(Pietrangelo Buttafuoco) – Mai come in questi giorni – in queste ore – la precarietà impregna di sé ogni piccolo proposito. Qualunque “ci vediamo tra poco” inciampa nella impossibilità. Tra positivi, contatti ravvicinati, starnuti e colpi di tosse è vano programmare anche la passeggiata col cane. Ci si rintana. Se poi ci si affaccia alla finestra, scorgendo – inevitabilmente scolorito – il fu squillante slogan “Andrà tutto bene”, l’effetto non può che essere beffardo. Come un secolo fa leggere “Meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora” – scritta dai fanti del Carso – per ritrovarsi oggi gregge. Ma senza immunità. A suprema beffa.
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Questa cosa ha portato un male di pazzi, non ne parliamo poi del “ne usciremo migliori”. Meglio cancellarle dalla nostra memoria
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Per più di qualcuno ha portato bene.
Anzi, benissimo
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