L’ex sindaco di Roma federatore del campo super largo che mette tutti insieme? L’ipotesi prende corpo

(Di Alberto Maggi – affaritaliani.it) – Sindaco di Roma dal 1993 al 2001. Ex leader dell’Ulivo e della Margherita. Attuale presidente di Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali). Stiamo parlando ovviamente di Francesco Rutelli, che più volte ha rifiutato un ritorno in campo in politica negli ultimi anni. Ora però le cose potrebbero cambiare.

A spingerlo per rivedere i suoi piani sarebbero in diversi, tra i quali il leader della sinistra Dem romana Goffredo Bettini ma anche Dario Franceschini, il silente (da mesi) leader di Area Dem che ha sostenuto Elly Schlein alle primarie contro Stefano Bonaccini ma che in molti descrivono come deluso dalle mosse della segretaria, anche e soprattutto sulle candidature esterne al partito alle elezioni europee dell’8-9 giugno. Rutelli è stato leader della Margherita e quindi della parte moderata, cattolica ed ex democristiana del Partito Democratico, molto lontano da Schlein, che ha messo gli occhi di Enrico Berlinguer sulla tessera del 2024 del Pd facendo infuriare molti dem.

L’ex sindaco di Roma, in prospettiva, potrebbe essere l’uomo giusto per costruire il campo super-largo senza il quale Giorgia Meloni governerà per altri 10 anni (probabilmente). Se il Centrodestra non implode, ipotesi sempre possibile, le elezioni politiche con il premierato (se la riforma costituzionale verrà approvata dagli italiani con il referendum) saranno nel 2027 e quindi c’è tutto il tempo per riorganizzarsi e costruire un progetto nuovo e alternativo all’attuale Centrodestra.

D’altronde Paolo Gentiloni, assicurano fonti Pd, ha come obiettivo il Quirinale e non Palazzo Chigi. Rutelli – vicino sia alla segretaria sia alla minoranza di Guerini e Bonaccini – potrebbe essere il collante che attualmente non esiste per tenere insieme una coalizione larghissima che, partendo dal Pd, includa il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Carlo Calenda e forse anche Matteo Renzi. Rutelli non solo è moderato e garantisce il centro ma ha anche un passato ecologista e ambientalista che calza a pennello per avere l’ok di Giuseppe Conte e della sinistra di Fratoianni e Bonelli.

Siamo in una fase assolutamente preliminare ma i segnali che arrivano dall’ex sindaco di Roma, il pressing di Bettini e Franceschini e la necessità di ricostruire un super campo largo o comunque una coalizione alternativa a Meloni sono tutti tasselli di un puzzle che si potrebbe gradatamente comporre nei prossimi anni per arrivare a un Rutelli candidato contro la leader di Fratelli d’Italia e il Centrodestra. D’altronde le elezioni si vincono al centro e non con un candidato troppo a sinistra. Bettini, Franceschini e molti altri big Dem lo sanno benissimo.