(Stefano Rossi) – Regione Lazio, il governatore Rocca: “Il tema delle liste d’attesa è un problema ormai nazionale legato anche alla carenza del personale sanitario, ma sicuramente noi abbiamo il tema nel nostro ReCup dove c’è soltanto l’agenda pubblica. Noi invece intendiamo riappropriarci di tutte le prestazioni del privato e dare noi l’agenda al privato e non subirla”.

Tradotto, chi chiamerà al telefono il ReCup per fissare una visita medica troverà non solo i presidi pubblici ma anche quelli privati. E non sapremo a chi daranno la precedenza.

E’ pazzesco che un servizio pubblico, con dipendenti pubblici, finanziato ovviamente con soldi pubblici lavorerà per le cliniche private.

Finora, tutti i partiti che hanno governato negli ultimi trent’anni hanno favorito la sanità privata massacrando quella pubblica (il caso Formigoni docet).

Ho il sospetto che quel “non subirla” si debba leggere esattamente al contrario.

Ma poi, sul piano giuridico, il danno erariale si configura proprio quando il dipendente pubblico, in violazione dei suoi obblighi di servizio, causa un danno economico all’ufficio.

Qui si vuole legalizzare l’illegalità manifesta: siccome abbiamo distrutto il servizio pubblico con un altro servizio pubblico lavoreremo per far lavorare i servizi privati.

Quando si tratta di storpiare la logica umana e giuridica ci sono persone e partiti che raggiungono livelli sopraffini.

E niente, sono troppo avanti!