L’attesa per il vertice tra i leader, trattativa in salita. Restano in campo Draghi e Casini. Si cerca la terza via. Ne bastano 505, la metà più uno dei grandi elettori che stamattina tornano a riunirsi per la quarta chiama. È il giorno in cui l’asticella del quorum si abbassa, e con lei le aspettative di un migliaio di parlamentari che sono andati a dormire senza sapere cosa fare […]

(DI PAOLA ZANCA – Il Fatto Quotidiano) – Ne bastano 505, la metà più uno dei grandi elettori che stamattina tornano a riunirsi per la quarta chiama. È il giorno in cui l’asticella del quorum si abbassa, e con lei le aspettative di un migliaio di parlamentari che sono andati a dormire senza sapere cosa fare. “Quindi ancora bianca?”, “Che facciamo, andiamo al buio?”, “Quando ci dicono come muoverci?”. Nel cortile di Montecitorio, ieri sera, le pattuglie di deputati e senatori semplici erano alla disperata ricerca di un faro – o anche solo di un lumicino – per capire come presentarsi all’appuntamento di oggi alle 11 senza rischiare passi falsi.
I leader li hanno accontentati: assemblee, plenarie, riunioni fiume. Dalla Lega al Pd, passando per LeU e i 5Stelle: ognuno ha avuto il suo sfogatoio, anche se ovviamente i giochi si fanno altrove.
Sarà una lunga notte e nessuno può dire con certezza come sarà apparecchiata la tavola quando questo giornale sarà in edicola. Di certo c’è che ieri, nell’ultima votazione in cui era necessaria la maggioranza dei due terzi dell’emiciclo, i segnali sono partiti e qualcuno è arrivato più forte di altri.
Il primo, tanto prevedibile quanto rumoroso, è quello indirizzato a Sergio Mattarella. È il più votato di ieri: 125 voti, il triplo di quelli che aveva preso martedì. Che sarebbe “cresciuto” se lo aspettavano tutti: a sceglierlo sarebbero stati pezzi di Cinque Stelle, il gruppo di LeU, alcuni Pd, parte dei “totiani”. Ma fa rumore anche il boom di preferenze per Guido Crosetto, il candidato di bandiera scelto da Giorgia Meloni per dare un segnale (leggi avvertimento) al centrodestra: sulla carta avrebbe dovuto raccogliere 63 sì, ne porta a casa 114. Da dove arrivano? Leghisti che vogliono la linea dura, democratici che provano a mettere in difficoltà Salvini: è il bello del voto segreto, dove ognuno può tentare analisi che non troveranno mai riscontro.
Vale lo stesso per i consensi in aumento per Paolo Maddalena, candidato dagli ex M5S di Alternativa c’è, o per quelli (52) tributati a Pier Ferdinando Casini, che è il nome di Matteo Renzi, ma pure il democristiano che può mettere d’accordo tutti, lo stesso su cui – raccontano – ieri ha puntato Dario Franceschini, per far capire al “protettore” di Draghi, ovvero Enrico Letta, che la partita del premier è bella che finita. “Ma Draghi non è morto”, ripetevano tutti ieri, quasi per ricordarsi che devono stare attenti a fare troppi calcoli, che l’ipotetico disastro delle mediazioni potrebbe ancora costringerli a rivolgersi a lui. Lui che – a dirlo alle telecamere del fattoquotidiano.it è Giancarlo Giorgetti, il più draghiano dei leghisti – “se nessun lo vuole votare, mi pare difficile che diventi presidente”. Eppure aleggia un monito, che per alcuni porta ancora dritti a Draghi e che recita così: “L’unico modo per salvare la legislatura è procedere in maniera ordinata”. Ovvero, innanzitutto evitare scossoni nella maggioranza. Quelli, per esempio, che avrebbe provocato la messa ai voti di Maria Elisabetta Alberti Casellati: la candidatura, tutta di centrodestra, della presidente del Senato che fino a ieri è stata la pistola piazzata sul tavolo delle trattative.
Ma “procedere in maniera ordinata” significa anche trovare il nome meno indigesto per Mario Draghi, per dargli l’idea di cedere il passo a una figura che possa reputare “alla sua altezza” (da qui, ragionano, la consulenza .
Ed è qui il vero ostacolo per Casini, le cui quotazioni ieri sera tutti davano in ascesa: digerirebbe, Mario Draghi, un veterano della politica che nel curriculum ha “solo” la presidenza della Camera? Ma d’altro canto dove lo trovano un altro che è stato di tutti e che adesso non è di nessuno? (ah no, è di Renzi, sic). A questo serve il “conclave” che ancora i leader non sono riusciti a riunire. Letta lo immaginava a “pane e acqua”. Forse, vista la notte che li aspetta, servirà almeno qualche caffè.
“Ne bastano 505, la metà più uno dei grandi elettori che stamattina tornano a riunirsi per la quarta chiama.”
Ecco giusto per riequilibrare ci penseranno quelli che non hanno dormito stanotte, dopo velate minace sia da M5S, sia di Letta
uscita dal governo, finalmente Conte e Letta faranno il nome superpartes che hanno tenuto nascosto per non bruciarlo prima.
Se sono uniti domani forse avremo il nuovo/nuova PDR. E’ un spasso sentire i vari commentatori i candidati sono tre – Draghi,Casini,Mattarella . Non vorrei perdermi i salti che faranno i vari Mentana e compagnia bella.
Per ultimo appena sentito Ronconi fare una domanda a Fiano:
Non crede che sia sbagliato, non appoggiare Draghi con tutti i morti che abbiamo ?
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Eddaaaaiiiiiii!!!
Ci sarà la sorpresa, come ha detto Bersani.
E si mangeranno i gomiti: non vedo l’ora!!!!
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La volpina Meloni ha mangiato la foglia
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Allo stato è improbabile c’è una polverzzazione di tribù che non si fidano della transumanza dello Animale,
inoltre c’è “l’asse Salvini Conte”.
Aggiungo che, la campagna elettorale
è alle porte, per cui il popolo
nazional-fascio salviniano e ancor più quello meloniano… non scherziamo!
(c’hai presente Forza Nuova?)
Perché l’operazione vada in porto devono mettere in campo l’artiglieria Pesantissima
e dare una polizza sulla vita a tutti i peones…
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Flintstones family, Con Clave!
Il Drago è definitivamente out per il quirinale, per il semplice motivo che,
per ridurre il margine di errore,
nel caso in cui si dovesse paventare
una minima possibilita
per lo Animale,
molti Beccacci parlamentari,
disubbidirebbero alle linee guida dei capibastone, per sciolta e per evitare il salto nel buio.
Pienamente consapevoli che, lo Animale
non girerà i tacchi da p. Chigi sino a quando rimarrà qualsivoglia osso da portare ai sui padroni. (il resto so chiacchiere)
Il Mattarello: quando non si ha niente
in dispensa un uovo rimane utile!
Io non credo a questa via di fuga. Remotissima!
Trattasi sempre di attacchi di colite diffusa.
N.B. a sceglierlo sarebbero stati pezzi di Cinque Stelle, i Di Mao boys,
il gruppo di LeU, alcuni Pd, parte dei “totiani”.
In buona sostanza,
i Persi e Disperati per il loro futuro – con questi chiari di luna.
Vabbè Guido Zampanò,
è l’amico ciccione di sempre,
a cui tutti abbiamo voluto bene,
ma nei ricordi non ci resta che la simpatia!
“L’Alternativa c’è”: prendere la via del paesiello!
PierFerdi non è manco nel vero immaginario del Bomba,
resta un Doppione Panini che lo hai lì
da tempo, e pensi:
“che cazzo, tutti lo vogliono e nessuno lo piglia, quasi quasi lo butto”
Franceschini è un Museo, come il PD,
e in questo giro non c’è trippa per gatti
nel mondo dei lupi!
Faccio passo e resto ghost!
Maria – Elena- Elisabetta – Priscilla – Elvira – Titina- Biagina – Petronilla – Zarina – Concetta – Diletta – Cammmela –
Genoveffa – Fulvia – Giulietta – Alfetta
GT – Turbo – Intercooler – Alfasud –
Contessa – Cesellata Mastelloni – Mazzanti
e Viendalmare,
detta Pia.
Ha già adeguato la sua giacchetta jacquard
dai motivi naïf alla tappezzeria dei divani
di Palazzo del Quirinale, ma non è lei!
E pur si muove!
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“E pur si muove!” Dopo le votazioni di oggi zitto ,zitto verso Draghi
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Fantastico, non riesco mai a trovare il capoverso!
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Zio Girino sei un poeta.
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“Fantastico ” proviamo con
“Lasciate ogne speranza, voi ch’ intrate.”
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Quanto è Vero signor Ennio!
“Po e sia” , dove:
Po= craie!
e sia = pescraie!
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Il dio Po???
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No, è un po’ de trota!
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Azzi’, a Bergamo mi dicevano “co’ de goma”
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Io non credo che i nomi in corsa siano Casini, Draghi e Mattarella! L’ elezione di Casini sarebbe il premio del son di tutti purché seduto in poltrona, io ho perso il conto dei partiti di cui ha fatto parte …..che non significa propriamente essere il rappresentante della Nazione. ….Draghi è il pdc, capo di governo in carica, è un obbrobrio pensare che si possa passare di lì, poi di là, ma anche un po’ sopra e sotto. …Bergoglio farà gli scongiuri o preghiere per il prossimo Papa, capace che i giornaloni in conclave propongo Draghi anche per quello!
Mattarella ha appena chiesto come ultima ratio la cittadinanza svizzera. …..
I nomi pare siano Belloni e Cassese. ….scassese è da bolle con rischio di shock anafilattico, io sto pronta con adrenalina e cortisone. …..c’è poi un nome Paola Severino….. chissà perché non viene nominata da nessuno. …comunque dovremo aspettare domani per la sorpresa/pacco. ….è il contenuto/materia dentro che preoccupa! ! Grazie Covid per olfatto in tilt, potrebbe risultare utile!
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E basta continuare a definirli grandi elettori. Di grande non hanno proprio nulla. E basta anche copiare a cazzo dagli USA, da noi sono solo elettori, nirnte altro.
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Qualche volta il potere logora chi ce l’ha o chi ce lo ha avuto.I nomi dei soliti noti sono spacciati perchè inviso all’opinione pubblica e o sfacciatamente di parte per essere votati dalle altre parti in causa. Allora Mattarella bis ? Spero personalmente di no (non è assolutamente stato un super partes) ma se è un pagliaccio ,come temo, accetterà la rielezione.
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Cm non è per tornare al 1989, ma certi argomenti erano già ben chiari allora (e anche prima).
Public Enemy: in order to fight the power that be.
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