FINANZIAMENTI – Il Comitato del presidente ha ricevuto tra marzo e aprile fondi da mezzo porto di Genova, imprese edili e sanitarie

(DI MARCO GRASSO – ilfattoquotidiano.it) – Alla vigilia degli arresti del governatore ligure, il sistema Toti era in forma smagliante. In meno di un mese (l’ultimo contributo è registrato il 12 aprile e il suo arresto è del 7 magio) il Comitato Giovanni Toti raccoglie 229.150 euro di finanziamenti privati: una cifra stellare – superiore a contributi riscossi da partiti ben più grandi e candidati alle europee (contrariamente a Toti). Cifra che non include il ricavato delle cene di finanziamento, dove ai partecipanti (il 10 marzo scorso a Villa dello Zerbino erano in 600) era chiesto un contributo di 450 euro, sotto la soglia della registrazione obbligatoria per legge. Questi finanziamenti, fino a prova contraria, sono legali. Alcuni dei nomi degli erogatori compaiono anche nell’inchiesta della Procura di Genova, che a inizio maggio ha portato all’arresto di Toti e di Spinelli. All’appello avevano risposto i sostenitori storici: il solito Aldo Spinelli (4.500 euro); il gruppo petrolifero Europam della famiglia Costantino (con una maxi-donazione di 90 mila euro); Haiki Mines Spa (900 euro), società del re delle discariche Pietro Colucci. Ma a scorrere l’elenco, si trova molto altro: edilizia, tanta sanità privata, mezzo porto di Genova. Quasi tutti con interessi in appalti o commesse che passavano dalla Regione Liguria.

Il presunto corruttore Spinelli, in vista delle Europee, aveva finanziato anche la Lega (2.250 euro). È il grande protagonista dell’indagine genovese: secondo i pm i finanziamenti erano collegati a favori portuali e immobiliari. Un fascicolo parallelo per corruzione riguarda anche l’imprenditore campano Colucci, che nell’arco temporale in cui ha sovvenzionato Toti ha ottenuto dalla Regione Liguria l’ampliamento delle discariche che gestisce nel Ponente ligure (Bossarino e Boscaccio). Dopo le notizie sul suo coinvolgimento, Colucci ha fatto un passo indietro lasciando le cariche ai due figli. Quanto al gruppo petrolifero Europam (non indagato), nell’aprile 2021 fu uno dei grandi finanziatori a ricevere la visita della GdF, che stava indagando su presunti finanziamenti illeciti.

I Costantino hanno anche legami familiari con l’istituto Turtulici, attivo nella sanità privata. Fra i finanziatori c’è anche Cosme Spa (3 mila euro), azienda cliente di Iren (non indagata) a cui il portavoce di Toti Matteo Cozzani (agli arresti per corruzione), fa indirizzare i cv indicati dai fratelli riesini Arturo e Italo Testa, secondo l’accusa procacciatori di voti mafiosi. Una donazione da 900 euro arriva dall’imprenditrice Beatrice Parodi: non indagata, è stata sentita come testimone per aver accompagnato il presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini in uno dei viaggi a Montecarlo sovvenzionati da Spinelli.

Sanità che piace ai privati. Fra liste d’attesa e fughe sanitarie da profondo Sud, la Liguria ha una delle peggiori sanità pubbliche del Nord Italia: è la battaglia politica dell’opposizione a Toti, che ha tenuto a lungo la carica ad interim di assessore alla Sanità. Il suo partito però gode della fiducia del gotha del settore privato, che gli ha donato questa primavera 30.500 euro. Ecco chi sono i donatori: Residenza Santa Dorotea, Gruppo Alessi, che ha trasformato l’ex hotel Hermitage in una Rsa (2.250 euro); Hc Hospital Consulting (4 mila euro), colosso che ha un appalto per la manutenzione degli apparecchi biomedicali liguri da 24 milioni di euro; On Health Care Group Spa (4.500 euro), player della sanità integrativa; Cds Medical srl (4.500 euro), gestore delle cliniche Case della salute; Iclas (2.900 euro), gestore dell’ospedale di Rapallo; Villa Serena Spa (2.900 euro) e Villa Montallegro (3.600 euro), cliniche genovesi che in pieno Covid hanno aperto hub vaccinali sovvenzionati dalla Regione Liguria; Servizi sanitari srl (900 euro), istituto privato convenzionato di Camogli; Piam farmaceutici Spa (900 euro), azienda farmaceutica che negli anni ha ottenuto convenzioni con la Regione.

Quanto alle aziende portuali, non c’è solo Spinelli fra i fan totiani, ma anche il socio amico-nemico Gianluigi Aponte: la sua Msc Procurement & Logistics ha erogato a Toti 4.500 euro. L’elenco comprende anche: Cambiaso Risso Marine Spa (3.600 euro); Elio Gambini, amministratore di Getoil srl (3 mila euro); Tommaso Mariotti Spa (3.600 euro) e Officine meccaniche navali fonderie San Giorgio del porto (3.600 euro), cantieristica nave; Finsea (4.500 euro), gruppo attivo nella logistica portuale.

Un altro importante comparto è quello dell’edilizia, e anche in questo settore ci sono aziende interessate da decisioni della Regione Liguria. Società edilizia tirrena (Set, 1.000 euro) ha vinto l’appalto da 3,6 milioni di euro per il rifacimento della banchina delle Grazie, nel porto di La Spezia. A Cema srl (900 euro), la Regione Liguria ha affidato una parte dei lavori di riqualificazione dell’ex quartiere dormitorio Diga di Begato. Bagni Castelluccio Spa (4.050 euro) è l’azienda a cui il Comune di Genova, dopo vent’anni di liti al Tar, ha affidato il rifacimento del porticciolo di Pegli. Waterfront di Levante srl (900 euro), è la società che gestisce il grande progetto pensato da Renzo Piano che dovrebbe ridisegnare gli assetti costieri di Genova, un appalto in cui personaggi vicini ai clan, secondo la Procura di Genova, sognavano di infiltrarsi.