Varsavia raddoppia gli organici delle Forze armate, ordina 500 carri di ultima generazione e porta le spese militari al 4 per cento del Pil

(di Gianluca Di Feo – repubblica.it) – La guerra in Ucraina sta cambiando la mappa politica dell’Europa, spostando il baricentro verso Est con effetti ancora imprevedibili. Se ne è avuta prova nell’ultimo vertice di Ramstein, quando il braccio di ferro per le consegne di tank a Kiev è stato vinto dai Paesi orientali della Nato, che hanno obbligato Washington e Berlino a cambiare posizione. Ma l’elemento più sorprendente è il riarmo polacco, che mira alla leadership militare non solo nella Ue. Ieri il primo ministro Mateusz Morawiecki ha annunciato che la spesa per la Difesa aumenterà ulteriormente fino al quattro per cento del Pil, superando il tre per cento già stanziato dal Parlamento: un investimento in sistemi bellici che potrebbe sfiorare 32 miliardi di euro nel solo 2023.
Il programma è impressionante. Gli organici delle forze armate raddoppieranno, arrivando a 300 mila uomini: surclasseranno quelli francesi, i più grandi dell’Unione che ne contano 200 mila. I contratti firmati negli scorsi mesi sono senza precedenti, con la richiesta di avere mezzi in consegna rapida. In pochi mesi sono stati ordinati oltre 500 tank di ultima generazione tra M1 Abrams e K2 Black Panther, 200 cannoni semoventi, cinquecento lanciarazzi multipli. In pratica, si tratterà della più consistente forza corazzata d’Europa, ma la pianificazione prevede di acquistarne ancora di più. Inoltre, è stata siglata la commessa per 96 elicotteri da combattimento Boeing AH-64E Apache: per avere un termine di paragone, la Gran Bretagna ne possiede 67 di una versione più vecchia.
In aggiunta a 48 intercettori F-16, l’aviazione sta cominciando a ricevere 32 caccia “invisibili” F-35 – con una spesa da 4,5 miliardi di euro – e sono stati ordinati 48 aerei d’attacco FA-50 coreani. La Marina ha commissionato due navi svedesi da “guerra elettronica” e tre fregate britanniche, per un importo superiore ai tre miliardi. Tranne che per le unità navali, questo shopping colossale si è rivolto esclusivamente a fabbriche statunitensi e sudcoreane: le uniche che sono in grado di gestire approvvigionamenti celeri. Allo stesso tempo, la scelta mira a consolidare il rapporto con gli Stati Uniti, nella convinzione che non sia possibile affrontare da soli Mosca: dall’inizio del conflitto, le relazioni con il Pentagono sono cresciute in maniera esponenziale, perché gli snodi logistici polacchi sono indispensabili per la sopravvivenza dell’Ucraina.
Il riarmo nasce ovviamente per contrastare la minaccia di Mosca ma si inquadra in un disegno politico, interno ed internazionale. La destra al potere ha rivitalizzato le tradizioni militari, recuperando la celebrazione delle imprese antiche e delle campagne più recenti, come quelle del generale Anders al fianco degli Alleati in Italia. All’interno della Nato, il governo Morawiecki ha preso la guida dei Paesi più determinati nel sostegno a Kiev, saldando al suo fianco non solo baltici, finlandesi, cechi e slovacchi ma ottenendo pure l’appoggio di britannici e olandesi: l’obiettivo è mettere l’Ucraina in condizione di sconfiggere i russi e riconquistare tutti i territori occupati, senza porre veti a un’offensiva contro la Crimea. Grazie ai nuovi armamenti, Varsavia ha potuto girare alla resistenza centinaia di tank e cannoni di progettazione sovietica. In più garantisce la manutenzione per gli equipaggiamenti danneggiati al fronte o per la revisione di quelli logorati dai combattimenti. Insomma, ha un ruolo nella guerra che continua ad allargarsi. Fino a che punto?
Il capo di Stato maggiore, il generale Rajmund Andrzejczak è stato chiaro: “Se l’Ucraina viene sconfitta, noi perderemo tutto”. Ed è convinto che la situazione peggiorerà: “La Russia sta provocando l’escalation, si avvicina sempre di più ai confini della Nato – ha dichiarato a novembre durante una conferenza – . Vorrei dire che l’inverno sta arrivando, non solo in termini meteorologici ma in un senso più largo: l’inverno sta arrivando alle nostre frontiere”.
Personalmente, spaventano più i polacchi che i russi! Nessuno si arma in quel modo per non fare la guerra!
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Faranno la fine degli ucronazi
La storia non gli ha insegnato proprio niente.
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Anzi, Cagliostro, vogliono passare dalla parte dei carnefici…un po’ come Israele.
Quando non si cresce, apprendendo dal male che si è subito, si finisce per emularlo…
““La Russia sta PROVOCANDO l’escalation, si avvicina sempre di più ai CONFINI della NATO… ”
Ah, ecco… è la Russia che si avvicina, e “abbaia” (cit), ai confini della Nato…
Come rovesciare la realtà e non vergognarsene. 🤦🏻♀️
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🤷♂️🤦♂️
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La memoria corta dei polacchi.
Le vecchie lezioni non sono servite a nulla!
Le prime vittime di una guerra insensata si presentano come vittime in una nuova guerra!
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Io spenderei tutti quei soldi per missili strategici in grado di raggiungere, dal Pacifico agli Urali, tutti i territori dei russonazi. E fare del territorio russonazi un’unica grande steppa.
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Ed ecco il nazismo all’opera.
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Cara Liana, che tristezza, tu che replichi a certi commenti… è come se Tarantino si mettesse a parlare di Cinema con Vanzina. Lascia perdere, ma davvero però.
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C’è gente malata, Fletcher…ma malata davvero, per arrivare a scrivere certe cose, essendone pure fiera.
Quando poi vedono che si tratta di una donna, sono ulteriormente beceri, dando ancora maggior dimostrazione delle loro carenze morali.
Comunque, non replicavo, figurati… era un commento generale rivolto a voi.
Mi dispiace che Jonny, con cui su questo argomento non concordo, ma a cui riconosco una grande dirittura morale, possa essere, in qualche modo, associato a certi elementi.
Capisco, però, che non valga neanche la pena di dissociarsene.
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Mentecatta senza altri scopi, se non quello di venire a fognare qui per gridare che esisti. Poveretta … Mi immagino quanto sei orgogliosa del tuo essere, in buona compagnia di tanti invasati filo putinhitler. Che grande soddisfazione!
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Signor @domenicocalabria lei con il suo atteggiamento, prima ancora di offendere una signora, offendere contemporaneamente l’intelligenza umana e la sensibilità di noi signori del sud, che mai vorremmo che un nostro conterrone profferisse siffatte parole parole verso una signora.
Poi ritornando alla sua aspirazione di fondo, cioè quella che qualcuno al posto suo trasformi la Russia in una steppa desolata, a me pare, per carità non sono del campo, che una tale idea possa formarsi in una persona solo quando, nell’espletamento della fase finale della digestione, un materiale fecale proveniente da un pranzo eccessivamente piccante vada contro il corso naturale delle cose e invece di uscire salga a livello della ghiandola pineale, offuscando di conseguenza le capacità di giudizio.
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Anail , si sa che l’Italia è divisa su questo argomento, si può continuare a discutere, anzi, è inevitabile, io credo che tra un po’ ci sarà un “crollo”interno in Russia, qualcosa succederà è solo questione di tempo.
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Il tuo crollo mentale è già in corso, porta pazienza, tra non molto non te ne accorgerai più.
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si stanno preparando all’invasione dell’Ucraina, se il suo governo crollasse e la Russia inglobasse Kiev. Stanno giocando una partita pericolosissima e senza ritorno.
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Tanto noi abbiamo i leoni russi di Crimea
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Furbi non poco i polacchi: la Russia si incamera l’est e il sud dell’Ucraina. I Polacchi, con la scusa di aiutare gli ucraini, sconfinano e si pigliano Leopoli e la Galizia, anche grazie alle nuove armi appena accumulate. Ecco un motivo per i polacchi per aiutare e prolungare l’agonia ucraina:avere il tempo per armare un esercito in grado di portare a termine simile progetto. Del resto è già dimostrato che i paesi NATO possono invadere chi vogliono.
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Sai che l’ho pensato anch’io, Silviatico?
Anche perché, se non erro, per costituire l’attuale Ucraina, sono stati inglobati anche alcuni territori polacchi.
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E tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, e i russi non aspettano altro, una volta che l’esercito polocco attraversa il confine ucronazi viene vaporizzato come vengono vaporizzati i suoi oltre 20 000 soldati travestiti da mercenari che combattono nel dombas
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Ci sono video di militari polacchi a cui sono state tagliate le teste e le mani per non essere identificati, e questo la dice lunga sull’intelligenza polocca.
Oggi, su Bakhmut, unità del Wagner PMC hanno trovato corpi con teste e mani tagliate. Oltre a telefoni e altre informazioni che questi corpi appartengono a mercenari, che il nemico non ha potuto ritirare a causa di fitte battaglie e quindi ha cercato di nascondere la propria identità. Tuttavia, insieme ai corpi sono stati trovati supporti elettronici. Tutti i corpi e le altre prove saranno presto trasferiti alle autorità inquirenti per ulteriori decisioni.
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😱
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X Anail:
In effetti i cimiteri polacchi ultimamente sono molto affollati di ggiovani. Partiti dalla 10a divisione se ricordo bene, che fa gathering per i ‘volontari’ che poi vanno in Donbass. Pare che ne abbiano persi oltre 1.000, ma invece di dire ‘basta, la guerra fa schifo’, si riarmano ancora di più.
Ma non è solo questo.
Ecologicamente parlando, hai mai sentito parlare della foresta di Bjalowesia (o come si chiama), ergo la più antica dell’Europa?
Ebbene, i polacchi già anni fa cominciarono a triplicare il taglio del legname di questa foresta da 60.000 a 180.00 mc l’anno. Per ‘ripulirla’, dicono, ignorando che il suo habitat ricchissimo è creato grazie alla non interferenza degli uomini. E gli scienziati che non erano d’accordo sono stati licenziati dal governo e sostituiti con quelli favorevoli alle ripuliture.
Da wiki.en: Logging
Some 84% of the 60,000 hectares (150,000 acres) of Polish forest is outside the national park;[24] almost half of all the wood in the forest is dead – 10 times more than in managed forests – with half the 12,000 species depend on decaying logs, including the near-threatened beetle Cucujus cinnaberinus.[24] Traditional forest management would remove the dead wood, as a fire risk. In 2011, Zdzisław Szkiruć, director of the Białowieża National Park, said that cutting and replanting allows for re-establishment of the forest in 50 years, rather than the 300–400 years that nature would require;[24] environmentalist Janusz Korbel argued that the unique nature of the primeval forest demands a lighter style of management.[24] Andrzej Kraszewski, Poland’s Environment Minister from February 2010 to November 2011, sought to increase protection over the whole forest, starting with a more modest 12,000–14,000-hectare (30,000–35,000-acre) expansion, against opposition from the local community and the Forestry Service.[24]
Environmentalists say that logging is threatening the flora and fauna in the forest, including species of rare birds, such as the white-backed woodpecker, who lost 30% of their population in forestry-managed areas in the 1990s and 2000s.[24] Poland’s state forestry board claims the logging is for protection and for ecological reasons,[25] protecting against the European spruce bark beetle.[26] In 2012, the amount of wood that can be extracted by foresters annually was briefly reduced from about 120,000 m3 (4,200,000 cu ft) to 48,500 m3 (1,700,000 cu ft), approximately 20,000,000 board feet, most which is sold locally, mainly as firewood.[citation needed]
On 25 March 2016, Jan Szyszko, Poland’s Environment Minister, former forester and forestry academic, announced that he would approve a tripling of logging in the forest, from the 2012–21 limit of 63,000 m3 (2,200,000 cu ft) – almost exhausted at the time – to 188,000 m3 (6,600,000 cu ft), offering the excuse of “combatting an infestation of the bark beetle”.[27] Robert Cyglicki, head of Greenpeace Polska, argued that logging to fight the bark beetle would “bring more damage than benefits”, gathering more than 120,000 signatures to petition Prime Minister Beata Szydło to reverse Szyszko’s move.[27] Greenpeace also said the logging could trigger the EU to launch punitive procedures against Poland for violating its Natura 2000 programme,[28] though Szyszko claims that the logging plans would not apply to strictly protected areas,[28] and claims that, rather than being 8,000 years old, as scientists claim,[27] parts of the forest had been created by an “enterprising hand of man” on lands that centuries ago included fields of wheat and millet.[27]
Large-scale logging started in 2017.[29] 190,000 cubic metres of wood (160,000 to 180,000 trees) was felled, the largest volume of logging since 1988.[30] The Polish government has ignored pleas from UNESCO to stop logging the old-growth parts of the forest,[31] as well as a court order of the European Court of Justice to halt the logging activities.[32] The final verdict fell on 17 April 2018, ruling that EU law has been infringed.[33][34][35]
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Come fanno presto a cambiare idea , e a farcela cambiare.
Fino a ieri i ” gemelli neri” ( ora ne è rimasto uno solo) erano i fascisti sovranisti che più di Orban rappresentavano un pericolo. Ora li si riempiono di armi…,” etiche” ?
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