(Marcello Veneziani) – Ora che la destra si accinge a governare vorrei rivolgere una proposta onesta ai partiti, la gente, opinionisti e notabili di sinistra. Una proposta per rendere civile il clima del nostro paese, giovando all’Italia e alla stessa sinistra, oltre che al governo che nascerà. Lo so, è molto difficile che l’appello verrà accolto ma ci provo lo stesso.
Abbiamo visto come hanno reagito al primo atto politico della maggioranza, l’elezione dei due presidenti delle Camere, vituperati come incendiari, estremisti, inaccettabili. Crocefissi a una mezza frase mai detta o mal riportata, divenuta tam tam di condanna. Basta una parola, non un atto, per condannare. Inveire rinserra i ranghi, accende i seguaci, ma non porta a nulla.
E’ stato un carosello indecente, a cui si sono accodati esponenti cattolici, perfino direttori di testate episcopali, che giudicano indecente l’elezione di un presidente cattolico tradizionale (la Boldrini, invece, andava bene?). Non richiamerò il rispetto dei ruoli istituzionali ma la capacità di affrontare la realtà senza pregiudizi. L’Italia, l’Europa, il mondo sono spaccati tra chi si riconosce negli orientamenti conservatori e chi, invece, si riconosce negli orientamenti progressisti. In realtà l’Italia non è spaccata in due ma in ventidue, anzi c’è un’Italia per ogni italiano. Ma la differenza principale è tra quei due modi di pensare.
Voi coltivate, per eredità marxista e illuminista, la convinzione che la storia abbia un percorso già definito a senso unico: marcia verso quel che voi ritenete essere il progresso, l’evoluzione, la modernità. E chi si oppone a quella marcia inesorabile si pone fuori dalla storia, è un disturbatore, un brigante appostato agli angoli della storia a tendere imboscate (la reazione in agguato).
In realtà la storia, lo insegna l’esperienza, non ha un cammino prestabilito e obbligato. Voi avete tutto il diritto di battervi perché trionfi la vostra idea di società; ma abbiate l’onestà, l’intelligenza e l’umiltà di considerare che c’è un’altra Italia, un’altra Europa, un altro mondo che non la pensa come voi ma ha altri valori, altre sensibilità, altre aspettative. Non dirò che gli uni siano migliori degli altri, perché i migliori e i peggiori sono mescolati tra gli uni e gli altri. Dunque, nessuna supremazia etnica o etica ma due diverse visioni della vita e del mondo. Ciascuna ha diritto di ritenere che la sua sia la verità e faccia il bene degli uomini; ma la realtà dice che al mondo ci sono posizioni antitetiche e se crediamo davvero alla libertà e alla democrazia dobbiamo accettarlo.
Dunque, contestate e contrastate pure, come faccio io nei vostri confronti, le opinioni avverse. Ma non potete ritenere vergognoso chi le esprime e chi rappresenta quella metà di popolo (fermiamoci alla metà, non rivendichiamo maggioranze) che in quelle idee si riconosce. Non si possono estirpare o mettere al bando. Si deve accettare la loro esistenza, e riconoscere che è legittimo difendere la famiglia, la tradizione religiosa, nazionale e civile di un popolo, come è legittimo ritenere da parte vostra che il progresso comporti il loro superamento. La politica è questo: scontro tra due o più visioni contrapposte o fortemente diverse. Ciò non toglie che possano esserci ulteriori differenziazioni: come dimostra, ad esempio, quel manifesto sul rischio guerra mondiale che abbiamo firmato “intellettuali” provenienti da destra, da sinistra o altro.
Di fronte a questa contrapposizione ci sono due soluzioni: trovare un punto di compromesso, una mediazione di alto profilo, un punto d’incontro o accettare che chi vince si assuma la responsabilità di realizzare quel che sostiene. Il primo atteggiamento è di difficile attuazione e di scarsa attrattiva ma è necessario per non sottoporre la società allo stress di cambiamenti radicali a ogni tornata elettorale. Il secondo atteggiamento è più coerente ma anche più traumatico. La politica deve sapere usare prudenza e audacia e avvalersi, dove è possibile e fin dove è possibile, del primo, che garantisce un po’ tutti; e dove non è possibile andare in fondo con l’altro.
Voi invece ritenete d’essere, per diritto supremo, dalla parte giusta della Storia e volete decidere i giusti e i dannati (o bannati). Volete una prova? C’è un’Italia, la vostra, che considera l’aborto un diritto sacro e inviolabile e c’è un’altra Italia, in cui mi riconosco, che ritiene la vita un diritto sacro e inviolabile. Ora, essendoci ormai da decenni, e dopo un referendum popolare, una legge per “l’interruzione di gravidanza” proposi mesi fa, e di recente lo ha proposto pure la Meloni, di non toccare la legge ma attuarla anche in quella parte che prevede di aiutare a non abortire chi è intenzionato a farlo. Non rimette in discussione il diritto e la scelta ma dice: se non lo fai per problemi pratici noi cerchiamo di aiutarci. Risultato: il mondo intero di sinistra è insorto, ministri stranieri vigilano su di noi, cortei femministi e minacce. Così finite col dar ragione a chi negli Usa vuol cancellare la legge o chi ha contestato quella mia ipotesi realista nel nome sacrosanto di difendere la vita, bene non negoziabile (giusto in via di principio, ma l’atteggiamento drastico sul piano pratico porta al muro contro muro e non dà frutti).
Al di là della questione spinosa dell’aborto, si tratta di mutare atteggiamento: se la sinistra è antipatica (come dice Luca Ricolfi), se non è popolare, è perché è boriosa e suprematista, non ammette margini di mediazione e non riconosce legittimità a chi la pensa diversamente. E invece ne guadagnerebbe il Paese, il suo clima, la governabilità. E, sono convinto, ne guadagnerebbe anche la sinistra, mostrandosi ferma nelle sue convinzioni ma non intollerante verso quelle altrui, non degradandole sempre a qualcosa tra il losco e il mostruoso. Su, fate uno sforzo e sarà meglio per tutti e pure per voi. Nutro sfiducia, ma voi smentitemi…
La Verità
Proposta fatta ad uso e consumo dei tuoi, solo perché possano dire “come siamo umani e tolleranti, noi!”
Tu trovi normale che un candidato premier italiano debba bussare al portone dei padroni dall’altra parte dell’Oceano per sentirsi legittimato a governare con un via libera?
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E’ sempre imprudente parlare “a cuore aperto”. Se dici una fesseria non importa, al cuor non si comanda, ma se menti sapendo di mentire non ti si perdona. E se la sinistra sa essere odiosa, certa destra crede di essere furba.
I principi di tolleranza/alternanza, e Veneziani lo sa benissimo, funzionano solo se esiste una base comune di valori. Poi si litiga, ma i fondamentali sono salvi. Che è quello che con una certa destra, con questa destra, non si può avere. E l’esempio sulla L. 194/78 cade a fagiolo.
Se infatti fossero in buona fede, e non lo sono, ammetterebbero che la 194 è una legge assolutamente ottima, perché ottiene l’unico effetto che conta davvero: la progressiva diminuzione delle interruzioni di gravidanza da quando la legge esiste. E invece no: bisogna accampare questioni di principio surrreali. Perché poi? Forse perché bisogna piantare una bandierina, perché l’autodeterminazione femminile puzza, o perché la “sacralità della vita” va conclamata, ma non perseguita. Perché se ci tenessero davvero tacerebbero.
Per la questione del tradizionalismo, del conservatorismo e sciocchezzario vario, per piacere, la raccontino a qualcun’altro. Uno dei drammi di questo Paese è non avere una destra matura capace di fare i conti con il passato. Sfido chiunque a trovare un “camerata” che riconosca il fascismo per quello che fu: “tante promesse, la Patria e l’Impero/sempre più donne vestite di nero/gli allarmi che suonano, in macerie le città”.
Il punto è che non sono mai stati capaci di passare oltre. Un De Gaulle era ferocemente antifascista e anticomunista, senza contraddizione. Noi in Italia leader conservatori con queste caratteristiche non li possiamo avere.
Come si fa a fare patti con gente così?
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Marcellino lecca lecca che una poltrona te la danno.Ti faccio un esempio che dimostra l’impossibilità di dialogo con questa destra:i tuoi compagni di merende in Sicilia hanno arruolato alle elezioni regionali Dell’Utri e Cuffaro condannati per mafia e poi omaggiano Borsellino e Falcone.Faccia come c. E per anni siete stati teleguidati da un evasore fiscale scampato alla galera per innumerevoli prescrizione dovute a leggi vergogna autoprodotte e votate sempre dai tuoi compagni di merende.Fino alla comica mondiale di Ruby nipote di Mubarak.Forse è meglio che tu vada a letto
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Marcellino sulla elezione dei 2 presidenti delle camere: “E’ stato un carosello indecente, a cui si sono accodati esponenti cattolici, perfino direttori di testate episcopali, che giudicano indecente l’elezione di un presidente cattolico tradizionale (la Boldrini, invece, andava bene?).”
A domanda er Tronco risponde: Sicuramente si, e meglio anche di un fascista dichiarato che fa il furbacchione da 40 anni, con istituzioni che detesta.
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L’articolo contiene, in via teorica, alcuni spunti condivisibili.
All’atto pratico, però, che intende fare davvero la Meloni sulla legge 194? Un conto è se avesse detto che vuole garantire la massima libertà di scelta: chi vuole abortire abbia la possibilità di farlo, chi non vuole non vi ricorra per ragioni di ordine pratico.
A questo punto, non dovrebbe prendere Acquaroli come esempio, che sta ponendo sul piano organizzativo degli ostacoli alle donne che vogliono abortire, a legge invariata. Senza contare che nelle strutture pubbliche la maggior parte dei ginecologi fa obiezione di coscienza – che li abbiano favoriti per fare un regalo alle cliniche private? Avrebbe dovuto, la Meloni, avere il coraggio di proporre una percentuale massima di obiettori per ospedale, in modo da avere il servizio garantito.
Per quanto riguarda l’altra libertà di scelta, altrettanto sacrosanta, stride con questa l’intenzione di abolire il reddito di cittadinanza: se non sanno che cosa mettere nel piatto, crede che le donne avranno voglia di tenere altri eventuali figli in arrivo?
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Faccio n’eccezione,vah!.Vorresti sapere cosa pensa e vorrà fare la Meloni sulla/con la 194…(potevi pensarci da solo a saperlo.magari non hai voluto essere il 397.765° visualizzatore(s/za vincite in palio come tutti pretendono oggi) del video dell’intervista rilasciata su la7 al Chicco,ma va bene lo stesso).Non sono così esperto con le dita,accontentati lo stesso.
http://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/videos/non-vogliamo-abolire-o-modificare-la-legge-sullaborto/784331056117551
Magari puoi anche approfittare x sentire il suo programma relativo al rdc….poi magari fra qualche giorno ci passerò anch’io da quelle parti,malgrado sia rimasto ancora a quello ‘borbonico’,voluto ed attuato nel regno delle due sicilie da Federico II,che c’è stato eccome(e posso postarti il link),ed a quello,piaccia o non piaccia,che tanto a me proprio non me ne frega,mussoliniano,o a quello che ‘er pecora’,Teodoro Buontempo,presentò come proposta di legge,ed intervenne alla Camera a perorarne la votazione,che indubbiamente,non essendo ancora ‘preparata’ la sx sull’argomento,non fu recepito,nè potevano bastare i voti dei 4 gatti missini come lui.Che non è che bisognava aspettare i grillini x ‘conoscerlo'(con le dovute differenze,certo),e provare ad applicarlo.E’ stato un piacere.
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Purtroppo non sono specializzato in orientalistica. Saluti.
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Egr.Veneziani…mai articolo è stato più esauriente,sui pochissimi temi trattati,certo,nel contenuto(su quell’aspetto del tema aborto,compreso)e nella comprensione di chi vorrebbe discussione pacata,che non dovrebbe essere ‘inquinata’ dalle solite ripetute stancanti ormai dei noti ‘pugnettari da tastiera’ giornalieri,rimasti ancora,come ben aveva affermato già na 15ina d’anni fa Massimo Fini,a coltivare ancora idee ‘catacombali’.Ci sarebbe anche la possibilità di ‘contestare’ singolarmente il ‘contestato’ al tuo sentire,ma….meglio,come disse la Lisa dei Simpson alla conoscente con cui conversava su temi simili…”non la penso come te,ma rispetto lo stesso la tua/vs opinione di mxxxx”.
Grazie anticipatamente x i like.
NB:Ma invece di rosicare così tanto(alcuni),certo,perchè tutti coloro che ‘dormono’ attaccati al cuscino di sto giornale,non chiedono alla direzione di non pubblicare più articoli del camerata Veneziani?Perchè sanno che il vaffanculo della direzione è inevitabile,forse?
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Veneziani come Giulio Cesare che, preso il potere, perdonò e tese la mano ai suoi oppositori.
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La differenza fra destra e sinistra è molto semplice: il laico comprende il credente ma il credente non comprende il laico. Esempio il divorzio o l’aborto. Chi è di sinistra non obbliga nessuno a divorziare o a interrompere la gravidanza, mentre quando arrivano governi di destra (in tutto il mondo) la prima cosa che pensano è di imporre la loro visione della società anche a chi non la pensa come loro: è questo il loro concetto di democrazia!
Fosse per loro saremmo ancora all’obbligo di confessarsi almeno una volta l’anno pena l’arresto.
Con tanti saluti al sedicente filosofo Veneziani.
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