(Alberto Maggi – affaritaliani.it) – “L’unico modo per fare previsioni è quello di affidarsi alla dea ragione. E la razionalità ci dice che Draghi va in Parlamento e si riprende la piena fiducia andando avanti senza Conte. Dopodiché, è difficile fare previsioni su ipotesi irrazionali. Può capitare di tutto, speriamo solo che questa sceneggiata finisca – tra virgolette – bene”. Così il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, intervistato da Affaritaliani.it sulla situazione politica e sui possibili sviluppi in vista del discorso del premier di Mercoledì a Senato e alla Camera.

“In Italia ne abbiamo viste di tutti i colori, ma in nessuna democrazia il premier va a casa avendo una maggioranza in Parlamento”, argomenta Cacciari all’osservazione che sia Draghi sia il Partito Democratico hanno più volte ribadito che la maggioranza deve essere la stessa, incluso quindi anche il Movimento 5 Stelle. Se invece il Pd dice che si governa solo se c’è anche Conte allora è il Pd che vuole le elezioni anticipate e non Conte, che non ha alcun potere di portare il Paese alle urne. La settimana scorsa il voto in Parlamento ha dimostrato che il governo ha la maggioranza e Conte che non dice di voler sfiduciare Draghi ma avanza chissà quali proposte. Si tratta solo di una ricollocazione politica dopo l’uscita di Di Maio, il M5S ha bisogno di caratterizzarsi in qualche modo dopo la scissione. La ragione dice chiaramente che si può andare avanti senza Conte, se poi c’è dell’altro, se c’è un patto Pd-M5S, Letta lo dica”.

Che cosa accadrebbe se si votasse a fine settembre? “Ci sarebbe una forte affermazione di Meloni, ovvio, di fronte allo spettacolo di questi pagliacci. Perché se si andasse a votare nonostante la maggioranza in Parlamento certificata e nonostante Draghi sia pregato di restare da tutte le potenze della galassia, vorrebbe dire che sono tutti pagliacci. Va anche capito il ruolo di Mattarella, potrebbe convocarli tutti insieme e dire “ragionate, bambini”. Comunque se si vota subito, oltre al successo di Fratelli d’Italia, il Pd manterrà i suoi voti essendosi ormai caratterizzato come partito della conservazione e della governabilità. E anche Forza Italia con Berlusconi reggerà. La Lega andrà un po’ giù e ci sarà il totale tracollo del M5S, non è facile indicare e prevedere dove andranno i voti grillini in uscita. Un’altra cosa è quasi certa, ci sarà un tonfo dell’affluenza alle urne”. E infine, se si va alle elezioni dopo l’estate, chi vota Cacciari? “Non lo so proprio. Non so nemmeno se vado a votare e nel caso per chi”.