(Stefano Rossi) – A Piazza dei Santissimi Apostoli si è riunita tutta l’opposizione (giusto che siano rimasti a casa Renzi e Calenda) sotto un unico grido: “Unità, unità”.

Difendiamo la Costituzione” è stata la manifestazione di oggi contro l’autonomia differenziata e il premierato.

Sono saliti sul palco i leader di Pd, M5s, Avs, Più Europa ma anche una giurista, una rappresentante degli studenti e il presidente dell’Anpi.

Per la prima volta non si è diffusa in tutta la piazza la canzone “Bella ciao”, nonostante fosse stata intonata due volte, bensì il grido “Unità, unità”.

Il primo passo sarà il ballottaggio di Firenze dove è stata annunciata l’alleanza tra il M5S ed il Pd.

Dando per scontato che questo governo ha i numeri per far approvare, in Parlamento, la riforma del premierato e per approvare, in legge, il disegno di legge di Calderoli, sull’autonomia differenziata, l’unità sarà indispensabile per raccogliere le firme per il Referendum abrogativo.

La tragedia non è tanto sul premierato, riforma penosa e scritta malissimo; è l’autonomia differenziata che minerà l’unità d’Italia e provocherà disuguaglianze e sarà il prodromo di una Repubblica regionale con lo svuotamento dello Stato centrale (cioè del Parlamento).

Quando si è vicini al baratro non c’è il tempo per le recriminazioni.

Io stesso ho più volte ricordato che è stata la sinistra a riformare il Titolo V della Costituzione ed introdurre l’autonomia differenziata.

Ora è il tempo per essere uniti contro l’imbarbarimento del diritto e lo stravolgimento della Costituzione.

In ballo c’è il futuro della Repubblica italiana, cioè, di tutti noi.