Intervista al leader del movimento che riparte dalla rimonta elettorale dopo la crisi e punta a «concentrarsi sulle grandi emergenze che sta vivendo il nostro Paese»
(Marco Iasevoli – avvenire.it) – La sede in via di Campo Marzio è a tutti gli effetti un «work in progress». Arredamento minimal, divanetti di un leggero giallo ocra, pochissimi simboli di partito. Nel suo studio, il presidente del Movimento Giuseppe Conte siede dietro un tavolo in legno bianco che a stento contiene faldoni e documenti. È da qui che l’ex premier pianifica le prossime mosse per non perdere la scia di una rimonta elettorale costruita con pazienza. «Sono un uomo cresciuto a contatto con la terra, con i piedi ben piantati, ho bisogno di non perdere contatto con il popolo… abbiamo costruito e ricostruito passo dopo passo e con le nostre forze», tira le fila il leader M5s. Davanti c’è la traversata di una opposizione «durissima ma seria» che l’ex premier vuole capitalizzare per costruire un’alternativa di governo. «Per raggiungere obiettivi di trasformazione della società – spiega – ci vogliono progetti politici con obiettivi chiari, mentre Giorgia Meloni ha iniziato dicendo e facendo le stesse cose di Mario Draghi». Ragiona come se il tempo fosse dalla sua parte, Conte. «Bisogna saper aspettare, non farsi travolgere dall’ambizione», continua nell’unico rapido accenno a Di Maio e a chi ha lasciato il Movimento.
Ma ora da dove riparte M5s, dopo il voto?
In questo momento c’è da concentrarsi sulle grandi emergenze che sta vivendo il nostro Paese. La crisi energetica con il caro-bollette e l’elevata inflazione, con il preoccupante scenario del conflitto russo-ucraino.
Come rispondete a questo «scenario preoccupante»? Ci sono voci che si stanno muovendo per chiedere pubblicamente di cambiare passo sui negoziati di pace, unirete la vostra voce?
Proprio su questo punto, mi piacerebbe che i cittadini che vivono con preoccupazione l’escalation militare in corso potessero ritrovarsi a manifestare per invocare una svolta negoziale che ponga fine al conflitto. Credo siano tanti anche tra gli elettori del centrodestra. L’ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia, che nel frattempo continua nella sua efferata e ingiustificata politica di aggressione, non vale il rischio di un’escalation con un folle ricorso a testate nucleari e armi non convenzionali nonché il rischio di una severa recessione economica che può ulteriormente schiacciare le nostre economie. Se questa mobilitazione si concretizzerà il Movimento ci sarà, anche senza bandiere.
Come risponde a chi sostiene che una piazza per la pace indebolirebbe la posizione internazionale dell’Italia?
“Pace” non può essere una parola associata alla debolezza. E le parole di papa Francesco non indeboliscono certo la comunità internazionale. Desta perplessità poi la decisione ultima di Zelensky di bandire la pace con decreto. L’anelito di pace non può in nessun modo minare la statura del nostro Paese. Al contrario, ritengo che questa iniziativa rafforzerebbe il ruolo dell’Italia. Una iniziativa con la società civile consentirebbe all’Italia di ritrovare un protagonismo diplomatico, ovviamente coinvolgendo gli altri partner Ue. Finora l’Europa risulta “non pervenuta”: purtroppo appare totalmente appiattita su questa strategia angloamericana, e questo mi preoccupa per gli scenari geopolitici futuri. Stiamo parlando di una guerra su suolo europeo e allo stato anche un eventuale negoziato di pace si svolgerebbe sopra la testa dei nostri Paesi. Si prospetta un tracollo di credibilità per l’intera Unione Europea.
Quale è la sua proposta allora?
L’Ue deve farsi promotrice di una conferenza internazionale di pace, da svolgersi in sede europea sotto l’egida delle Nazioni Unite, con il pieno coinvolgimento del Vaticano.
Sull’energia, l’Ue si trova nelle stesse secche che lei da premier affrontò durante la pandemia. Poi lo sbocco fu il Recovery plan. Cosa manca per trovare una quadra?
Ricordo benissimo le resistenze che incontrai da parte di Germania e Olanda sul Recovery fund. Ma ricordo anche che non mi arresi affatto. Già a marzo 2020 predisposi una bozza di lettera coinvolgendo altri Paesi per creare un fronte comune. Il secondo passaggio forte per rimuovere resistenze durissime fu parlare direttamente alle opinioni pubbliche, in particolare tedesca e olandese. In Draghi sono mancati, e mi è dispiaciuto molto, la visione, il coraggio e la determinazione. Anche la voglia di scontrarsi, se necessario, come feci io con la Merkel. Quando affrontammo il tema della solidarietà sui migranti, ai leader europei dissi «amici avvisate i vostri staff di spegnere i motori negli aeroporti, qui si farà notte». Qui si sta distruggendo il tessuto produttivo, ognuno va per conto suo, facendoci competizione tra di noi stiamo contribuendo ad alzare i prezzi del Gnl mentre la Norvegia e gli Usa stanno facendo affari d’oro.
La necessità però è quella di avere un Paese politicamente coeso intorno alla richiesta del “price cap”.
Prima ancora che il “price cap” dovremmo varare un piano d’acquisto comune: è questa la strada perché l’Ue diventi un acquirente unico e conquisti nel mercato internazionale una forza contrattuale pazzesca. Il secondo intervento è contrastare le speculazioni sulla borsa di Amsterdam con il Ttf. Il terzo è la tassazione sugli extraprofitti. Qui il governo dei migliori ha toppato e le ipotesi sono due: o non ha saputo scrivere la norma o non ha voluto scontentare gli interessi di alcuni gruppi industriali. Una forza politica come la nostra, che ha fatto campagna elettorale con donazioni di 3 e 4 euro e non con cordate imprenditoriali alle spalle, saprebbe come scrivere una norma sugli extraprofitti senza dover rendere conto a nessuno. Vedremo se Meloni avrà questa forza di agire libera da condizionamenti.
Sulle misure europee, lei lo sa, quando la Germania alza muri non è facile.
La reazione della Germania non è nella direzione di una vera solidarietà europea. Già lanciando un investimento di 100 miliardi in spese militari ha dimostrato di voler agire nel modo peggiore. E nel momento stesso in cui utilizzi il tuo spazio fiscale secondo una logica individualista, contribuisci a rendere il mercato comune europeo sempre più asimmetrico, lo disintegri nei fatti. Noi abbiamo combattuto contro queste logiche egoistiche e oggi rivendico con forza che al netto di chiacchiere e caricature il Movimento cinque stelle è la forza più europeista che siede in Parlamento. Di debito comune europeo ne parlava Delors e il Recovery che abbiamo ottenuto vale più della modifica di un Trattato.
Sarà in ogni caso Giorgia Meloni a dover portare avanti le necessità dell’Italia in Europa. Il Paese deve augurarsi che abbia successo.
Mi pare che Meloni stia portando avanti le stesse idee e gli stessi toni del governo Draghi uscente. Se tanto mi dà tanto possiamo già escludere svolte sull’Energy Recovery Fund che chiedo dal 26 febbraio, ma anche, sul piano interno, sugli extraprofitti e su misure straordinarie per famiglie e imprese.
Con opposizioni in trincea sarà ancora più difficile per la probabile nuova premier raggiungere risultati per il Paese.
Da noi avrà un’opposizione sicuramente più corretta e responsabile di quella che fece lei. Non andrò in TV a dire che la premier è una «pazza criminale». Non giocherò, come fece lei in pandemia, a dire il contrario – «aprite» quando era il momento di chiudere e «chiudete» quando era il momento di aprire – o ad aizzare le folle dicendo che bisogna distribuire mille euro a ogni famiglia.
Restano le cose su cui tardiamo e titubiamo noi, come i rigassificatori. Così non ne usciamo…
Ribadisco che per noi i rigassificatori galleggianti come soluzione temporanea ci possono stare. Ma non a Piombino, con un’architettura industriale abbandonata e piena di amianto e con opere di bonifica mai completate. È assurdo pensare di risolvere questo problema mandando i militari, come proposto da Calenda, per imporre una scelta dall’alto a una comunità tradita.
Con l’avvicinarsi della manovra, cresce il dibattito sul Reddito di cittadinanza. Farete le barricate?
Lasciatemi dire una cosa: si sta combattendo con furore ideologico una battaglia contro i poveri. Per combattere me e il Movimento si calpesta la dignità delle persone. La polemica pubblica sta diventando infamante. Paragonano i percettori del Reddito a tossici. Ho letto opinionisti che sostengono che con il Reddito abbiamo portato gli elettori alle urne come fanno i russi con i fucili in Donbass. Non permetteremo questo indegno linciaggio nei confronti degli ultimi.
A un tavolo per rivedere il Reddito ci sareste?
Il principio è: non un euro in meno a chi ne ha diritto e bisogno. Poi vogliamo migliorare le politiche attive? Abbiamo qui le nostre proposte, confrontiamoci. Ma se pensano di ricavare qualche miliardo dal Reddito, non gliela daremo vinta. E guardi, lo dico vedendo Meloni che si muove proprio come si muoveva Draghi, con l’obiettivo di smantellare le nostre riforme per fare cassa. Non lo permetteremo.
Dica la verità: su cashback e Superbonus ha ancora il dente avvelenato con il premier…
Ancora oggi non mi spiego il motivo per cui sia stato cancellato il cashback con un tratto di penna. C’era necessità di rimodularlo? Pienamente d’accordo. Ma abolirlo è stato un gesto incomprensibile a fronte di una misura che ci consentiva di contrastare l’economia sommersa. Incomprensibile anche l’accanimento contro il Superbonus.
Francamente quel numeretto, 110%, ha fatto crescere i prezzi delle materie.
Andate a vedere l’andamento dei prezzi delle materie negli altri Paesi. Vedrete che sono aumentati anche di più in Paesi europei dove non c’è il superbonus, a dimostrazione che le due cose non sono collegate. E tutti i dati economici di enti super partes dicono che il 110% ha fatto bene alla crescita del Paese.
Ora come riorganizzerà M5s da qui a cinque anni?
Adesso ci dobbiamo dedicare a lavorare sui territori. Non arriveremo mai al partito tradizionale, che è in crisi, ma un minimo di architettura ce la dobbiamo dare. Nasceranno i gruppi territoriali, con adesione telematica e autorizzazione “centralizzata” in modo da evitare la tentazione di qualcuno di usare M5s come un tram: non possiamo farci “infiltrare”.
C’è un pezzo di sinistra che guarda a lei. Cosa risponde?
Non mi pongo il problema di erodere la base del Pd. Io mi occupo di definire la nostra proposta di trasformazione della società e allargare il consenso. Ci sono nella galassia del Pd e della sinistra tante personalità che hanno dichiarato di aver votato M5s e che guardano a noi, perché ci riconoscono che abbiamo portato avanti un’agenda autenticamente progressista e democratica. Proprio in virtù di questo, non abbiamo intenzione di assorbire pezzi di apparati, ci interessa invece aprirci e dialogare con questa galassia, con la società civile. Adesso partirà la “Piazza delle Idee”, dove anche chi non è iscritto, e non vuole iscriversi, potrà dare un contributo. Non ci faremo schiacciare sulla caricatura del partito dell’assistenzialismo, ma continueremo a strutturarci come una forza politica che è passata definitivamente dalla protesta ad una netta proposta di equità sociale e pace.
In realtà ci sono anche proposte più radicali: ad esempio una “fusione” tra Pd e M5s.
Questo dibattito rischia di prendere una piega ridicola. “Fusione” per andare dove, per fare cosa? Il Pd si è dimostrato a tutti gli effetti un partito di sistema, pronto a procacciarsi la benedizione di chi conta e lento a rispondere al disagio di chi è invisibile. Ero buon profeta quando frenavo sull’alleanza strutturale. Avvertivo che il rischio era di giungere a un compromesso al ribasso. Il Movimento deve invece conservare la propria forza, travolgente e innovatrice, identità e autonomia.
Quando affrontammo il tema della solidarietà sui migranti, ai leader europei dissi «amici avvisate i vostri staff di spegnere i motori negli aeroporti, qui si farà notte»…
si sarà anche fatta notte, ma il risultato ottenuto è stato ZERO.
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Per il resto peró l’intervista e l’approccio proposto mi sono piaciuti
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Mi permetto di rispondere al tuo commento, dopo quell’accordo i flussi migratori vennero suddivisi tra varie nazioni.. qualcosa fece il presidente Conte invece.. qualcosa che altri non fecero mai! La verità è questa!
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Scusa se ti contraddico, ma i flussi migratori non sono MAI stati suddivisi tra le varie nazioni, l’accordo di Malta era su base volontaria (quindi ovviamente una ridicola presa in giro) e non è mai stato applicato nei fatti.
Basta andare a Ventimiglia per rendersi conto di come la Francia (paese firmatario di quell’accordo) accetti la redistibuzione….
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Allora il risultato non è stato zero.. se gli stati firmatari non hanno rispettato gli accordi gli infami sono loro!! Conte è persona corretta e si comporta come tale.. gli altri no
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Mai stato ” de sinistra”. Però il programma di Conte mi sembra realistico e non ideologico.
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Notare la frecciata che dedica al PD partito di sistema. Altro che alleanze strutturali.
Ma poi, cosa è successo al tuo nome, Pablo?
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Egregio, improvvisamente, per continuare a scrivere mi hanno appioppato questo ” nickname”. Poiché la vita è breve e abbiamo tutti mille cose da fare ho lasciato perdere la procedura per riavere quello vecchio. Va bene così: ancora qui ci si puo esprimere. Ieri ” Il Messaggero” di Roma riportava la bella notizia dello scambio di prigionieri e di come gli “eroi” del Battaglione Azov avessero riabbracciato i loro cari. Il mio commento che quegli “eroi” sono NEONAZISTI è stato censurato. Et de hoc satis.
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Io posso anche capire che una certa politica, per fare propaganda contro il M5S, parli male del sussidio ai poveri tutti i giorni a tutte le ore.
Ma quello che non capisco è come sia possibile che molti italiani non riescano a comprendere che una “scialuppa di salvataggio” potrebbe servire un giorno anche a loro e/o ai loro famigliari.
Se la nave (posto di lavoro) affonda, tutti vorremmo avere una scialuppa di salvataggio (RdC) per non annegare.
Certo sarebbe preferibile un posto su un’altra nave, ma se non ce ne sono altre nelle vicinanze che si fa? Lasciamo annegare i naufraghi/disoccupati?
Il ragionamento dei detrattori del RdC è: bisogna creare altre navi!
Ok, va bene, ma PRIMA dai un posto su una nuova nave a tutti i naufraghi e DOPO togli loro le scialuppe di salvataggio.
Se fai il contrario sei un idiota, oltre che criminale, perchè un domani potrebbe affondare la tua di nave e non è detto che ne trovi subito un’altra.
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Fra’ un po’ avremo l’uomo merd@ (draghi) PDR , la burin@ DRAGHI IN GONNELLA PDC anche per merito tuo e delle tue 55 fiducie, per quel che mi riguarda sei come minimo fuori tempo massimo e la credibilita’ a 0.
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In realtà, non può essere fuori tempo massimo, perché chi vota 53 fiDuce (altro che lapsus di @Cagliostro) +2 astensioni da braveheart scànzate, non può essere mai stato “in tempo” per fare diversamente.
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GATTO mi stai simpatico 😉 però quando ti accodi ai pensieri infantili di certi “esperti” di politica mi fai cadere le braccia😕
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L’importante è la simpatia, il resto non Conte un cass…
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Non importa che per te Conte abbia crefibilità zero. Importante che l’abbia avuta (la credibilità) dal 15,50% di chi è andato a votare e vedrai che di questo passo aumenteranno ancora. Tu crogiolati con le tue analisi e le tue fantasie.
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“L’ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia…”
L’ossessione?
Come a dire che i partigiani erano ossessionati da fascisti e nazisti.
Le parole posso aiutarci a conoscere la realtà o a confonderla.
Cedere ad un dittatore imperialista che minaccia un giorno sì e l’altro pure l’uso della 💣 atomica, non è una soluzione al problema purtroppo.
Qualsiasi Paese in possesso della bomba atomica potrebbe acquisire nuovi Paesi con una semplice minaccia.
Sarebbe come cedere ai mafiosi, se paghi il pizzo una volta poi lo paghi sempre.
Gli ucraini hanno tutelato la loro nascente democrazia, sono stati eroici, non volevano fare la fine della Bielorussia o della Russia.
Il fatto che imbraccino fucili Usa, non toglie nulla al loro eroismo.
C’è il rischio di una escalation?
Certo che sì è fa paura anche a me.
Putuniani, o nella migliore delle ipotesi opportunisti, travestiti da pacifisti, questo siete.
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8 anni di guerra e di persecuzione dei civili nel Dombass sono 10 volte le ragioni per cui la NATO ha bombardato la Serbia.
I partigiani qui sono proprio quelli che tu nemmeno consideri, gli INDIPENDENTISTI DEL DONBASS.
Noi invece agli ucronazi amici TUOI gli mandiamo armi e supporto e diciamo, per bocca di gentaglia come te, che il fascista è Putin.
Non ho parole ulteriori per schifarti. Non ne meriti.
Anzi: quando parti per il Donbass così sicuramente troverai tanta gente che non vede l’ora di continuare ad essere bombardata dall’artiglieria Ucraina.
E se ti centrano con una granata russa stai sicuro che non ti piangerò.
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Cosa c’entra l’indipendestismo con la democrazia?
Si può essere indipendentisti e filo putuniani, quindi fascisti.
Il mio sacrificio è vedere i prezzi alle stelle, pagare il metano a 3/4 € al kg e non lamentarmi perché so che è un sacrificio necessario.
Non c’è un briciolo di etica nei vostri discorsi.
Siete dei Razzi travestiti da pacifisti.
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Sei squallido SM
I tuoi post sono deliranti.
Vorresti la mia morte in Donbass?
Non sono così coraggioso e determinato da imbracciare un fucile per loro ma non mi spaventa lo stringere la cinghia, è il minimo che possa fare in difesa di in popolo che non vuole stare sotto un despota mezzo scemo alle porte dell’Europa.
Io non mi auguro che qualche ucraino incazzato (che ha visto la sua casa distrutta, familiari e amici trucidati) ti uccida, ma qualche ceffone lo meriteresti.
SM, S U P P L E M E N T O M E R D A.
Ti si addice l’acronimo.
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Delle due l’una: o sei un troll oppure sei un pazzo.
”Cosa c’entra l’indipendestismo con la democrazia?”
NIENTE, tranquillo, è solo alla voce ‘autodeterminazione dei popoli’, quella sostenuta a spada tratta quando si trattò di distruggere l’URSS e la Yugoslavia.
”Si può essere indipendentisti e filo putuniani, quindi fascisti.”’
NON MI RISULTANO FORMAZIONI NEONAZISTE tra gli indendentisti del Donbass. A differenza di chi gli ha UCCISI, TORTURATI, OPPRESSI e deprivati di ogni diritto per 8 anni almno e CONTINUA A FARLO anche in questi giorni, ammazzando civili con armi NATO mirando di proposito alle aree residenziali.
””Il mio sacrificio è vedere i prezzi alle stelle, pagare il metano a 3/4 € al kg e non lamentarmi perché so che è un sacrificio necessario.”’
ECCOLO, fattelo TE il sacrificio necessario. Poi ci spieghi a fare cosa. A far crollare l’economia europea a vantaggio dei fornitori americani, per esempio?
Ma quanto sarai OTTUSO, EX?
”’Non c’è un briciolo di etica nei vostri discorsi.
Siete dei Razzi travestiti da pacifisti.”’
Qui di RAZZI ci sono quelli che ammazzano i civili del Donbass ogni giorno, altro che pacifisti.
Gente come te dovrebbe soltanto vergognarsi, ma evidentemente sei qui solo per trollare o per manifestare il tuo disagio MENTALE, come un JollyBoy qualsiasi.
Eccoti un esempio di effetti di ‘razzo pacifista’.
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ah, questa me l’ero persa, scusa se ritorno, caro NAZIANDREAEX:
Gli ucraini hanno tutelato la loro nascente democrazia, sono stati eroici, non volevano fare la fine della Bielorussia o della Russia.
Il fatto che imbraccino fucili Usa, non toglie nulla al loro eroismo.
LA NASCENTE DEMOCRAZIA UCRAINA?
Quelli che:
1-hanno soppresso 11 partiti d’opposizione
2- hanno messo sotto controllo tutti i media
3- hanno messo la coscrizione obbligatoria per tutti gli uomini da 18 a 60 anni.
4- hanno bombardato la prigione Azov, la centrale di Zaporitisya, la città di Donetsk, le città russe oltreconfine, i convogli umanitari, e hanno pure la faccia di mer… di dire che sono stati i ‘russi’ per incolpare gli ucraini.
NON CI SONO SCUSE.
Se gente come te ancora non capisce chi sia il regime di KIEV vuol dire che sei complice, non semplicemente ignorante.
Ah, ti salutano le vittime della nascente democrazia ucronazi:
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Andreaex te lo hanmo già detto che sei paranoico e di trovarti un bravo strizzacervelli che ti curi?
Tu in ogni articolo non puoi fare altro che iniziare a sproloquiare di Putin, della guerra e di chi vuole la pace.
Leggiti tutta la frase detta da Conte, non estrapolare solo la parte che ti accende quel povo di materia incandescente che hai nella zucca.
La frase non è quella da te estrapolata, ma questa “L’ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia, che nel frattempo continua nella sua efferata e ingiustificata politica di aggressione, non vale il rischio di un’escalation con un folle ricorso a testate nucleari e armi non convenzionali nonché il rischio di una severa recessione economica che può ulteriormente schiacciare le nostre economie. ”
Riesci a cogliere la differenza? Ne dubito.
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Sei tu che non cogli l’uso retorico dell’espressione, perché non ci sono “ossessioni” contro Mosca, sono necessità.
Considerarle ossessioni rientra nella propaganda putiniana.
E come dire ad una donna stuprata che ha l’ossessione contro gli stupratori.
Siete degli idioti.
Ma Conte ha corretto il tiro, non poteva fare altro.
I putiniani stanno sul caxxo a molti.
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Le atrocità commesse dagli ucraini non ho intenzione di negarle.
Ci sono milioni di persone in Ucraina e le teste di caxxo non mancano nemmeno lì.
I partigiani hanno ucciso Claretta Petacci appendendola per i piedi, eppure dobbiamo essere loro grati per i loro atti di eroismo.
Non sai soppesare i fatti, fai gli ELENCHI, come Salvini
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Prima parli di democrazia ucraina ‘nascente’ (sieeee il RINASCIMENTO SAUDITA è più convincente).
E poi ometti di parlare dei CRIMINI del battaglione AZOV, KRAKEN, TORNADO, PRAVY SEKTOR e un’altra ventina di organizzazioni ultramilitariste che ammazzano i civili ucraini dal 2014.
E tu non hai DETTO NIENTE contro di loro. MAI.
Per questo hai il mio più totale DISPREZZO. Sei solo un VILE MENTITORE.
Dai dei nazisti ai ‘partigiani’ e dei ‘partigiani’ a quel verme di Zelensky, perché ti sta antipatico Putin.
Non sei degno di altre risposte. Vattene in Donbass a liberare i territori così i nazi avranno tanti altri da torturare e da ricondurre alla vita ‘democratica’ che ti piace tanto.
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Lascialo perdere, questo è irrecuperabile.
Nega i numeri ONU e OSCE sui morti in Donbass, per il 70% militari, per la metà ucraini e per la maggior parte uccisi dai filorussi fiancheggiati dai nazi-mercenari di Utkin e Prighozil alle dirette dipendenze del mostro, e non dice una parola 230.000 morti fra gli INDIPENDENTISTI CECENI che sono stati spianati assieme alla loro terra, con i sopravvissuti lasciati all’incubo Kadyrov. Ormai ci ho rinunciato anche io, due chiacchiere con un infante sono più illuminanti.
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”’Nega i numeri ONU e OSCE sui morti in Donbass, per il 70% militari, per la metà ucraini e per la maggior parte uccisi dai filorussi fiancheggiati dai nazi-mercenari di Utkin e Prighozil alle dirette dipendenze del mostro”’
Ma grandissimo TESTA DI CA220, il 70% dei morti sono militari e il 30% sono CIVILI. 3.000+ morti.
Più violazioni a raffica dei diritti umani più basici. Fatte dal governo centrale di KIEV con una DELIBERATA CAMPAGNA DI DEPRIVAZIONE di ogni diritto ai russofoni.
Quanto ai ceceni: e perché non le FOIBE, già che ci siamo?
Dai, spiegaci: l’Ucraina è diventata appestata dai NAZI per reazione alle violenze in Cecenia?
Tra l’altro innescate dall’INDIPENDENTISTA DUDAYEV, quello che fece sparare contro le colonne di carristi russi che erano arrivate a Grozny come deterrene e si ritrovarono sterminate dai guerriglieri ceceni già preparati per una guerra aperta?
Sei un servo delle dittatura al pari di quelli che plaudono ad Israele solo perché è così democratico che non ammazza più di 100 palestinesi per volta.
Ti sei mostrato per quel che sei. Un supporter dei NAZISTI di KIEV-USA.
Vai, vai, anche te a combattere nel Donbass, così esporti la democrazia come gli altri tifosi di Infosannio.
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E a proposito di OSCE, è quella stessa organizzazione che ospitava a Mariupol MORTAI da 120 mm con munizioni italiane, o sbaglio?
COMPLIMENTI, begli osservatori al di sopra di ‘ogni sospetto’.
E sarebbe Putin il mostro, mica la NULAND con il suo FUCK EUROPE?
E questi sono i risultati dei tuoi amici UCRONAZI.
Ukrainian servicemen of the 25th brigade of the AFU claimed that their military commanders order to kill civilians in the villages and kill wounded Ukrainian servicemen who ask for their evacuation. Ukrainian servicemen refuse to go to war with such a command.
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Continui a non dire nulla sui ceceni.
E niente, proprio non ce la fai, aveva ragione B. quando diceva “italiano tipo: prima media, ultimo banco”. L’anno prossimo potrai frequentare la stessa classe dei figli minorenni di Kadyrov, sempre che siano, poveretti loro, ancora vivi.
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Si vis pacem para pacem, non bellum.
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L’ITALI…ETTA SOTTOSOPRA 😈😈😈
di Angelo Rinascente Maragliano
Forse presto Zelensky farà un decreto per zittire il Papa e Conte.
Ora che ha un filo diretto con la destra italiana può fare arrivare qui il battaglione AZOV e sbrigare la faccenda con questi pacifisti del cazzo.
Tanto, probabilmente, gli daranno il nobel per la pace e sarà un mostro ancora più sacro.
In questo mondo sottosopra, c’è spazio anche per un nobel per la pace a Zelensky.
E uno per l’economia a Draghi, già insignito come migliore statista 2022 dagli Ebrei Americani.
Manca il nobel per la stampa ai giornalisti italiani, e la storia della verità inversa sarà scritta.
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👏🏽👏🏽👏🏽👏🏽👏🏽👏🏽sparviero👏🏽👏🏽👏🏽
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