
(Anna Ditta – tpi.it) – “Il virus c’è ma è sbagliato vedere il pericolo ovunque. Attenzione a non aver paura di fantasmi”. L’immunologo Francesco Le Foche, che insegna al Policlinico universitario Umberto I, denuncia i comportamenti – a suo vedere sbagliati – di chi esagera con le precauzioni anti-Coronavirus. “Vedo persone che quando incrociano un altro essere umano trattengono il respiro e guardano a terra. Una paranoia”, dice l’esperto in un’intervista al Corriere della Sera. “Bisogna reagire altrimenti entriamo in un contesto negativo dal quale sarà difficile uscire. So di gente che non mette il naso fuori di casa per paura”.
Sulla situazione attuale della pandemia in Italia, Le Foche spiega che “è come se avessimo spento un incendio, restano piccoli focolai e disponiamo di secchio con l’acqua per intervenire”. Ma – sottolinea – la situazione “andrà sempre meglio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se manteniamo precauzioni razionali in certi ambienti chiusi e affollati”. All’aperto, invece, secondo l’immunologo basta seguire le indicazioni dell’Oms, che ha dichiarato che “dovremmo indossare la mascherina in caso di affollamenti, quando non è possibile mantenere le distanze interpersonali”.
Sul tema delle vacanze, “potendo mantenere le distanze io partirei sereno”, dice Le Foche. “Sulla spiaggia lettini e ombrelloni sono organizzati in sicurezza. Non c’è motivo di indossare la mascherina tranne quando andiamo al bar dello stabilimento e sono presenti molte persone”. Per il professore, è possibile coniugare la prudenza con le attività in palestra (“se è indoor riduciamo il tempo di allenamento, 40 minuti anziché un’ora”) e anche con cinema e teatri (“non ho dubbi che siano stati organizzati in modo sicuro”). E per quanto riguarda baci e abbracci? “Teniamoli in sospeso ancora un po’.”, dice. “L’uomo è predisposto alla socializzazione, non può vivere da eremita. Quando verrà il momento li riprenderemo. Non credo che il mondo sia cambiato per sempre”.
Carissimi, i contagi sono pressochè a zero.
Quei pochi, nonostante il criminale divieto di applicare le cure adeguate, guariscono perchè il virus è mutato e meno aggressivo.
Ma sui media nazionali, a trombe spiegate, suonano tutto il giorno il ritornello d’allarme: “Pandemia! Pandemia!”.
E vi hanno già detto, in modo non più occulto MA CHIARISSIMO, che riavrete la vostra libertà (forse), solo quando il vaccino sarà stato inoculato a tutti. Ripeto, A TUTTI.
Quindi, tenete la mascherina, per ricordare tutti i giorni, a voi e agli altri, quanto siete in pericolo.
Ricordo mia nonna che mi raccontava della spagnola: in ogni famiglia c’erano uno o più malati e almeno un decesso.
A loro non serviva la mascherina e TV tuonanti, per ricordare il quotidiano pericolo.
Ora, oggettivamente vi chiedo: conoscete almeno un malato, ricoverato per Covid 19? E un deceduto?
Sono certo che una minoranza ristretta (concentrata in una zona precisa), potrebbe rispondere sì.
Ogni tanto, ricordate di avere un cervello in zucca e non solo orecchie per ascoltare TG.
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Vedo che per te i morti giornalieri non contano nulla, perso nessuno di famiglia, parenti, amici, conoscenti?
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