Nel Paese l’aumento dei casi non è seguito da quello dei decessi. Per il premier non è più necessario testare e tracciare chiunque manifesti dei sintomi. Nel Paese l’85% ha almeno una dose di vaccino

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La curva dei contagi (a sinistra) e dei decessi in Spagna

(di Claudio Del Frate – corriere.it) – La Spagna vorrebbe trattare il Covid come una «normale influenza» , rinunciando a tracciare e confinare chiunque risulti positivo al test ma monitorando la situazione controllando alcune zone a campione. Lo ha annunciato il premier Pedro Sanchez, il quale intende proporre la questione a livello europeo. Dato lo scarto che ormai si sta scavando tra numero di contagi e numero di morti per Covid, secondo Sanchez ci sono le condizioni per passare da un quadro di «pandemia» a uno di «malattia endemica» come è appunto l’influenza stagionale.

Sanchez ha avanzato la sua proposta nel corso di un’intervista al canale radio «Cadena Ser», partendo proprio dal dato statistico più evidente: contagi e decessi non camminano più di pari passo: anche se i primi crescono ancora vertiginosamente, i secondi aumentano lungo una curva assai meno ripida. In questi primi giorni dell’anno la Spagna sta viaggiando a una media di 124.000 nuovi casi giornalieri (erano 26.000 un mese fa); al tempo stesso i morti per Covid quotidiani sono 76 , poco più dei 50 circa di metà dicembre. Il paese iberico, inoltre «guarda dall’alto» quasi tutti gli altri Stati europei, avendo già protetto con almeno una dose di vaccino l’85,5% dei suoi abitanti (l’Italia è a 82). Esponenti della comunità scientifica hanno già avvertito che sarebbe opportuno tenere d’occhio dati differenti dal semplice andamento dei contagi.

«Abbiamo le condizioni per aprire con calma un dibattito a livello tecnico ma anche europeo per valutare la malattia con parametri differenti» ha dichiarato Pedro Sanchez riferendosi proprio al differenza tra contagi e morti. Il capo del governo ha poi confermato l’esistenza di un piano – anticipato dal quotidiano El Paìs – per monitorare in maniera differente il Covid da parte delle autorità sanitarie: non sarà più necessario registrare ogni singola infezione nè testare chiunque accusi dei sintomi. Resta inteso che chiunque continuerà a essere curato. Il nuovo piano di monitoraggio, secondo quanto anticipato dai media, assomiglia da vicino a quello già in uso per vigilare sull’influenza. «La ministra della salute Caterina Darias ne ha già parlato con alcuni suoi interlocutori europei» ha detto Sanchez senza entrare ulteriormente nel merito.