11 aprile 2019. Ecco una telefonata intercettata in cui si riassume bene la maggioranza al Csm prima di quella attuale Rosso-Bruna. Poi, le nomine.

(liberoquotidiano.it) – Milella: L’Anm è a guida MI ed Unicost, c’è un Csm dove Mi…
Palamara: No c’è pure Area
Milella: vabbè, si, voglio dire al Csm domina quest’ alleanza Mi-Unicost-laici di centro destra, quindi secondo me le nomine che si faranno saranno tutte nomine influenzate da questa faccenda qua no
Palamara: almeno te non mi fare che non conosci la storia della magistratura cioè è chiaro che siamo in una consiliatura che è figlia o meglio ancora che sta in una fase storia dove Area era più numerosa e Area non disdegnava nella maniera assoluta gli accordi con MI e in particolar modo con la Casellati basta che ti riprendi qualche articolo tuo dell’epoca e ci fai il copia e incolla e te lo ritrovi ok? Essendo mutata la situazione è chiaro che il consiglio è il luogo dove si formano maggioranze () Area ha molto tra le virgolette lucrato nella precedente consiliatura oggi che partita vuole svolgere? Nella vicenda Ermini non si è sporcata le mani adesso che arriva il momento decisivo quello delle nomine che posizione prenderà?
Milella: Che posizione prenderà?
Palamara: Non è che possono andare dagli elettori e dire guarda che io non ti ho portato a casa a te perché hanno ancora gente importante da sistemare che gli dicono non c’è l’hai? Come direbbe Bruti è la corrente bellezza è così e vale per tutti e vale per loro. Milella: Si
Palamara: Tu devi fare un pezzo reale adesso inizia la partita vera, perché la partita vera inizia con Roma, c’è una grande attenzione su Roma perché viene dopo l’era Pignatone dopo tante cose e Roma comunque ha un effetto domino.
Milella: Roma sarà la prima decisa.
Palamara: comunque Roma o non prima cioè Roma c’è il problema di Lo Voi se viene Lo Voi, Prestipino va a Palermo.
Milella: il mio pezzo, se riesco a farlo, domina l’accordo MI Unicost e faranno man bassa di posti e io ti metto già a Torino..
Palamara: Mettimi a Roma e stai buona
Milella: se mandano te a Torino che sei sotto il livello di anzianità loro potrebbero pure fare la mossa di mandare Cantone da qualche parte in modo da non fare i cattivi capito? Poi alla fine fanno pure un piacere a questo governo che glielo levano dai coglioni.
Palamara: appunto si
Esplode il caso Palamara 29 maggio 2019 Milella chiama Palamara e riferisce che ha saputo dell’articolo leggendolo alle ore 01.30 di notte e dice di aver sbagliato a non averlo chiamato prima, ma a lei non avevano detto nulla dal suo giornale. Se avesse chiamato prima “l’avremmo scritta, ma non in questo modo”. 31 maggio 2019 Milella chiama Palamara e lo avvisa che la giornalista Maria Elena Vincenzi sta andando sotto casa sua e gli dice che devono parlarne bene dell’intervista 29 maggio 2019 Amadori parla con Palamara. Dice che tramite Palamara vogliono far saltare Viola. Ha notato che è lo stesso GICO di Roma a svolgere le indagini e si domanda come mai De Ficchy (procuratore di Perugia, ndr) utilizzi la stessa pg. Continua asserendo che Paolo Ielo avrebbe detto ad un consigliere del Csm che teneva in pugno De Ficchy per delle intercettazioni relative a un commercialista indagato. Amadori riferisce che ha saputo che le carte inviate a Perugia (sul conto di Palamara, ndr) erano firmate da Ielo, Sabelli e Cascini e che gli stessi tre sono stati nominati dal suo consiglio grazie anche ai voti di Unicost. 7 maggio 2019 Bianconi chiama Palamara per fissare un incontro. Nessuna trascrizione
Colloqui nei giorni successivi fra Palamara Lotti e Ferri: Trascrizione “Bianconi è la cassa di risonanza del gruppo di potere attuale”. 16 maggio 2019 Palamara parla con Stefano Fava (pm a Roma) “Bianconi è legato ai servizi” 29 maggio 2019 Palamara parla con Legnini sulla necessità di riequilibrare gli articoli che sono usciti con Repubblica
Palamara: e tu dici che con Liana lo posso fare?
Legnini: si ma Liana conta poco la dentro
Palamara: no Claudio Tito
Legnini: Claudio Tito conta .. il tema è orientare il gruppo, adesso Repubblica su un linea diversa . Io non so il Fatto Quotidiano adesso La Verità, su cosa virerà perche la loro posizione è contro Pignatone.
Palamara: esatto
Legnini: quindi c’è una operazione di orientamento
Palamara: e allora devo parlà pure con Repubblica..
Legnini: se vuoi parlo io , ho rapporti al massimo livello dimmi tu.riflettici.
Palamara: io con Claudio Tito ho un rapporto
Legnini: lo conosci bene e allora parla con lui deve passare la linea della vendetta nei tuoi confronti.
La spectre gli fa una pippa, che ambientino.
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GOMPLOTTO!!! per dirla come il grande ALDO.
Tutta sta gente: politici, magistratura, servizi, apparati, media grandi e piccoli mi sembrano tanti tarli che rosicchiano, rosicchiano fino a demolire il mobilio su cui si trovano. Questi altro che Permetrina, ci vuole il lanciafiamme, per poi ricostruire il mobilio con l’antitarlo già al suo interno.
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Che schifo, soprattutto i giornalisti si dovrebbero vergognare profondamente
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Mamma mia che schifo!
Qui siamo andati oltre la politicizzazione della magistratura, questi sono intrallazzi per orientarla a favore degli amici degli amici, di qualsiasi colore siano.
Urgono leggi al riguardo.
Senza leggi, auspicare che qualcosa cambi cambiando le persone è illusorio.
E come sperare che cambi la qualità della stampa senza una legge sugli editori.
Ci vogliono le leggi, tutto il resto è fuffa!
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ma tu non sei uno di quelli che dice che il liberismo e il mercato devono agire senza le gabbie delle leggi…???
e ora ti lamenti che un certo tipo di giornalismo legato mani e piedi a certi poteri predatori e alcuni pezzi deviati degli apparati statali fanno uso sfrenato del liberismo di rapina…?
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“ma tu non sei uno di quelli che dice che il liberismo e il mercato devono agire senza le gabbie delle leggi…???”
E quando l’avrei scritta sta stronzata? Le regole servono anche al liberismo. I monopoli, così come i conflitti di interesse, sono una palla al piede del libero mercato.
E comunque io non sono mai stato favorevole al libero mercato senza regole, mai.
Ho più volte scritto che se un servizio pubblico è offerto da una impresa pubblica NON È GRATIS per i cittadini, come invece hai scritto tu.
Sono contrario alla nazionalizzazioni di Alitalia, un pozzo senza fondo che è COSTATO miliardi di euro delle nostre tasse. Ecco, un libero mercato serio eviterebbe questo sperpero inaccettabile di risorse pubbliche.
Quanto alla stampa, ho scritto più volte che servono leggi che vietino gli editori IMPURI, quindi non so proprio cosa vai cianciando. I CONFLITTI DI INTERESSE non sono il frutto del liberismo ma il suo esatto contrario.
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Guardate che è sempre stato così.
Il potere di questa casta è abnorme.
Ai “bei tempi, si fa per dire,Magistratura Democratica, influenzava finanche le decisioni governative,tenendo per le palle anche il mondo imprenditoriale.
Solo che allora non c’erano gole profonde, troyan e quant’altro.
Se ci fossero stati, durante il sequestro di Aldo Moro, se ne sarebbe sentita di ogni.
Viene da lì il no alla trattativa!
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In pratica il palazzo di giustizia è infestato: ci vogliono le trappole, il veleno, e i gatti.
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mi sa che quello che proponi, non basta. forse non basta neanche un lanciafiamme (é una metafora ovviamente)…!?!?
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Infatti non basta. Occorrerebbe un Paese serio, l’Italia non lo è, punto!
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E l’egregio Legnini? Eletto vicepresidente del CSM con somma gioia dell’allora presidente della re-pubblica, re Giorgio, e del capo del governo tale Matteo Renzi, e tuttora commissario per la ricostruzione post terremoto 2016. C’è del marcio in Danimarca
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Difatti ho sempre asserito che le “malefatte” del CSM, non sarebbero potute andare in onda, senza l’avallo tacito dei vari inquilini del Colle più alto di Roma.
Chi è il capo del CSM?
Gli è che tra i tanti andazzi del Belpaese, c’è quello di non poter criticare il PdR.
Sono tutti intoccabili ed al di sopra di ogni sospetto, peccato non sia vero!
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Una volta il buon Cossiga, in camera caritatis, osservò : ” se non si pone un freno allo strapotere dei Magistrati, nel giro di 10/15 anni, questi detteranno i tempi ed i modi della politica; l’aspetto più grave, però, non è nemmeno quello ideologico, che pure esiste ma è il delirio di onnipotenza, che mi spaventa maggiormente. ”
Ogni altro commento è superfluo!
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