Domande e risposte per capire il Ddl Calderoli
![Poteri, risorse, scuola e sanità. Che cosa cambia con l’autonomia](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/lastampa/2024/06/19/081513230-7f43eadf-3a50-4ffa-83c1-0d0fafca335a.jpg)
(PAOLO RUSSO – lastampa.it) – 1.Che cos’è l’autonomia differenziata?
E’ il riconoscimento da parte dello Stato alle Regioni a Statuto ordinario di autonomia legislativa su materie che oggi sono di competenza concorrente, ossia comune. In tre casi passerebbero alle regioni anche materie di esclusiva competenza statale.
2. In quali materie le Regioni potranno aumentare le loro competenze?
In moltissime materie, tra cui: sanità, istruzione, università, ricerca, lavoro, previdenza, giustizia di pace, beni culturali, paesaggio, ambiente, governo del territorio, infrastrutture, protezione civile, demanio idrico e marittimo, commercio con l’estero, cooperative, energia, sostegno alle imprese, comunicazione digitale, enti locali, rapporti con l’Unione europea.
3. Concretamente cosa cambierebbe?
In tutte queste materie, lo Stato potrebbe perdere quasi ogni ruolo, demandando ogni potere alle Regioni. Si potrebbe giungere a regioni che assumono insegnanti, personale amministrativo della giustizia, gestiscono i musei, acquisiscono al demanio regionale strade, ferrovie, fiumi e litorale marittimo, decidono le procedure edilizie, stabiliscono i piani paesaggistici, governano il ciclo dei rifiuti, intervengono a sostegno delle imprese e della ricerca anche nelle relazioni internazionali e via dicendo.
4. Vuol dire che avremo 20 sistemi scolastici differenti?
Il rischio esiste perché alle regioni verrebbe attribuita la potestà legislativa sull’intera materia: dalle norme generali all’assunzione di personale, dai criteri di valutazione ai programmi scolastici.
5. Che cosa sono i Lep?
Sono i «livelli essenziali di prestazioni» che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, già previsti esplicitamente dall’articolo 117 della Costituzione. In base a questo anche per quei servizi di competenza regionale, come la sanità e i trasporti pubblici, è lo Stato a dover decidere quali sono i livelli minimi che devono essere garantiti a tutti i cittadini. Il problema è che a parte la sanità, per gli altri settori i Lep non sono stati mai definiti così da creare divari sempre più ampi tra Nord e Sud. La riforma approvata ieri non prevede investimenti per colmare il gap ma è passata una proposta targata FdI che affida al governo il compito di varare entro due anni i Lep relativi ai diritti civili e sociali, «che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale», stabilendo gli investimenti necessari alle regioni per adeguarsi agli standard.
6. Allora non è vero che l’autonomia differenziata finirà per garantire più risorse alle Regioni più ricche?
Il ministro Calderoli da cui prende nome la legge dice che la riforma sarà «a costo zero». Ma è difficile credergli perché nonostante i futuri stanziamenti per rendere omogenei i Lep, i futuri atti d’intesa tra Stato e singole Regioni apriranno per quelle più ricche la possibilità, come già rivendicano, di trattenere il cosiddetto residuo fiscale, ossia la differenza tra quello che versano e quanto ricevono in termini di spesa pubblica. Secondo una simulazione dello Svimez, solo la quota di Irpef e Iva che potrebbe essere trattenuta da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna vale intorno i 9 miliardi di euro. Il rischio insomma è di favorire l’espandersi del divario tra Nord e Sud del Paese, che già oggi vede lo Stato spendere da Roma in su 17.621 euro per ogni cittadino, che diventano 13.613 per chi vive nel meridione.
"Mi piace"Piace a 3 people
Le Regioni, alle quali è demandata la gestione del Servizio Sanitario Nazionale dal 1971, hanno dimostrato, proprio durante la pandemia Covid, di non essere in grado di affrontare le emergenze sanitarie. Non si sentiva proprio la necessità di demandare alla gestione delle Regioni altre materie, visti i risultati disastrosi durante l’emergenza sanitaria.
O cominciamo a raccogliere le firme per un referendum abrogativo, oppure il compito del prossimo governo sarà quello di cancellare gli obbrobri dei Melones.
"Mi piace"Piace a 1 persona
MANIFESTAZIONE CONTRO IL GOVERNO – Viviana Vivarelli
Ieri, martedì 18 giugno, c’è stata la manifestazione delle opposizioni a Roma in Pzza SS. Apostoli contro le riforme del Governo, autonomia differenziata e premierato, che dividerebbero l’Italia in Nord e Sud e diminuirebbero la democrazia.L’episodio violento contro il deputato che portava il tricolore ha mostrato nel modo più chiaro le intenzioni fasciste e autoritarie del nuovo Governo, facendo precipitare la situazione.La manifestazione, pur essendo di martedì, è riuscita benissimo al grido “Unità, unità!” ma la destra, noncurante dei sondaggi che mostrano il chiaro No del Paese al fisco regionale che creerebbe un Nord sempre più ricco e un Sud sempre più povero, ha votato alla Camera con 136 voti contro 99 l’autonomia differenziata. Ora possiamo sperare solo che un referendum bocci la legge.Pd, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e +Europa hanno trovato una nuova coesione (Azione e Italia Viva non hanno partecipato) ma i numeri in Parlamento li penalizzano e il Paese ormai sembra morto nel disinteresse e nell’astensione.Alla fine Conte ha chiama sul palco lo stesso Donno, il deputato aggredito a calci e pugni, che ha detto: “Non ci faremo intimidire. Se sventolare un tricolore è una provocazione, sventoliamolo più forte. Se spaventa le destre, sventoliamolo più forte. Facendoli indietreggiare riusciremo a mandarli a casa”. L’ex premier attacca anche il premierato appena approvato in prima lettura al Senato, che, dice, riduce “i parlamentari a maggiordomi e il presidente della Repubblica a passacarte”: “Le istituzioni non possono essere ridotte a “casa Meloni”, con cognato, amici e codazzo di yes man”..ElisabettaPiccolottiUna bella piazza contro chi vuole spaccare l’Italia, dividere i cittadini, abbandonare le aree interne e quelle in difficoltà economica. Noi siamo all’opppsto: siamo per la democrazia, l’eguaglianza, per i diritti. Non faremo un passo indietro..
Mariolina Castellone
L’autonomia differenziata è legge almeno alla Camera. L’Italia non è più una e indivisibile. Si realizza il sogno secessionista della lega nord che in aula ha sventolato le sue bandiere. Oggi muore l’Italia unita. Oggi è un giorno nero per la nostra democrazia. Il Sud è stato tradito per sempre..
eurodeputatipdAnche da Bruxelles, NO al premierato e all’autonomia differenziata. Non accetteremo la realizzazione di un progetto che renderà l’Italia un Paese più fragile e più ingiusto. Scendiamo in piazza, facciamoci sentire!.
Arturo Scotto
La maggioranza vota la seduta fiume sull’autonomia differenziata. Si va ad oltranza tutta la notte. Una scelta senza senso: non è un decreto. E’ una legge ordinaria. Pagano un obolo alla Lega in vista dei ballottaggi. Una danza macabra sulla pelle della parte più debole del paese..
Elio Vito
Hanno voluto farlo di notte, di nascosto, come i ladri, se ne vergognano anche loro. L’Unità
fu una conquista storica di veri patrioti, i sedicenti tali l’hanno oggi distrutta…La legge è firmata da Calderoli
Arturo Scotto
Rientro in aula dopo 2 giorni di sospensione inaccettabile. A Calderoli ho ricordato che non ne ha mai azzeccata una. Devolution? Bocciata col referendum nel 2006. Porcellum? Bocciato dalla Consulta nel 2013. Ora impone l’autonomia differenziata. Sarà bocciato anche stavolta..
Tweet
Di notte come gli scarafaggi, più schifo di loro mi fa schifo chi figlio del sud li ha votati. Quando usciremo da questo incubo, se mai ne usciremo, ci vorranno decenni per ricostruire questo paese, socialmente ed economicamente..
ITALIA, NON UN PAESE MA CENTO VILLAGGI
Gennaro Carotenuto
La meschina, strapaesana esposizione delle bandierine delle “piccole patrie” regionali (la maggior parte senza alcuna storia) conferma quel che è l’autonomiadifferenziata, alias Secessione dei ricchi: la fine del progetto unitario della nazione Italia..Ritorna la Padania diventata le cento Padanie. Lo sbriciolamento di un Paese..
Ma patrioti de che??? Patrioti de borgata?
Yon Yonson
Qui da me lo slogan dei leghisti è “Bergamo nazione, tutto il resto è meridione”. Complimenti ancora a quei meridionali che hanno votato questo branco di australopitechi..
Paolo Ciani
Di notte, in tutta fretta, come chi deve nascondere il proprio operato, governo e maggioranza hanno approvato l’autonomia differenziata: la cambiale che avevano sottoscritto con la Lega. Quel conto lo pagheranno gli italiani: non lo permetteremo..
Arturo Scotto
Alle 7.20 del mattino dichiarazioni finali di Elly su autonomia differenziata in un Parlamento stanco e umiliato. Da una destra che ha voluto una seduta fiume per ripagare la Lega dell’ok al premierato. Sono pronti a calpestare tutte le regole pur di mantenere il loro potere..
"Mi piace""Mi piace"
al nord con la dx al potere vigerà la regola del capitalismo totale, soldi, affari sporchi, evasione fiscale, distruzione ulteriore del suolo, tutto quanto di peggio ci possa essere sarà imperante.. il sud o su impoverirà ulteriormente o forse avranno scatto d’orgoglio e reagiranno! Ringraziamo per questa situazione il popolo che ha ignorato i consigli di andare a votare e il popolo che nonostante sia povero e maltrattato, nonostante la possibilità di un’alternativa seria, continua a sfracellarsi da solo i 🌰🌰… Si stuferanno prima o poi e vedremo se si potrà ancora rimediare alla distruzione di questo Paese che per ora è inesorabile..
"Mi piace""Mi piace"