Giornata della terra: cos’è e come è nata?

Cos’è e com’è nata la Giornata della Terra, ricorrenza istituita per sensibilizzare i cittadini sulla salvaguardia del pianeta.

Cos'è e com'è nata la Giornata della Terra, ricorrenza celebrata ogni 22 aprile da diversi decenni con al centro la salvaguardia del pianeta.

(Debora Faravelli – tag43.it) – Il 22 aprile di ogni anno 193 paesi al mondo celebrano la Giornata della Terra, una ricorrenza dedicata all’ambiente e alla salvaguardia del pianeta in cui viviamo: cos’è, come è nata e perché è stata scelta questa data.

Giornata della Terra: cos’è

Celebrata per la prima volta nel 1970, quando venti milioni di cittadini americani scesero in piazza a difesa del pianeta, rappresenta un’occasione per sottolineare la necessità crescente di conservare le risorse naturali della Terra nonché per fare educazione e informazione sulle tematiche ambientali. Cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico, deforestazione, consumo di suolo, estinzione di specie vegetali e animali ed esaurimento delle risorse naturali sono soltanto alcuni dei temi su cui, il 22 aprile di ogni anno, si cerca di sensibilizzare i cittadini.

Si tratta quindi di una giornata che mette al centro il Pianeta e le sue necessità e che stimola una riflessione, a livello mondiale, su ciò che sta accadendo, ciò che va migliorato e ciò che si può fare per migliorare la salute della Terra.

Giornata della Terra: com’è nata

L’idea di istituire una ricorrenza come questa ha iniziato a svilupparsi nel 1962, quando il senatore americano Gaylord Nelson lanciò, coinvolgendo anche Robert Kennedy, una serie di conferenze sui temi ambientali. Nel medesimo anno uscì inoltre Primavera silenziosa, il libro di Rachel Carson che ha cominciato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle situazioni ambientali e i legami tra inquinamento e salute pubblica.

La svolta vera e propria ci fu però solo il 22 aprile 1970 (di qui la scelta della data) quando, dopo il disastro ambientale causato l’anno prima da uno sversamento di petrolio dal pozzo della Union Oi (Santa Barbara, California), venti milioni di cittadini accolsero l’invito dello stesso Nelson di scendere in piazza a manifestare in difesa della Terra. È nata così la Giornata ad essa dedicata, che nel 1990 è diventata globale e con gli anni è divenuta un’occasione di confronto tra i leader mondiali per adottare strategie comuni e misure concrete a difesa dell’ambiente.

Categorie:Ambiente, Cronaca, Mondo

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4 replies

  1. se in una PANdemia ( mondo) disastrosa e in corso, si entra in una GUERRA “civile” disastrosa e dagli esiti nefasti, ditemi cosa l’uomo ha capito di questa bella ricorrenza. CHE BRUTTA FINE CI ASPETTA: tutti.

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  2. Ho più di 50 anni ed è dalle elementari che sento inneggiare all’ecologia.
    Che la terra sia in pericolo non è una novità ma , evidentemente, trattasi di pura masturbazione mentale.
    Della serie tutti sappiamo tutto ma non frega niente a nessuno.
    Di giornate della terra potrebbero farne anche 365 all’anno ma i risultati non cambierebbero.
    Unica consolazione:
    Prima o poi si muore tutti e una volta morti il problema ecologico è obiettivamente irrilevante.
    Sigh…..

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  3. Dajeeee! Quest’anno si festeggia con più carbone, più gas e magari con una bella testata nucleare sui denti!

    Le “giornate” o le “feste di” sono istituite per le battaglie perse, sono semplice propaganda per boccaloni.
    Tutto l’anno a devastare la terra e la “giornata della terra” a pigliare per il culo gli ambientalisti.
    Tutto l’anno a sfruttare, uccidere, stuprare e sottopagare la donna e la “festa della donna” a prendere per il culo le donne.
    E così via….

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