“Siamo pronti a impugnarla presso la Corte costituzionale e useremo tutti i mezzi e strumenti possibili come Regione a Statuto autonomo. È il tempo di atti concreti. Il Movimento? Ormai saldamente progressista: io non sarei entrata in quello delle origini…”
(DI LUCA DE CAROLIS – ilfattoquotidiano.it) – L’autonomia differenziata è legge, e la prima presidente di Regione dei Cinque Stelle, la sarda Alessandra Todde, risponde così: “Siamo pronti a impugnarla presso la Corte costituzionale e useremo tutti i mezzi e strumenti possibili come Regione a Statuto autonomo. È il tempo di atti concreti”.
Come siamo arrivati all’approvazione dell’autonomia differenziata? Come è stato politicamente possibile?
Giorgia Meloni, pur di portare a casa il premierato, ha ceduto a Matteo Salvini avallando la secessione dei ricchi. Interi mondi produttivi, i sindacati, le associazioni di categoria si stanno dichiarando apertamente contrari a tutto ciò. Questa legge ha ricevuto una sonora bocciatura anche a livello europeo perché comporta rischi per la coesione nazionale e per le nostre finanze aumentando le diseguaglianze. Non ci sono benefici, se non per qualcuno che cerca di costruire il proprio consenso sulle spalle delle Regioni più povere.
Quali potrebbero essere le conseguenze pratiche per la Sardegna, da un punto di vista sociale ed economico?
L’autonomia differenziata impoverisce la Sardegna, le sottrae risorse essenziali per i servizi di base e va contro l’articolo 3 della Costituzione, secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge. La destra vuole spaccare l’Italia, indebolire il Sud e aumentare il divario tra le Regioni agevolando quelle più ricche. Questa è una legge iniqua e ingiusta che non solo peggiorerà ancora di più la sanità, l’istruzione, i trasporti, ma renderà più difficile la vita dei cittadini. La Sardegna si batterà con tutti gli strumenti possibili per difendere la Costituzione, i diritti, l’uguaglianza e la dignità dei sardi. Dalla Sardegna, passando per tante altre Regioni, faremo sentire che c’è chi dice no alla secessione dei ricchi.
Come? Il referendum può davvero ricompattare il centrosinistra e aprire crepe tra le destre?
Siamo pronti a impugnare la legge in Corte costituzionale, stiamo valutando di muoverci in tutte le sedi possibili per fermare questa riforma sbagliata. Credo che in questa battaglia in difesa dell’unità nazionale troveremo alleati anche nel centrodestra. Ci sono presidenti regionali che giustamente stanno evidenziando tutte le criticità di questa scelta. Sull’autonomia differenziata il centrodestra è già spaccato.
Questa legge è figlia della riforma della Carta fatta dal centrosinistra nel 2001…
Bisognerebbe aprire una riflessione anche su questo. Ma credo che il nostro impegno ora debba concentrarsi sul fermare questa riforma.
Passiamo ai 5Stelle: Beppe Grillo e Virginia Raggi sostengono che sia necessario tornare al M5S delle origini, quello del “né destra né sinistra”. Lei che ha vinto con una coalizione di centrosinistra cosa ne pensa?
Io non sarei entrata nel M5S se fosse stato quello delle origini. Vi ho aderito quando aveva già imboccato la strada del cambiamento, e capito che è un conto è stare solo all’opposizione, un altro è prendersi responsabilità di governo. Noi 5Stelle siamo ormai saldamente nel campo progressista, e io che ho fatto della mia storia politica una storia antifascista, sono nel Movimento anche per le sue battaglie di sinistra.
Lei la cambierebbe la regola dei due mandati? Grillo ha ridetto no, e Giuseppe Conte non la pensa poi così diversamente.
Io distinguerei. A livello parlamentare la rotazione può servire, perché fare più di due mandati può creare potentati. Però ritengo utilissimo mettere la propria esperienza a servizio dei territori o in Europa.
Ergo, permetterebbe ai parlamentari con due mandati di candidarsi nei Comuni e nelle Regioni e nelle Europee.
Assolutamente sì.
Come si rilancia il M5S?
Ricordando ai cittadini perché ci avevano votato, ossia per le nostre battaglie contro la povertà e la corruzione e per i beni comuni, come l’acqua pubblica. O per la nostra attenzione ai giovani, che abbiamo coinvolto in un apposito network.
C’è chi l’ha citata come possibile leader alternativa a Conte…
È una totale idiozia. Nessuno nel M5S ha un percorso come quello di Conte, che è stato due volte premier gestendo una pandemia, e che nelle Politiche ci ha portato a un risultato sorprendente. Vorrei meno ipocrisia, anche su questo.
E’ evidente che l’autonomia differenziata è una schifezza ma intanto il Veneto ha già chiesto 9 competenze, la Lombardia altre come salute e ambiente e la strada verso il premierato è ancora molto lunga. I leghisti avranno molte occasioni per passare alle vie di fatto sfruttando l’ignoranza degli elettori e la voracità dei nostri prenditori.
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Questa legge è figlia della riforma della Carta fatta dal centrosinistra nel 2001…
“Bisognerebbe aprire una riflessione anche su questo..”
No no, per carità, evitate stress test per i neuroni: già la riflessione interna per capire le cause/origini della recente disfatta alle europee è attività cerebrale altamente energivora.. cautela!
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Ma ti rendi conto di quanto sia ridicolo che sotto ogni articolo, sugli argomenti più disparati, dici sempre la stessa cosa: E’ COLPA DI CONTE!
In ogni articolo vai alla ricerca disperata della frase o parola che dovrebbe convincere (soprattutto te stesso) che E’ COLPA DI CONTE qualsiasi cosa che ritieni negativa.
Non mi stupirei se anche sotto una ricetta di un dolce tu dia la colpa a Conte se il dolce non viene bene.
“non c’è più la buona farina di una volta”
“da quando la sinistra nel 1990 ha autorizzato l’ingresso di grano dall’estero”
“quindi è colpa di Conte e gli stupidi che lo votano”
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@Ladis Savi
Milioni di cittadini hanno lasciato il movimento, io tra loro. Molti di questi elettori lo hanno supportato (il mov) dando anima e corpo: con l’attivismo, sui social, partecipando ad eventi ecc
La spocchia e l’ arroganza incarnata dai membri del partito di Conte è insopportabile pensando agli sforzi fatti, e traditi da questi protagonisti vecchi e nuovi.
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Se alla signora Todde fa così schifo il movimento prima maniera abbia il coraggio, lei ,il suo Capo e aggregati, di rinunciare alla eredità che tale movimento ha lasciato al partito di Conte in termini di cose fatte.
State usando un simbolo sulla storia del quale sputate sopra ad ogni occasione. Ma vergognatevi!
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Cosa pensa o non pensa la signora non è l’argomento del tuo commento al quale ho risposto.
Il trucco di spostare il discorso su altri argomenti, su cui evidentemente ti senti più sicuro nel sostenere, è vecchio come il mondo.
Commentare sotto un articolo che parla di autonomia differenziata, legge di Meloni&friends, con attacchi ai “senza neuroni” che votano Conte, mi pare assurdo oltre che ridicolo.
E’ siccome questa assurdità è diventata la norma nei tuoi commenti, e non l’eccezione, forse dovresti domandarti se lo fai per convincere gli altri o per convincere te stesso.
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Goditi il 9.99, l’astensione al 50 , il campo progressista e il compagno di viaggio che tale luogo ospita.
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“Goditi il 9.99”
Come a dire che Barabba era una brava persona perchè ha vinciutoooo.
Io mi godo la vita, possibilmente. Di certo non la spreco per convincermi che #hastatoconte! pure sulle leggi della Meloni.
Conte non ha mai detto che tutto quello che ha fatto la sinistra, o PRESUNTA tale, da quando esiste sia tutto buono e giusto. Quindi non si capisce cosa vorresti dimostrare ai “senza neuroni” col tuo primo pretestuoso commento.
Evidentemente pensi che ci sono un sacco di fessi che non si accorgono che ogni pretesto è buono per alimentare la “Contefobia”, e probabilmente hai ragione a pensarlo.
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E tu ti rendi conto di quanto sia ridicolo che sotto ogni articolo, sugli argomenti più disparati, dici sempre la stessa cosa: NON E’ COLPA DI CONTE!
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Definitivamente disinnescati e normalizzati. Voltare pagina senza rimorsi e rimpianti.
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“Io non sarei entrata nel M5S se fosse stato quello delle origini”
Segnalo alla signora Todde che il movimento delle origini, toccando la vetta del 32%, ha potuto portare a casa molti punti del programma , e non vi fa certamente onore trattare gli elettori come lei fa spesso (si è già pronunciata in questi termini almeno un’altra volta); mi risulta anche che sia un vanto il percorso dei tempi andati (ma neanche tanto lontani).
Vi state permettendo lussi fuori portata.
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“il movimento delle origini, toccando la vetta del 32%”
Falso.
Quello del 32% non era il “movimento delle origini”.
Era il mov. di Di Maio che in tv tranquillizzava il pubblico sul fatto che col M5S al governo non ci sarebbe stata nessuna uscita dall’euro, dall’UE e dalla Nato.
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Ok, prendo nota che il movimento del 32% è passato alla storia perché non è uscito dall’ Europa, dall’ Eu e dalla Nato.
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Qui, caro Gian, abbiamo a che fare con un altro coccige, l’osso duro Ladis Savi(o) Anziano de Volturara Appula…
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Facciamo notare che è stato proprio da lì che il Movilemto Lento ha iniziato a straparlare, ma il 32%, lo rivendico con forza, è il risultato del MOVIMENTO DELLE ORIGINI, sull’onda lunga del – per brevità e per essere capito – NO VAX-TAV-EU-EURO-NATO-PD-BERLUSCONI-LADIS SAVI!!!
Salutami l’intoccabile Masticabrodo!
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Che succede stamattina: tutti i commenti in moderazione? Avete messo in castigo gli IGNAVI?
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problemi con wordpress?
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Sembra che si sia normalizzato…
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Però mi dovresti spiegare perché nel giro di un anno dal 32 è passato al 17%.
E forse sarebbe meglio pensassi a Pace Terra Dignità col suo 2, niente %.
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se servisse una conferma che il partito di tentenna è nient’altro che la stampella e specchietto per gli allocchi al servizio del PD, la todde lo conferma in toto.
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se servisse un ulteriore conferma del fatto che il partito di tentenna è nient’altro che lo specchietto per allocchi e stampella del PD la todde lo testimonia.
posso dire: l’ho sempre detto?
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Toddetto io…
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Passiamo ai 5Stelle: Beppe Grillo e Virginia Raggi sostengono che sia necessario tornare al M5S delle origini, quello del “né destra né sinistra”. Lei che ha vinto con una coalizione di centrosinistra cosa ne pensa?
“Io non sarei entrata nel M5S se fosse stato quello delle origini. Vi ho aderito quando aveva già imboccato la strada del cambiamento, e capito che è un conto è stare solo all’opposizione, un altro è prendersi responsabilità di governo. Noi 5Stelle siamo ormai saldamente nel campo progressista, e io che ho fatto della mia storia politica una storia antifascista, sono nel Movimento anche per le sue battaglie di sinistra”.
Innanzitutto, non lo decidi tu se il M5S resta saldamente nel campo progressista. Lo decide Beppe che è il fondatore e il garante del Movimento. E se non ti sta bene, puoi andartene nel PD o nel partito di Fratoianni. Non ci sono battaglie di destra o di sinistra, ma giuste o sbagliate. Le responsabilità di governo te le prendi anche senza snaturarti. C’era bisogno di allearsi con il PD e di far parte del campo progressista? E basta con ‘sto fascismo! Al governo non ci sono fascisti, ma dei cialtroni incapaci!
Come si rilancia il M5S?
“Ricordando ai cittadini perché ci avevano votato, ossia per le nostre battaglie contro la povertà e la corruzione e per i beni comuni, come l’acqua pubblica. O per la nostra attenzione ai giovani, che abbiamo coinvolto in un apposito network”.
I cittadini ci avevano votato anche perché il Movimento era nato come alternativa alla finta destra e alla finta sinistra che hanno distrutto il Paese. Quando ha deciso di allearsi con il PD e di confinarsi nel campo progressista, molti lo hanno abbandonato. Per recuperare i voti persi ma anche quelli degli elettori delusi di destra, deve smarcarsi dal PD e tornare alle origini.
Questa legge è figlia della riforma della Carta fatta dal centrosinistra nel 2001…
“Bisognerebbe aprire una riflessione anche su questo. Ma credo che il nostro impegno ora debba concentrarsi sul fermare questa riforma”.
Che fai, svicoli? Quella riforma è una vera porcheria, come lo è anche il Jobs Act!
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Quando ti riferisci a Beppe il fondatore e garante intendi quello che DRAGHI E CINGOLANI SONO GRILLINI. O quello che si è accorto con anni luce di ritardo che Draghi e Di Maio lo stavano prendendo per I fondelli?
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Buongiorno,
“Innanzitutto, non lo decidi tu se il M5S resta saldamente nel campo progressista. Lo decide Beppe che è il fondatore e il garante del Movimento. “
Due falsi in uno.
Lo spieghi ad altri qui che il “Movimento delle Origini” non decide da solo, ma quale democrazia diretta, il dominus è Beppe Grillo.
@micetto, “rivendichi con forza che non conti nulla ed è solo Beppe Grillo a decidere vita natural durante?”
Mettetevi d’accordo, anche perchè quelli che hanno votato “alle origini” erano coscienti che votavano un “dominus” e non un’organizzazione ?
Ella “toppa” anche nella seconda parte perchè la figura del garante NON era prevista nell’organizzazione che NON c’è più, che era quella sì un’organizzazione PRIVATA con tre sole figure, tanto per non farsi mancare una parte di “parentopoli”, composta da tre figure , capo supremo Grillo, e ascari nipote e notaio.
Gli altri, i “presunti militanti” a fare i portatori d’acqua.
Che faceva il capo supremo il garante a sé stesso?
Si rende conto della stupidaggine che sostiene?
Il ruolo del garante è comparso nel NUOVO statuto dell nuovo Movimento Cinque Stelle ed è un ruolo che potrebbe essere attribuito ad altri, per ora senza bisogno di conferma è “ad libitum” cosa che un qualsiasi partito neanche si sogna di conferire.
Pensi se Berlinguer poteva essere nominato “garante” a vita nel PCI.
Ma appunto Ella, si contraddice proprio perchè Beppe Grillo il ruolo di garante lo ha ora, e non prima, quindi, ha un piede in una scarpa e un piede in un’altra, da cui si ripassi i vincoli “legali” a cui è sottoposto il ruolo del Garante.
“Non ci sono battaglie di destra o di sinistra, ma giuste o sbagliate“
Ulteriore fesseria degna di un membro del clan degli ignoranti Curva Sud.
Lo Statuto dei Lavoratori è di “sinistra” perché tutela i “deboli” rispetto ai “forti”.
Ai “forti” stava bene che non ci fossero lacci e lacciuoli sul criterio di assunzione, di mantenimento, sulla schiavitù “modificata”, sul licenziamento immediato, sul poter disporre del corpo delle persone, non gli passava neanche per la testa di sottomettersi ad un provvedimento che ne limitava l’arbitrio.
La legge sulla donna tutela la parte “debole” nel sociale, consente una possibile autogestione, di sé e dei figli.
La legge che istituì le pensioni, la legge che istituì il servizio sanitario nazionale hanno permesso, con elevati limiti, che le fasce più deboli della popolazione potessero veder anche limitato riconosciuto concretamente il diritto all’esistenza.
Le Battaglie degli operai, delle donne per arrivare almeno a questo furono marcate a “sinistra” e molte NON ebbero il sostegno dei partiti ufficialmente di “sinistra”.
Ciò non significa che non lo fossero, o si è di sinistra SOLO se c’è un timbro “notarile”?
“Per recuperare i voti persi ma anche quelli degli elettori delusi di destra, deve smarcarsi dal PD e tornare alle origini.“
Qualunquismo puro.
Quali sarebbero i voti persi?
Sa indicare chi sono, uno per uno, quelli delusi di destra ad esempio?
E per recuperare quelli, mica stende una via precisa, macché, si affida a smarcarsi dal PD e tornare alle origini.
Come se fossero verità scientifiche inconfutabili.
Chi detiene le tavole sacre delle Origini del M5S?
Lei?
Il condominio dei pochi svalvolati mentali anche qui presenti?
Non è in grado neanche di comprendere un’affermazione dove si preferisce rimandare e non certo a “svicolare” l’argomento ad altre sedi,
Todde non ha detto facciamo finta che non esista la pessima riforma del 2001, questo lo vuole capire Lei altrimenti crolla il castello di carte delle sue fantasie.
Quando DEVI fronteggiare una situazione che è peggiorativo ma non reca danno a TUTTI nello stesso modo, sei costretto a scegliere cosa mettere con la massima priorità e cosa rimandare a quando sarà possibile.
Se si perdesse la battaglia sulla autonomia differenziata a cosa servirebbe fare quella sulla riforma 2001?
La riforma attuale è più dannosa di quella e combattere quella sarebbe come prendersela con i fanti quando ti bombardano con gli aerei.
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Il movimento che vinse nel 2018 era quello “delle origini”, oppure sbaglio a ricordare che si veniva (eh, già, anche io…) da 5 anni all’opposizione dove, per la prima volta nella storia repubblicana, costrinsero la maggioranza (ahhh, la Boldrini, che dolce ricordo!) a zittirli con la ghigliottina? Sbaglio o era il movimento, “se vinciamo le elezioni senza maggioranza assoluta cercheremo un alleato con il quale decidere un programma, però MAI con Berlusconi.” Uno dei tanti “mai” (anzi Di maio) rinnegati.
“Come facevo a fare un accordo con Berlusconi, dopo quello che è successo a Palermo. Qui non è questione di impuntarsi, noi dobbiamo mantenere la nostra coerenza e la nostra linea“. (nota di chi scrive: leggere la dichiarazione oggi è l’ennesima dimostrazione di quanto ci prendano per il cubo**). Così il leader del M5s, Luigi Di Maio, a Campobasso, alla chiusura della campagna elettorale per le regionali in Molise. “Salvini deve capire che oltre certi limiti non possiamo andare. È questo l’unico limite: significa Berlusconi, specie dopo la sentenza di Palermo di oggi” Di Maio, 21 aprile 2018, parla davanti ad una piazza gremita.
** Le tre leggi della politica:
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“Il movimento che vinse nel 2018 era quello “delle origini”, oppure sbaglio”
La seconda.
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La mia non era una domanda bensì una considerazione supportata da fatti concreti e, soprattutto, vita vissuta. Anzi, politica vissuta nel movimento, iscritto al blog di Grillo dall’inizio 2006…, tu non so ma ho difficoltà a credere che qualcuno presente al “vaffangaladay” possa stare bene il movimento attuale, tranne essere come loro… Se una promessa rinnegata facesse un nuovo corso, ogni partito sarebbe al decimillesimo. Il movimento era quello degli albori, difatti erano gli stessi dei 5 anni d’opposizione, l’unica VERA opposizione che il parlamento italiano abbia mai vissuto. Il nuovo corso, quello vero, iniziò dal governo Draghi. A forza d’ingoiare, dall’ex datore di lavoro di un killer di mafia al “yesman” dei poteri forti, domani non mi meraviglierei nel trovare pregiudicati anche nel movimento. Quando finisci nel cestino delle mele marce, non saranno le altre a guarire bensì tu a marcire.
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Questa sceneggiata di fuori dall’euro è soltanto una trovata pubblicitaria per vendere aria di frittura mista di bolle blu al povero anfiosso del fiume agnate. L’uso strumentale di formula rivoluzionarie sul bianco o sul nero attestano, altresì, una primitivismo che ha nel nichilismo la sua espressione dialettica; il nichilismo che ha fatto implodere il comunismo come filosofia sociale e di distribuzione del profitto, portando elementi estremi e disparati che ne annullarono la pregnanza evolutiva spezzando segmenti dal di dentro.
Diciamo che se il movimento delle origine aveva in sé una radice sociale evocativa verso la popolazione e per la quale è stato il ricettacolo del voto di protesta, una volta entrato nell’agone ha dovuto per cause molteplici riformulare tutta la sua politica rivoluzionaria , rivoluzionaria rispetto a gli iter che utilizzano politici arroganti e fuori contesto per perseguire fini ed obiettivi come quello di spezzare le reni all’Italia, coprire le mostruosità come se fossero brufoli adolescenziale e imporre un regime imprenditoriale su tutte le filiere con l’uso esasperato del monopolio , ormai ben acciambellato in mare grazie ai canotti della disfatta alla lotta alla legalità, ai presidi legali e ad una giustizia equa per tutti, ossia una giustizia con una base di raziocinio, di computazione proporzionale ed equilibrata ai doli e non invece ai portafogli come è oggi percepita.
Dunque: estremismi impossibili da attuarsi come espressione infantile di un movimento imberbe ma con molta grinta, la fase matura di oggi è la metamorfosi del girino non del bruco, un partito che non ha saputo definirsi al suo interno che non si è strutturato su più livelli creando zone di dialogo e punti di decompressione ma ha reciso gli unici elementi che lo cobtrstualizzavsno nella dimensione reale: i meet app e la volontà della così detta base e le elezioni interne degli scritti usando internet.
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Il partito di Conte è un partito liquido, inodore e incolore , buono per adattarsi , anche a mezzo decilitri, sui contenitori che crede più appropriati, una forma liquida che saprà fare bene in molte direzioni.
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gigino o bibitaro si rivelò da subito quel serpente che è, già dalla foto con il Dibba, appena rientrato dal sud america, e andato a trovarlo nella stazione sciistica si intravedeva il rospo che si gonfiava gonfiava e il Dibba con un sorriso amaro disegnato sul suo viso, segno che cominciava ad intuire di che pasta fosse il giuda,
il potere da alla testa anche a chi non la possiede, e gigino ha dimostrato di vendere il suo onore per 30 denari
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cia o mi6?
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strano, nessuno che dia della bugiarda e buffona alla todde,
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Ah ah ah!
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Le questioni prima di essere esposte dovrebbero essere meditate , riflesse , contestualizzare e visionare nei suoi pro e nei rispettivi contro, dirsi contro tutti e contro tutto un sistema di potere ha generato la tartaruga che un giorno fu un animale che viaggiava a testa in giù [] .
Il movimento di Grillo, essendo un comico e veterano della Rai, non poteva non circondarsi di persone che lavoravano o avevano lavorato nello stesso ambiente, inoltre la Rai, non è un ospedale , ma ha un valore aggiunto molteplice, un potere pervasivo che andrebbe accuratamente studiato e rimodulato di contenuti non sui soliti visive parolai a fiume tra l’altro con un’agenda serratissima sul panorama , talmente serrata e affabulatoria da divenire irreale , inutile e non contestualizzata a misura di utente intelligente e procace .
L’opera del Mefistofele Berlusconi è stata più profonda e pervasiva di quanto una persona possa pensare. E ripagante su tutte le fronti, mentre le persone muovono di lavoro , di indigenza , mentre l’,Italia viene mangiata da’ un sistema paese che ha fatto della TV il suo Vate, per ultra settantenni, un pubblico imbambolatai dai soliti volti, dalle solite voci , dai soliti format , vecchi di mezzo secolo, conditi con le pubblicità stra pagate anche se molti film sono interessanti.. ma poco, pochissimo rivoluzionari nei contenuti e nell’ linguaggio espressivo e di utilizzo delle immagini.
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Lui, Grillo , non il suo movimento.
Ora con il logo (forte!!) Del 2050, un logo per ultra settantenni, dunque, un logo per le flebili coscienze di persone Teledipendenti.
Forte!
Così, forse , prenderà i voti dei restauratori congeniti , ma perderà gli ultimi rami di forza.
Nel vocabolario televisivo esiste anche e purtroppo, un Sansone a/ normale, o poco normale, che usa tagliarsi i capelli da solo.
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Certo che tutto ciò detto dalla Presidente di una regione a statuto speciale (cioè con i poteri pari quasi a quelli dello Stato centrale) fa abbastanza ridere.
Piuttosto ci dica come mai Sicilia e Sardegna il loro statuto speciale non sono capaci di sfruttarlo come fanno Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
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Buongiorno,
guardi che non è così come crede.
Lo statuto speciale consente più apparente libertà d’azione ma quando vengono coinvolti settori che, sempre imposti dalla Costituzione, NON sono oggetto delegabile la Regione, cioè il suo governo e non certo il solo Presidente, nulla può fare se non quello che fanno le regioni a StatutoNormale.
I contributi economici dirottati alle Regioni, possono essere utilizzati senza i “report”, “cortocircuitanti”.
Ma il loro “quanto” lo stabilisce lo Stato Centrale, per cui se una Regione avesse necessità maggiori magari per via di un terremoto, di una siccità imprevedibile, di un’alluvione imprevedibile, DEVE aspettare un decreto dello Stato Centrale con uno o più “anticipi” per fronteggiate l’emergenza immediata.
La Sardegna ospita buona parte dei poligoni militari dove si addestrano le nostre forza armate.
Sono la fonte di elevato inquinamento che porta tossicità nell’ambiente e nelle persone.
Sulla loro localizzazione la Regione non può sindacare.
Stesso dicasi per la regione Friuli-Venezia Giulia che però ha poli poligoni rispetto alla Sardegna dove sono distribuiti in terra e mare per l’esercito terrestre e la marina.
In Sicilia è anche peggio perchè è delegato l’uso di poligoni anche a potenze straniere.
Questo, tanto per fare chiarezza, il cosiddetto “Movimento delle origini”, neanche lo ha mai trattato a differenza di organizzazioni contro gli armamenti e la lotta alla sovranità limitata che esistevano e soprattutto combattevano prima dell’apparizione del fenomeno M5S, esistono e combattono ora, e lo faranno in futuro indipendentemente da chi pensa che solo tramite web sites o social network o giocherellando con i numerelli falsati si possano cambiare le cose.
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In Friuli Venezia Giulia sicuramente fanno funzionare bene lo statuto speciale visto che gli amministratori si sono assegnati aumenti addirittura fino al 100%.
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Purtroppo, c’è chi ha fatto di peggio, ad esempio le province autonome di Trento e Bolzano che sono un pezzo di un altro stato in Italia e quindi i benefici per i cittadini “italiani” sono ridotti a quello che de facto fa lo Stato Centrale cioè molto poco.
Perchè il “resto” va ad arricchire cittadini che se vivessero in Austria godrebbero di meno privilegi e diritti nonchè ritorni economici.
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