
(ANSA) – La scarcerazione dei boss “è un segnale che viene colto dalla maggior parte della popolazione come un segnale quasi di impunità del mafioso o comunque un segnale di speranza anche per chi è stato condannato più volte. Anche il peggiore dei mafiosi ha diritto alla tutela della sua salute ma lo Stato ha il dovere di fare di tutto perché la salute di ciascun detenuto venga tutelata all’interno delle strutture”. Lo ha detto a Non è l’arena, su La 7 il magistrato Nino Di Matteo.
E a Massimo Giletti che osserva come 500 persone siano tornate a casa, risponde: “il segnale è devastante dal punto di vista simbolico e comunque il ritorno a casa è idoneo a produrre anche degli effetti concreti pericolosi per il futuro. Un mafioso anche al 41 bis si industria sempre per cercare di fare arrivare, soprattutto se è un capo, le direttive fuori dal carcere ai suoi. Figuriamoci se quel mafioso ha avuto la possibilità di tornare a casa”.
NINO DI MATTEO A NON È L’ARENA: “DOPO LE INTERCETTAZIONI A NAPOLITANO CI È STATO DETTO DI TUTTO, CSM E ANM ZITTI”
(AdnKronos) – “Quando partì in questa indagine sulla trattativa Stato-mafia molti pensavano che fosse frutto di una costruzione di un teorema politico di magistrati un po’ fantasiosi. Nel tempo molti si resero conto che l’indagine si riferiva anche a dei fatti e concreti non era frutto di una fantasia”. “Noi -ha aggiunto- abbiamo avuto difficoltà di tutti tipi, non potevamo non prevederle perché la nostra indagine si indirizzava non solo nei confronti dell’alta mafia ma anche nei confronti di appartenenti di alto livello ad apparati sicurezza all’Arma dei Carabinieri a funzionari di polizia a politici, non potevamo non prevedere che sarebbe stata anche una difficile indagine e che non avremmo avuto il plauso di nessuno e d’altra parte un magistrato non deve assolutamente né pretendere né sperare questo.
Però le dico questo c’è stato un momento in cui soprattutto dopo la vicenda delle intercettazioni che erano state legittimamente disposte dal gip su nostra richiesta per le utenze in uso al senatore Mancino e alla registrazione di alcune telefonate con il presidente Napolitano, che a noi è stato detto di tutto siamo stati definiti ricattatori del Capo dello Stato, eversori, quando morì il compianto Dottor d’Ambrosio assassini e in quell’occasione, rispetto a queste affermazioni, che non sono mi consenta di semplice critica ma di ingiuria e calunnia, non ci ha difeso nessuno”.
“In quel momento Anm e Csm anziché diciamo difendere non Nino Di Matteo ma l’operato dei magistrati che indagavo e non lo avevano fatto in maniera scorretta perché nessuno ha mai detto che abbiamo violato una qualsiasi norma di legge, in quel momento hanno preferito per motivi di opportunità schierarsi dalla parte del potere politico”.
“Quella è una vicenda istituzionale quello che umanamente ho provato io non conta nulla me lo tengo per me” ha detto il magistrato Nino Di Matteo rispondendo sulla sua mancata nomina al Dap. Certo che mi sono chiesto perché non sono stato scelto, ha aggiunto, “però ripeto e mi sono dato delle spiegazioni ma non sarebbe serio se le spiegazioni le fornissi, perché sono le mie spiegazioni”.
CSM:DI MATTEO,CARRIERE PER CORRENTI RICORDANO METODO MAFIOSO
(ANSA) – “Io dissi, lo ridirei e lo affermo anche oggi che privilegiare nelle scelte che riguardano la carriera di un magistrato il criterio dell’appartenenza ad una corrente o ad una cordata di magistrati è molto simile all’applicazione del metodo mafioso”. Lo ha detto stasera il magistrato Nino Di Matteo, intervistato a Non e’ l’Arena, riguardo alle polemiche che coinvolgono il Consiglio superiore della magistratura.
“La valutazione del lavoro di un magistrato o le nomine fatte per incarichi direttivi nei confronti di un magistrato condizionate da un criterio dell’appartenenza sono assolutamente inaccettabili, lo dissi allora lo ripeto ancora e adesso che sono stato eletto al Consiglio superiore della magistratura”, ha detto Di Matteo, aggiungendo che “la mia battaglia attuale e futura sarà sempre quella di cercare di dare un taglio netto o di contribuire a dare un taglio netto a questa mentalità”. Quanto alle possibili soluzioni, “Più che le riforme serve a mio parere una svolta etica – ha detto il magistrato – un cambiamento vero che deve riguardare la mentalità dei consiglieri ma deve riguardare la mentalità di tutti magistrati.
L’appartenenza non può condizionare le scelte, quando si tocca il fondo è il momento buono per ripartire e in questo momento come si sul dire il re è nudo dobbiamo trovare la forza necessariamente a tutti costi di invertire per primi noi la rotta, prima che invece qualcuno possa approfittare di questa situazione di difficoltà della magistratura, di mancanza di credibilità della magistratura per riforme che hanno uno scopo che noi non possiamo mai accettare quello di sottoporre di fatto la magistratura a un controllo da parte del potere politico”.
DI MATTEO, PALAMARA CONTENTO MIA ESTROMISSIONE POOL STRAGI
(ANSA) – “Sono stato estromesso dal gruppo stragi ho poi verificato dagli atti dell’indagine di Perugia che il dottor Palamara prima che avvenisse questa esclusione si era diciamo lamentato del fatto che io facessi parte di questo gruppo stragi entità esterne e nel momento in cui venne resa nota la mia estromissione accolse la notizia diciamo con molta soddisfazione”.
Alla domanda se questa vicenda sia stata un’ulteriore amarezza, Di Matteo ha risposto “Enorme è chiaro. E’ stata enorme perché io ho lavorato per decenni sulle stragi, la vita professionale di molti magistrati ancora più autorevoli ancora prima di me è stata costellata da continue amarezze continue, delegittimazioni e solitudini. Se penso a quello che hanno passato nella loro vita professionale Paolo Borsellino soprattutto Giovanni Falcone penso sempre lo dobbiamo ricordare. La loro soprattutto quella di Giovanni Falcone, del magistrato più stimato nella storia diciamo dell’attività giudiziaria italiana all’estero, la storia in Italia di Giovanni Falcone una storia di continue sconfitte”.
DI MATTEO, VERA FORZA MAFIA STA NEI RAPPORTI CON IL POTERE
(ANSA) – “Io penso di aver capito una cosa importante tra le altre, e cioè che la vera forza della mafia e soprattutto la vera forza di Cosa nostra sta nella sua capacità storica di intessere rapporti con il potere, con il potere politico, con il potere imprenditoriale economico, purtroppo anche con il potere istituzionale”.
Lo ha detto il magistrato Nino Di Matteo, intervistato da Massimo Giletti a Non e’ l’Arena su La7. Quanto al processo sulla trattativa Stato mafia, Di Matteo ha detto che “quando Riiina venne cercato da uomini dello Stato per il tramite di Vito Ciancimino si convinse che la strategia che aveva iniziato con l’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima e proseguito con l’attentato di Capaci era una strategia che stava pagando, lo Stato piegava le ginocchia” e allora “Cosa nostra capì che era il momento di insistere con quella strategia delle bombe”.
E allora “sono stati sempre eliminati gli uomini anche dello Stato delle istituzioni e della politica che costituivano diciamo un ostacolo rispetto al mantenimento di uno status quo di una sorta di alleanza nascosta di pacifica convivenza tra Cosa nostra ed il potere. Chi costituiva un ostacolo con il suo rigore con la sua intelligenza con la sua bravura con la sua professionalità veniva colpito e molte volte è stato colpito dalla mafia dopo essere stato isolato e delegittimato dalle istituzioni e dalla politica”.
Che DiMatteo si faccia usate da Giletti lo trovo sconvolgente.Giletti ha usato l’ intervista a Di Matteo a suo piacimento,facendolo parlare spezzettando l’intervista a suo piacimento.Di Matteo deve fare qualcosa,non è possibile che un magistrato come lui si faccia manipolare da un giornalista di parte come Giletti
"Mi piace""Mi piace"
Ma poi quello che proprio non mi va giù è che sono stati i suoi colleghi pm a scarcerare questi detenuti, e lo hanno fatto a norma di legge, e soprattutto di Costituzione della repubblica italiana, che da solo e soltanto ai pm di sorveglianza il potere di decidere sulle sorti del detenuto. Che Giletti e il suo amico Salvini non conoscano la costituzione e la separazione dei poteri lo posso pure capire, ma Di Matteo se la prendesse coi suoi colleghi denunciandoli al CSM se hanno commesso illeciti. Poi trovo cmq il comportamento di Di Matteo allucinante per un pm, per giunta del suo rango, dovrebbe essere sanzionato duramente. Un pm deve parlare col suo lavoro con le sue inchieste che vanno a buon fine, no andando in TV ad attaccare un ministro che non gli ha dato un incarico. Ma stiamo scherzando? Quanto a Giletti mi taccio per il semplice fatto che non so più come insultarlo
"Mi piace""Mi piace"
e certo, non sai come insultarlo perchè da fastidio ai tuoi beniamini che si vantavano di aver abolito la povertà…
ma per favore…
"Mi piace""Mi piace"
Ex andrea sei sempre convinto che a capo del DAP, con esplosione delle carceri e pandemia, non avesse fatto uscire i mafiosi??? Il castello di carta nella tua testa è caduto….. La colpa è la mia, da retta che continuo a leggere….. Un mese di bonafede di qua bonafede di la, ardita e poi di matteo se ne esce con la costituzione. Ti consiglio un buon lavapiatti, sei ancora in tempo
"Mi piace""Mi piace"
Perche una lavapiatti? Interpreta la cronaca leggendo i fondi di caffe’?
"Mi piace""Mi piace"
e adesso si scateneranno tutti i grillini contro Giletti che si è permesso di mettere in dubbio i loro beniamini che dovevano aprire il parlamento come una scatoletta e invece……..
Ve ne accorgerete alle prossime elezioni
"Mi piace""Mi piace"
Siete i branco di buffoni , inveite contro Giletti e digerite come fosse un premio Pulitzer Bruno Vespa, quello del contratto con gli italiani di B., quello che “cuciva su misura” del suo ospite le sue merde di trasmissioni, quello di Andreotti assolto, quello…. potrei continuare mezza giornata… quello dove le vostre mezze tacche politiche preferiscono andare.
Fate pena.
Ascoltate telefonata ed intervista di Di Matteo, poi ascoltare la telefonata di Basentini che farfuglia frasi senza senso.
Io non ho alcun dubbio su quale parte sento vicina.
Voi fate quello che cazzo vi pare branco di leccaculi.
La cosa che mi ha fatto più schifo di questa vicenda non sono gli errori gravi (seppur in buonafede, voglio continuare a pensarlo) di Bonafede ma le vostre reazioni e le vostre argomentazioni.
Siete berlusconiani inside!
Mi ci gioco entrambe le palle che molti di voi lo hanno votato. Lo si capisce dal senso dell’etica che avete. Lo si capisce dalla variabilità dei vostri principii, ammesso che ne abbiate qualcuno.
Io non scrivo qui ne per convincervi ne per essere convinto.
Scrivo solo quello che penso, un messaggio in bottiglia.
Ma non è escluso che in futuro decida di lasciarvi spompinare a vicenda, è piuttosto imbarazzante vedervi.
Avete avuto anche il demerito di far fare un figurone pure a Giletti.
"Mi piace""Mi piace"
Ex andrea conosci le parole vergogna e scusa? Te sei un emerito… Che non sa. Hai voglia a scaricare sugli altri.. Lo stato deve fare in modo di salvaguardare la salute dentro determinate strutture MA DEVE TUTELARLA!!! Se uno ha una neoplasia che fa il fenomeno Di matteo? Basentini ad oggi non ha firmato nessun protocollo, come capo si è assunto le sue responsabilità. Si è dimesso. Messaggio : non sono all’altezza. Lo vuoi uccidere? Te sei nato fenomeno? Amen. Hai scritto da 20gg contro bonafede e basentini insinuando pressioni mafiose. Carpendo da intervista a di Matteo (da giletti) e da Arata( altro fenomeno del lunedì). Riparla dimatteo e non sei capace neanche di chiedere scusa, anzi inveisci. Direbbe Gatto viva gli itaglioti, mentre mara carfagna direbbe, scusi non è che qui ci sono 629 imbecilli e un intelligente. VERGOGNA
"Mi piace""Mi piace"
Giletti ha fatto in modo he il senatore dei5stelle non potesse ,non solo argomentare ma nemmeno leggere la motivazione del giudice di sorveglianza che ha confermato per motivi di salute per leggi approvate dal centro destra e non da Bonafede, gli arresti domiciliari a Zagaria.
"Mi piace""Mi piace"