Il Carroccio presenta un emendamento in commissione giustizia al Senato per inasprire ancora di più “il reato universale” irriso dai giuristi. Una guerra tutta interna al centro destra per intestarsi la battaglia contro i figli delle famiglie arcobaleno

(di Simone Alliva – lespresso.it) – Punire le trascrizioni delle famiglie arcobaleno e dei bambini nati da gestazione per altri. Si può tradurre così l’emendamento presentato dalla Lega al disegno di legge contro la maternità surrogata, attualmente all’esame in commissione Giustizia al Senato, già approvato alla Camera dei deputati.  

Il partito del Carroccio non intende lasciare a Giorgia Meloni la bandierina della guerra alla pratica della gestazione per altri e dunque raddoppia: reclusione da 4 a 10 anni e una multa da 600 mila euro a 2 milioni, rispetto al testo di FdI che richiama la legge 40 del 2004, secondo la quale contro la surrogazione di maternità scattano il carcere da 3 mesi a 2 anni e una multa da 600 mila euro fino a un milione. E chiede che sia introdotta “la punibilità del pubblico ufficiale che annota nei registri dello stato civile i bambini nati da maternità surrogata”.

Tecnicamente questa richiesta di modifica se approvata riporterebbe il testo alla Camera per una terza lettura. «Improbabile», fanno sapere da Fratelli d’Italia, consapevoli del scontro acceso nella stessa metà campo di governo sulla pelle dei figli nati da surrogata. Ma improbabile è del resto tutta la partita in corso. Il progetto di legge voluto da Meloni modifica il reato di maternità surrogata, rendendolo universale, ovvero perseguibile anche se commesso all’estero. 

Eppure tutti gli interventi degli esperti del diritto auditi nelle commissioni (e riportati anche da L’Espresso) hanno sottolineato negli ultimi mesi come il reato universale nel linguaggio giuridico non esista, la legge, se approvata, avrà difficoltà di applicazione quando in altri Stati, a determinate condizioni, la maternità surrogata è consentita. 

I dubbi sul testo sono molti. Sulle coppie omogenitoriali il giudice su segnalazione potrà aprire dei fascicoli ma come dovrà procedere? Sia la Corte Costituzionale che quella di Cassazione hanno dichiarato che sì, la pratica della maternità surrogata costituisce una violazione dell’ordine pubblico (perché da noi è penalmente punita) eppure bisogna attivare la procedura di adozione dei casi speciali, e tutelare soprattutto il minore. La legge invece disattende queste raccomandazioni e l’emendamento proposto dalla Lega punta proprio a lasciare questi bambini senza tutela. 

Aggettivi come abnorme, fantapolitica, follia si stringono intorno alla proposta di legge, come già aveva spiegato a L’Espresso Marco Pelissero, ordinario di diritto penale presso l’Università degli Studi di Torino: «Possiamo parlare di reati come crimini di guerra o contro l’umanità, cioè reati che la comunità internazionale ritiene presentino una criminosità manifesta che giustifica una repressione ad ampissimo raggio. Ma qui non vedo i presupposti per costituire un reato universale della maternità surrogata quando in altri Stati, a determinate condizioni, la maternità surrogata è consentita».  

Insomma nel linguaggio giuridico la forma “reato universale” non esiste, ma non solo: «Non ci troviamo né di fronte a quei crimini contro l’umanità che ovunque e da chiunque sono commessi sono repressi – dice il professor Pelissero – né fatti che presentano una dimensione di una gravità tale su quale c’è condivisione della comunità internazionale (come la tutela del minore rispetto al traffico della prostituzione). Qui la norma penale interverrebbe a sanzionare comportamenti che tenuti in Ucraina piuttosto che in Canada sono leciti secondo quel sistema. Questa è l’abnormità». 

Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno entra nel concreto della questione: «L’Italia sarà il primo paese che andrà a colpire altri paesi molto più avanti di noi su libertà e diritti civili. Una legge strumentale: sanno che non è applicabile e costringerà le persone ad andare nei tribunali per anni, fino a che la Consulta non riconoscerà l’incostituzionalità già palese. Quello che mi chiedo è cosa faranno nel concreto? Aspetteranno le famiglie negli aeroporti per arrestare i genitori e mettere i bambini nelle case famiglia? A prescindere dalle proprie idee sulla GPA, chi oggi sta dalla parte di questa legge è alla stregua di un carnefice e apre una porta molto pericolosa». Una “porta” molto utile alla destra al governo, per cui questa legge è una bandiera identitaria che vede Lega e Fratelli d’Italia a una corsa a chi rilancia di più. 

«Non vogliamo che si introduca nell’umano l’idea della genitorialità anche per contratto», ha commentato il 19 giugno la ministra della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità, Eugenia Roccella, nel corso del Primo Festival dell’Umano tutto intero, promosso dal network ‘Ditelo sui tetti’. E a margine dell’evento a chi le ha chiesto se queste stesse riflessioni le abbia condivise anche con il patron di Tesla, Elon Musk, che ha fatto ricorso più volte alla maternità surrogata, invitato in Italia dalla premier Giorgia Meloni, la ministra ha risposto: «Io non entro mai nelle scelte delle persone».