Lo spread sale fino a 150 punti. L’Italia torna vulnerabile e FdI attacca la Bce. La crisi in Francia impatta sulla Borsa e sui rendimenti dei Btp. Pesano le parole di Lagarde che non dà sicurezze sul taglio dei tassi

Italian Prime Minister Giorgia Meloni participates in a scientific meeting in Rome, Italy April 5, 2024. REUTERS/Remo Casilli

(di Giuseppe Colombo – repubblica.it) – ROMA – I mercati suonano la sveglia al “governo più forte d’Europa”, copyright di Giorgia Meloni. Si infiamma lo spread, che arriva a toccare la soglia psicologica dei 150 punti base, per poi chiudere a 144. Il rendimento del decennale italiano schizza al 4,16%, ai massimi da dicembre. La Borsa cade: Milano è maglia nera, con l’indice Ftse Mib che si contrae dell’1,93%. Mentre la premier festeggia il successo casalingo alle elezioni europee, il messaggio che arriva dagli investitori va in direzione contraria: l’Italia è vulnerabile. Come dimostrano le scommesse degli hedge funds che hanno puntato 50 miliardi contro l’Italia.

Come in una sorta di contrappasso rispetto al vantaggio acquisito sul piano politico, il capitombolo di Emmanuel Macron diventa un problema per la premier quando la lente si sposta sugli effetti che il “terremoto” nelle urne francesi sta rovesciando sui mercati. Ieri i rendimenti dei bond francesi si sono impennati fino al 3,33%, generando un effetto domino che ha colpito principalmente Roma.

È una dinamica che ritorna puntuale quando emergono segnali di instabilità: a pagare di più il conto sono i Paesi che hanno conti pubblici malandati. Ma le tensioni sul debito italiano non finiscono qui. Le ultime dichiarazioni di Christine Lagarde spengono gli entusiasmi del governo per un possibile bis ravvicinato del taglio dei tassi deciso giovedì scorso. “Le prospettive di crescita sono migliorate, ma non significa che i tassi di interesse siano su un percorso di discesa lineare”, ha rimarcato la presidente della Banca centrale europea.

Una considerazione che – evidenzia Equita – spinge a pensare che “nell’attuale contesto di mercato, la Bce possa optare per il mantenimento di tassi relativamente elevati per diverso tempo, dando quindi supporto alle aspettative di mercato che si attende meno di due ulteriori tagli dei tassi nel corso del 2024»”. La prudenza dell’Eurotower si traduce in un aumento dei tassi reali sui Btp. Insieme a quelli portoghesi, i titoli italiani saranno quelli che la Bce venderà di più: un effetto automatico legato all’entità del debito. L’effetto è presto detto: le previsioni di crescita della spesa per interessi si faranno più forti.

Di fronte a uno scenario che si fa fosco, Fratelli d’Italia attacca la Bce. “Non capiamo perché l’Italia, anche più di altri Paesi, deve essere penalizzata da questo continuo permanere dei tassi, che invece devono scendere ancora di più rispetto a quanto deciso qualche giorno fa”, spiegano dal partito della presidente del Consiglio. Parole che trasudano nervosismo e difficoltà anche in vista degli impegni sui conti che il governo dovrà mettere in fila nel Piano fiscale-strutturale di medio termine.

Dal Tesoro trapela un messaggio più mite: la fiammata dello spread viene inquadrata in una “normale oscillazione che risente dell’esito del voto in alcuni Paesi”. Ma il contagio, intanto, corre veloce.