Dopo 300 ore di live il direttore del Tg La7 chiude lo speciale sul conflitto in Ucraina: “Di fronte a notizie importanti pronti a riaprire”

(Gabriele Penna – affaritaliani.it) – Chiude la maratona Mentana sulla guerra in Ucraina. Dopo 100 giorni e 300 ore di live il direttore del Tg La7 ha annunciato lo stop. “Oggi, nel centesimo giorno di guerra, completiamo, almeno per ora, i nostri appuntamenti quotidiani delle 17. È giusto così, ora che il conflitto si fa scontro di logoramento”, ha scritto in un post Facebook. Chissà il tripudio, i cori di giubilo e le bottiglie stappate nella redazione del Tg La7 presa in ostaggio per 3 mesi. “Quando sono in diretta godo come un riccio”, scherzava Maurizio Crozza imitando Mentana ma l’impressione è che sia proprio così, anche nella realtà. 

Speciale Tg La7, Maurizio Crozza imita Enrico Mentana

Enrico Mentana chiude lo speciale del Tg La7 sulla guerra in Ucraina, ospiti e inviati

La speciale ha accompagnato e orientato gli spettatori dal 24 febbraio, data dell’invasione russa in Ucraina, fino a ieri 2 giugno. Ad affiancare Mentana volti come Dario Fabbri, l’analista geopolitico che si è consacrato sul piccolo schermo, Francesca Mannocchi, reporter dal fronte e Luca Steinmann inviato in Donbass ma anche tanti altri giornalisti della redazione come Fabio Angelicchio e Paola Mascioli.

Enrico Mentana chiude lo speciale del Tg La7 sulla guerra in Ucraina, “pronti a riaprire in caso di notizie importanti”

“Di fronte a notizie importanti saremo pronti a riapre lo speciale”, ha assicurato il direttore del Tg La7. “Adesso però è bene concludere. Qui voglio ringraziare – oltre a voi – chi ha lavorato fuori dalle inquadrature, rendendo possibili queste 300 ore di informazione”, un arrivederci quindi e non un addio.  

“Grazie a tutta La7 e a Enrico Mentana che racconta e ha raccontato sempre con costanza il conflitto. Uno sforzo dovuto, ma straordinario, in un momento così tragico della nostra storia. Al servizio del pubblico, come dev’essere”, ha commentato il direttore di rete Andrea Salerno.