(DI DANIELA RANIERI – ilfattoquotidiano.it) – Cari lettori, voi non seguite le nostre indicazioni di voto. Vi avevamo detto di votare in massa Renzi per spedirlo a Strasburgo e costringerlo a rinunciare ai pingui introiti come conferenziere-giullare del regime saudita (al Parlamento europeo valgono regole di decenza che quello italiano ignora serenamente) e voi gli avete riservato 200 mila preferenze, la metà di Tajani, un terzo di Vannacci, meno di un decimo della Meloni; ne avete fatto un martire, e adesso tra il successo politico e i soldi dovrà accontentarsi dei soldi.

Gli elettori incomprensibilmente continuano a rifiutare l’offerta politica di questo genio, questo De Gasperi del Valdarno, la vera alternativa alla Meloni (di cui peraltro appoggia tutto, dall’abolizione del Rdc alla riforma della cosiddetta Giustizia), nonostante la stampa padronale abbia apparecchiato pagine di interviste quasi quotidiane per ospitare il buffet di panzane che di fatto erano il suo programma (“Bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra contro l’aggressore russo tramite nuovi stanziamenti e forniture militari”: evidentemente non bisognava). È la fine di “un sogno controcorrente”, dice lui, e in effetti non ci si capacita di come uno che sui media detiene ancora il 40,8% delle Europee 2014 sia finito sotto il 4, come i partitini che lui voleva “asfaltare”.

Italia Viva più Bonino, ribattezzatisi Stati Uniti d’Europa durante una delle crisi di mitomania del Nostro, restano fuori, non pervenuti, come la temperatura di Potenza ai tempi del Colonnello Bernacca. Ha, si può dire, preso più voti Berlusconi da morto che Renzi da vivo, e ovviamente i renziani, specie non evoluta pur ospitata su questo pianeta, danno la colpa a Calenda, un altro onnipresente sui media, il quale si adontò quando scrivemmo che lo votavano al massimo i condòmini di Vigna Clara, invece di dire “ma magari!”, dato che come si è visto neanche quelli (ha preso 81 mila preferenze: il II Municipio ha 160 mila abitanti).

Il Terzultimo Polo non demorderà: è che chi detiene il vero potere ha convinto Renzi che è amato dagli italiani ed è uno statista perché quelli come lui servono a creare un clima diciamo culturale e a lubrificare le peggiori azioni contro gli oppressi, posto che in qualche universo parallelo forse Renzi è una persona credibile.