(Lara Tomasetta – tpi.it) – Questa mattina si è tenuta a Palazzo Chigi la cabina di regia sulle riaperture. Il premier Mario Draghi ha incontrato i ministri Roberto SperanzaMaria Stella GelminiGiancarlo GiorgettiDario FranceschiniStefano Patuanelli ed Elena Bonetti, capi delegazione di maggioranza, e il responsabile dell’Istruzione Patrizio Bianchi. L’ipotesi che si fa strada è quella di prevedere, dove i dati lo consentono, una zona “giallo rafforzato” già a partire dal 26 aprile. In tale data dovrebbero esserci l’apertura di tutte le attività di ristorazione, sport e spettacolo nelle aree a basso contagio da Covid, ma solo all’aperto.

E sempre dal 26 aprile dovrebbero riaprire i ristoranti anche la sera, ma solo all’aperto. In questa stessa data, dovrebbero riaprire in presenza tutte le scuole, anche le superiori, tranne che nelle zone rosse, si apprende sempre da fonti di governo. Dovrebbero tornare in presenza anche le università. Dovrebbe restare il coprifuoco alle 22, nella fase delle nuove aperture.

Nell’ultimo mese di scuola tornerebbero in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani. Al momento 6,6 milioni frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza. Il decreto legge valido fino al 30 aprile, per la scuola ha previsto che le scuole infanzia, primaria, e il primo anno delle scuole medie siano in presenza in tutto il territorio azionale. Le classi seconde e terze medie sono in presenza al 100% nelle aree arancioni e gialle. Le decisioni di oggi saranno il frutto di una mediazione sulla base della linea imposta da Draghi e basata su due principi: gradualità e irreversibilità.