
(Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini – il Corriere della Sera) – Green pass senza scadenza per chi ha tre dosi di vaccino: la decisione è presa e nei prossimi giorni il governo metterà a punto il provvedimento che dispone l’allungamento della validità.
Ma dovrà anche decidere se rinnovare l’ordinanza che impone il tampone a chi entra nel nostro Paese, anche se possiede la certificazione verde. È uno degli argomenti all’ordine del giorno della riunione con i presidenti di Regione convocata per domani.
L’altro è l’abolizione delle fasce di colore che prevedono restrizioni e scattano quando si supera la soglia critica di occupazione dei reparti ospedalieri, in particolare le terapie intensive.
Green pass allungato
Il decreto in vigore prevede che dal 1° febbraio la certificazione verde sia valida sei mesi, ma per molti cittadini a metà marzo scadrà la certificazione e al momento non c’è alcuna autorizzazione alla somministrazione della quarta dose.
Ecco perché il governo sta valutando di renderlo valido fino a che non saranno prese decisioni sull’eventuale nuovo richiamo. Il via libera al booster è arrivato a metà di settembre e quindi nelle prossime due settimane si dovrà procedere con l’allungamento, visto che secondo i calcoli del ministero della Salute almeno 100 mila persone sarebbero costrette a fare il tampone per lavorare, ma anche per poter svolgere tutte le altre attività della vita quotidiana.
Parere al Cts
Nei prossimi giorni il governo chiederà un parere al Comitato tecnico-scientifico per avere indicazioni, l’ipotesi più probabile è che per chi ha effettuato tre dosi non venga fissata una nuova scadenza, almeno fino a quando non sarà chiaro quali saranno i prossimi passi della campagna vaccinale.
La quarta dose
Dovranno essere l’Ema e l’Aifa – rispettivamente le due agenzie regolatorie per l’uso dei farmaci in Europa e in Italia – a dover decidere se per fronteggiare la pandemia da Covid-19 sia necessario autorizzare la quarta dose. Solo in quel momento si valuterà un’eventuale revisione.
Fino ad allora la linea è procedere mantenendo la validità di sei mesi per chi ha ricevuto due dosi e nessuna scadenza per chi ne ha avute tre.
Le frontiere
Con i governatori il ministro della Salute Roberto Speranza affronterà il problema legato all’obbligo di tampone per chi arriva dall’estero. I presidenti di Regione chiedono di eliminarlo «perché crea ostacoli all’arrivo dei turisti», ma il ministro appare cauto.
Molti Paesi europei hanno infatti allentano le restrizioni, rimane il timore che gli arrivi senza un controllo stretto possano far risalire la curva epidemiologica. Per questo non è escluso che venga stilata una nuova lista di Stati a rischio per cui è necessario effettuare il tampone, lasciando per gli altri soltanto l’obbligo di presentarsi con il green pass.
Anche tenendo contro che nel resto d’Europa la maggior parte dei Paesi ha lasciato la validità della certificazione verde a nove mesi.
I cambi di colore
Oggi entrano in zona arancione Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia e si aggiungono alla Valle d’Aosta. In queste aree le restrizioni previste valgono solo per chi non è vaccinato o guarito, quindi non ha il green pass rafforzato.
Da giorni i governatori chiedono di eliminare il sistema che impone un cambio di fascia se le strutture sanitarie sono in affanno rivedendo il modo di conteggiare i nuovi contagiati, in particolare non inserendo nel conto i positivi asintomatici.
Il «tavolo» istituito dal ministero della Salute sta valutando possibili aggiustamenti anche se appare difficile che entro il 31 marzo, data di scadenza dello stato di emergenza, si possa arrivare a una modifica radicale del meccanismo in vigore.
Urrà per i giornalisti cortigiani e per i giornali accattoni. Sostenere l’emergenza sempre e ad ogni costo.
"Mi piace""Mi piace"
Fossi nel CTS mi rifiuterei anche solo di rispondere al Governo.
Allungare o accorciare la validità del vaccino in base alle scadenze del green-pass non vedo cosa abbia di scientifico.
E dire che all’inizio le opzioni possibili erano semplici e chiare: obblino vaccinale vs. non obbligo vaccinale.
Mi domando chi sia in Europa il raffinato pensatore che ha partorito l’idea del green-pass e derivati.
"Mi piace""Mi piace"
Sono sicuro che questa volta ema e AIFA si faranno sentire e orgogliosamente diranno di no!! Volete scommettere??
"Mi piace""Mi piace"
l’ipotesi più probabile è che per chi ha effettuato tre dosi non venga fissata una nuova scadenza, almeno fino a quando
non sarà chiaro quale sarà l’evoluzione della attuale ondata
ecco se avessero congegnato la frase in questo modo avrebbe avuto più senso, ma legarla all’approvazione
di una ipotetica quarta dose che, al momento, chi l’ha prevista l’ha prevista per i soggetti
già problematici e per la corrente versione del virus essendo, loro, in anticipo su di noi per quello
che riguarda le somministrazioni (il numero non la quantità), proprio non lo comprendo
comprendo il preparare più scenari, dai buoni ai cattivi, e farci sopra speculazioni sul come intervenire,
ma ora siamo in pieno plateau e s’attende la discesa verso i minimi, ecco, magari vedere prima se
l’effetto dei vaccini, più o meno obbligati, ed il numero elevato di contagiati, non fornisca
uno zoccolo concreto di protetti e dunque una sostanziale riduzione della pressione sugli ospedali
(è questa che cercano di placare, la nostra salute è in sub-ordine) che potrebbe portare a fare considerazioni
più ottimistiche sulla validità della protezione ottenuta, ovvero validità del green pass
"Mi piace"Piace a 1 persona
Gli sconquassi delle dosi ripetute sul sistema immunitario si vedranno a cose fatte, a chi gli capita, intanto l’ importante è onorare gli impegni contrattuali degli acquisti, poi come va va
"Mi piace""Mi piace"
…. SENZA VERGOGNA !!!!!!
"Mi piace""Mi piace"