Mario Draghi è tornato, finalmente. Archiviate le ambizioni quirinalizie, il premier si è ripreso il vecchio scranno a Palazzo Chigi e le lancette degli orologi della politica, che si erano rispettosamente fermate insieme a lui, sono potute ripartire […]
(ilfattoquotidiano.it) – Mario Draghi è tornato, finalmente. Archiviate le ambizioni quirinalizie, il premier si è ripreso il vecchio scranno a Palazzo Chigi e le lancette degli orologi della politica, che si erano rispettosamente fermate insieme a lui, sono potute ripartire. Di conseguenza è unanime il senso di sollievo e giubilo nella stampa italiana. Basta leggere il titolone cubitale di Repubblica in prima pagina. Apodittico: “È tornato Draghi”. Non c’è altro da aggiungere. Ma le corde più liriche sono quelle pizzicate dai sapienti liutai del Corriere della Sera, in un articolo dal respiro epico. “Mario Draghi riparte come un orologio svizzero e il gesto con cui apre il primo consiglio dei ministri dopo una settimana di morte e risurrezione della politica è pensato per spazzar via le scorie… Il premier entra nella grande sala, dà le spalle agli arazzi fiamminghi con le gesta di Alessandro Magno e compie in senso antiorario un intero giro dell’immenso tavolo, porgendo la mano a ogni singolo ministro”. Che statura. Ma il meglio deve ancora venire. “Compiendo un intero giro della ‘tavola rotonda’ di Palazzo Chigi, il premier, che un ministro sottovoce paragona a ‘Re Artù che stringe un nuovo patto con i suoi cavalieri’, suggella un nuovo inizio”. Capito? Altro che Super Mario, qui siamo alla leggenda.
infosannio 
Mamma mia… Io non sono un grande fan del Fatto e di Travaglio quando si divertono a fare la lezioncina ai giornali concorrenti. Ma, indubbiamente, il livello medio della stampa italiana non e’ mai stato cosi’ basso. Non si imbarazzano a pubblicare cose del genere? Servi dell gleba a testa alta!
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In realtà spesso non gli serve neppure fare la lezioncina.
Basta riportare titoli e alcuni virgolettati, che già si commentano da soli.
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Quando si instaura una dittatura la prima cosa che fa chiude i giornali. Nel nostro paese non c’è bisogno di farlo.
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Ironia feroce e “gustosa”… ridiamo delle nostre miserie, per non piangere.
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“Italiani popolo di santi, navigatori e poeti” si diceva…
Se sia ancora vero non lo so, di sicuro in fondo aggiungerei “e di giornalettai leccaculo”.
Sono così coscienziosi e dediti alle loro leccate che se invece di posare le loro lingue rutilanti sulle chiappe del politico di turno le rivolgessero sulle statue in bronzo che costellano il nostro paese le farebbero risplendere come specchi!
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diceva il buon victor hugo: “ci sono servi che pur di servire pagherebbero…”!!!
i contributi diretti e indiretti all’editoria e all’informazione in generale nel 2021 pare siano stati 386 milioni di euro, a questi sembra vadano aggiunti 2,5 miliardi circa per salvare l’impgi (l’istituto pensioni dei giornalisti) dalla bancarotta e i prepensionamenti dei giornalisti di testate in “ristrettezze economiche”!
agiungasi a ciò l’iva agevolata al 4% nonché altre amenità e regalie alla casta giornalistica di non facile quantificazione, stante le informazioni che si possono trovare facilmente su internet!
capito perché giornali e giornalisti al guinzaglio incensano il regime?
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A proposito, sapete quanti sono stati i morti COVID il 31 gennaio scorso?
370.
Il 31 gennaio 2021?
237 (dati worldmeters).
CHE SUCCESSONE, 126.000.000 di dosi vaccinali di differenza e siamo messi all’incirca male come 1 anno fa, se non peggio.
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Chi scrive su certi fogli di carta straccia non ha alcuna percezione della nausea che può assalire un lettore con appena appena un po’ di senso critico, ormai scrivono qualsiasi sciocchezza a ruota libera senza provare nè vergogna nè consapevolezza di scadere nel ridicolo.
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Mi viene in mente la scena del Marchese del Grillo che al risveglio mattutino trova il popolino ossequiante a dargli il buongiorno per avere anche solo una misera ricompensa …ecco più o meno lo stato della stampa in Italia
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Ahahahah! Parafrasando il discorso del duce:- Un’ora segnata dal destino, batte nel cielo della nostra patria… Con
le decisioni irrevocabili del drago, la dichiarazione di guerra ai poveri italiani è stata consegnata-
E chi fiaterà più!?
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Ma qualcuno si rende conto fino a che punto certi politici, Draghi no, quello non parla, e la stampa scodinzolante celebrano come un grande successo un incremento del Pil del 6% nel 2021? E non tengono conto che nel 2020 il COVID ha falcidiato l’economiaper il 9% per cui in realtà non siamo nemmeno tornati ai livelli del 2019. No,no, la celebrazione del governo dei migliori deve continuare contro ogni coerenza
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Questo è il più bel video dell’anno
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10226372357924806&id=1518428023
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