di Travaglio fanno dimenticare la rabbia della scorsa settimana.
Alla faccia dei bubolatori.
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“salario minimo, nuovi ristori, aiuti contro il caro bollette, no al nucleare, nessuna scappatoia per i boss al 41-bis”
Draghi smania per concederle, e figuriamoci gli alleati Renzi e B.
Quando c’è di mezzo Conte, MT proprio non ci riesce, a fare una considerazione politica netta e realistica.
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Speriamo che Conte molli l’uncinetto e infili la mimetica. Ne ho due OO così di cortesia e senso di responsabilità. Servono raid duri 🤬🤬🤬🤬🤬🤬
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Che strazio sto Travaglio: continua ad appassionarsi di questi terroni, onesti, lavoratori e figli di nessuno!
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Cara Paola, a volte troppa passione non fa essere lucidi.. al contrario per amore spesso occorre avere anche il coraggio e la freddezza di fare male per fare bene..
Per cui MT in questo frangente dovrebbe togliersi la nebbia dagli occhi e consigliare a Conte di SCAPPARE da questo governo e pensare solo al proprio tornaconto elettorale, impiegando il tempo che rimane a riorganizzarsi sul territorio e ad aprire le porte ai fuoriusciti, che un anno passa in fretta ed il rischio di passare al 5% è massimo.
Il governo che rimane in un anno non potrebbe far danni più di quanto non ne abbia già fatti finora, ed in più si avrebbe il vantaggio di sganciarsi da tutti quelli che hanno il deretano a ventosa, che sicuramente non lo seguirebbero.
E magari nella prossima legislatura si potrà ancora immaginare di poter contare qualcosa.
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tra gli (e con) “alleati” includerei pure il traditore pomiglianese!!
avrai visto gli abbracci e gli sbaciuccamenti del traditore giallo, ai suoi “alleati”, dopo l’elezione del pdr!?!?
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“MT in questo frangente dovrebbe togliersi la nebbia dagli occhi e consigliare a Conte di SCAPPARE da questo governo e pensare solo al proprio tornaconto elettorale,”
Mi pare che lo faccia continuamente: dice sempre che appoggiare questo governo è un bagno di sangue. Ieri scriveva “purtroppo”: che altro deve dire? Boh!
Per me prima escono tutti meglio è: ma leu non uscirà mai per via di Robertino.
Il mio sogno è vedere tutti uniti appassionatamente lega, forza mafia e pd.
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“Conte non vuole (purtroppo) uscire dal governo, ma lo considera una parentesi emergenziale da sopportare per limitarne i danni dall’interno e chiudere a fine legislatura per tornare alla politica”
Ah ah ah!
“(infatti ha sbarrato a Draghi la via del Colle).”.
Ah ah ah!
“Perciò Conte piace alla base: perché appare molto più “grillino” di Di Maio.”.
Ah ah ah!
“Basta leggere l’ultimo post di Grillo, che ritrova lucidità e indica obiettivi incompatibili col draghismo.”.
Ah ah ah!
A Trava’, ma anvedi da ‘nnàttene a…
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Gatto è ora dello scavo. Grande mi raccomando.
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@ Terribile…..troppo forte…!!
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non solo dello scavo. pure della lettiera da usare…!!!
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E invece @Gatto CI HA ragione.
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A parte Frugnin, il bevitore di sgnapa dell’alta Val Badia, e la bella battuta dello scavo, Teribbbile e tonino b: ma da che ammennicolo di parte state?
Non è che per caso soffrite di una forma grave di schiZZofrenia come il nostro FACCIA DA METROPOLIS, per caso?
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Le 3 fasi di Di Maio:
rivoluzionario:
https://www.youtube.com/watch?v=kBiny8Oj6To&ab_channel=75LUCE75-FabioLucentiniEntertainment
maneggione:
https://www.youtube.com/watch?v=XlOwbYSHWLI&ab_channel=75LUCE75-FabioLucentiniEntertainment
Contaballe:
https://www.youtube.com/watch?v=_QOALn8_mBs&ab_channel=75LUCE75-FabioLucentiniEntertainment
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Quando Conte finirà di ” limitare i danni dall’interno” si accorgerà che quelli all’esterno nel frattempo hanno liquefatto il fu movimento 5s e non credo affatto che la partecipazione al governo del “migliore”( da non confondersi con il diversamente comunista Gennaro, fulgido esempio dell’odierna classe politica) fosse dettata dalla salvaguardia delle loro conquiste( un successone…) bensì meramente da questioni di portafoglio.
In quanto a di maio è talmente ambizioso e arrivista che andrebbe con chiunque, peggio di lui unicamente i “dimaiani”.
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Troppo tardi, gli ex elettori traditi dal fu movimento hanno visto e non dimenticano cosa è successo e come si sono comportati in questo ultimo anno con le giravolte spaziali sugli ideali e le giuste idee. Da quando Mattarella ha ucciso il governo Conte II, è stato un lento suicidio tra personalismi, poltrone, potere, supercazzole e l’assecondare il quasi totale smantellamento di tutto ciò che è stato fatto per il bene del popolo in quasi tre anni dal miglior governo e premier perlomeno degli ultimi trent’anni. Le urne si avvicinano e questi non hanno idea di ciò che gli aspetta.
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Come sempre da quando sono comparsi i cinquestelle Tavaglio fa affermazioni adamantine , che Gatto ha riportato correttamente, laddove avrebbe dovuto usare il condizionale. A mio avviso millanta conoscenze che non può avere perché gli stessi cinquestelle non sanno che fare.
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Tra I due ha scelto l’avvocato che anche ieri ha confermato la fiducia incondizionata a Draghi ,molto più facile prendersela con un bjbitaro ma non dice che il vero M5Stelle non esiste più.
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Io mi chiedo solo una cosa.Di Maio sapeva che con l’elezione di Draghi sarebbe crollato il governo, quindi che altra manovra di potere si stava costruendo assieme a lui e lui a che cosa aspirava???sicuramente qualcosa meglio del ministro degli esteri???Oppure dopo la legislatura un posto importante in qualche banca raccomandato dal Draghi??con un grosso stipendio altro che andare a rifare il bibitaro…Qualcosa di strano nel suo comportamento sicuramente c’è.
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Giulio Gaballo
GLIELO DIAMO NOI IL CHIARIMENTO
Si è dimesso dal Comitato di garanzia.
Con una lettera piagnona nella quale, implicitamente ma non so quanto volontariamente, ammette di aver creato una corrente. Ammette le sue differenze con Conte, ma non spiega quali siano e se siano compatibili con l’oggetto politico del Movimento. Ed a me, analizzando il suo agire negli ultimi tempi, sembrerebbe proprio di no.
Il problema è politico, di linea politica e di atteggiamenti e quello, nonostante il gesto piagnone e vittimista delle dimissioni, rimane. Perché il Movimento 5 Stelle nasce e deve proseguire su linee politiche contrapposte al draghismo ed a tutto quello che Draghi rappresenta. L’attuale innamoramento del ministro delle posizioni centriste e governiste, dimentica e fagocita i presupposti su cui si è fondato il Movimento. Ergo, c’è poco da discutere.
Si possono discutere i metodi, l’approccio, come giustamente ha fatto Conte, non l’idea fondativa che ha spinto milioni di persone a votarci.
Una mossa furba, che conferma la scaltrezza del ministro. Una mossa che intende allontanare la discussione e, quindi, il parere degli iscritti. Una mossa tesa ad evitare l’inevitabile processo che si sarebbe scatenato contro di lui. Lui lo aveva immaginato ed aveva mandato avanti i suoi scagnozzi a tentare di raggiungere una tregua. A tentativo evidentemente fallito, oggi il “coup de theatre”.
Il sig. Di Maio ha sbattuto fuori dal Movimento decine di parlamentari per molto meno. Abbia la decenza di non infierire sul Movimento con un accanimento terapeutico a totale difesa del proprio cu*o. Deve andarsene perché ha tradito gli ideali sulla base dei quali è stato votato, gli ideali che gli hanno permesso di occupare le poltrone che tanto ama. Deve andarsene perché ha tradito lo statuto creando una corrente. Deve andarsene perché ha tradito 11 milioni di persone che hanno creduto in lui. Deve andarsene perché noi non vogliamo diventare l’UDEUR.
Se ne vada e non si lamenti. Ha voluto il chiarimento, abbia la decenza di sopportarlo il chiarimento. E l’unico chiarimento sostenibile è dato dalla sua partenza. Raggiunga il suo compare Giorgetti e si tolga dai co***oni.
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Mah …
Ognuno è fatto a modo suo ed è convinto che sia il modo giusto.
Ci sono i rivoluzionari, quelli dell’ardore giovanile, i vogliotuttisti, e ci sono i riformatori, quelli della maturità, i menopeggisti.
Cosa è meglio?
Dipende.
In alcuni momenti e situazioni è meglio un atteggiamento, in altri l’altro.
Il fu M5S ha iniziato rivoluzionario, è stato un errore?
Non mi pare visto che ha scalato rapidamente le classifiche e è andato al governo a cambiare le cose.
A quel punto si è fatto più riformista, è stato un errore?
Non mi pare, visto che pur avendo dovuto cedere molto ha anche ottenuto qualcosa, che rispetto agli ultimi decenni di arretramento della demo-crazia può comunque essere considerato molto.
Poi un asteroide tipo quello dei dinosauri lo ha ridotto com’è ridotto ora, il fantasma di se stesso, diviso fra un Di MaRio (l’ho chiamato già così giorni fa, subito dopo la NON elezione del pdr) che aspira forse a un’ammucchiata di centro, con i peggio prostituti della politica, sotto il fungo draghi, e un Conte mediatore a oltranza, che accetta tutto, non si impone mai, non rischia e non vince: un pareggiatore quando va bene.
I commentatori si dividono.
Ci sono quelli a cui il M5S attuale non dispiace e che stimano Conte, che confrontato ai leader dei loro partiti è sicuramente un passo avanti, e però non pensano di votarlo comunque. Perchè? Boh, mistero, forse per abitudine …
Ci sono quelli a cui piaceva il M5S di prima, delusissimi, e a cui quello di ora fa vomitare (io fra quelli), per i quali Di MaRio sarebbe da prendere a schiaffi, e Conte da antidepressivi.
Chi ha ragione?
De gustibus …
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