I fatti di Bucha (che andrebbero accertati da un’indagine internazionale) pretesto per alzare sempre più toni e asticella. Sebbene lo stesso Volodymyr Zelensky ammetta che bisogna continuare a trattare, siamo su un piano inclinato che conduce dritto alla terza guerra mondiale. Nell’attesa si invocano sanzioni da kamikaze. Anche se la Germania per ora dice no al blocco delle forniture di gas. Che per l’Italia sarebbe una tragedia.

(Maurizio Belpietro – laverita.info) – Lentamente, tra immagini dell’orrore e minacce nucleari, stiamo scivolando verso la terza guerra mondiale. Da quando, il 24 febbraio, la Russia di Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina, giorno dopo giorno i toni si alzano e i massacri crescono, con un’escalation che sembra non avere fine. Lo storico Niall Ferguson ne parla apertamente. Anzi, in un articolo uscito di recente su Bloomberg ripercorre la storia dei conflitti mondiali, per arrivare alla conclusione che non ci sono buone ragioni per essere ottimisti.
«Spero che la guerra in Ucraina finisca presto. Spero che Putin se ne vada presto. Spero che non ci sia una cascata di conflitti in cui la guerra nell’Europa orientale sia seguita dalla guerra nel Medio Oriente e dalla guerra nell’Asia orientale. Soprattutto, spero che non si ricorra alle armi nucleari in nessuno dei punti caldi del conflitto mondiale». Tuttavia, conclude Ferguson, la storia e la scienza politica fanno temere che un conflitto prolungato in Ucraina sfoci proprio in ciò che tutti tendono a non nominare, quasi che non parlarne equivalga a scongiurare la catastrofe.
Del resto, se la Polonia annuncia il via libera all’installazione nel proprio territorio di missili con testate nucleari e gli Stati Uniti, insieme con la Gran Bretagna, scelgono di inviare carri armati e batterie antiaeree, si capisce che ormai siamo su un piano inclinato che piano piano ci avvicina al peggio, ossia a un coinvolgimento bellico dell’intera Europa e della Nato. È difficile, infatti, fingere che i Paesi membri dell’Alleanza atlantica non stiano partecipando al conflitto in Ucraina. Forse da prima che la Russia passasse i confini per conquistare il Donbass e avanzare con i blindati verso Kiev l’Occidente sta rifornendo d’armi l’esercito di Volodymyr Zelensky e dopo l’invasione, i Paesi europei e gli Stati Uniti hanno comunicato ufficialmente la cessione all’Ucraina di un vero e proprio arsenale. La foglia di fico dietro a cui si sono nascosti i parlamenti, in particolare quello italiano, prevede che le armi siano classificate come strumento di difesa e non di offesa. Ma non serve un generale, basta anche un caporale per comprendere che un lanciarazzi può servire a fermare un blindato e anche a colpire altro. Infatti, in almeno un paio di occasioni l’esercito ucraino non si è messo sulla difensiva, ma è passato direttamente all’offensiva, facendo colare a picco una nave nel porto di Berdyansk e colpendo un deposito russo a Belgorod. Probabilmente, con i nuovi mezzi in arrivo dall’America e da altri Paesi, gli ucraini potranno colpire ancora più duro e il rischio che segnala Ferguson è un protrarsi della guerra, con la possibilità che Putin, sentendosi con le spalle al muro, reagisca nel peggiore dei modi. «Coloro che proclamano prematuramente la vittoria ucraina sembrano dimenticare che più nella guerra convenzionale la Russia è costretta a
registrare una sconfitta, maggiore è la probabilità che Putin usi armi chimiche o una piccola arma nucleare». Insomma, quello che abbiamo visto a Bucha (su cui comunque sarebbe necessaria un’indagine internazionale che accertasse le responsabilità) potrebbe essere nulla se dovesse accadere ciò che Ferguson teme.
Ciò detto, mentre tutti fremono d’indignazione per le immagini dei cadaveri con le mani legate abbandonati nei sobborghi di Kiev, c’è un altro aspetto da tener presente. Ed è che, mentre i governi europei decidono sanzioni e l’invio di armamenti contro la Russia che rischiano di far male anche a chi le impone, nei Paesi chiamati al voto la popolazione sembra esprimersi più con cautela, scegliendo la strada del cessate il fuoco più che quella dei combattimenti. So che si obietterà che a votare sono stati gli ungheresi e i serbi e non gli italiani, i francesi o i tedeschi. Tuttavia, a Budapest non hanno certo in simpatia i carri armati di Mosca. Eppure, hanno scelto la linea non interventista di Viktor Orban, che condanna l’invasione, ma vuole tenersi alla larga dal conflitto. Più o meno quello che hanno fatto i serbi, votando Aleksandar Vucic. Qualcuno troverà la spiegazione nell’origine slava degli abitanti di Belgrado, impossibile da rintracciare però nella popolazione magiara. La realtà è che in maggior parte nessuno ha voglia di imbarcarsi in una guerra, mondiale o no. Ne fanno fede anche i sondaggi registrati da alcune televisioni, che hanno interpellato gli italiani chiedendo loro se fossero contrari all’invio di armi in Ucraina. La risposta è stata netta: il 55 per cento non approva e solo il 35 si dichiara favorevole. Tutti codardi? Tutti insensibili di fronte alle immagini di morte che ogni sera ci entrano in casa? No. Tutti sensibili, tutti concreti: probabilmente più di tanti che discutono di guerra come se fosse uno di quei conflitti che si scatenano in Parlamento. Paradossalmente, gli italiani (e probabilmente gli europei) comprendono quello che sta succedendo meglio di tanti politici e credo la pensino proprio come Ferguson, temendo quel piano inclinato che lentamente ci fa scivolare dove non vorremmo mai arrivare.
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“Usano l’orrore per portarci a un punto di non ritorno” Chi?? Belpietro e chi ha scritto il titolo, lo dicano chiaro e tondo invece di insinuarlo, lanciando il sasso e nascondendo la mano. ” L’orrore”, di cui si mette in dubbio la veridicità, è stato dunque artificiosamente confezionato e presentato al mondo per portarci “al punto di non ritorno” della terza guerra mondiale, dagli ucraini stessi e dai loro sostenitori in Occidente, USA, Europa e Nato ovviamente?? Non vi pare una teoria un po’ azzardata , oltre che altrettanto ovviamente suicida, e peraltro non voluta nè dalle popolazioni, nè dai governanti europei e/occidentali? Non bastano i fatti accertati, dalla invasione della intera Ucraina da parte dei russi mandati da Putin e la minaccia dell’uso di armi atomiche, agitata dallo stesso Putin fin dai primi giorni contro chi volesse aiutare gli ucraini a difendersi dagli invasori? Perchè tanti giri di parole e ipocrisie per arrivare subdolamente a “salvare il soldatio Putin” dalle sue immani responsabilità, scoraggiando qualsiasi iniziativa di chi finora ha tentato di fermare la sua guerra di conquista neoimperialista in Ucraina (e quindi in Europa)? L’invio di armi non va bene (allunga la guerra – si dice), le sanzioni nemmeno (sono controproducenti- si dice- e danneggiano noi). E allora che resta da fare? L’ingresso di altri eserciti occidentali, (e quindi la terza guerra mondiale) o la resa dell’Ucraina, già distrutta e poi smembrata, dopo un negoziato-farsa sotto condizione e ricatto dell’invasore. Che è quanto sembrano volere tutti i soldatini di Putin mascherati da “pacifisti” che hanno invaso social e certa stampa in Italia. E poi si correggerà il detto “La pace regna a Praga”, con “La pace regna a Kiev”. Che poi possa durare, nessuno lo sa.
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Ritenta, noi sei stata molto convincente
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lo sai o no che pure durante l’invasione dell’irak gli americani minacciarono di utilizzare anche le armi nucleari in caso di resistenza ‘non convenzionali’?
E avevano a che fare con una potenza NON nucleare, NON sponsorizzata da un’altra potenza NUCLEARE che ha fatto di tutto per cambiare il regime negli ultimi 15 anni.
O non sai chi sia la Nuland?
Vai, vai in Ucraina, tocca con mano quanto siano feroci i russi. E se allunghi la lista dei martiri non ti piango di sicuro.
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Che Bellattentato sia diventato un vero giornalista?
o sono io che sono diventato un belpietrista
poichè condivido il di lui articolo
ci stiamo avvicinando sempre più al passo del non ritorno.
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Ti è così difficile renderti conto che se questa guerra non viene fermata ci saranno altri 1000 orrori? Che la terza guerra mondiale sarebbe l’ orrore finale per chiunque, popolo ucraino ed oltre, siccome in una guerra ci sono vittime allarghiamo il conflitto, per aumentarne il numero? I crimini di guerra vanno accertati e puniti, ma che quando in campo ci sono milizie, mercenari e la feccia di mezzo mondo, da entrambe le parti, oltre agli eserciti regolari, la possibilità che avvengano crimini è elevata e che avviare ogni tipo di sforzo ed impegno per un cessate il fuoco, è l’ unico sistema per salvare le persone ed impedire ogni altro orrore! Questa dovrebbe essere la priorità, salvare le persone, e visto che scivolare verso la terza guerra mondiale contraddice questa priorità, quali altre soluzioni proponi se non avviare al più presto negoziati per fermare il conflitto? Se poi a te riesce entrare in Russia per eliminare Putin, convinta che questo risolva ,invece di peggiorare la situazione con un esito scontato di una guerra mondiale nucleare……perché l’ invasione dell’ Ucraina non è sufficiente per scatenare la terza guerra mondiale , e fra la sua resa o la distruzione di mezzo mondo, dovrebbe poter esistere una terza soluzione di accordo fra le parti che non sia affatto una farsa sotto ricatto dell’ invasore. …dovrebbero servire a questo capi di Stato e diplomazie di paesi non direttamente coinvolti! Nel momento in cui altri paesi fossero coinvolti la mediazione per la pace diventerebbe impossibile! Forse agire prima del punto di non ritorno sarebbe quantomeno opportuno….poi se passassero a miglior vita i veri protagonisti di questa storia, che si fronteggiano da mezzo secolo, a nostro discapito, nessuno ne sentirebbe la mancanza…..per quanto mi riguarda non ho nessun soldato da salvare, le divise mi fanno ribrezzo a prescindere, di qualsiasi colore ….
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SMONTATE LE BALLE DEI RUSSI SU BUCHA: LE IMMAGINI SATELLITARI DIFFUSE IERI SERA DAL NEW YORK TIMES MOSTRANO CHE DIVERSI CADAVERI ERANO GIÀ PER LE STRADE DELLA CITTÀ L’11 MARZO (IL CREMLINO SOSTIENE CHE I SUOI SOLDATI SIANO ANDATI VIA IL 30 MARZO E CHE I CORPI IN STRADA SIANO APPARSI SOLO IL 2 APRILE) – IL PENTAGONO CONFERMA CHE ALMENO DUE TERZI DELLE FORZE RUSSE, CHE COMPONEVANO L’ARMATA ORIGINARIAMENTE DESTINATA A CONQUISTARE LA CAPITALE, NEGLI ULTIMI QUATTRO GIORNI SONO USCITI DAI CONFINI DELL’UCRAINA…
Già accertati giornalaio un tanto al chilo, già accertati come il tuo ridicolo falso attentato
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Mi sembra quasi accertato che non si tratti una strage appositamente organizzata dagli ucraini (o chi per loro) dopo la partenza dei russi ma prima di parlare di genocidio o quanto meno di crimini di guerra occorre accertare l’entità e le circostanze delle uccisioni di civili, distinguendo gli eventuali casi di combattenti irregolari.
Il giudizio affrettato è utile solo a chi vuole l’inizio della terza guerra mondiale.
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Ci sono un po’ di che in più. ….il discorso è sgrammaticato, ma il contenuto è comprensibile. …ovviamente sarò accusata di pappardelle pacifiste, nel mondo al contrario la pace sembra essere diventata un’ offesa. ….
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Certo se lo dicono il Pentagono ed il New York Times……accertare responsabilità di crimini di guerra è roba complicata, già è difficile accertare crimini in condizioni normali. ….permetti che sarebbe quantomeno corretta una valutazione di organismo indipendente che non abbia alcun legame con chi è direttamente coinvolto? Io non mi fido di nessuna potenza responsabile di guerre….auspico ad un tribunale indipendente, imparziale costituito da pacifisti, perché trovo bizzarro che il giudizio possa essere emesso da chi si è macchiato degli stessi crimini! Questa imparzialità sarebbe necessaria perché, per me, la punizione dovrebbe essere esemplare!
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Cincordo!!
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“Pochi giorni prima dell’invasione russa in Ucraina, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha offerto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’ultima possibilità per una de-escalation. Il quotidiano statunitense Wall Street Journal ha pubblicato il racconto di una fonte riservata secondo cui Scholz avrebbe proposto a Zelensky di “rinunciare all’adesione alla Nato” e “dichiarare la neutralità come parte di un più ampio accordo europeo di sicurezza tra l’Occidente e la Russia”. Era il 19 febbraio e la diplomazia mondiale era a Monaco di Baviera per l’annuale Conferenza sulla Sicurezza. Tre giorni in cui 35 capi di Stato, 100 ministri e i lobbisti della difesa si sono chiusi in un albergo per quella che gli analisti definiscono una “Davos con le pistole”. Non c’era però una delegazione russa. Vladimir Putin aveva definito la Conferenza troppo “orientata” all’occidente. Però, solo quattro giorni prima, Scholz era stato in visita al Cremlino. Una lunga riunione con Putin e poi una conferenza stampa in cui i due capi di Stato definivano come “importanti” e “solidi” i rapporti commerciali e politici tra i loro Paesi. La settimana prima, il cancelliere tedesco era stato ospite di Joe Biden alla Casa Bianca. Anche a Washington un lungo incontro privato e poi le domande dei media. Adesso sappiamo che al centro di quei colloqui c’era la proposta da fare a Zelensky. Nella ricostruzione fatta dal Wsj, l’accordo proposto dal cancelliere “sarebbe stato siglato da Putin e Biden, che insieme avrebbero garantito la sicurezza dell’Ucraina”. Il presidente ucraino però non ha accettato perché “non si poteva credere che Putin avrebbe tenuto fede a un accordo del genere” e “la maggior parte degli ucraini voleva far parte della Nato”. Con buona probabilità, Kamala Harris si trovava nello stesso albergo dove avvenne questa conversazione.
La stessa fonte spiega al quotidiano newyorchese che in gennaio il capo della Cia, William Burns, viaggiò a Kiev per incontrare Zelensky. Gli Usa avevano le prove dell’invasione voluta da Mosca e avevano diversi piani allo studio dei generali russi. Uno dei punti chiave per una rapida presa della Capitale ucraina era la conquista dell’aeroporto di Hostomel. Il 24 febbraio l’esercito ucraino era lì ad aspettare le truppe di Mosca. Quell’informazione ha cambiato, forse, le sorti di Kiev. E non fu la sola. ” dal FQ
Diciamo che Zelensky che manda il suo popolo a morire in guerra, invece di andare a vedere le carte di Putin, pur di evitare un conflitto , con le ovvie conseguenze, non corrisponde alla mia idea di eroe. …..mi viene il dubbio, ma certamente sarò in errore, che questa guerra l’ abbiano voluta in troppi. …sarà per questo che nessuno si impegna per la pace? Se proprio dobbiamo morire di atomica, qualcuno abbia almeno il buon gusto di evitare il continuo martellamento delle pa@@e sul Covid. ….alla fine risulta stucchevole la campagna per la vita e la salute del genere umano/pianeta , devastato dalla pandemia, mentre il fungo atomico poggia sulle testoline come la spada di Damocle!
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