(di Andrea Sparaciari – Il Fatto Quotidiano) – Mica poteva chiamare tutti-tutti-tutti i sanitari lombardi mentre erano in vacanza. Che in Lombardia, quando lavori, lavori, ma quando riposi, riposi, come ha spiegato alla Stampa Giulio Gallera. E poi i lumbard mica son sboroni, “come quelle altre Regioni che hanno fatto prima (nella somministrazione di vaccini, ndr) solo per dimostrare di essere più brave di chissà chi”. Che poi anche lui ha avuto un sacco da fare: il 28 dicembre c’aveva il qudrangolare di padel (il dottore ha detto che può giocare, ma solo col casco di ghisa, che l’ultima partita era finita maluccio); il 29 c’era la Marcia Longa dei Navigli (30 km in 8 comuni del Milanese, tutti da varcare in regime di lockdown duro); il 30, invece, ha dovuto spiegare ai figli il fattore Rt, e lì la giornata è volata, perché i conti non tornavano. Il 31 ha preparato il veglione e l’1 ha aiutato la moglie a mettere a posto casa. Il 2 era sabato e il 3 domenica, e che fai, inizi la “più grande campagna vaccinale della storia” nel weekend…?