(di Alessio Mannino – mowmag.com) – Le elezioni dell’8 e 9 giugno sono spacciate da momento sacro della democrazia europea. In realtà non sono europee, perché l’Unione non è un soggetto unico con liste elettorali comuni. E non sono una vera legittimazione democratica delle istituzioni di Bruxelles, perché l’europarlamento conta molto meno non solo della Commissione, ma soprattutto del Consiglio. Cioè dei governi, e in particolare dei governi degli Stati più potenti. Sono un’elezione nazionale mascherata. Per foraggiare la fame di posti della classe politica
L’8 e 9 giugno speriamo faccia bello, così potremo andarcene al mare. Perché le elezioni europee fissate quel sabato e quella domenica non sono “europee”. A ben guardare, non sono neanche elezioni, sempre che con questa parola si possa ancora intendere una scelta dei cittadini vincolante sugli organi decisionali di uno Stato. L’Unione Europea non è uno Stato: è un tavolo negoziale, regolato da accordi firmati da un consesso di nazioni entro il quale ci sono nazioni “più uguali” di altre. Tradotto: quando prendono forma le famose politiche europee, a contare sono i rapporti di forza fra le cancellerie, i pesi delle singole potenze nazionali. La sovranità è stata trasferita a un ente mediano (l’Ue), per favorire le strategie geopolitiche degli Stati più influenti.
La politica finanziaria, perno di tutto, è pre-determinata a Bruxelles via Francoforte
È sempre stato così, dai primordi negli anni ’50 fino ai trattati di Maastricht (1992), Lisbona (2007) e al Fiscal Compact (obbligo di pareggio di bilancio, 2012), quando l’impianto ideologico “europeista” fu pantografato sulla dottrina, molto tedesca, dell’ordoliberismo, una variante del neo-liberalismo che tanti lutti addusse ai lavoratori europei. Uno su tutti: aver sottratto ai governi il diritto-dovere di finanziare la spesa pubblica, e il relativo deficit, tramite una propria banca centrale. Risultato: la politica finanziaria, perno di tutto, è pre-determinata a Bruxelles via Francoforte, per il tramite di una Banca Centrale Europea che gestisce la moneta unica su parametri di astratto ossequio al rigido dogma anti-inflazione. Rigido al punto che Mario Draghi, che della Bce è stato il presidente, di recente ha ammesso candidamente che si erano sbagliati, durante la crisi del 2010-11, a reagire al solito modo, cioè “minando il modello sociale”.
Il reale potere dell’europarlamento? Quasi nullo
Presentare la cadenza quinquennale per Strasburgo come l’equivalente di un normale scontro elettorale è, né più né meno, un’impostura. La divisione fra destra e sinistra incide molto relativamente sulle dinamiche interne all’Ue. Tutto è regolamentato perché siano i governi (più forti) ad avere l’ultima parola. Basti pensare al reale potere che ha l’europarlamento: quasi nullo. Non ha iniziativa legislativa, che è in mano alla Commissione. Può al massimo farle gentile richiesta di prendere in esame delle proposte. Ma a governare è il Consiglio Europeo che la nomina, e che nient’altro è che la sede in cui si riuniscono, arieccoli, i governi nazionali. È il Consiglio a condizionare il bilancio continentale, mentre i parlamentari possono discutere ed emendare, certo. Ma i giochi non si fanno sui loro banchi. Possono, questo sì, sfiduciare la Commissione. Ma è il massimo loro concesso (l’unica volta fu nel 1999, quando la corruzione travolse l’allora Commissione Santer).
Le elezioni che si svolgeranno in tutti gli Stati membri, se fossero davvero europee, dovrebbero prevedere, poniamo, che un lepenista francese possa votare l’italiano Roberto Vannacci. O che io italiano possa votare un socialista spagnolo. E così via. Ma la verità è che il rito di legittimazione dell’ircocervo di Bruxelles – né Stato federale, né confederazione di Stati interamente sovrani – è di fatto un’infornata di poltrone per seconde e terze file della classe politica di ciascun Paese. In pratica, un’elezione nazionale in più, per sistemare con lauto stipendio personaggi incomodi, scartine, pensionandi, pedine da parcheggiare lontano da Roma. Di democratico, nella sostanza, non hanno nulla. Di oligarchico, autoreferenziale, castale, tutto.
il famoso” cimitero degli elefanti ” troppo ingombranti ma ben pagati per fare i turisti tra Bruxelles e Strasburgo, con enorme guadagno turistico per quelle sedi !
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si….e con perdite ingenti per i duty free
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va beh , quella di Fassino è soprattutto una montatura mediatica di distrazione a nascondere ben altre magagne .
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assolutamente corretto….solo una dimostrazione di opulenza economica, pseudo-politica di magna-magna nullafacenti
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tutto sommato rubare un profumo a un duty free , è solo uno specchio di una persona a) abituata a rubare e a essere omaggiato per tutta la vita ,( viziato ) con un pensiero distorto.b) uno malato di cleptomania compulsiva , che forse non è nemmeno troppo distante dalla realtà, poi decideranno i magistrati preposti , ma questa storia fa tanto comodo .. anche troppo , sai quanti rubano in modo sportivo
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alla buon’ora…!
é da quando è entrata in vigore la moneta euro che s’era capito cos’è l’unione oligarchica…!
il fu mov aveva promesso un referendum e prese il 33%. ora, forse, è al 15%!!!
gli euro (e i dollari) per le guerre e l’ingrasso della concomitante corruzione scorrono a fiumi…!
per salvare la grecia (da corrotti e dalla corruzione?) manco un euro…!
sanità, scuola, servizi sociali? sempre più privatizzati.
unione europea che arricchisce i ricchi e impoverisce i poveri…?
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alla buon’ora, solo i grulli credevano e credono in questa pseudo Europa,
un organizzazione per difendere solo gli interessi delle banche e degli oligarchi
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Le elezioni europee servono essenzialmente a decidere l’alleanza di quei partiti che avranno i numeri per eleggere il Presidente della Commissione. Punto. Fine dei giochi! Conclusi questi, il parlamento di Strasburgo ritornerà a non contare nulla che abbia una certa importanza. Si dovrà accontentare a decidere a quanti centimetri di altezza dal pavimento dovranno stare i termosifoni; quanto deve essere la lunghezza dei cetrioli, delle piantine di prezzemolo nonché il peso delle bottiglie di vetro ecc.; lo spessore del materiale utile a coibentare le pareti delle case; l’altezza da terra delle marmitte delle auto; e altre “fondamentali” grandezze di cui non interesserà nulla a nessun cittadino dell’Unione.
Tutt’al più sarà concesso di esibirsi in qualche enfatico discorso giusto per tenere sveglia l’assemblea dei deputati che, altrimenti, cadrebbero nell’abbiocco.
PS. Ah… dimenticavo la cosa più importante: distribuire alti stipendi a più di 700 politici precedentemente trombati in patria alle elezioni politiche.
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io tremo al pensiero che uno di questi eletti sarà il “Comandante” politico dell’eventuale esercito europeo!!!!!
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Questo da dove é comparso? Si é accorto solo oggi che il parlamento europeo conta quasi niente?
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L’Eurozona:
https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/nuovi-ogm-e-scambio-di-semi-la-vergogna/
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E tanto per cambiare finirà a tarallucci e vino,
“Macron ha invocato la sovranità strategica e di sicurezza dell’Europa, sostenendo che il disaccoppiamento energetico ed economico dalla Russia ha gettato le basi per la futura autonomia del blocco.
Tuttavia, Euroactive ha riferito a marzo che la produzione industriale europea sta diminuendo, le fabbriche stanno chiudendo e i posti di lavoro nel settore manifatturiero stanno scomparendo, gettando un’ombra sullo scenario ottimistico di Macron. Le sanzioni dell’UE su petrolio e gas alla Russia hanno amplificato la crisi energetica del blocco e facilitato la deindustrializzazione”.
peccato che non resteranno né tarallucci e neppure vino
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vogliono rilanciare il nucleare ☢️: ce lo chiede l’industria morente
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Macron sta solo cercando un altra collocazione, così promette di mandare il suo esercito che già ha massacrato mezza Africa a sconfiggere la Russia! Buffone !
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Andando a votare legittimiamo questi inutili e dannosi politicanti che, non sazi delle scorrerie nel proprio paese, vanno, famiglie al seguito, a raschiare il fondo a Strasburgo. Immagino già l’aumento dei prezzi sui voli low-cost rimborsati a prezzo pieno!
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Certo, tutti vogliono che Vannacci, Bonino, Calenda, Renzi vadano in Europa, a sostenere le tesi che credono.
votare un 5s nonostante Conte, schifato da tutti, perché? Per favorire degli incompetenti senza leader e come lui senza palle. Ma neanche…
i tifosi votano i propri eroi, i critici dicono di non votare perché non ci sono eroi.
i tifosi dei personaggi bravi voteranno certamente i loro eroi. Li avete mai sentiti fare proclami per l astensione?
I critici non perdono occasione per dure fi mon votare, che è inutile, che sono tutti uguali, che in fondo chissene delle guerre, dell onestà. Rondoliniani volontari
se si vota in 80 i 4 che votano per i signori sopra danno ad ognuno il 5% dei voti.
se si vota in 100 i 4 garantuscono il 4%, quorum raggiunto
se si vota in 110 i 4 garantiscono il 3,63% non basta
se di vota in 120 il 3,33% non basta
quindi se votare non sembra utile, provare a rendere più difficile l elezione di quegli eroi non potrebbe invece esserlo?
O li considerate comunque uguali o meglio degli altri?
Rondolino certamente. Voi?
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