L’ex premier nella città romagnola in vista del voto Amministrativo. Il Movimento 5 Stelle ha previsto una donazione di 150mila euro per la costruzione di un impianto sportivo vicino alla parrocchia. Saltata per ora la consegna simbolica dell’assegno
(di Enea Conti – corrieredibologna.corriere.it) – Divieto assoluto di concedere i locali parrocchiali per iniziative di carattere politico. Eccolo il provvedimento imposto dal vescovo della diocesi di Forlì e Bertinoro Livio Corazza in queste settimane di intesa campagna elettorale: le elezioni Europee e Amministrative sono oramai alle porte e Forlì è uno dei capoluoghi in Emilia-Romagna a dovere eleggere il nuovo sindaco: nella mattinata di martedì 21 maggio la direttiva del vescovo ha di fatto impedito a Giuseppe Conte, ex premier e presidente del Movimento 5 Stelle, di sfilare nella parrocchia di Santa Maria al Voto dei Romiti e intrattenersi per un comizio a sostegno del candidato Graziano Rinaldini, esponente del «campo largo» – centro sinistra e penta stellati – che in Romagna si è rischiarato in cerca di riscatto.
La polemica a Forlì per l’evento e la donazione
Fin qui poco di strano, spesso dai vescovi è stato caldeggiato ai sacerdoti reggenti delle parrocchie di non concedere spazi alle competizioni elettorali, ma la presenza di Conte ai “Romiti”, come i forlivesi chiamano la parrocchia, era stata fortemente cercata dal Movimento 5 Stelle: lo scorso marzo era stata deliberata una donazione di 150mila euro dalle casse dei pentastellati al territorio forlivese per la costruzione di un impianto sportivo polivalente per bimbi e ragazzi vicino alla parrocchia ( questi vanno aggiunti altri 180mila euro donati al Comune). Il programma, oltre al comizio elettorale, prevedeva in un primo momento anche la simbolica consegna dell’assegno. «Questo gesto rappresenta un importante contributo alla comunità locale e un investimento significativo per promuovere lo sport e il benessere dei giovani. Durante l’evento, verrà anche raccolta la firma di don Loriano per formalizzare la donazione, si legge in una nota dal Movimento. Ma il momento “simbolico” è stato rimandato a data da destinarsi, post elezioni, o forse più semplicemente annullato. «Il bonifico – spiega il senatore Marco Croatti – è già stato disposto e questo è l’importante. Prendiamo atto della decisione della diocesi». Conte è atteso dunque al Casa Romagna bar Flora.
Le critiche all’iniziativa del M5S
«A meno di 20 giorni dalle elezioni, iniziative di questo tipo potevano diventare estremamente divisive, cosa che non possiamo consentire», ha detto il vicario generale della diocesi Enrico Casadei anche a nome del vescovo. Ma l’iniziativa di Conte lo era comunque già diventata. «Stucchevole che il M5S e il loro leader Conte abbiano scelto proprio la scadenza delle imminenti elezioni per consegnare il loro, pur lodevole, contributo. In tanti hanno fatto del bene senza che nessuno lo sapesse», ha dichiarato Leonardo Gallozzi, candidato al consiglio comunale della lista “La Civica” per Zattini Sindaco, attuale primo cittadino e candidato “civico” del centrodestra unito. «Organizzare una cerimonia in pompa magna – questo l’affondo – a pochi giorni dal voto non vuole essere altro che l’ennesima marchetta elettorale, proprio nello stile grillino col quale è stato pensato, ad esempio, il reddito di cittadinanza». Più moderato il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, giocoforza avversario di Graziano Rinaldini, il candidato sponsorizzato dal leader del M5S. «Ci eravamo detti disponibili ad accogliere Conte in Comune, in via ufficiale, come è anche giusto fare nei confronti di un ex premier. Ma di fatto nessuno ci ha avvisato. Porte aperte all’ex premier in caso di nostra vittoria alle elezioni. Se vorrà tornare per consegnare simbolicamente la donazione non ci tireremo indietro».
Ma andate un pò a fancu10!!! “In tanti hanno fatto del bene senza che nessuno lo sapesse», ha dichiarato Leonardo Gallozzi, candidato al consiglio comunale della lista “La Civica” per Zattini Sindaco” Questa non una donazione di un privato. Questa è un atto POLITICO dell’unico gruppo del parlamento italiano che si tassa a favore della collettività. NON va nascosto ma va ORGOGLIOSAMENTE RIVENDICATO
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Per una volta (in verità un po’ soapetta) che la Chiesa ne fa una di giuste:
fuori la politica, marcia o buona (Ma quando? Ma dove?) che sia, dal Sacro!
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Con ragione, di Conte, ne parla bene il prof nei primi minuti del video. Consiglio vivamente la visione a coloro che vogliono capire bene i contenuti dei quesiti referendari promossi dalla CGIL.
Il documento possiede la forza di fare nascere degli interrogativi sui quali, per carità di patria, preferisco sorvolare.
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Che stupidaggine.
Non è chè Conte avrebbe fatto un comizio in chiesa durante la messa, come forse qualcuno sbadatamente avrà inteso.
Si parla di “locali parrocchiali” che chiunque può chiedere/affittare per scopi leciti. Non è mica una novità e non fa diventare automaticamente il parroco sostenitore di chi usa momentaneamente quei locali.
Certo il parroco può negare l’uso se ritiene che il richiedente vada contro i suoi principi morali, ma sta storia del non voler essere “divisivi” è ridicola. Anche un’associazione animalista è divisiva, perchè c’è anche chi ama la caccia, le pellicce e vorrebbe l’abbattimento dei randagi piuttosto che canili comunali pagati con le tasse. Stesa cosa per il green, le guerre etc..
Riguardo all’assegno, è vero che sono soldi privati, ma la scelta di decurtarsi una parte di stipendio da donare è una scelta politica, non solo un gesto di beneficenza. Può piacere o meno ma, se non viene pubblicizzata in qualche modo, dal punto di vista politico è inutile perchè saresti considerato uguale a chi si tiene tutto il ricco stipendio.
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In effetti, dare in affitto il locali parrocchiali per una riunione condominiale o darli a Gonde per un comizietto, non passa un gran differenza.
Il parroco poteva beniissimo essere meno intransigente.
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Ammazza: giuro che non mangio come scrivo…
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Qualche giorno fa un utente mi ha chiesto cosa intendevo dire con “tavolo truccato”, riferito al luogo dove ci si siede per decidere le sorti di cittadini e istituzioni. Uno dei magheggi in dotazione ai vecchi partiti è l’imponente apparato mediatico che consente a una segretaria, ad esempio, di pubblicizzare un provvedimento che è a prima firma di altri (salario minimo). Però esiste un bilanciamento: i locali di una sperduta parrocchia.
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???
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È finito da te?
Era per tutti gli altri 🙃
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No, se volevi rispondere a Ladis è finito nel posto giusto, ma il problema resta: non ho capito cosa intendi dire…
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Intendo dire che il movimento non è mai stato agevolato da parole e spazi qualificati e qualificanti.
Aveva un ricco patrimonio di suo che maneggiava alla grande: parole come bisturi affilati e spazi comuni colmi di gente. Non ho nulla contro sale o locali di qualsiasi tipo o natura: un cinema di periferia può essere arena o bettola. Dipende dal trascinatore.
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Passare da Don Camillo a Don Abbondio è un attimo, un raglio di quadrupede scambiato per rutto di gatto.
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Sperando negli effetti avversi: preghiamo!
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vabbe è decisamente fuori luogo per entrambi, annullare la donazione, ci sono senza alcun dubbio altri che ne avrebbero più diritto!quella è ancora una provincia ricca !
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Nessuna parrocchia della mia città noleggia sale del patronato ai partiti/movimenti politici.. credo sia una regola.. forse perché ci saranno stati precedenti di situazioni sgradevoli..
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