(Giorgio Croce Nanni) – Alcuni dicono di seguire il modello cinese per la ripartenza. Questa è una proposta per ciò che concerne l’estate 2020.
Io già me immagino sdraiato sur fianco der Lungotevere cò na Corona tiepida in mano (nome della birra non a caso) a giocà kee buche sull’asfarto der marciapiede insieme a mi nipote, difende er panino cor prosciutto de nonna dagli attacchi dei gabbiani giganti (che oramai dopo dù mesi di egemonia indiscussa der centro avranno imparato a minacciatte cò l’ala destra protesa verso de te che nel loro linguaggio dei segni significa “sinnumedai er cibo te gonfio”) e ogni tanto alzà lo sguardo ‘mbruttito alle macchine che passano ‘nvidiose e con aria di sfida dije “‘zzoguardi, ciao povero”.

Jovanotti scriverà un nuovo pezzo estivo propedeutico alla distanza sociale che intitolerà “Me state addosso” e Rovazzi ci farà ballare con un pezzo legato alla nuova filosofia del governo attuale intitolato “Faccio quello che vogliono”,
Oh, comunque sempre mejo k’annà a finì ar Tiberis (la “spiaggia” di Roma) eh, sia chiaro.