(ilfattoquotidiano.it) – Putin torna a condannare la conferenza di pace sull’Ucraina in programma da domani in Svizzera: “Un altro trucco che mira a distogliere l’attenzione di tutti dalle cause della crisi ucraina”, utile a “dare ancora una volta un ‘apparenza di legittimità alle attuali autorità ucraine”. E nello stesso giorno lancia “una reale proposta di pace” per la “cessazione totale del conflitto” in Ucraina. Soluzione che Kiev ha già respinto al mittente, e così la Nato e gli Stati Uniti. “Stiamo parlando – ha detto Putin – non del congelamento del conflitto ma della sua cessazione totale”. Ma se l’Occidente e l’Ucraina rifiuteranno, ha avvertito Putin, si assumeranno la “responsabilità della continuazione dello spargimento di sangue”. Le condizioni: “La Russia è pronta a un cessate il fuoco e all’avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di DonetskLuganskZaporizhzhia e Kherson e Kiev si impegnerà a non aderire alla Nato“. L’Ucraina dovrà avere “uno status neutrale, non allineato”, e non avere armi nucleari. Oltre a una “smilitarizzazione e denazificazione” dell’Ucraina. Kiev ha rinunciato alle armi nucleari nel 1994 con il Memorandum di Budapest con cui Russia, Usa e Gran Bretagna si erano impegnate a garantire la sua integrità territoriale. “Naturalmente – ha aggiunto Putin – i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini di lingua russa in Ucraina devono essere pienamente garantiti”. Precisando che “queste disposizioni basilari e fondamentali dovranno essere registrate sotto forma di accordi internazionali fondamentali” e che “naturalmente ciò implica anche l’abolizione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia”.

Putin sostiene che nel marzo del 2022, all’inizio dell’aggressione militare russa, parlando con “un politico occidentale”, non avesse “escluso di mantenere la sovranità ucraina” sulle regioni di Kherson e Zaporizhzhia (ora in parte occupate dalle truppe di Mosca), ma “a condizione che la Russia avesse un corridoio terrestre stabile verso la Crimea“. Ma “Kiev avrebbe dovuto garantire la cosiddetta servitù, il diritto legale d’accesso della Russia alla penisola di Crimea attraverso le regioni di Kherson e Zaporizhzhia”. La Russia, di fatto, si è annessa la Crimea nel 2014 con un’invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento e un successivo, controverso referendum. Quanto al G7 in corso, ha detto che il mondo è “inammissibilmente vicino al punto di non ritorno” e rischia una “tragedia” a causa “dell’egoismo e dell’arroganza dei Paesi occidentali”, che parlano della necessità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia senza considerare che essa “è in possesso di uno dei più grandi arsenali nucleari del mondo”. Una risposta alla decisione del G7 di finanziare gli aiuti a Kiev con gli interessi che maturano sugli asset russi bloccati e sparsi tra Usa e Ue, in tutto circa 280 miliardi. Per Putin il congelamento dei capitali russi in Occidente è “un furto” che non rimarrà impunito, ha promesso secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax.

“È la stessa cosa che faceva Hitler, quando diceva ‘datemi una parte di Cecoslovacchia e finisce qui’, non ci si può fidare”, ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Skytg24 prima di volare in Svizzera per la conferenza di pace di domani. “Ma no, sono bugie, bugie storiche. Dopo c’è stata la Polonia, poi l’occupazione di tutta l’Europa. Ecco perché non dobbiamo fidarci di questi messaggi, perché Putin fa lo stesso percorso. Oggi parla di 4 regioni, prima parlava di Crimea e Donbass”. “A lui non importa nulla di quello che accade alle persone, è questa la faccia nuova del nazismo”. Prima del presidente ucraino, su X si era già espresso il suo consigliere, Mikhaylo Podolyak. “Nessuna reale proposta di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra. Ma c’è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. E’ tutta una farsa. Perciò – ancora una volta – liberatevi delle illusioni e smettetela di prendere sul serio le ‘proposte della Russia’ che offendono il buon senso“, ha scritto. Punto per punto, Podolyak ha poi riletto così la “proposta della Federazione russa”: “1) Dateci i vostri territori; 2) Rinunciate alla vostra sovranità e soggettività; 3) Rimanete senza protezione, nessuna appartenenza ad alleanze; 4) Togliere (insieme ai Paesi occidentali) tutte le sanzioni in toto e immediatamente in modo da poter riempire la nostra economia militarizzata e fare maggiori investimenti in provocazioni informative in tutto il mondo. Ma la cosa più importante è il punto 5) Risolviamo urgentemente il ‘non fallimento della Russia’ a spese dell’Ucraina”.

“Putin ha occupato illegalmente il territorio ucraino sovrano e non è in alcuna posizione di dettare all’Ucraina cosa deve fare per portare la pace”, ha detto il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin al termine della ministeriale Difesa della Nato. Dove si è espresso anche il segretario generale Nato Jens Stoltenberg: “Non è una proposta di pace, ma di maggiore aggressione e maggiore occupazione e dimostra in un certo senso che l’obiettivo della Russia è controllare l’Ucraina”, ha detto. “Non spetta all’Ucraina ritirare le forze dal territorio ucraino, spetta alla Russia ritirare le proprie forze dal territorio ucraino occupato e questa proposta in realtà significa che la Russia dovrebbe avere il diritto di occupare ancora più territorio ucraino in tutte e quattro le province” secondo loro non ucraine. Al termine della ministeriale, che nei giorni scorsi aveva ipotizzato uno sforzo per 40 miliardi l’anno per Kiev, Stoltenberg ha avvertito che “non abbiamo ancora un accordo” su un “impegno finanziario di lungo termine” per l’Ucraina. E ha annunciato che la Nato avrà un ruolo maggiore nel coordinamento delle forniture di armi all’Ucraina. “Sforzi che non rendono la Nato parte del conflitto: la Nato supervisionerà l’addestramento delle forze armate ucraine presso strutture di addestramento nei paesi alleati”.

Tutto accade alla vigilia del vertice di pace sull’Ucraina che sarà ospitato dalla Svizzera. Attesa la presenza di un centinaio di delegazioni e organizzazioni. Vista la partecipazione “è molto deplorevole che, ad esempio, la Cina, un paese che sostiene di difendere la Carta delle Nazioni Unite e i principi internazionali, abbia deciso di non partecipare”, ha detto il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, aggiungendo che l’Ue si sarebbe aspettata da Pechino che “dimostrasse la propria responsabilità”. “La Russia – ha aggiunto – anche se ha ricevuto un invito, ha detto chiaramente che non è interessata a questo vertice” facendo capire “attraverso le azioni ordinate da Putin che è interessata a una maggiore escalation, perché sta prendendo di mira sempre più obiettivi civili”. Per Putin, invece, il vertice dimostra che “l’Occidente non ha abbandonato l’idea di formare una sorta di coalizione internazionale antirussa e di dare l’impressione di esercitare pressioni sulla Russia”.

Accuse rilanciate anche dalla Corea del Nord, che si prepara a ricevere Putin e condanna il vertice come un “raduno di cospirazione con il pretesto della pace” per escludere la Russia. “L’idea di discutere la questione senza includere la Russia, una parte chiave nel conflitto, è assurda”. Pyongyang ha criticato il presidente americano Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky, accusandoli di utilizzare il vertice per istigare a ulteriori guerre e a scontri. “È naturale che la comunità internazionale condanni questo incontro cospiratorio, che si svolge con il pretesto della pace ma mira a promuovere conflitti e guerre”, ha riferito l’agenzia di stampa Kona, tra le voci di imminente visita nello Stato eremita del presidente russo nel contesto dei legami militari sempre più stretti tra Mosca e Pyongyang. Indiscrezioni circolate a Pechino hanno indicato la visita, la prima di Putin in 24 anni, come possibile già nel weekend, proprio quando in Svizzera si terrà la conferenza di pace.